Connect with us

Gossip

Edelfa Chiara Masciotta: “Ho lasciato tutto per mio figlio”

In un mondo dominato dallo spettacolo, Edelfa Chiara Masciotta ha scelto un cammino meno battuto, dedicando la sua vita al benessere del figlio anziché alla fama. In questa intervista esclusiva, esploreremo il coraggio dietro la sua decisione e l’impatto che ha avuto sulla sua vita personale e professionale.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Nella frenesia dello showbiz, è raro trovare qualcuno disposto a sacrificare la propria carriera per amore familiare. Edelfa Chiara Masciotta, ex Miss Italia 2005, ha fatto esattamente questo. Dopo un percorso ricco di successi nel mondo dello spettacolo, ha preso una decisione coraggiosa e altruista: lasciare tutto per dedicarsi completamente al benessere del suo primogenito. In questa intervista esclusiva, approfondiremo le ragioni dietro questa scelta e scopriremo come questa esperienza ha plasmato il suo percorso personale e professionale.

    Edelfa, hai fatto una scelta sorprendente abbandonando la tua carriera per dedicarti a tuo figlio. Cosa ti ha spinto a prendere questa decisione così importante?

    La mia decisione è stata dettata dall’amore per mio figlio e dalla necessità di garantirgli il miglior supporto possibile. Quando mio figlio è stato diagnosticato con diabete di tipo 1 all’età di tre anni, ho capito che dovevo essere presente per lui al cento per cento. Non c’è stata alcuna esitazione nel mettere la sua salute e il suo benessere al primo posto.

    Questa scelta ha sicuramente avuto un impatto significativo sulla tua vita e sulla tua carriera. Come hai affrontato questa transizione e quali sfide hai incontrato lungo il percorso?

    La transizione è stata difficile, ma ho trovato sostegno nella mia famiglia e nei miei amici più stretti. Affrontare le sfide quotidiane legate alla gestione del diabete di mio figlio è stato impegnativo. Ma allo stesso tempo mi ha reso più forte e determinata nel mio ruolo di madre.

    Ti sei mai pentita di questa decisione? E come hai visto l’evoluzione della tua vita professionale dopo aver abbandonato il mondo dello spettacolo?

    Non ho mai avuto alcun rimpianto per la scelta che ho fatto. La salute e il benessere di mio figlio sono sempre stati la mia priorità assoluta. Dopo aver lasciato il mondo dello spettacolo, ho intrapreso nuove sfide e ho trovato gratificazione in nuove esperienze professionali, come la mia attività di interior designer.

    Come hai gestito il bilanciamento tra la tua vita personale e le richieste della tua carriera?

    Trovare un equilibrio tra la mia vita familiare e le mie aspirazioni professionali è stato sfidante, ma ho imparato a organizzarmi e a prioritizzare ciò che è veramente importante per me. Essere una madre impegnata non mi ha impedito di perseguire i miei obiettivi, ma mi ha insegnato a valorizzare il tempo trascorso con la mia famiglia.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Vipwatching

      La libertà di mettersi in bikini a 58 anni? Stefania Orlando zittisce tutti con ironia e stile

      Stefania Orlando in bikini a 58 anni fa discutere. Criticata online, risponde con ironia e stile, sfidando i soliti stereotipi sull’età e la bellezza.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

        La Orlando si mostra in bikini a 58 anni e il web, come sempre pronto a trasformarsi in tribunale del corpo altrui, si divide: da un lato applausi e cuori, dall’altro indignazione degna di un’assemblea del ‘53. L’ex gieffina ha osato fare ciò che – pare – in molti considerano impensabile: sentirsi bella, libera e perfettamente a proprio agio nel proprio corpo… dopo gli “anta”. Orrore supremo!

        L’eleganza del nero

        Il video in questione, pubblicato sul suo profilo Instagram, la ritrae sorridente in riva al mare, in un due pezzi nero che più classico non si può. Niente effetti speciali, niente Photoshop, solo Stefania e il suo bikini. Ma tanto è bastato per far scattare il codice rosso del moralismo social. Alcuni utenti – evidentemente laureati in giudizio non richiesto – hanno commentato con perle del calibro di “Ma a 80 anni ancora così?” oppure “Ridicola, vuoi sembrare giovane a tutti i costi”.

