Bellezza
Un’abbronzatura che non svanisce: consigli per un’estate infinita
Mantenere a lungo l’abbronzatura è il desiderio di molti dopo aver trascorso ore sotto il sole o in spiaggia. Ecco alcuni consigli e trucchi per prolungare la tua tintarella sin dal primo giorno di ritorno in città.

L’abbronzatura perfetta è il ricordo più bello quando ti specchi di un’estate indimenticabile Dopo aver passato ore a prendere il sole, l’idea di veder svanire lentamente quel colore dorato può essere frustrante. Per fortuna, ci sono strategie semplici ed efficaci per aiutarti a conservare e prolungare la tua tintarella. Che si tratti di creme idratanti, alimentazione corretta o trucchi naturali, abbiamo raccolto tutti i consigli di cui hai bisogno per mantenere quel bagliore estivo anche quando le giornate si accorciano. Scopri come far brillare la tua pelle tutto l’anno, con piccoli accorgimenti che fanno la differenza!
Applica una crema o una lozione idratante ogni giorno per mantenere la pelle elastica e luminosa. Una pelle ben idratata previene la desquamazione e conserva meglio l’abbronzatura. Oli di cocco, mandorle o argan sono ottimi per idratare profondamente la pelle. Applicali dopo la doccia per trattenere l’umidità.
Doccia e bagni in vasca appropriati
Evita l’acqua troppo calda che può seccare la pelle e accelerare la perdita di abbronzatura. Preferisci docce e bagni tiepidi. Usa saponi e gel doccia non aggressivi, preferibilmente senza solfati, che possono rimuovere lo strato superficiale della pelle e l’abbronzatura.
L’alimentazione ricca di beta-carotene e antiossidanti aiuta
Consuma carote, albicocche, patate dolci, pomodori e spinaci. Il beta-carotene stimola la produzione di melanina, aiutando a mantenere l’abbronzatura. Bevi molta acqua e tisane per idratare la pelle dall’interno e mangia cibi ricchi di antiossidanti come frutti di bosco, tè verde e noci.

Mantenimento tintarella
Dopo l’abbronzatura iniziale, continua a prendere il sole in piccole dosi ogni giorno. Usa sempre una protezione solare adeguata per prevenire scottature. Se non puoi prendere il sole, considera di usare un autoabbronzante di qualità o una breve sessione di solarium per ravvivare il colore.
I prodotti prolunganti l’abbronzatura
Usa creme o lozioni appositamente formulate per prolungare l’abbronzatura, che contengono ingredienti come l’olio di jojoba o il burro di karité. L’aloe vera non solo lenisce la pelle dopo l’esposizione al sole, ma aiuta anche a mantenere l’abbronzatura.
Evita lozioni e profumi sulla pelle perché molti prodotti contengono alcol, che può seccare la pelle. Preferisci prodotti senza alcol per evitare che la pelle si desquami prematuramente.
Seguendo questi semplici consigli e trucchi, puoi prolungare la durata della tua abbronzatura e mantenere la tua pelle luminosa e sana. Ricorda sempre di prenderti cura della tua pelle, sia durante l’esposizione al sole che dopo, per garantire una tintarella duratura e senza rischi.
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Seta, cotone e bambù, il segreto di una pelle perfettamente pulita
La detersione è una parte fondamentale della beauty routine, un rituale quotidiano che libera la pelle da impurità, creme e agenti inquinanti. Per massimizzare i benefici di questo gesto essenziale, la scelta del tessuto giusto può fare una grande differenza.

