Spettacolo
Una morte che scuote il mondo dello spettacolo e solleva polemiche sui media: Alvaro Vitali e il caso dell’intervento tv rimosso
La morte di Alvaro Vitali, celebre attore simbolo della commedia all’italiana, è stata seguita da una controversia mediatica che ha coinvolto il programma La Volta Buona e la sua ex moglie, Stefania Corona. Il video dell’intervista andata in onda poche ore prima del decesso è stato rimosso dai social, sollevando dubbi e critiche. In questo articolo ripercorriamo i fatti, analizziamo le dichiarazioni e cerchiamo di capire perché il frammento televisivo sia diventato oggetto di discussione.

Il 24 giugno scorso si è spento Alvaro Vitali, volto indimenticabile del cinema popolare italiano, da molti considerato di “serie B” ma comunque estremamente performante al botteghino. Celebre per i suoi ruoli comici e irriverenti, Vitali è entrato nel cuore di milioni di spettatori grazie a personaggi come Pierino, simbolo di un’epoca e di un genere cinematografico. Dopo una lunga degenza dovuta a una broncopolmonite recidiva, l’attore era stato dimesso proprio poche ore prima del decesso.
La controversa intervista a Stefania Corona a La Volta Buona
Il giorno stesso della morte di Vitali, la sua ex moglie Stefania Corona è stata ospite nel salotto televisivo di La Volta Buona, condotto da Caterina Balivo. L’intervento, registrato in mattinata, è stato trasmesso nel pomeriggio, poco prima che si diffondesse la notizia del decesso dell’attore. Corona ha parlato apertamente della loro separazione, dei problemi di salute dell’ex marito e della sua nuova relazione con un ex collaboratore dello stesso Vitali.
Le parole della ex moglie: “Mi aveva chiamata stamattina”
Durante l’intervista, Corona ha raccontato: “Alvaro sapeva che sarei venuta qui. Mi ha chiamato stamattina dicendo che era stato dimesso”. L’ex moglie ha parlato con rispetto dell’attore, pur evidenziando il suo disagio per le aspettative che lui continuava a riporre su di lei. Ha ammesso che l’amore era finito, ma restava un grande affetto e una profonda riconoscenza reciproca.
Una lettera pubblica e un finale amaro
Nei giorni precedenti, Vitali aveva scritto una lettera aperta ai giornali, nella quale chiedeva a Stefania di tornare insieme. Corona ha commentato con amarezza e un velo di sarcasmo: “È un bravissimo attore”. Ha anche precisato che l’interesse per la sua nuova relazione era cresciuto quando il rispetto reciproco tra lei e Vitali non bastava più a colmare il vuoto affettivo.
Le polemiche e la rimozione del video dai social
L’intervista ha generato forti reazioni dopo la diffusione della notizia della morte dell’attore. Molti telespettatori hanno accusato La Volta Buona di aver cavalcato un momento drammatico per fare spettacolo. Di fronte al malcontento del pubblico, i canali social del programma hanno rapidamente rimosso il video dell’intervista a Stefania Corona. Una scelta che, lungi dal placare gli animi, ha aumentato la percezione di imbarazzo e gestione poco trasparente dell’evento.
Un addio offuscato dalla cronaca
La scomparsa di Alvaro Vitali avrebbe dovuto essere un momento di omaggio e ricordo. Invece, si è trasformata in un caso mediatico che intreccia sentimenti, spettacolo e comunicazione. A rimanere, oltre alle polemiche, è l’eredità artistica di un attore capace di far sorridere generazioni intere con la sua comicità unica.
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Musica
Renato Zero e la storia con Enrica Bonaccorti: un amore giovanile tra passione e spettacolo
Dalla manager Lucy Morandi all’intensa relazione con Enrica Bonaccorti: gli amori che hanno accompagnato il percorso umano e artistico di Renato Zero.

