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Calcio

Il Manchester United alla frutta? Chiude la mensa dello stadio Old Trafford e lascia i dipendenti a pane e zuppa

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    Il Manchester United è “alla frutta”, in senso letterale e figurato. Il nuovo azionista di riferimento Jim Ratcliffe ha deciso di chiudere la mensa del personale di Old Trafford, sostituendo i pasti gratuiti con zuppa e frutta. Una misura che rientra nella strategia di tagli drastici imposta dal miliardario britannico, con l’obiettivo di riequilibrare le finanze del club. Come riportato dal The Guardian, la stretta non riguarderà i giocatori, che continueranno a pranzare gratis nel centro d’allenamento di Carrington, mentre al personale verranno offerti solo zuppa e pane.

    Da modello di successo a crisi finanziaria

    Fino a qualche anno fa, il Manchester United era un colosso economico del calcio mondiale. Con ricavi superiori ai 600 milioni di sterline annui, il club vantava sponsor di livello globale, uno stadio sempre gremito e un merchandising tra i più redditizi del settore. Tuttavia, la gestione post-Ferguson e le scelte dirigenziali sbagliate hanno portato a un progressivo declino economico e sportivo. I Red Devils accumulano perdite da cinque anni consecutivi, una situazione che ha spinto Ratcliffe a un piano di austerità senza precedenti.

    Pochi goal e tanti tagli

    L’amministratore delegato Omar Berrada ha confermato non solo la chiusura della mensa, ma anche nuovi licenziamenti tra i dipendenti. Nonostante in passato avesse assicurato che non ci sarebbero stati ulteriori tagli oltre ai 250 già imposti da Ratcliffe, il club ha informato i lavoratori che tra i 150 ei 200 posti saranno eliminati. La mensa di Old Trafford, aperta dalle 11:30 alle 13:30, resta chiusa con un risparmio stimato intorno al milione di sterline.

    United in caduta libera

    Le parole di Berrada non lasciano dubbi: “Abbiamo perso denaro negli ultimi cinque anni. Questo non può continuare. Dobbiamo garantire il successo sportivo e migliorare le nostre strutture, ma non possiamo farlo se continuiamo a perdere soldi”. Con 689 milioni di tifosi nel mondo, un’area commerciale globale e oltre 160 milioni di followers sui social, il club rischia di compromettere la sua immagine non solo per i risultati sportivi, ma anche per le decisioni aziendali impopolari.

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      Calcio

      “Sognando Beckham 2” è realtà: il calcio femminile torna sul grande schermo

      La regista è pronta a riportare in campo Jess e Jules, protagoniste di una rivoluzione sportiva e culturale. Atteso nel 2027, il film potrebbe celebrare i 25 anni dell’originale. E David e Victoria Beckham potrebbero tornare… con un cameo.

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      Sognando Beckham 2

        Il tempismo non poteva essere più simbolico: mentre il calcio femminile vive una nuova era d’oro, con gli stadi europei pieni e il trionfo delle Leonesse agli Europei 2025, Gurinder Chadha conferma che Sognando Beckham avrà un seguito. Il film, uscito nel 2002 e diventato un manifesto dell’emancipazione sportiva e culturale delle donne, tornerà presto sul grande schermo con un nuovo capitolo.

        “Abbiamo contribuito a cambiare le regole del gioco. Ora è il momento giusto per scoprire cosa è successo ai nostri personaggi”, ha dichiarato la regista anglo-indiana alla BBC. Chadha, che di recente ha presentato alcuni progetti al Festival di Cannes, ha spiegato che l’idea del sequel è nata appena un mese fa. “Non volevo fare un secondo film solo per nostalgia. Poi ho trovato una storia davvero potente. E ora sono ispirata come non mai”.