        Rispondendo a tono

        A quel punto, Stefania ha scelto di non restare in silenzio. Ma niente sfuriate o post drammatici: la sua risposta è stata un misto perfetto di ironia, eleganza e sacrosanta verità. “Non siamo bottiglie di latte con la scadenza impressa sopra. La bellezza non ha età, e nemmeno la libertà di esprimerla”, ha scritto, probabilmente mentre si godeva un altro bagno di sole. Non paga, ha anche voluto rispondere alle insinuazioni di “ritocchini” con una frase che meriterebbe di essere incisa su una targa d’oro: “Tutta nature. I’m sorry”. Tradotto: mi dispiace, ma sono così di mio. Il che, paradossalmente, sembra aver scioccato più dei video in costume.

        Gli haters sempre in azione

        Il paradosso è tutto qui: Stefania viene attaccata non tanto per come appare, ma per il solo fatto di voler ancora piacersi, esprimersi e, udite udite, divertirsi con se stessa. In bikini. A 58 anni. Un reato, secondo alcuni, punibile con l’ergastolo social. Eppure, tra un insulto e un consiglio non richiesto (“Copriti, pensa alla tua età!”), in tantissimi l’hanno difesa. Fan, colleghe e donne comuni le hanno espresso solidarietà, riconoscendo il valore di un gesto tanto semplice quanto potente. Perché sì, mettersi un costume e mostrarsi per come si è può essere un atto rivoluzionario in una società che ti vuole invisibile dopo una certa data.

        Bikini per lei… e l’invidia in mutande

        Stefania Orlando non ha bisogno di autorizzazioni per essere se stessa. E se a 58 anni può permettersi un bikini, due passi sulla sabbia e anche un video su Instagram, allora forse siamo noi – col dito sempre pronto sullo schermo – a doverci fare qualche domanda. Nel frattempo, una cosa è certa: la bellezza non ha età, ma l’invidia ha sempre lo stesso profilo fake.

          Continua a leggere

          Gossip

          Fabrizio Corona respinto al party di Fedez in Sardegna: chi semina vento raccoglie tempesta

          L’ex re dei paparazzi e la fidanzata Sara Barbieri sarebbero stati respinti all’ingresso dell’after party organizzato dal rapper in un locale esclusivo. Un colpo durissimo per Corona, che negli ultimi mesi ha cavalcato il caso Bova e che con Fedez aveva bruciato ogni ponte dopo il tradimento mediatico di “Falsissimo”.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Fedez ha cambiato scenario, ma non copione. Quest’estate niente villa trasformata in quartier generale dei party più chiacchierati d’Italia: il rapper si è alleato con un noto locale della Costa Smeralda, portando lì la sua nuova idea di “serata indimenticabile”. Del resto, è lui stesso ad aver alzato l’asticella, quando l’anno scorso aveva garantito che le sue feste avrebbero “fatto la storia della Costa Smeralda”. E visto il seguito che si porta dietro, le premesse ci sono tutte. Stavolta, però, il nome che rimbalza fuori dal cancello è quello di Fabrizio Corona.

            Secondo i video che circolano su TikTok, l’ex re dei paparazzi e la sua compagna Sara Barbieri sarebbero stati fermati all’ingresso dell’after party e invitati a fare dietrofront. Un’umiliazione che non passa inosservata, soprattutto per chi ha fatto della mondanità la propria arma di potere. Corona, che da settimane si muove tra dichiarazioni e interviste cavalcando l’affaire Bova, si è ritrovato davanti a una porta chiusa. E in Costa Smeralda, dove l’accesso conta più della musica, significa essere messi all’indice.

            In molti, nel mondo del gossip, hanno commentato con un certo sarcasmo: cosa si aspettava Corona? Chi semina vento raccoglie tempesta. Perché i motivi di un simile rifiuto non sono certo misteriosi. Basta tornare a febbraio, quando il rapporto tra lui e Fedez precipitò definitivamente.

            Il rapper, allora in piena crisi personale e mediatica, aveva condiviso con Corona confidenze intime, audio e messaggi privati. In quel momento, forse, aveva creduto di potersi fidare. Ma quelle confidenze finirono poi triturate e rivendute al pubblico nel format “Falsissimo”, la parodia graffiante di Verissimo con cui Corona trasformò la vita sentimentale di Fedez e Chiara Ferragni in una telenovela sadica.