Renato Zero è un’icona della musica italiana, capace di conquistare intere generazioni con il suo talento unico e i suoi brani indimenticabili. Ma oltre alla sua carriera stellare, anche la sua vita privata ha lasciato spazio a relazioni significative che hanno contribuito a definirlo non solo come artista, ma anche come uomo.
I grandi amori di Renato Zero
Il primo grande amore di Renato Zero è stato Lucy Morandi, sorella di Massimo Morante, il chitarrista dei Goblin. I due si conobbero negli anni ’70, in un periodo in cui Zero muoveva i primi passi nel panorama musicale italiano. Lucy non fu solo la sua compagna, ma anche un’importante collaboratrice: per anni fu la sua manager, aiutandolo a costruire una carriera che sarebbe poi diventata leggendaria.
Nonostante la fine della loro relazione, Renato Zero conserva un bellissimo ricordo di Lucy, sottolineando il legame speciale che li ha uniti in passato.
La relazione con Enrica Bonaccorti
Dopo la rottura con Lucy Morandi, nella vita di Renato Zero arrivò Enrica Bonaccorti, nota conduttrice e autrice televisiva. Il loro fu un amore giovanile, intenso e ricco di passione. “Ricordo la nostra passione per lo spettacolo, l’ingenuità dei nostri vent’anni, i baci rubati nei portoni. Ho riconosciuto il suo talento da subito,” ha raccontato Enrica in alcune interviste.
La loro relazione, seppur breve, lasciò un segno indelebile in entrambi. Tuttavia, le ragioni della loro separazione non sono mai state rese pubbliche, lasciando un alone di mistero su uno dei capitoli più affascinanti della vita privata di Renato Zero.
Un uomo riservato ma generoso
Nonostante le sue relazioni passate, Renato Zero ha sempre mantenuto un forte riserbo sulla sua vita privata. Tuttavia, ciò non gli ha impedito di costruire legami profondi. Tra questi spicca il rapporto con Roberto Anselmi Fiacchini, il figlio che Zero ha adottato. Negli anni, il loro legame è diventato indissolubile, mostrando un lato umano e generoso dell’artista che pochi conoscono.
L’eredità di un artista completo
Renato Zero non è solo un simbolo della musica italiana, ma anche un uomo capace di vivere con intensità i suoi rapporti umani. Dalle storie d’amore del passato alla dedizione verso il figlio adottivo, la sua vita privata riflette la stessa passione e autenticità che hanno caratterizzato la sua carriera artistica. Un artista e un uomo che continuano a ispirare, lasciando un’impronta indelebile nel cuore di chi lo ama.
Musica
La scienza rivela la canzone più allegra di sempre: ecco quale brano ha conquistato il primo posto!
Jacob Jolij, dell’Università di Groningen, ha stilato una classifica delle canzoni più gioiose di sempre, analizzandone ritmo, accordi e testi. Il primo posto spetta a un brano che incarna energia e libertà, ma la top ten include anche successi intramontabili come “Dancing Queen” degli ABBA e “Good Vibrations” dei Beach Boys.

La canzone più festosa mai creata: grazie a una formula matematica, il ricercatore Jacob Jolij ha classificato i brani più “feel-good” della storia, incoronando il celebre brano dei Queen. Jacob Jolij, ricercatore dell’Università di Groningen, ha sviluppato un algoritmo capace di individuare le canzoni più gioiose di sempre. Al primo posto della playlist c’è “Don’t Stop Me Now” dei Queen, il brano del 1978 che trasmette energia e libertà assoluta. Nella top ten dei brani più allegri anche classici di Gloria Gaynor, Billy Joel e gli ABBA.
Una formula per la felicità musicale: la playlist di Jolij
Qualche anno fa, il neuroscienziato Jacob Jolij, su commissione del marchio britannico Alba, ha studiato i brani identificati come “felici” da migliaia di ascoltatori, analizzandoli secondo una formula che valuta caratteristiche come velocità, accordi e contenuto del testo. La sua ricerca ha portato a una playlist scientificamente calibrata: 10 canzoni “feel-good” dove gioia, spensieratezza e ritmo creano una formula perfetta di felicità musicale. In cima alla lista si trova “Don’t Stop Me Now” dei Queen, con il suo ritmo energico e un testo che celebra la libertà assoluta. È un brano che, dai film cult agli spot pubblicitari, è entrato nel cuore degli ascoltatori, mantenendo intatta la sua capacità di farci sentire bene.