Nel mondo della skincare del corpo, l’attenzione ai dettagli è fondamentale per mantenere la pelle sana e luminosa. Uno di questi dettagli, spesso trascurato, è la scelta dei tessuti utilizzati per la pulizia del corpo. Non si tratta solo di accessori o strumenti per rimuovere il trucco e le impurità; i tessuti giusti possono migliorare significativamente l’efficacia della detersione e il benessere della pelle.
I materiali di cui sono fatti questi tessuti possono influire notevolmente sull’esperienza di pulizia del viso. La seta, per esempio, è delicata e ipoallergenica, ideale per pelli sensibili e soggette a irritazioni. La microfibra, con la sua capacità di rimuovere anche le particelle più piccole, permette una pulizia profonda senza la necessità di detergenti aggressivi. Il cotone organico e il bambù, invece, sono perfetti per chi cerca un’alternativa sostenibile e naturale, mentre la spugna offre un’esfoliazione delicata ma efficace.
Ogni tessuto ha le sue caratteristiche uniche che lo rendono più adatto a diversi tipi di pelle e necessità specifiche. Scegliendo il tessuto giusto, non solo miglioriamo l’efficacia della nostra routine di pulizia, ma anche la salute della nostra pelle, prevenendo irritazioni e mantenendo un equilibrio naturale.
La consapevolezza di come i tessuti possono influenzare la nostra pelle è il primo passo per una skincare routine più consapevole e mirata. Scopriamo insieme quali sono i tessuti migliori per una pulizia del viso che rispetta la nostra pelle e ne esalta la bellezza naturale.
Modal
Il modal è un tipo di rayon che è estremamente morbido e liscio, derivato dalla polpa di faggio. Mantiene la pelle fresca e asciutta, grazie alla sua elevata capacità di assorbimento. Biancheria intima, pigiami e cuscini in modal offrono un comfort superiore per la pelle.
Tencel
Il tencel è una fibra naturale prodotta dalla cellulosa degli alberi di eucalipto, è morbida e setosa al tatto. È traspirante, assorbente e ipoallergenico, riducendo il rischio di irritazioni cutanee. Usato in asciugamani, federe e abbigliamento intimo, il tencel offre un tocco fresco e setoso sulla pelle.
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Piccolo vademecum su come proteggere i tatuaggi d’estate

