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Personaggi e interviste

Lucio Presta confida. “Inchiesta su di me archiviata. Ringrazio i giudici per la riservatezza”

Dopo un anno segnato da sfide personali e professionali, Lucio Presta sembra finalmente vedere la luce in fondo al tunnel. Tra l’addio di Amadeus, i problemi di salute della moglie Paola Perego, un grave incidente e alcune vicende giudiziarie, il celebre manager dei vip condivide ora buone notizie e una ritrovata tranquillità.

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    Lucio Presta, il supermanager dei vip, ha recentemente portato alla luce un ulteriore capitolo del suo difficile 2024: un’indagine giudiziaria che lo ha visto coinvolto insieme al sottosegretario Mazzi e che fino ad oggi non era venuta alla luce. In un post su Instagram, il manager ha voluto condividere con i suoi follower la notizia dell’archiviazione del caso.

    “Vorrei ringraziare la procura di Verona – ha scritto Presta – il procuratore Raffaele Tito, il sostituto Stefano Aresu per aver condotto un’indagine sulla mia persona e sul sottosegretario Mazzi con assoluta riservatezza e competenza, conclusa il 17 luglio con richiesta di archiviazione che il Gip, dottoressa Maria Cecilia Vitolla, ha firmato in data odierna”.

    Le parole di Presta lasciano trasparire il sollievo per la fine di questa vicenda che, pur tenuta riservata, ha rappresentato un’ulteriore prova in un anno già segnato da numerosi ostacoli.

    Il 2024 di Presta è iniziato sotto una cattiva stella con la scoperta della malattia della moglie, Paola Perego. A gennaio, Paola ha annunciato pubblicamente di essere stata operata per un tumore al rene, una notizia che ha colpito profondamente i fan e che ha gettato un’ombra di preoccupazione sulla coppia. “Non è stato un anno semplice”, ha confessato Paola in un’intervista.

    “Ho avuto un cancro maligno al rene, ne parlo senza problemi. È stato scoperto in tempo e ho deciso di raccontarlo: è importante ricordare di fare prevenzione, e garantirla gratuitamente a tutti”. La forza con cui Paola ha affrontato la malattia è stata un esempio di coraggio, ma non ha certo alleviato la preoccupazione di Presta, che ha vissuto mesi di ansia al fianco della moglie.

    A questa difficile prova personale si è aggiunta una sfida professionale altrettanto significativa: l’addio di Amadeus, storico artista di punta di Presta. Dopo anni di successi condivisi, il conduttore ha deciso di prendere una nuova strada, lasciando il manager a riorganizzare la propria agenda.

    “È stata una separazione che non mi aspettavo, ma nella vita bisogna andare avanti”, ha confidato Presta a chi gli è vicino. La fine di una collaborazione così importante ha rappresentato un duro colpo, ma Presta ha dimostrato ancora una volta la sua resilienza, accettando la decisione e continuando a concentrarsi sui suoi numerosi progetti.

    Ma le sfide non erano finite. A fine maggio Presta è stato protagonista di un grave incidente che ha rischiato di costargli la vita. Mentre guidava un trattore nella sua tenuta in Sabina, il mezzo si è improvvisamente ribaltato, schiacciandolo parzialmente. “Ho perso il controllo del mezzo e sono caduto in un dirupo rotolando verso valle, sono stato colpito dal trattore”, ha raccontato Presta, ricordando quei terribili momenti.

    Solo grazie ai suoi riflessi pronti è riuscito a evitare conseguenze peggiori, ma l’incidente gli ha comunque procurato fratture alle costole e una grave lesione alla spalla. Presta è stato trasportato d’urgenza in ospedale in codice rosso, e ha dovuto affrontare un intervento chirurgico seguito da un lungo periodo di riabilitazione. “Non è stato facile, ma piano piano sto tornando alla normalità”, ha dichiarato.

    Dopo un anno così segnato da difficoltà e dolori, la notizia dell’archiviazione dell’indagine rappresenta forse il primo segnale di una svolta positiva. “Sono grato che questa vicenda si sia conclusa nel migliore dei modi”, ha detto Presta, sottolineando l’importanza di avere fiducia nella giustizia e nel lavoro delle istituzioni.

