Salute
Quante ore di sonno servono a bambini e adolescenti per un riposo davvero rigenerante?
Sonno e crescita sono strettamente legati, ma i giovani di oggi dormono meno di quanto dovrebbero. Quali sono le conseguenze e come si può migliorare la qualità del riposo?

Il sonno non è solo un momento di riposo, ma un processo fondamentale per la crescita fisica, lo sviluppo cognitivo e l’equilibrio emotivo. Bambini e adolescenti hanno bisogno di dormire un numero sufficiente di ore per garantire un sano sviluppo, ma oggi il tempo dedicato al riposo si è ridotto di circa due ore rispetto a quello raccomandato. Gli esperti della Fondazione Humanitas per la Ricerca hanno analizzato l’impatto del sonno sulla salute e sottolineano l’importanza di un buon ritmo sonno-veglia, che troppo spesso viene compromesso da abitudini scorrette e dalla frenesia della vita quotidiana.
Quante ore devono dormire bambini e adolescenti?
Il fabbisogno varia a seconda dell’età. I neonati e bambini piccoli necessitano di un lungo riposo perché durante il sonno producono l’ormone della crescita e consolidano le prime reti neurali. Una cattiva qualità del sonno in questa fase può portare a deficit cognitivi, che però possono essere recuperati con una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato. Negli adolescenti, dormire gioca anche un ruolo essenziale nello sviluppo sessuale e nella salute mentale. Inoltre dormire bene aiuta a gestire meglio le emozioni, riducendo il rischio di ansia, depressione e disturbi dell’umore.
Ma di quante ore hanno bisogno?
Il problema principale è che, a causa di impegni scolastici, attività extrascolastiche e l’uso eccessivo di dispositivi elettronici, il tempo dedicato al riposo, soprattutto tra bambini e adolscenti si è ridotto significativamente. Neonati e bambini piccoli: 11-14 ore di sonno al giorno. Secondo gli esperi della Fondazone Humanitas per la Ricerca i neonati e bambini piccoli dovrebbero dormire tra le 11 e le 14 ore al giorno. I bambini dai 6 agli 11 anni avrebbero bisogno dalle 9 alle 11 ore di sonno per notte. Gli adolescenti dovrebbero dormire 10-12 ore per notte anche se oggi ne dormono in media circa otto.
Perché è così importanteun sonno soddisfacente?
Il sonno non è solo riposo: è un momento in cui il cervello e il corpo si rigenerano. Aiuta la memoria, la concentrazione, l’apprendimento e il benessere emotivo. Perdere ore di sonno, soprattutto in maniera cronica, può portare a conseguenze anche gravi. Per esempio? Problemi di crescita nei bambini piccoli, maggiore irritabilità e difficoltà a gestire le emozioni, minore capacità di concentrazione e apprendimento
Senza sonno aumenta il rischio di ansia e depressione
Non si tratta solo di quantità, ma anche di qualità. Un sonno disturbato o poco ristoratore può compromettere il recupero e lasciare i giovani affaticati e meno pronti ad affrontare la giornat. Gli esperti consigliano alcune strategie per favorire un sonno sano e riposante. Per esempio mantenere orari regolari per andare a letto e svegliarsi alla stessa, una pratica che aiuta a stabilizzare il ritmo circadiano. Favorire l’esposizione alla luce naturale che aiuta a sincronizzare l’orologio biologico e favorisce un sonno più profondo. Importantissimo limitare l’uso di device elettronici prima di dormire. Smartphone e tablet stimolano il cervello e rendono più difficile il rilassamento. Creare un rituale serale rilassante come leggere un libro, ascoltare musica calma o dedicarsi a un’attività tranquilla per preparare il corpo al sonno. Fa bene anche evitare sonnellini lunghi nel pomeriggio. Un breve riposo può essere utile, ma dormire troppo durante il giorno rende più difficile addormentarsi la sera.
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Salute
Siamo stanchi, anzi di più…
La disania è un sintomo che non deve essere ignorato. Se la tua stanchezza è persistente e influisce sulla tua vita quotidiana, è importante cercare assistenza medica per identificare e trattare le cause sottostanti. Creare un ambiente di sonno adeguato e mantenere routine regolari possono aiutare a gestire la disania nell’attesa di una diagnosi medica precisa.