Anche se i tatuaggi non contemplano stagioni… in estate è consigliato avere qualche accortezza in più per prendersene cura. Un concetto che è stato ribadito da alcuni esperti coinvolti nella Torino Tattoo Convention, una delle manifestazioni di settore più importanti d’Europa che dal 27 al 29 settembre ritorna. Con oltre 100.000 visitatori attesi all’ombra della Mole e 400 tatuatori provenienti da ogni parte del mondo.
Le domande classiche
Chi si è fatto un tatuaggio prima dell’estate, probabilmente si starà ponendo alcune domande. Del tipo… “Si può prendere il sole senza problemi?”, “L’acqua del mare può rovinarlo?”, “Quali prodotti è bene usare per evitare che il disegno si rovini?”.
Qualche regola di base
La prima indicazione è quella di far trascorrere almeno due settimane dal nuovo tatuaggio prima di esporlo ai raggi del sole, ma anche prima di farci il bagno al mare o in piscina (dove è presente il cloro), perché bisogna dare il tempo alla pelle di cicatrizzare. Anche sabbia, asciugamani e superfici ruvide con le quali possiamo entrare in contatto in spiaggia possono fungere da agente irritante.
Il sole diretto è dannoso… e doloroso
La pelle, in generale, va protetta dal sole per evitare le scottature. Sarebbe buona norma non prendere sole sul tatuaggio durante il primo mese, con attenzione particolare soprattutto nelle prime due settimane. Il tatuaggio eseguito di fresco è come fosse una cicatrice, infatti ogni volta che l’ago entra ed esce dalla pelle crea delle microlesioni. Se non prendere il sole sulle cicatrici o sulle ferite non ancora guarite è una cosa consigliata, la medesima accortezza va osservata sul tatuaggio. I raggi solari diretti del sole possono provocare anche dolore, rischiando sia in salute (con infezioni e irritazioni varie) ma anche danni estetici, con una cicatrizzazione non perfetta della zona interessata al tattoo.
Sfatiamo un luogo comune
C’è invece da sfatare una diceria: il sole non sbiadisce il tatuaggio. Può accadere però che i colori si modifichino a causa della melanina e che i tatuaggi con colori chiari, come il giallo o gli incarnati, sembrino ‘scomparire’ con l’abbronzatura. Questo più che altro perché la pelle si scurisce. Traquilli: quando si perde la tintarella tutto torna normale.
L’acqua dolce è un toccasana naturale
Se si prende il sole senza nessun genere di protezione per un lungo periodo il disegno può perdere nitidezza… ma una volta fatto il tatuaggio rimane e non si altera. Dopo una giornata al mare è consigliata una doccia di acqua dolce e l’applicazione di una buona crema idratante.
Qualche prodotto specifico consigliato
Nelle prime settimane di presenza del tatuaggio sulla vostra pelle, il burro di karité puro al 100% risulta essere un ottimo prodotto. Può risultare un po’ unto ma non macchia. Anche una buona crema lenitiva per neonati può andare bene, anche se non bisogna esagerare perché è molto grassa.
La crema solare solo dalle due settimane in poi
Ricordatevi che nelle due settimane post tatuaggio non va apposta la crema solare: a contatto con la ferita ci va solo il prodotto consigliato dal tatuatore per la relativa cicatrizzazione. Se dovete recarvi al mare con un tattoo appena fatto, copritelo con un tessuto. Dopo due settimane si può iniziare ad utilizzare mettere la crema solare, ma se si può evitare male non fa.
No a scrub e cerette
Anche quando la pelle risulterà cicatrizzata, è buona norma proteggerlo con un prodotto solare ad alto fattore protettivo (50 SPF). Dopo un tuffo in piscina è consigliato sempre sciacquarsi con acqua dolce. Nelle prime due settimane evitate scrub, cerette e l’utilizzo di rasoi. Indossate abiti di cotone ed evitate tessuti sintetici e abiti attillati. Fate lo stesso coi gioielli, se dovessero entrare in contatto con l’area tatuata.
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Sotto il sole d’agosto con la crema solare giusta. Ecco quale scegliere (e usare)
Dai prezzi alle etichette, ecco come orientarsi tra le creme solari dell’estate 2025 secondo Altroconsumo.

Con l’arrivo dell’estate, la domanda è sempre la stessa: quale crema solare scegliere? Tra scaffali sempre più affollati e prezzi che oscillano dai 10 ai 30 euro (e oltre), trovare il prodotto giusto può sembrare un’impresa. Ma niente panico: Altroconsumo ha testato 36 referenze con SPF 30 o superiore, valutandole per efficacia, impatto ambientale, etichetta e ingredienti. Il risultato? Solo il 25% ha ottenuto un punteggio pari o superiore a 70 su 100, indice di ottima qualità. Sul podio troviamo il fluido corpo di Kiko (73/100), seguito da Eucerin, Angstrom, Delice Solaire e Collistar (72/100). Il miglior rapporto qualità-prezzo? Il gel di Eucerin, che costa circa 14 euro per 200 ml.
Ma come si sceglie una buona crema solare?
Prima di tutto, occhio all’SPF: per la maggior parte delle persone, un fattore 30 è sufficiente, ma chi ha la pelle molto chiara o si espone a lungo dovrebbe optare per un SPF 50 o superiore. Leggere l’etichetta è fondamentale: deve indicare chiaramente la protezione contro UVA e UVB, la resistenza all’acqua e l’assenza di ingredienti controversi. E poi c’è l’uso corretto, spesso sottovalutato. La crema va applicata almeno 20-30 minuti prima dell’esposizione, in quantità generose (circa 30 ml per il corpo di un adulto), e riapplicata ogni due ore o dopo ogni bagno.
Attenzione anche ai flop
Secondo Altroconsumo, due prodotti non mantengono le promesse indicate in etichetta. L’olio spray Coccobello di Bilboa (16/100) e la crema viso vellutata di Vichy (12/100) offrono una protezione inferiore rispetto a quella dichiarata.
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