        La sceneggiatura è ancora in fase di sviluppo, ma l’intento è chiaro: raccontare l’evoluzione del calcio femminile e, insieme, affrontare ancora una volta i pregiudizi che resistono. “Sì, molte cose sono cambiate. Ma c’è ancora chi pensa che le donne non dovrebbero giocare a calcio. Questo sequel serve a ricordare che il gioco non è mai davvero finito”, ha detto la regista a Deadline.

        Il primo film, con Parminder Nagra e una giovanissima Keira Knightley, raccontava l’amicizia tra due ragazze inglesi con il sogno di diventare calciatrici professioniste. Bend It Like Beckham (titolo originale) incassò circa 60 milioni di sterline con un budget ridottissimo e diventò un caso mondiale, lanciando anche la carriera di Knightley.

        Per il sequel, Chadha sta lavorando per riportare in scena i volti noti. “Keira e Parminder sanno del progetto, ma vorranno leggere la sceneggiatura prima di dire sì. E io voglio assicurarmi che ogni personaggio abbia una storia degna, con scene vere, non solo apparizioni”.

        Tra i nuovi nomi coinvolti c’è Emma Hayes, ex allenatrice del Chelsea Women e attuale CT degli Stati Uniti, che collaborerà alla struttura della narrazione. “La sua conoscenza del calcio ad alti livelli è preziosissima”, ha sottolineato Chadha.

        E a proposito di volti noti, difficile immaginare Sognando Beckham 2 senza almeno un’apparizione di David Beckham. Nel primo film, l’ex capitano della nazionale inglese appariva brevemente in una scena all’aeroporto, vera e propria icona per le protagoniste. Stavolta potrebbe esserci anche la moglie Victoria, ormai lanciatissima anche come personaggio televisivo, premiata di recente con un Emmy grazie alla docuserie Netflix sulla famiglia Beckham. Secondo fonti vicine alla produzione, un loro cameo sarebbe molto probabile.

        L’obiettivo è far uscire il film nel 2027, in coincidenza con il 25° anniversario dell’originale e con la Coppa del Mondo femminile FIFA, che si svolgerà in Brasile tra giugno e luglio dello stesso anno. “Nel 2002 abbiamo detto alle ragazze che potevano avere tutto. È un messaggio che vale ancora oggi”, ha concluso la regista. “E forse, oggi più che mai, va ribadito con forza”.

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          Calcio

          Gasperini furioso con la Roma: mercato bloccato, promesse tradite e attacco rimasto al palo dopo i flop Sancho e Fabio Silva

          La Roma ha chiuso il mercato senza i rinforzi richiesti dal suo allenatore. Restano i paletti del fair play finanziario e le rassicurazioni non mantenute: Sancho ha scelto l’Aston Villa, Fabio Silva non è arrivato, e Bailey si è infortunato al debutto. Ora entrare nelle prime quattro diventa un’impresa.

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            Il Gasp arrabbiato è diventato rassegnato. «Martedì tireremo le somme», aveva detto Gian Piero Gasperini dopo la vittoria di Pisa, quasi a prepararsi a un finale che sapeva già scritto. Quelle somme raccontano una Roma che, nonostante otto nuovi volti, non ha cambiato volto in attacco. L’unico acquisto di peso, Leon Bailey, si è infortunato al primo allenamento.

            Gasperini era stato chiaro fin dal ritiro inglese: «La differenza tra completarsi e rinforzarsi esiste ed è netta. È l’attacco a determinare la forza di una squadra. Quanto saremo competitivi dipenderà da ciò che riusciremo a fare davanti». A distanza di un mese, il quadro è rimasto identico: la Roma che lo scorso anno segnò 28 gol in meno dell’Atalanta è ancora la stessa.

            L’allenatore ha aspettato a lungo Fabio Silva, convinto dalle sue parole e promesso alla Roma. Alla fine il portoghese non è arrivato. Stesso epilogo per la telenovela Sancho, che dopo settimane di tira e molla ha scelto l’Aston Villa, lasciando i giallorossi a mani vuote.

