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Televisione

No comment da parte della Blasi sul flop di The Couple: che si vergogni?!?

Ilary Blasi torna nell’occhio del ciclone mediatico. Dopo la clamorosa chiusura anticipata del reality The Couple, il suo nome è rimbalzato ovunque. E non certo per motivi lusinghieri. La conduttrice, nota per il suo stile ironico e distaccato, questa volta ha lasciato tutti di stucco. Nessuna dichiarazione ufficiale, nessuna presa di posizione. Anzi, è sembrata volersi dissociare in modo quasi imbarazzante dal programma. E il pubblico – ancora una volta – non ha gradito.

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    Il format, che prometteva scintille tra coppie famose, si è rivelato un buco nell’acqua. Il cast non ha convinto, il ritmo era lento e la narrazione poco accattivante. I concorrenti si sono detti amareggiati, mentre gli opinionisti Luca Tommassini e Francesca Barra sono tornati quatti quatti alle loro attività. Ma Ilary… che fine ha fatto? La Blasi ha scelto l’evasione: niente dichiarazioni, solo foto da sogno con il compagno Bastian Muller, in un lussuoso resort sul Lago di Como. Un atteggiamento che ormai inizia a infastidire. È davvero possibile che una conduttrice di punta non senta il dovere di commentare un flop così clamoroso?

    Ilary Blasi e l’arte dell’indifferenza

    Non è la prima volta che Ilary Blasi adotta questa strategia dell’“assenza giustificata”. Dopo Balalaika (2018), altro programma chiuso prematuramente, aveva preferito volare in Grecia con Francesco Totti invece che presentarsi alla puntata finale. Ora la storia si ripete. Solo che il pubblico, oggi, sembra meno disposto a perdonare. La sua immagine, sempre sorridente e distante, ha iniziato a stancare. Dietro al sorriso social, il silenzio è un frastuono assordante. E la mancanza di responsabilità – percepita o reale – diventa una macchia difficile da ignorare.

    Superficialità o strategia?

    Nella serie Netflix incentrata sulla sua vita privata, è emersa una Ilary forte, ironica, ma anche poco incline all’introspezione. Alcuni commentatori hanno parlato di superficialità. Forse ingenerosa come etichetta, ma sintomatica di una distanza sempre più marcata tra Blasi e il suo pubblico. La conduzione di un reality show richiede empatia, carisma, capacità di gestire le crisi. Ilary, invece, sembra affrontare tutto con leggerezza estrema. Se questo, un tempo, rappresentava il suo marchio di fabbrica, oggi viene vissuto come fastidioso disinteresse.

    Che sia anche colpa di Mediaset?

    Va detto: le colpe non sono solo di Ilary Blasi. The Couple era debole in partenza. Poche idee, poca personalità e una scrittura piatta. Anche Mediaset ha la sua parte di responsabilità. Ma quando il volto simbolo di un programma decide di sparire nel nulla, anziché assumersi le proprie colpe, il danno di immagine diventa doppio.

    Dissociarsi o reinventarsi, questo è il dilemma

    Ilary ha cancellato post, foto e tag relativi al programma. Un chiaro segnale: “Non voglio avere nulla a che fare con questo insuccesso”. Ma è questa la scelta giusta? In un mondo televisivo sempre più competitivo, la trasparenza e l’assunzione di responsabilità potrebbero essere armi molto più potenti del silenzio e dell’indifferenza. Il pubblico oggi reclama autenticità. Non bastano più bellezza, fama e una buona dose di autoironia. Forse è arrivato il momento per la Blasi di ripensare seriamente al suo ruolo. Perché un flop può anche diventare una rinascita… ma solo se lo si affronta con coraggio.

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      Televisione

      “Mercoledì” torna con una seconda stagione firmata Tim Burton: misteri, volti nuovi e ospiti inattesi per l’eroina gotica della Generazione Z

      Jenna Ortega torna a vestire i panni di Mercoledì Addams, trascinando nella scuola per “outcast” vecchie conoscenze e nuovi alleati. Tim Burton rimescola le carte tra location inedite, superpoteri, apparizioni clamorose e un ritorno di fiamma per il lato più gotico della saga.

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        Mercoledì è tornata, e con lei l’inconfondibile mix di ironia macabra, misteri scolastici e quel fascino nero capace di conquistare anche chi degli Addams aveva solo sentito parlare. La serie più vista in lingua inglese della piattaforma ha riacceso l’interesse di una nuova generazione, quella che non era nata ai tempi di Christina Ricci, figuriamoci quando Lisa Loring muoveva i primi passi nella sitcom in bianco e nero. Oggi il volto è quello di Jenna Ortega, 22 anni e già regina del teen horror, che riporta la protagonista alla Nevermore Academy per un nuovo anno di lezioni, intrighi e paranormale. I primi quattro episodi sono disponibili su Netflix, gli altri arriveranno il 3 settembre.

        La Nevermore Academy cambia pelle: addio alla Romania, benvenuta Irlanda. Se nella prima stagione il set era il castello romeno di Cantacuzino, tra soffitti affrescati e vetrate colorate, ora le riprese si spostano tra Wicklow, Dublino e Offaly. Un cambio di scenario che, secondo gli showrunner Alfred Gough e Miles Millar, aggiunge “bellezza senza tempo e un tocco epico” al mondo di Mercoledì, richiamando persino le atmosfere di Bram Stoker.

        Non mancano le novità di famiglia: Pugsley, il fratello minore, entra alla Nevermore e si ritrova in avventure che mescolano zombie e scosse elettriche, mentre lo zio Fester, già apparso in chiusura della prima stagione, qui conquista il centro della scena. A sorpresa, entra in gioco anche la nonna Addams, interpretata da Joanna Lumley, in un triangolo generazionale con Morticia e Mercoledì che porta in superficie tensioni, ironia e affetto in perfetto stile gotico.

        La scuola apre le porte a nuovi professori: Steve Buscemi veste i panni del preside Barry Dort, deciso a ridisegnare i rapporti tra “normali” e “outcast”, mentre Christopher Lloyd, il leggendario Doc di Ritorno al futuro, appare come insegnante di botanica… ma solo dalla testa in su. Billie Piper, invece, è la nuova docente di musica, capace di mettere Mercoledì in seria difficoltà emotiva.

        Non tutti, però, tornano. Xavier Thorpe esce di scena dopo le accuse rivolte all’attore Percy Hynes White. La sua presenza si riduce a un biglietto e a un quadro raffigurante un corvo, simbolo ricorrente della stagione. Sul fronte sentimentale, Mercoledì resta distante dalle storie d’amore, ma la sua amica Enid vive un triangolo complicato che rischia di incrinare il loro rapporto, aggravato da una visione inquietante: la propria tomba.

        Il colpo di scena arriverà a settembre, con Lady Gaga nei panni di Rosaline Rotwood, leggendaria insegnante della Nevermore. La popstar è approdata nella saga dopo che la celebre “Dead Dance” di Mercoledì è esplosa su TikTok al ritmo della sua Bloody Mary, generando un boom di ascolti e un corteggiamento social culminato nel cameo.

        Sul piano musicale, Danny Elfman firma ancora la colonna sonora, affiancando alle partiture originali brani cult come Zombie dei Cranberries, che accompagna una delle sequenze più adrenaliniche della stagione. Sullo sfondo, gli studenti della Nevermore sfoggiano dodici superpoteri diversi: dalle visioni psichiche di Mercoledì alla forza dei licantropi, dal canto ipnotico delle sirene alla pietrificazione dei gorgoni, passando per gli enigmatici “Da Vinci” dalla creatività senza limiti.

        Tra gli alleati più fedeli spicca Mano, ancora interpretata fisicamente dal mago Victor Dorobantu, che sul set recita in una tuta blu per dare vita al personaggio senza ricorrere a eccessi di CGI. Il tocco finale di Burton, infine, è il manicomio ricostruito nel Trinity College di Dublino, teatro di alcune delle scene più cupe della stagione.

        Con atmosfere gotiche, umorismo nero e un occhio sempre puntato al folklore e alla letteratura, Tim Burton confeziona una seconda stagione che promette di essere più matura, spettacolare e implacabile che mai.

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          Televisione

          Simone Di Pasquale torna in pista: dopo tre anni da giudice, di nuovo maestro a “Ballando con le stelle”

          Dopo 16 edizioni da ballerino e tre stagioni come giudice popolare, Simone Di Pasquale riprende il ruolo che lo ha reso famoso: insegnare il ballo a una nuova star.

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            Cambio di ruolo – anzi, di scarpe – per Simone Di Pasquale. Lo storico protagonista di Ballando con le stelle, presente fin dal 2005, tornerà a vestire i panni di maestro nella prossima edizione del dance show di Rai 1, al via questo autunno e pronta a festeggiare i 20 anni di vita.

            L’annuncio è arrivato direttamente dai social ufficiali di Milly Carlucci e della produzione, con un video ironico in cui Di Pasquale finge di scoprire la notizia sfogliando una rivista. “Un ritorno che profuma di storia e passione”, recita il post che accompagna le immagini, sancendo così il suo rientro sulla pista più famosa della tv.

            Dal 2005 al 2021, Di Pasquale è stato uno dei maestri più amati e vincenti del programma, portando a casa la vittoria nella prima edizione al fianco di Hoara Borselli. Dopo 16 stagioni da ballerino, aveva scelto di restare in famiglia ma cambiando prospettiva, entrando nella giuria popolare insieme a Rossella Erra e Sara Di Vaira. Un ruolo diverso, più da commentatore che da protagonista in gara, che ora lascia per tornare alle origini.

            “Sono pronto a rimettermi in gioco – ha detto –. Ogni edizione è una sfida, e questa lo sarà ancora di più”. Il partner con cui farà coppia quest’anno non è ancora stato annunciato, ma l’attesa cresce anche per scoprire la chimica che saprà creare con la nuova celebrità.

            Intanto, il cast dei concorrenti si arricchisce di nomi che promettono scintille in pista e davanti alle telecamere: tra i volti confermati ci sono la Signora Coriandoli/Maurizio Ferrini, Rosa Chemical, Francesca Fialdini, Andrea Delogu, Marcella Bella, Barbara d’Urso e Martina Colombari. Un mix di ironia, stile, carisma e personalità forti, su cui Milly Carlucci punta per celebrare in grande stile il ventennale del programma.

            Con il ritorno di Di Pasquale, Ballando si regala un tassello di memoria e cuore, pronto a trasformare nostalgia e esperienza in nuova energia da applauso.

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              Gianluigi Nuzzi prende il pomeriggio di Canale 5: “Dentro la notizia cambierà il modo di raccontare l’attualità”

              Nuovo titolo, nuovo conduttore e una formula che si preannuncia lontana dall’infotainment. Nuzzi punta a svelare i retroscena delle storie che segnano il Paese.

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                Cambio di rotta per il pomeriggio di Canale 5. Dopo anni di Pomeriggio Cinque, il talk di infotainment lascia spazio a un nuovo format dal titolo Dentro la notizia. Alla guida, dal 1° settembre, ci sarà Gianluigi Nuzzi, volto di punta di Quarto Grado e giornalista abituato a scavare nei dossier più delicati di cronaca e attualità.

                L’annuncio è arrivato a sorpresa direttamente dai profili social di Nuzzi, con un video girato nello studio ancora in fase di allestimento. “Amiche e amici, sono qui nel nuovo studio che ospiterà il programma di informazione tutti i pomeriggi su Canale 5 – ha esordito –. Le scenografie le dobbiamo ancora allestire, il titolo però non è più una sorpresa: si chiamerà Dentro la notizia”.

                Un cambio di titolo che segna anche un cambio di registro. Nuzzi, che prende il posto di Myrta Merlino e, prima ancora, di Barbara d’Urso, promette di abbandonare le logiche leggere dell’infotainment per puntare su inchieste e approfondimenti. “Insieme entreremo nei racconti delle notizie che ogni giorno, come un mosaico, compongono il nostro Paese – ha spiegato –. Tutti i pezzettini devono arrivare bene insieme e così noi arriveremo alla verità”.

                Il nuovo format, in onda dal lunedì al venerdì alle 17, punta a miscelare ritmo televisivo e taglio giornalistico, con servizi, ospiti e collegamenti che privilegiano la sostanza alla spettacolarizzazione. L’obiettivo dichiarato è conquistare un pubblico che cerca informazione diretta e credibile, anche nella fascia pomeridiana tradizionalmente più votata all’intrattenimento.

                Per Nuzzi, è una sfida inedita: passare dalla prima serata alla quotidianità del day time, mantenendo però il suo marchio di fabbrica fatto di indagini e attenzione ai dettagli. Una scommessa che Mediaset sembra voler giocare proprio nel segno di un’informazione più verticale e meno di colore.

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