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Cinema

Nel divorzio infinito di Hollywood i figli naturali Jolie-Pitt si schierano al fianco di Angelina

La separazione Jolie-Pitt non è solo una questione legale. I figli naturali della coppia, con le loro scelte, continuano a sostenere Angelina, rafforzando l’immagine di una madre che combatte non solo per sé stessa ma anche per i suoi figli.

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    Come una telenovela d’altri tempi la battaglia legale tra Angelina Jolie e Brad Pitt prosegue tra accuse, tensioni familiari e una variante in più: il sostegno dei figli. La separazione, annunciata nel 2016, resta una delle più complicate della storia di Hollywood. A otto anni di distanza, le questioni legali si concentrano ancora su due temi chiave: la custodia dei figli e la proprietà del castello provenzale di Château Miraval.

    I figli naturali di Jolie e Pitt restano vicini alla madre

    Nel pieno della battaglia legale, i figli naturali della coppia, Shiloh, Knox e Vivienne, si schierano sempre più apertamente con Angelina. Durante i Governors Awards 2024, il sedicenne Knox, gemello di Vivienne, ha accompagnato la madre sul red carpet, segnando un momento di grande impatto pubblico. La scelta di Angelina di condividere questi momenti con i suoi figli rafforza l’impressione che il legame tra madre e figli sia più saldo che mai, mentre il rapporto con Brad Pitt sembra essersi allontanato irrimediabilmente.

    Intando cresce l’attenzone dei media su Knox Jolie-Pitt

    Knox, che raramente compare in eventi ufficiali, è stato descritto come somigliante al padre Brad Pitt. Tuttavia, non è chiaro se abbia mantenuto un rapporto con lui. Come gli altri fratelli, potrebbe essersi distanziato, sulla scia delle accuse di abusi familiari che Angelina Jolie ha dichiarato essere iniziate ben prima del 2016. La sorella Shiloh, al compimento dei 18 anni, ha scelto di abbandonare il cognome Pitt, mantenendo solo quello della madre, mentre la gemella di Knox, Vivienne si è avvicinata al teatro, collaborando con Angelina al musical di Broadway The Outsiders.

    Una mamma sotto i riflettori

    In questo periodo Angelina Jolie è al centro dell’attenzione anche per la sua interpretazione di Maria Callas nel film di Pablo Larraín. Le sue apparizioni pubbliche accanto ai figli è un chiaro messaggio. Non si tratta solo di promozione cinematografica. E’ un modo per mostrare al mondo un fronte familiare unito, nonostante le sfide legali e personali che la famiglia continua ad affrontare.

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      Cinema

      Bruce Willis, condizioni sempre più gravi: l’attore è prigioniero del silenzio e dell’immobilità

      La star di “Die Hard” combatte contro una forma rara e aggressiva di demenza
      Le condizioni dell’attore americano, oggi 69enne, si aggravano: non riesce più a parlare né a muoversi. La famiglia resta unita nel dolore, ma non perde la speranza

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        Un’icona del cinema d’azione che ora affronta una delle sue battaglie più difficili, fuori dal set. Le condizioni di Bruce Willis, che da qualche settimana è ospite di una casa di cura specializzata, continuano a peggiorare a causa della demenza frontotemporale, diagnosticata ufficialmente nel 2023 ma preceduta da sintomi di afasia già nel 2022. Secondo fonti vicine alla famiglia, oggi l’attore non sarebbe più in grado di parlare, leggere o muoversi autonomamente.

        Classe 1955, Willis è stato un volto amatissimo prima in TV, grazie al ruolo ironico e brillante in Moonlighting (in Italia Moonlighting – Agenzia Blue Moon), poi sul grande schermo con l’indimenticabile John McClane nella saga Die Hard. Un successo planetario consolidato da film cult come Pulp Fiction, Il sesto senso, La morte ti fa bella, L’esercito delle 12 scimmie e tanti altri. Nel 2006 ha ricevuto la stella sulla Walk of Fame di Hollywood, consacrandolo tra le leggende del cinema.

        La notizia della sua malattia ha colpito profondamente i fan e l’intera comunità hollywoodiana. La famiglia allargata di Willis, composta dalla moglie Emma Heming, dall’ex compagna Demi Moore e dai cinque figli, ha mostrato in questi mesi un fronte unito, scegliendo di comunicare con trasparenza ma anche con discrezione. A ottobre 2023 e ad aprile 2024 avevano condiviso note rassicuranti parlando di una “condizione stabile” e della “forza della famiglia” nel sostenerlo.

        Tuttavia, le recenti indiscrezioni raccontano un quadro clinico più complesso. La demenza frontotemporale – spesso indicata anche come malattia di Pick – è una patologia neurodegenerativa che colpisce precocemente, tra i 50 e i 65 anni, causando un deterioramento delle funzioni cognitive, in particolare linguaggio, personalità e movimento. Non esiste una cura risolutiva: si tratta di un processo progressivo che compromette profondamente l’autonomia e la comunicazione.

        Nonostante il dolore, la famiglia continua a mantenere viva la dignità e l’eredità artistica dell’attore. Emma Heming, in particolare, ha spesso sottolineato quanto la consapevolezza e l’amore dei propri cari siano strumenti essenziali per affrontare una malattia così devastante. I fan di tutto il mondo si stringono nel ricordo dei suoi ruoli leggendari, sperando che il tempo possa almeno garantire a Bruce serenità e affetto in questa fase della vita.

