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La pace si fa arte a Noto

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    Dal 17 al 20 maggio 2025, a Noto (SR), come ogni terza domenica di Maggio, si organizza la famosissima Infiorata, introdotta solo nel 1980. L’infiorata, infatti, affonda le sue radici a Genzano, alle porte di Roma che nel Settecento allestì un tappeto floreale lungo il percorso della processione religiosa del Corpus Domini e, andando a ritroso l’ispirazione fu quella di realizzare, in occasione delle celebrazioni religiose in San Pietro, quadri con fiori e petali che imitavano mosaici che stupissero per la loro magnificenza, in linea con il gusto barocco seicentesco. Genzano, quindi, ha ripreso la tradizione, interrompendola nell’Ottocento e durante la Seconda Guerra Mondiale.

    Tra Lazio e Sicilia

    La relazione tra gli artisti di Genzano e Noto, 45 anni fa, ha permesso alla nota città siciliana di fare propria la tradizione, con opere che tappezzano via Corrado Nicolaci che attira turisti da ogni parte d’Italia e del mondo, che possono ammirare anche le scalinate di Noto alta, decorate con disegni. Quest’anno il tema sarà “La Pace si fa Arte” e la novità sarà anche la Fuori Infiorata, evento satellite ispirato al Fuori Salone di Milano, per ampliare la rassegna a tutta la città, con eventi di valorizzazione dell’arte e del patrimonio storico di Noto.

    Tante le realtà coinvolte

    Dal 2024, poi, è stato ideato un nuovo sistema di irrigazione, che permette ai fiori di conservarsi più a lungo, per la gioia di tutti i presenti. In occasione della Fuori Infiorata, ideata dagli imprenditori Alessia Montani e Luigi Grasso, saranno coinvolti Palazzo Trigona di Canicarao, la Loggia del mercato, le Cantine Barone Sergio, il Lido di Noto e il Parco dell’Anima, inaugurato nel 2020 nel resort Zahir Country House, un vero e proprio museo dell’arte a cielo aperto.

    La colomba di Pistoletto

    Ci sarà anche Michelangelo Pistoletto con la Colomba della Pace 2015-2023, che parla di pace preventiva, realizzata dai maestri infioratori dell’Associazione CulturArte Noto, esposta a Largo Rattazzi, che prenderà il nome, in quei giorni speciali, Piazza della Pace e della Solidarietà.

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      Paolo Nesi: speciale Family and Friends sostenibile e solidale

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        Il lusso puo’ essere anche a scopo sociale; è il caso della Paolo Nesi, azienda leader e storica nel settore del design, che ha annunciato un evento speciale: presso la sede di Poggibonsi, dal 1 all’11 luglio, verrà realizzata una vendita speciale con sconti dal 70% al 90%, non una semplice promo ma una occasione, fortemente voluta dallo stesso Nesi, per avvicinarsi ad una nuova clientela e permettere di impreziosire la propria casa con dettagli di design unici, tessuti, cuscini, carta da parati, oggetti di arredo ed altre sorprese. Ma Paolo Nesi ha soprattutto comunicato che una parte del ricavato sarà devoluto a “Insieme per Donare un Sorriso”, perché il design di lusso diventi anche un mezzo per aiutare il prossimo.

        Rispetto estremo per quello che ci circonda

        Nel campo del design italiano sostenibile, la Paolo Nesi emerge con forza per la sua capacità di innovare senza compromessi. L’approccio dell’azienda, discostandosi dalle semplici mode, unisce creatività, sostenibilità e qualità senza pari. Essi stessi si definiscono “artigiani da sempre“, non limitandosi solo a inserire materiali ecologici negli arredi, ma trasformandoli in mezzo per veicolare un messaggio di rispetto per l’ambiente. Grazie all’uso di tessuti ecologici dai colori audaci e vibranti, la Paolo Nesi rompe con gli stereotipi sui materiali sostenibili, confinati spesso a tonalità spente o neutre. Le sue scelte cromatiche sono un invito a riempire gli spazi di vita e personalità, dimostrando che un arredo sostenibile può – e deve – essere anche affascinante.

        La presenza al Salone del Mobile

        Recentemente l’azienda è stata protagonista al Salone del Mobile 2025 con “Circle•D”, la nuova collezione che è un manifesto di armonia, sostenibilità e design senza tempo. Scegliere i prodotti Paolo Nesi significa adottare una filosofia che va oltre l’arredo. È una dichiarazione di stile e consapevolezza, un impegno verso un futuro in cui il design è al servizio dell’ambiente senza sacrificare la bellezza. Questa iniziativa diventa quindi un’occasione unica per scoprire il mondo di questa storica azienda, trovare un complemento d’arrendo nuovo, anche con l’attenzione dal lato benefico.