            Quelle puntate uscirono alla vigilia del Festival di Sanremo, amplificando il clamore intorno a Fedez proprio quando l’imprenditrice era già sotto tiro per lo scandalo pandoro. Risultato: l’ex coppia più social d’Italia fu trascinata in un’esposizione quotidiana e spietata, con Federico presentato come fedifrago seriale e Chiara come moglie tradita.

            Da lì la frattura si è consumata del tutto. Nessuna possibilità di ritorno, nessuna mediazione. Fedez ha scelto di cambiare pagina, e non solo sentimentalmente: accanto a lui adesso c’è Giulia Honnegger, giovane compagna con cui sta trascorrendo l’estate sarda. Una presenza che segna simbolicamente la chiusura del capitolo Ferragni e, insieme, l’inizio di una nuova stagione mondana.

            La Sardegna, insomma, resta il suo palcoscenico. Le feste ci sono, la musica pure, gli amici affollano i tavoli. Ma i fantasmi del passato restano fuori. Stavolta, letteralmente. E per Fabrizio Corona, che di porte aperte ha sempre fatto un marchio di fabbrica, ritrovarsi respinto è il colpo più bruciante. Non un dettaglio da sottovalutare: in un ambiente dove tutto è narrazione, la scena di un buttafuori che ti blocca vale più di mille editoriali.

            Il video è già virale e il messaggio è chiaro: a certe feste non si entra più. E per Fabrizio Corona, che ha trasformato la vita degli altri in spettacolo, scoprire che lo spettacolo può andare avanti senza di lui è la più feroce delle vendette.

              Continua a leggere

              Reali

              Re Carlo ruba la scena ai Sussex, sbarcando su Netflix partecipando ad un documentario

              Il debutto di Re Carlo sulla piattaforma streaming segna un nuovo capitolo per la monarchia britannica. E ora, per Harry e Meghan, la concorrenza arriva… direttamente da Buckingham Palace!

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

                Il Regno Unito entra ufficialmente nell’era dello streaming. Re Carlo III ha deciso di partecipare a un documentario Netflix dedicato al King’s Trust, l’organizzazione benefica da lui fondata che sostiene i giovani. Una mossa storica, che segna il primo vero passo del Sovrano britannico nel cuore del media digitale globale. A curare la produzione sarà Eva Omaghomi, stretta collaboratrice del Re, mentre tra i protagonisti spicca il nome dell’attore Idris Elba.

                Per un reame più moderno e smart

                La scelta non è casuale: con questa operazione, Re Carlo punta a modernizzare l’immagine della monarchia, avvicinandola a un pubblico più giovane e internazionale. Il CEO del King’s Trust, Jonathan Townsend, ha spiegato che il progetto sarà incentrato sull’empowerment giovanile, un tema sempre più centrale nella comunicazione istituzionale del Re.

                Harry e Meghan: il monopolio mediatico è finito?

                Il debutto di Re Carlo su Netflix non è solo un gesto simbolico. È anche un messaggio diretto a chi, negli ultimi anni, ha cercato di riscrivere la narrazione reale da oltreoceano. Harry e Meghan Markle, ex Duchi di Sussex, avevano fatto proprio della piattaforma streaming il loro canale preferenziale, siglando nel 2020 un contratto da 153 milioni di dollari.

                Non più all’apice della cronaca

                Tuttavia, tra progetti cancellati e recensioni tiepide, il vento è cambiato. Le critiche della stampa americana li definiscono oggi “i più grandi perdenti di Hollywood”. Il rischio è che ora la loro narrazione venga sovrastata dalla figura istituzionale – e più credibile – di Re Carlo, che ha saputo cogliere il momento giusto per entrare nel gioco.

                Marketing, percezione e impatto reale

                La presenza del Re su Netflix è anche una brillante mossa di strategia comunicativa. Le piattaforme digitali sono oggi il canale principale per creare engagement, specialmente tra i giovani. Se il documentario riscuoterà successo, potremmo assistere a un aumento diretto nelle donazioni al King’s Trust, migliorando contemporaneamente brand reputation e impatto sociale. Sotto la lente ci sono KPI come CTR, engagement rate e ROAS. Tutti indicatori chiave che potrebbero trasformare questo esperimento in un modello replicabile anche per altri membri della Royal Family. Il trono è più digitale che mai… e Re Carlo lo sa bene.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù