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Musica

Sulle orme del babbo, Luca D’Alessio, ha le idee chiare: niente scorciatoie!

Il giovane cantante sta costruendo la sua carriera musicale con impegno e senza raccomandazioni. Le parole del padre Gigi a Silvia Toffanin e il futuro di una promessa della musica italiana.

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    Tra i figli di Gigi D’Alessio, solo Luca , 22 anni, ha deciso finora di seguire le orme musicali del padre. Una scelta carica di aspettative e di pressioni, ma anche di passione autentica. Gigi, ospite nel salotto televisivo di Silvia Toffanin, ha raccontato il momento in cui ha compreso che il figlio aveva un talento naturale: «Mi sono accorto quando aveva 4 anni che aveva musicalità, e gli ho detto: “Devi fare meglio di me”».

    Nessuna raccomandazione: “Le porte in faccia ti rendono più forte”

    Gigi D’Alessio è stato chiaro: niente scorciatoie per Luca, né favoritismi. «Non ho mai alzato il telefono per lui e non lo farò. La corsia preferenziale non lo rende più forte». Un messaggio forte, che sottolinea l’importanza dell’esperienza, anche quella negativa. «Non deve avere paura delle porte in faccia – ha detto il cantante – Le porte in faccia sono le cose più belle. Io, con tutte le mie, dopo 30 anni, sto ancora qua». Un’educazione al rigore e alla resilienza che contraddistingue chi vuole costruire una carriera autentica, lontano dalle etichette e dalle ombre di un cognome pesante.

    L’eredità musicale familiare

    Essere “figlio di” nel mondo dello spettacolo può essere un’arma a doppio taglio. Da una parte offre visibilità, dall’altra espone a critiche feroci. Gigi D’Alessio lo sa bene e ha preparato Luca a convivere con il confronto costante. Il consiglio del padre è stato semplice e profondo: “Se non fai meglio di me, diranno sempre che sei lì solo perché sei mio figlio”. Un invito non alla competizione, ma alla costruzione di un’identità artistica personale, forte, distinta.

    Una carriera in costruzione tra talento e gavetta

    Luca D’Alessio, noto anche come LDA, ha già fatto parlare di sé con singoli di successo e partecipazioni televisive. Ma la strada è ancora lunga, e il giovane artista sembra aver compreso quanto sia importante affrontare le difficoltà senza scorciatoie. Il suo obiettivo non è quello di “rimpiazzare” il padre, ma di costruire un percorso che possa meritare il rispetto del pubblico e della critica.

    Talento, disciplina e libertà

    La storia di Luca e Gigi D’Alessio è un esempio raro di equilibrio tra sostegno familiare e indipendenza professionale. Gigi non nega affetto e consigli, ma lascia al figlio la libertà (e la responsabilità) di farsi strada da solo. Un messaggio potente in un’epoca in cui spesso si cerca il successo immediato. Con umiltà e determinazione, Luca D’Alessio rappresenta una nuova generazione di artisti pronti a lottare per un posto conquistato con merito.

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      Musica

      Riccardo Cocciante: «Mi licenziarono per i capelli ricci. Oggi i giovani fanno successo senza gavetta»

      In un’intervista a Gente, Riccardo Cocciante ripercorre le sue origini, l’arrivo in Italia da Saigon, i primi lavori, e punta il dito contro il successo facile: «Ora si riempiono gli stadi senza esperienza»

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        Riccardo Cocciante non ha mai voluto essere di moda. E oggi, a quasi 80 anni, può dirlo con orgoglio. A cinquant’anni dall’uscita di Anima, uno dei suoi album più amati, il cantautore si racconta senza filtri in un’intervista al settimanale Gente. E lancia una frecciata ai giovani artisti: «Oggi non fanno gavetta. Dopo uno o due singoli sono già negli stadi, senza esperienza e senza essere pronti emotivamente. È tutto costruito. Se poi falliscono, spariscono».

        Un pensiero netto, che si lega alla sua filosofia di sempre: «Essere alla moda significa appartenere a un tempo preciso. E quando quel tempo passa, passi anche tu. Meglio essere fuori moda e durare».

        L’inizio: da Saigon a Rocca di Mezzo

        Nato a Saigon, cresciuto in Francia, Cocciante arrivò in Italia a 11 anni, a Rocca di Mezzo, in Abruzzo, il paese d’origine della famiglia. Il viaggio fu un’avventura: «Otto persone in macchina, stretti tra valigie e sudore, lungo strade normali, perché le autostrade ancora non c’erano». Sua madre si ritrovò sola con quattro figli, senza conoscere l’italiano. E anche lui, al suo arrivo, era spaesato: «Ci chiamavano “i francesi”. A scuola non sapevo giocare a calcio, ero una schiappa».

        Il licenziamento per i capelli ricci

        Dopo aver studiato all’alberghiero, fu mandato in Svizzera per uno stage in un hotel di lusso. Lavorava bene, tanto che lo promossero segretario alla reception. Ma i suoi ricci non piacevano: «Il capo mi disse: “Lei lavora benissimo, ma con quei capelli non si può continuare. O li taglia o è licenziato”». Scelse la libertà, incassò la liquidazione e si diede un anno di tempo per tentare la strada della musica.

        L’inizio della carriera

        Con i primi guadagni si sistemò: comprò un pianoforte, aprì un conto in banca e si mise a studiare i suoi miti, Mina e Lucio Battisti. E la musica lo ripagò. Il successo arrivò con Bella senz’anima, poi Margherita, Questione di feeling e tanti altri brani diventati colonna sonora di intere generazioni.

        I gusti musicali di oggi

        Nonostante le critiche, Cocciante non disdegna la nuova scena: «Irama ha una voce bellissima. I Måneskin sono diversi, una novità interessante. Mahmood mi piace, è una mescolanza come me. Io sono italiano e francese: un ibrido musicale». E forse è proprio questa sua doppia anima ad averlo reso così autentico. E fuori dal tempo, nel senso migliore del termine.

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          Musica

          Fantamusica: Cristina D’Avena sogna una notte con Chris Martin. L’eterna regina dei cartoni animati si racconta con ironia

          L’icona generazionale e voce dell’infanzia di milioni di italiani, stupisce ancora una volta: dalla laurea mancata in neuropsichiatria infantile alle dichiarazioni sul suo sogno romantico con Chris Martin dei Coldplay, passando per proposte di matrimonio da bambini di dieci anni e fan metal che la adorano. Un’intervista sorprendente, tenera e ironica, proprio come lei.

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            Immaginatevi questo scenario: Carroponte, Sesto San Giovanni, festival musicale dove si alternano Deftones, J Balvin e… Cristina D’Avena. Sembra uno scherzo? Non lo è. La voce delle sigle più amate degli anni ’80 e ’90 è ormai di casa anche in contesti rock e alternativi. “È meraviglioso essere inclusa in un cartellone così variegato” racconta con entusiasmo. Per l’occasione, abbandona i pizzi da fatina per un giubbotto di pelle, pronta a duettare con i Gemelli DiVersi su Jem o a scatenarsi su Ken il guerriero. Altro che incantesimi: qui si fa headbanging.

            Fan inaspettati: “Cristina, non spaventarti se ho i piercing!”

            Il pubblico di Cristina D’Avena è trasversale, questo lo sanno tutti. Ma lei stessa si diverte ancora a notare chi la segue sotto palco. “A volte vedo ragazzi con maglie metal, piercing ovunque… e poi mi dicono: ‘Ti amo, sono cresciuto con te!’”. L’effetto nostalgia, insomma, colpisce anche i più duri. E non è raro che, tra un autografo e una foto, spunti anche qualche dichiarazione d’amore improvvisa.

            Proposte di matrimonio: “Anche dai bambini!”

            Sì, Cristina riceve ancora proposte di matrimonio. Tante. Alcune un po’ più serie, altre decisamente curiose. “Un giorno un ragazzino mi ha detto: ‘Tu sei la mia infanzia!’. Gli ho chiesto quanti anni avesse. Mi ha risposto fiero: ‘Dieci’.” A questo punto, c’è da chiedersi se non serva una legge per proteggere le celebrità dai corteggiamenti precoci.