            I Friedkin avevano ammesso che i paletti del fair play finanziario avrebbero reso complessa la prima parte del mercato. Ma l’8 agosto, a Liverpool, Ryan Friedkin aveva rassicurato Gasperini garantendogli colpi all’altezza. Quelle promesse sono rimaste lettera morta.

            I nuovi arrivi, da Ghilardi a Ziolkowski, sono investimenti per il futuro più che soluzioni immediate. Vasquez sarà il vice Svilar, Ferguson è un prospetto interessante ma non ancora pronto a caricarsi l’attacco. Solo Wesley, reduce da una stagione piena in Brasile, appare in grado di incidere da subito, ma con il rischio di pagare la stanchezza accumulata.

            Il tecnico, che ha cercato di convincere personalmente diversi obiettivi, oggi si trova con un reparto offensivo identico a quello che aveva criticato. La sua amarezza si intreccia con le prime tensioni interne: il rapporto con il ds Massara, dopo le delusioni estive, esce incrinato. Gasperini però resta saldo nello spogliatoio, sostenuto da un gruppo che lo stima e da una tifoseria che pretende risultati. Le prime quattro, però, così restano lontane.

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              Calcio

              Camilla Mancini debutta a Forum accanto a Barbara Palombelli: la figlia dell’ex ct Roberto sarà la nuova assistente

              Camilla entra nel cast di Forum come assistente, ruolo tradizionale del programma. Palombelli: «La sua storia verrà raccontata in una clip di presentazione». L’ex ct Mancini, incontrando la giornalista allo stadio, ha commentato: «Mia figlia è una ragazza tosta».

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                Sarà Camilla Mancini, figlia dell’ex commissario tecnico della Nazionale Roberto, ad affiancare Barbara Palombelli a Forum. La giovane scrittrice, 28 anni, entra così nel cast del programma storico di Canale5, nel ruolo tradizionale di assistente che accompagna la conduttrice nelle cause raccontate in studio.

                La scelta non è stata casuale. È stata la stessa Palombelli a raccontarlo: «La storia di Camilla mi ha affascinato, ho letto i suoi libri e mi sono innamorata della sua esperienza. E così l’ho voluta a Forum». A colpirla sono stati i due volumi che la giovane ha già all’attivo, Sei una farfalla e Libera di essere me. Due opere che intrecciano autobiografia e narrativa e che affrontano le difficoltà legate a una paresi facciale presente dalla nascita, che limita la mobilità del lato destro del volto. Nei testi Camilla ha descritto le discriminazioni e il bullismo subito, ma anche la forza ritrovata e la ricerca di un equilibrio interiore.

                «Quest’anno parleremo molto dei temi dell’adolescenza, dello stigma della malattia, del diritto alla salute. Nei suoi libri c’era tutto questo, uno è un romanzo e l’altro è un’autobiografia», ha spiegato la conduttrice, al suo dodicesimo anno consecutivo alla guida del programma. Per l’occasione, la redazione ha preparato una clip di presentazione che racconterà la storia della nuova assistente al pubblico.

                La notizia è stata accompagnata anche da un siparietto allo stadio Olimpico, durante Roma-Bologna. Qui Palombelli e Mancini si sono incontrati sugli spalti. L’ex ct non ha perso l’occasione per commentare l’ingaggio della figlia con una battuta affettuosa: «Mia figlia è una ragazza tosta».

                La nuova stagione di Forum non porterà con sé solo la presenza della giovane Mancini. Tra le novità annunciate ci sarà l’arrivo di Claudio Mattioli, nuovo giudice appena in pensione, e il ritorno di Beatrice Dalia, esperta di mediazione familiare e adolescenza. L’appuntamento con la prima puntata è fissato per l’8 settembre alle 11.00 su Canale5.

                Con l’ingresso di Camilla, Forum aggiunge così una voce fresca e un volto che ha fatto della fragilità un racconto di forza.

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