Disania quando la stanchezza è il sintomo di una patologia da controllare
Intorpidimento, stanchezza, spossatezza e affaticamento possono essere problemi molto più gravi e pervasivi di quanto si possa immaginare. Sentirsi stanchi è un’esperienza comune, ma quando la stanchezza diventa insormontabile, potrebbe trattarsi di disania. Questo sintomo comune di molte condizioni sottostanti richiede attenzione medica per essere trattato adeguatamente. Riconoscere i segni della disania, scoprirne le cause e trattarle può essere determinante per condurre una vita lunga e sana.
Che cos’è la Disania?
La disania è una stanchezza estrema e persistente che può influire significativamente sulla vita quotidiana. Diversa dalla normale stanchezza, la disania è persistente e più difficile da superare.
In cosa consiste la differenza tra la disania e la normale stanchezza
Chi più chi meno, quasi tutti sperimentiamo l’inerzia del sonno, ma per alcuni, specialmente coloro che vengono svegliati improvvisamente, la sensazione di confusione può durare anche ore. La disania non è una diagnosi in sé, ma un sintomo di vari disturbi come la sindrome da affaticamento cronico, depressione, insonnia, apnea notturna e anemia.
Quali sono le sue cause
Al centro di tutto c’è la Sindrome dell’Affaticamento Cronico (ME/CFS). Questo disturbo del sonno causa un costante esaurimento di energia. Ma non solo. La disania può essere uno dei primi segni evidenti di depressione clinica. Chi ne viene colpito tende a riempire i giorni e le notti con costanti sentimenti di esaurimento. A questi sintomi vanno aggiunti casi di apnea notturna. La disania infatti causa gravi interruzioni del ciclo del sonno, portando a stanchezza cronica. Una delle cause può essere determinata da problemi di anemia. La carenza di globuli rossi, infatti, può causare disania ed esaurimento. Se la stanchezza inizia a interferire con la vita quotidiana, è essenziale consultare un medico. Diagnosticare la causa della disania può essere complicato, ma è cruciale per trovare il trattamento adeguato.
Come alleviare la Disania
Mentre si cerca la causa principale, ci sono alcune misure immediate che si possono prendere per alleviare la stanchezza. Per prima cosa bisogna curare l’ambiente in cui si dorme. Assicurarsi che la camera da letto sia insonorizzata e con la minor quantità di luce artificiale possibile.
Fondamentale è spegnere i televisori e gli smartphone almeno 30 minuti prima di andare a letto per permettere al cervello di rilassarsi. E la mattina? Cos’ come la sera è necessario mantenere routine stabili in grado di ridurre l’ansia e aiutare a prevenire la disania.
Salute
Frutta e verdura abbassano la pressione e fanno bene ai reni dopo le abbuffate di Ferragosto
Un nuovo studio conferma che consumare abbondanti quantità di frutta e verdura non solo è delizioso, ma è anche un toccasana per la salute del cuore e dei reni. Una recente ricerca condotta negli Stati Uniti ha evidenziato come un’alimentazione ricca di questi alimenti sia in grado di abbassare la pressione sanguigna e migliorare significativamente le funzioni renali, soprattutto nei pazienti ipertesi.

Numerosi studi hanno dimostrato che una dieta ricca di frutta e verdura può contribuire a ridurre la pressione sanguigna, un fattore cruciale per la salute cardiovascolare. La pressione alta, o ipertensione, è una condizione comune che aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiache, ictus e altre complicanze gravi. Integrare una varietà di frutta e verdura nella dieta quotidiana offre una serie di benefici grazie alla loro ricchezza di nutrienti essenziali, come potassio, magnesio, fibre e antiossidanti.