    Ora che la salute della moglie Paola sta migliorando, l’addio ad Amadeus è stato metabolizzato e lui stesso si sta riprendendo dall’incidente, Presta può finalmente intravedere il sereno. Il 2024, iniziato sotto i peggiori auspici, potrebbe quindi diventare l’anno della rinascita per Lucio Presta. E chissà, forse la buona fortuna ha deciso di fare nuovamente capolino nella sua vita, portando con sé un futuro più luminoso e sereno.

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      “Sei raccomandata”: pioggia di insulti per Matilde Lucidi, la figlia di Bianca Balti. La replica: “Sono andata ai casting come tutte”

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        Ha solo diciassette anni, ma ha già imparato che il prezzo della visibilità è alto. Matilde Lucidi, la figlia di Bianca Balti, è finita nel mirino degli hater dopo la sua prima sfilata ufficiale. Appena apparsa in passerella, la giovane modella è stata sommersa da commenti velenosi sui social: “Sei raccomandata”, “Senza tua madre non ti avrebbe scelta nessuno”, “Un’altra figlia d’arte imposta a forza”.

        Un’ondata di critiche che ha spinto Matilde a rispondere in prima persona, senza filtri e con un tono che ricorda quello della madre: diretto, schietto e privo di timori. “Sì, sono andata ai cazzo di casting — ha scritto nelle sue storie Instagram —. Voi siete scemi. Smettetela di dire cazzate su cose di cui non sapete niente”.

        Una replica breve ma tagliente, che ha diviso il pubblico: c’è chi l’ha applaudita per il coraggio e chi, invece, le ha rimproverato di aver usato toni troppo duri. “Non deve giustificarsi”, ha commentato invece Bianca Balti, intervenendo a difesa della figlia: “Matilde è una ragazza che lavora, si impegna e merita rispetto. Io sono orgogliosa di lei e della forza con cui affronta le critiche”.

        Il caso è esploso proprio mentre Matilde stava vivendo uno dei momenti più importanti della sua giovanissima carriera. La sfilata — elegante, misurata, ma carica di emozione — rappresentava il suo debutto ufficiale nel mondo della moda, un passo inevitabile per chi è cresciuta tra backstage e set fotografici.

        Eppure, anche in un ambiente che da anni predica inclusività e body positivity, la parola “nepo baby” continua a pesare. Matilde Lucidi ne è la prova: un volto nuovo subito etichettato come “privilegiato”. Ma la risposta della giovane modella segna una svolta generazionale. Niente silenzi, niente sorrisi forzati. Solo una frase netta, rabbiosa e sincera. Perché — come ha scritto lei stessa — “le chiacchiere passano, ma il lavoro resta”.

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          “Pubblicherò le tue foto nuda”: minacce shock a Jolanda Renga. La figlia di Ambra e Francesco denuncia il ricatto digitale

          La figlia di Ambra Angiolini e Francesco Renga ha raccontato sui social di aver ricevuto un messaggio anonimo di minaccia. Nessuna immagine compromettente, solo un tentativo di estorsione digitale. “Mi sono spaventata, ma ho pensato anche all’intelligenza artificiale. È assurdo vivere con questa paura”.

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            Un messaggio anonimo, poche righe cariche di violenza psicologica: “Pubblicherò le tue foto di nuda, ti rovinerò la vita”. È quello che ha ricevuto sul cellulare Jolanda Renga, 20 anni, figlia di Ambra Angiolini e Francesco Renga. Una minaccia inquietante, che la ragazza ha deciso di rendere pubblica per sensibilizzare chi — come lei — può diventare vittima di intimidazioni digitali.

            «Mi sono spaventata, non per la minaccia in sé — ha spiegato — perché so che non esistono queste mie foto da nessuna parte. Però ho pensato all’intelligenza artificiale, a quello che oggi si può fare manipolando le immagini. Le ho pensate tutte».