La top ten dei brani più allegri
Oltre ai Queen, Jolij ha selezionato classici come “Dancing Queen” degli ABBA e “Good Vibrations” dei The Beach Boys. Tra gli elementi ricorrenti di queste canzoni, Jolij ha individuato testi che celebrano eventi positivi o sono privi di un significato troppo impegnativo, con sonorità vivaci e ritmi elevati. Ecco la lista completa delle dieci canzoni più allegre di sempre:
- Don’t Stop Me Now – Queen
- Dancing Queen – ABBA
- Uptown Girl – Billy Joel
- Eye of the Tiger – Survivor
- I’m a Believer – The Monkees
- Girls Just Want to Have Fun – Cyndi Lauper
- Livin’ On a Prayer – Bon Jovi
- Walking On Sunshine – Katrina & The Waves
- I Will Survive – Gloria Gaynor
- Good Vibrations – The Beach Boys
Musica
Anna Tatangelo: «Per anni mi sono sentita sbagliata. Mi descrivevano come la rovinafamiglie»
Nell’intervista al Corriere della Sera, Anna Tatangelo ripercorre i momenti più duri: il rapporto con il padre, le accuse ai tempi di Gigi D’Alessio, la malattia della madre e la voglia di non fermarsi mai.

Anna Tatangelo oggi ha 38 anni, un pancione di cinque mesi e un sorriso che la illumina. Accanto, il barboncino Chupita e, su una mensola, i tre Leoni vinti a Sanremo. «Non avevo etichette, solo una valigia e mio padre. Ero tutta istinto, incoscienza», ricorda pensando al debutto a 15 anni con Doppiamente fragili.
Cresciuta a Sora, tra mercati e profumo di pane, la musica era la sua valvola di sfogo. «Da piccola vendevo ciambelle, poi tornavo a casa e cantavo. Da maggiorenne, sono andata a Roma e per due anni non ho parlato con mio padre. Col successo, erano nati meccanismi tossici: voleva essere il mio manager anche dopo i miei 18 anni. Ora l’ho perdonato».
Il capitolo più esposto è quello dell’amore con Gigi D’Alessio. «Per anni, mi sono sentita sbagliata. Gigi aveva vent’anni più di me, una famiglia, e io venivo descritta come la rovinafamiglie, anche se era già separato. Il nostro sentimento era puro ed è durato 15 anni. Non ho mai risposto, per proteggere quell’amore e non alimentare tensioni. Volevo sembrare forte, ma dentro soffrivo».
Il carattere chiuso le derivava da un’educazione severa: «In gita non si andava, a dormire da un’amica nemmeno. Ho visto volare qualche schiaffo su mamma e su noi figli. Ho perdonato, ma da lei ho imparato che una donna deve essere rispettata e amata».
La separazione è stata seguita da anni difficili: «Ho cambiato casa, mio figlio non capiva cosa succedeva, poi il Covid e la malattia di mia madre. Al San Raffaele stavo settimane, cercando di tenere insieme tutto. Sono stati gli anni più brutti della mia vita, ma non ho rimpianti: ogni momento libero l’ho passato con lei».
Oggi, col nuovo compagno Giacomo, la cantante affronta il tour in gravidanza. «Settembre, forse ottobre, dipende da come sto. Mi piace salire sul palco e trasmettere serenità. È un periodo speciale, la ripartenza personale coincide con quella musicale. Nel prossimo disco mi racconto come mai, e c’è anche una Ragazza di periferia 2.0».
Il tatuaggio sul braccio sintetizza il suo approccio alla vita: «Lavora per una causa, non per un applauso… Vivi per esprimere, non per impressionare».
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