Il potassio, presente in abbondanza in alimenti come banane, patate, spinaci e arance, aiuta a bilanciare i livelli di sodio nel corpo e riduce la tensione nelle pareti dei vasi sanguigni. Il magnesio, trovato in verdure a foglia verde, noci e semi, rilassa i vasi sanguigni e migliora il flusso sanguigno. Le fibre, presenti in quasi tutte le verdure e frutta, favoriscono una migliore gestione del peso corporeo e un migliore controllo della pressione sanguigna.
Inoltre, gli antiossidanti presenti nella frutta e nella verdura, come le vitamine C ed E e i flavonoidi, proteggono le cellule dai danni ossidativi e migliorano la salute delle arterie. Di conseguenza, una dieta ricca di questi alimenti non solo contribuisce a ridurre la pressione sanguigna, ma supporta anche la salute generale del sistema cardiovascolare.
A differenza di molti alimenti processati, la frutta e la verdura sono naturalmente povere di sodio, un minerale che, se consumato in eccesso, può aumentare la pressione sanguigna. Per cui, un’alimentazione sana e varia, è associata a un minor rischio di sviluppare diverse altre malattie, tra cui il diabete, alcuni tipi di cancro e l’obesità.
Salute
Fare il bagno dopo mangiato: servono davvero tre ore di attesa? La verità dietro il mito della nonna
Per decenni ci hanno detto che entrare in acqua dopo pranzo è pericoloso. Ma cosa dice davvero la scienza? Quanto bisogna aspettare?

Dal panino in spiaggia alla grigliata al lago, il tormentone estivo è sempre lo stesso: “Hai mangiato? Allora niente bagno per tre ore”. Un consiglio che le nonne davano con convinzione, ma che oggi la medicina mette in discussione. Scopriamo perché non è poi così pericoloso tuffarsi subito dopo aver mangiato.
Un mito tramandato di generazione in generazione
Chi non ha mai sentito, almeno una volta, la fatidica frase: “Devi aspettare tre ore prima di fare il bagno, altrimenti ti viene una congestione”? Le nonne lo dicevano con tono perentorio, e guai a disobbedire. Ma da dove nasce questa convinzione? L’idea è che durante la digestione il sangue affluisca in gran parte allo stomaco, sottraendolo ai muscoli: se ci si tuffa e si inizia a nuotare, il corpo potrebbe andare in crisi, con conseguenze pericolose.
Congestione o crampo: cosa può succedere davvero?
Il timore più diffuso è quello della cosiddetta “congestione”, spesso confusa con i crampi muscolari. In realtà, la congestione digestiva è un fenomeno raro e molto specifico: può accadere se si entra in acqua fredda subito dopo un pasto abbondante, causando uno shock termico che interferisce con la digestione. Ma è un evento estremo, più legato alla differenza di temperatura tra il corpo e l’acqua che al pasto in sé.
Cosa dicono i medici oggi
Secondo i pediatri e gli esperti in medicina dello sport, il bagno dopo mangiato non è vietato, a patto che si rispettino alcune semplici regole. Dopo un pasto leggero, come un panino o un’insalata, non ci sono particolari controindicazioni. Se invece si è fatta una grande abbuffata — fritti, carne, alcol — allora è meglio attendere un po’, non tanto per paura di morire in mare, ma per evitare nausea, affaticamento o malessere.
Il vero pericolo: lo shock termico
Più che la digestione, il vero rischio riguarda l’impatto con l’acqua fredda. Entrare di colpo in mare dopo essere stati al sole può provocare un calo improvviso della pressione e causare svenimenti. Per questo, indipendentemente dal pasto, è sempre meglio bagnarsi gradualmente. La prudenza non è mai troppa, ma i catastrofismi da ombrellone si possono tranquillamente archiviare.
Quindi: bagno sì o bagno no?
La risposta è: dipende. Dal tipo di pasto, dalla temperatura dell’acqua, dallo sforzo fisico che si intende fare. Non servono tre ore di attesa, come ci dicevano le nonne, ma un po’ di buon senso. Evita le nuotate agonistiche dopo un pranzo da matrimonio, ma un tuffo rinfrescante dopo un toast? Promosso. Con buona pace della zia che urla “Esci subito, che ti prende il crampo!”.
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