            Vita da popstar… o quasi dottoressa?

            Pochi sanno che, prima di diventare l’interprete ufficiale delle sigle dei cartoni, Cristina sognava un camice bianco: “Mi ero iscritta a Medicina, volevo diventare neuropsichiatra infantile. Poi la musica ha avuto la meglio… ed eccomi qui, con quaranta artisti che hanno voluto cantare con me in Duets Forever”. Sì, perché Cristina non è mai stata solo per bambini. È cresciuta con il suo pubblico, e oggi è amata da Annalisa, Max Pezzali e Loredana Berté quanto da chi la seguiva in Lady Oscar.

            Una notte con Chris Martin

            E infine, la domanda delle domande: con chi sognerebbe di passare una notte speciale? Risposta secca: “Con Chris Martin. Amo i Coldplay, le loro canzoni sono parte della mia vita”. Nessuna menzione a Sailor Moon o Lupin: Cristina punta in alto, verso la stella (del pop britannico). E chissà che un giorno non la sentiremo cantare Yellow con la stessa voce con cui ci faceva ballare su Occhi di gatto. In fondo, Cristina D’Avena continua a rappresentare un fenomeno unico: tenera ma rock, nostalgica e attuale, idolatrata da chi ha trent’anni e da chi ne ha dieci.

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              Musica

              Justin e Hailey Bieber, aria di crisi? L’anello scompare e lui lancia un messaggio criptico

              Hailey Bieber fotografata a New York senza l’anello di fidanzamento. Justin pubblica una frase piena di frustrazione. E i fan iniziano a chiedersi: amore finito?

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                Che cosa sta succedendo tra Justin e Hailey Bieber? La domanda torna a far tremare il web dopo l’ultima storia Instagram pubblicata dal cantante canadese, un messaggio carico di tensione emotiva che ha lasciato i fan sconcertati. Parole forti, cariche di ansia, interpretate come un chiaro riferimento alla moglie, avvistata nello stesso giorno senza la fede nuziale.

                Il messaggio, tratto da un video ironico postato da un creator, recita: “Bitch, se mi stai facendo il trattamento del silenzio, almeno dimmi perché. Ho l’ansia e penso troppo. Se mi lasci spazio per sbagliare, ci sarà errore.” Uno sfogo in piena regola, che ha il suono amaro di una relazione in bilico. E subito i social sono esplosi: è un addio? Una richiesta d’aiuto? Un modo per esorcizzare le paure?

                A gettare benzina sul fuoco, sono arrivate le immagini di Hailey Bieber a New York, a colazione con look casual e dita nude, e poi di nuovo a cena con le amiche Camila Morrone e Suki Waterhouse, ancora senza traccia dell’anello. Non è la prima volta che il dettaglio sparisce, ma stavolta coincide con il post più inquieto mai pubblicato da Justin. Solo una coincidenza?

                Non dimentichiamo che a marzo Hailey aveva smesso di seguire il marito su Instagram. All’epoca aveva parlato di un bug dell’app, ma il gesto aveva fatto discutere. Da mesi ormai si rincorrono voci su un matrimonio incrinato: lei sempre più sola agli eventi mondani, lui immerso in fasi altalenanti di fede e malinconia.

                Eppure, Hailey aveva già risposto alle indiscrezioni definendo “bitches” tutti coloro che sperano nella rottura. Ma stavolta le immagini e le parole pesano. Secondo un insider anonimo, “Hailey ama Justin con tutto il cuore, ma questo non significa che sia felice”. Il tentativo di tenere in piedi il rapporto ci sarebbe, ma i segnali fanno pensare a una distanza crescente.

                Il matrimonio tra Justin e Hailey, celebrato nel 2018, è sempre stato sotto i riflettori. E anche oggi, nel bene o nel male, continua a far parlare. Ma forse, ora più che mai, servirebbero meno indizi social e più verità.

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