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          Un angolo di Old Britannia presso la Riviera di Levante

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            Oltre 2 milioni di euro per la ristrutturazione di Villa Rezzola, a Lerici, uno dei giardini inglesi più belli della Riviera del Levante, sul Golfo dei Poeti. Il luogo storico, antica residenza con un grande parco, ha riaperto le porte al pubblico. Ad inizio ‘900 fu acquistata da una coppia di ricchi inglesi, che la adattarono al loro stile, dando al giardino un inconfondile english lifestyle.
            La borghesia Inglese, infatti, sin dall’Ottocento, era solita soggiornare sulla Riviera ligure, seguendo la moda di viaggiatori come Byron e Shelley. Amavano, qui, il clima mite e il paesaggio.

            Un luogo ricco di storia

            Nel 1935 fu acquistato alla contessa Mara Braida Carnevale, durante la Seconda Guerra Mondiale fu requisita dall’esercito e utilizzata come sede del comando militare, prima italiano, da Aimone d’Aosta Savoia, e poi tedesco, da Rudolf Jacobs, capitano della Marina passato dalla parte dei partigiani e morto da eroe della Resistenza sulle alture di Sarzana.

            Il giardino delle delizie

            Un lungo pergolato di glicine, che divide zone coltivate e boschetti da un enorme prato, dove sorge un viale per passeggiare, tra siepi, vasi di fiori, fontane e vasche. Non mancano molte essenze rare, come gli alberi di magnolia e canfora, cipressi, ulivi e lecci anche sui terrazzamenti che scendono quasi al mare. Gli interni sono perfettamente conservati negli arredi, nelle decorazioni e negli oggetti di famiglia, che raccontano la storia di chi ha abitato questo luogo affascinante.

            Oggi sotto la tutela FAI

            Nel 2020 la figlia della contessa Carnevale ha lasciato al FAI la villa perché potesse valorizzarla e aprirla al pubblico, come uno dei simboli delle bellezze del nostro territorio e della nostra fantastica Italia, tutta da scoprire.

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              Estate, tempo di vacanze: ovviamente luxury style, sulle tracce della storia

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                Baglio Oneto dei Principi di San Lorenzo Luxury Wine Resort è una magnifica residenza
                nobiliare settecentesca. Una struttura che conserva parte della struttura originaria come la suggestiva torre e la cantina tutt’ora in uso. Al centro di un territorio che intreccia storia e leggende, dal viaggio di Ulisse allo sbarco dei Mille di Garibaldi.

                Immersione totale nella bellezza antica

                Soggiornare in questo raffinato cinque stelle, che incarna esso stesso secoli di storia e cultura locale, consente di partire con il piede giusto alla scoperta delle straordinarie bellezze del territorio. Letterati e storici dibattono da secoli sulle effettive tappe – reali o simboliche – del decennale viaggio di Ulisse da Troia a Itaca senza giungere a conclusioni condivise.

                Una teoria suggestiva

                Nella zona di Marsala si contendono spazio sulla mappa dell’Odissea la Grotta della Sibilla, su cui sorge la chiesa di San Giovanni al Boeo, sita proprio sul lungomare, e non meglio precisati luoghi identificati quali dimore dei Ciclopi. Ma c’è un libro che riscrive completamente la storia. L’autore è il marsalese Vincenzo Barrabini che, nel suo L’Odissea a Trapani, sostiene che Trapani e la sua costa siano i luoghi dell’Odissea. Seguendo le ipotesi dello scrittore inglese Samuel Butler, frutto di ricerche condotte per anni sul finire dell’800, lo scrittore siciliano afferma che l’Odissea non sarebbe opera di Omero. Bensì di una giovane donna trapanese vissuta intorno all’anno 1.000 a. C., identificata come Nausicaa, figlia di Alcinoo re di Scheria.

                Revisionando l’Odissea

                Il poema acquisisce – secondo questa ipotesi – tutta un’altra prospettiva. Si tratterebbe di una allegoria storico-politica sui rapporti tra Focesi, Fenici e Sicani. E il viaggio di Ulisse altro non sarebbe che il periplo della Sicilia. Ecco allora che nei dintorni del Baglio Oneto, perfetto per chi cerca una sintesi tra l’eleganza del lusso e il piacere della natura in una cornice di autenticità, si troverebbero Marettimo quale vera Itaca, e Trapani quale Scheria, nonché il monte Erice come sede dei Ciclopi. E ci sono riferimenti specifici anche per Favignana, Levanzo e Isola Grande, che si ammirano nei giorni tersi dalle terrazze del Baglio Oneto. La storia è passata più volte da queste parti. Vi si sono succedute dominazioni fenicie, greche, romane e ottomane, fino al celebre sbarco dei Mille di Garibaldi.  Chi soggiorna qui si immerge nella storia, dalla più recente alla più antica, quella che si perde nel mito.

                Molti celebri viaggiatori consigliano di leggere un romanzo ambientato nel luogo dove ci si deve recare, in preparazione della vacanza. Le suggestioni letterarie si sovrappongono in questo caso specifico alla bellezza e all’energia del vento, della terra e del mare, accompagnando in un viaggio ai confini del tempo.

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