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          Cinema

          Caterina Murino, la Bond Girl diventa mamma a 48 anni: «Siamo pazzi di gioia per Demetrio Tancredi»

          L’attrice sarda, indimenticata protagonista di Casino Royale, ha dato alla luce il suo primo figlio con il compagno Édouard Rigaud.

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            Un sorriso che vale più di mille parole, una culla e un nome che sembra già scritto nella poesia: Demetrio Tancredi. È così che Caterina Murino, 48 anni da compiere a settembre, ha annunciato sui social la nascita del suo primogenito. L’attrice sarda, icona internazionale grazie al ruolo da Bond Girl accanto a Daniel Craig in Casino Royale, ha condiviso con i fan la gioia più intima: diventare madre per la prima volta insieme al compagno, l’imprenditore francese Édouard Rigaud.

            «Siamo pazzi di gioia», ha scritto, allegando uno scatto tenerissimo che ritrae la manina del piccolo stretta alla sua. Parole semplici, che hanno subito scatenato un’ondata di affetto da parte di amici, colleghi e follower. Ma, come spesso accade, non sono mancate anche le voci critiche, concentrate sull’età dell’attrice. Alcuni hanno sottolineato i “rischi” di una maternità tardiva, ma lei aveva già chiarito tempo fa il suo pensiero: «Non c’è un momento giusto per diventare madre. È un percorso personale, e ognuno lo affronta quando lo sente possibile».

            La sua risposta, elegante e ferma, sembra essere proprio la nascita di Demetrio Tancredi: una scelta d’amore che supera qualsiasi tabù. Del resto, Murino ha costruito la sua carriera rompendo schemi e affrontando con naturalezza la sfida di imporsi nel cinema internazionale partendo da Cagliari, passando per Parigi e Londra. Ora, con la stessa determinazione, vive la sua nuova dimensione familiare.

            La notizia ha colpito anche il mondo dello spettacolo: molti colleghi hanno inviato messaggi di auguri, sottolineando come l’arrivo del bambino sia un segnale di speranza e libertà di scelta per tante donne. Un tema, quello della maternità oltre i quaranta, sempre più attuale e discusso, ma che Murino ha trasformato in un messaggio positivo.

            Nel frattempo, la vita lavorativa dell’attrice non si ferma: tra set internazionali e impegni in Francia e in Italia, Caterina Murino continuerà a dividersi tra cinema e televisione. Ma da oggi il ruolo più importante resta uno: quello di mamma.

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              Cinema

              Stefania Sandrelli senza freni: «Con Brass troppo è troppo. Paoli? Un adorabile bugiardo»

              Dalla proposta di Tinto Brass per “Miranda” al legame con Gino Paoli, passando per la complicità con Mastroianni e la stima per Depardieu: Stefania Sandrelli si racconta senza pudori e con la leggerezza di chi ha vissuto mille vite sul set e fuori.

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                Stefania Sandrelli non ha mai avuto paura di dire quello che pensa. E anche oggi, alla soglia di una carriera che l’ha resa mito del cinema italiano, continua a regalare ricordi e confessioni senza filtri. «Dopo La chiave, Tinto Brass voleva fare il bis e mi propose Miranda», racconta. «Ma quando è troppo è troppo. E io dissi di no». Una scelta che ancora oggi rivendica: nonostante il successo planetario del film, per lei il limite era stato raggiunto.

                Nella sua vita privata non sono mancate le pagine da romanzo. Con Gino Paoli, ricorda, fu amore travolgente ma complicato: «Era un adorabile bugiardo. Che avesse una moglie lo seppi da mia zia, a cui risposi: ma io mica me lo devo sposare». Una storia che ha fatto epoca e che ancora oggi Sandrelli racconta con un sorriso ironico, senza rimpianti né sensi di colpa.

                Altrettanto memorabile l’intesa con Marcello Mastroianni, con cui ha condiviso set e momenti privati: «Mi somigliava, un po’ c’era e un po’ ci faceva. Non ci prendevamo sul serio. Mi piaceva la sua indolenza, quando si addormentava nelle pause. Io invece ero più esuberante: pattinavo, ballavo, brigavo. Lui era di una bellezza che faceva paura, ma io ero una ragazzina e lui un po’ anziano per me».

                E non sono mancati i grandi rifiuti. «Ho detto no a Il padrino di Coppola. Lui è il cinema, ma la parte era identica a Sedotta e abbandonata. Gli dissi: sono la vergine nazionale, non posso diventare la vergine internazionale». Una battuta che è rimasta nella memoria di Hollywood e che racconta meglio di mille interviste il suo carattere.

                Oggi, tra cinema, televisione e piattaforme, Sandrelli continua a divertirsi: «Per Sky ho fatto un episodio di Call my agent, interpretavo me stessa». Con la stessa ironia con cui, parlando di Depardieu, sorprende ancora: «È un bestione, ma con un lato gentile che pochi conoscono».

                Il suo segreto? Prendere la vita come viene, con passione e leggerezza. Senza mai smettere di ridere di sé stessa e delle sue avventure, sul set e fuori.

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