            La giovane ha reagito con sangue freddo e responsabilità. Dopo aver parlato subito con i genitori, si è rivolta alle forze dell’ordine per sporgere denuncia. «Ovviamente ci siamo subito rivolti alla Polizia per andare a fondo su questa vicenda — ha raccontato —. Non fatevi intimidire da certa feccia umana e cercate subito aiuto».

            Un gesto che ha raccolto centinaia di messaggi di solidarietà, da fan e personaggi del mondo dello spettacolo. Ambra e Francesco Renga, da sempre molto presenti nella vita dei figli, l’hanno sostenuta anche in questa battaglia.

            Il caso di Jolanda riaccende i riflettori su un fenomeno sempre più diffuso: le minacce e i ricatti online, spesso alimentati da deepfake e immagini manipolate con l’intelligenza artificiale. Secondo gli esperti, anche quando le foto non esistono, il danno psicologico può essere enorme.

            Con il suo post, la figlia d’arte ha voluto lanciare un messaggio chiaro: non cedere mai alla paura. «Il silenzio — ha scritto — è l’arma di chi ti vuole distruggere. Parlare, invece, è il primo passo per difendersi». Una lezione di coraggio e consapevolezza digitale, che arriva da una ragazza determinata a non farsi più spaventare da nessuno.

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              Sabrina Colle rompe il silenzio e scrive a Matano: “Non sono la megera che sfrutta Vittorio Sgarbi”

              “Mi trovo affibbiata l’immagine di una perfida sfruttatrice – scrive Colle – ma nessuno sa quanto mi sto dedicando a Vittorio, in ogni gesto, dal cibo alla cura personale. L’ho fatto per amore, non per interesse. Non permetterò che si infanghi ciò che è solo dedizione”.

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                Dopo settimane di accuse e indiscrezioni, Sabrina Colle rompe il silenzio. La compagna di Vittorio Sgarbi, solitamente riservata e lontana dalle polemiche televisive, ha inviato una lettera ad Alberto Matano, letta in diretta a La Vita in Diretta, per ringraziarlo della delicatezza con cui ha affrontato il caso Sgarbi e per rispondere pubblicamente alle dichiarazioni di Evelina, la figlia del critico.

                Nelle scorse settimane, la giovane aveva espresso preoccupazione per la salute del padre, sostenendo che “non sia in grado di gestirsi da solo” e accusando la compagna di isolarlo. Parole che hanno ferito profondamente Sabrina Colle, che ha deciso di replicare con una lettera lunga e accorata: “È la ‘megera’ che scrive — esordisce con tono amaro — la perfida sfruttatrice di chissà cosa e chissà chi, la stratega diabolica che vuole fare terra bruciata intorno a lui per governare la situazione a suo piacimento. Questa è l’immagine che mi è stata cucita addosso da anime disperate”.

                Colle, nel testo, rivendica la propria dedizione a Sgarbi: “Ho deciso spontaneamente, senza che nessuno mi obbligasse, di dedicare totalmente la mia esistenza al recupero di Vittorio. Amare davvero qualcuno significa anche questo: annullare la propria vita sociale e concentrare tutte le energie sulla sua rinascita”.

                La compagna del critico d’arte rivela di aver curato ogni aspetto della vita quotidiana di Sgarbi, “dall’alimentazione alla pulizia personale, dal movimento alla sollecitazione psicologica”, e spiega di aver tentato perfino di coinvolgere “alcune delle donne che in passato hanno avuto un ruolo importante nella vita di Vittorio” per sostenerlo nella riabilitazione.

                “Non pretendo nulla, né riconoscimenti né denaro — conclude —. Io sto sostenendo questo momento delicato, e lo faccio per amore, non per interesse. Ma essere dipinta come una megera è la misura di quanto possa arrivare in basso l’infamia del genere umano. Mi consolo con la solidarietà di chi, come te, Alberto, ha dimostrato nobiltà e umanità senza nemmeno conoscermi”.

                Una lettera che ribalta il racconto e riporta al centro un conflitto familiare che, tra accuse e difese, continua a consumarsi non solo dietro le quinte, ma anche sotto i riflettori.

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