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Televisione

La Rai anticipa tutto per paura di Gerry Scotti: via Mudù, via TG2 Post, l’obiettivo è uno solo: arginare “La ruota della fortuna”

“La ruota della fortuna” debutta a luglio e manda in tilt i vertici Rai: anticipato il ritorno di “Affari Tuoi”, abolito TG2 Post, eliminato Mudù. Dal 12 agosto la prima serata di Rai 2 partirà alle 21.05. Obiettivo: evitare che Gerry diventi re dell’access anche in autunno.

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    Non bastava il caldo africano a rendere rovente l’agosto televisivo. A surriscaldare gli animi in viale Mazzini ci ha pensato Gerry Scotti, o meglio La ruota della fortuna, tornata su Canale 5 con numeri da capogiro. Il game show, rispolverato il 14 luglio in versione aggiornata, ha travolto ogni previsione, sfondando con regolarità il muro del 20% di share e attirando milioni di spettatori pronti a girare la ruota con lui. Un successo che, in casa Rai, suona come una sirena d’allarme.

    La preoccupazione è concreta: “Affari Tuoi”, storicamente dominatore della fascia dell’access prime time su Rai 1, rischia di cedere lo scettro. E così si corre ai ripari. Prima mossa: il ritorno anticipato di Amadeus e pacchi misteriosi al 2 settembre. Ma non basta. Ora tocca anche a Rai 2 sacrificare il suo access, sospendendo TG2 Post e, colpo di scena, cancellando pure Mudù, il programma comico di Uccio De Santis da anni presenza fissa del preserale estivo.

    A partire da lunedì 12 agosto, la prima serata di Rai 2 scatterà alle 21.05 in punto, senza più passare dal via. Una manovra d’emergenza, figlia della paura che Gerry Scotti diventi il dominatore assoluto del preserale autunnale, con ripercussioni serie su tutto il palinsesto pubblico.

    Mudù, inizialmente previsto in agosto al posto di TG2 Post, è stato dirottato su RaiPlay. De Santis è stato congedato con un sorriso di circostanza: “scelte editoriali”, dicono. Ma è evidente che la parola d’ordine sia una sola: contenere il dilagare di Mediaset e blindare l’audience del prime time Rai.

    Del resto, la situazione impone contromisure drastiche: con una sola settimana di programmazione, “La ruota della fortuna” ha già fatto scattare l’allarme rosso. A Canale 5 gongolano. In viale Mazzini si rifanno i conti. E il game del preserale, mai come quest’anno, rischia di cambiare le regole del gioco.

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      Amadeus si ferma sul Nove: tra game show, La Corrida e l’ipotesi di un anno sabbatico per ricaricare le energie

      Dopo una stagione tra alti e bassi sul Nove, Amadeus continua a registrare puntate dei suoi programmi ma potrebbe prendersi una pausa entro fine anno. Tra game show in access prime time e il ritorno de La Corrida, il presentatore sta facendo i conti con ascolti altalenanti e la possibilità di un anno sabbatico.

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        Il futuro televisivo di Amadeus resta un rebus. Dopo il clamoroso addio alla Rai, dove per cinque edizioni consecutive ha diretto e condotto il Festival di Sanremo, il presentatore si è lanciato in nuove sfide sperimentando il palinsesto Discovery e facendo una breve incursione anche a Mediaset come giudice di Amici. La sua prima stagione fuori dalla tv pubblica, però, non ha prodotto i risultati esplosivi che molti si aspettavano.

        Sul Nove Amadeus ha guidato diversi progetti: il game show The Cage – Prendi e Scappa nell’access prime time, il talent show Like a Star e il programma di intrattenimento Chissà chi è, che non ha brillato negli ascolti. A salvarlo in extremis ci ha pensato La Corrida, tornata in prima serata con numeri più incoraggianti. La replica andata in onda domenica 27 luglio, per esempio, ha sfiorato il 4,8% di share, con una media di 620.000 spettatori.

        Nonostante qualche segnale positivo, l’ipotesi di un anno sabbatico inizia a farsi strada. Dopo mesi intensi di cambiamenti professionali e con ascolti altalenanti, il conduttore starebbe valutando di prendersi una pausa per ricaricare le energie e chiarire i suoi obiettivi futuri. L’idea sarebbe di restare in onda con le puntate già previste fino a novembre, per poi fermarsi almeno fino a dicembre.

        Questa fase di riflessione potrebbe aprire la strada a nuove trattative. Il ritorno in Rai o un approdo stabile a Mediaset non sono esclusi, ma al momento le porte sembrano chiuse. L’obiettivo principale di Amadeus resta trovare un progetto che gli permetta di tornare protagonista del prime time, come negli anni d’oro del suo Sanremo. Intanto il conduttore si gode i risultati in lenta risalita di La Corrida e continua a pianificare il suo prossimo passo, che potrebbe arrivare solo nel 2026.

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          “Very Young Frankenstein”: Mel Brooks prepara una serie tv dal suo capolavoro più amato

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            Mel Brooks non ha alcuna intenzione di fermarsi. A pochi giorni dal suo 99° compleanno e con il sequel di “Balle spaziali” appena annunciato (con tanto di poster e trailer già in circolazione), il maestro della comicità surreale torna a far parlare di sé con un altro progetto ambizioso: una serie tv ispirata a Frankenstein Junior, la sua pellicola più amata, uscita nel 1974 e ormai considerata un cult assoluto del cinema comico mondiale.

            Il nuovo show si intitolerà Very Young Frankenstein e sarà prodotto da FX. A scriverlo sarà Stefani Robinson, già dietro al successo della serie vampiresca What We Do in the Shadows, mentre la regia del pilot è stata affidata a Taika Waititi, regista neozelandese premio Oscar e autore di alcune delle commedie più originali degli ultimi anni. La presenza di Mel Brooks, stavolta nel ruolo di produttore esecutivo, garantisce continuità con lo spirito dissacrante dell’originale.

            Per ora, però, trama e dettagli sono top secret. Quel che è certo è che Very Young Frankenstein non sarà un sequel né un prequel in senso stretto, ma un progetto che si ispira liberamente al film originale. Un nuovo sguardo, dunque, sull’universo del Dottor Frederick Frankenstein (sì, si pronuncia Frankenstin), con lo humour che ha reso leggendaria la versione del ’74.

            Girato in un elegante bianco e nero e pensato come una parodia dei grandi classici horror ispirati a Mary Shelley, Frankenstein Junior è uno dei vertici creativi della carriera di Mel Brooks. Scritto a quattro mani con Gene Wilder, che ne fu anche protagonista, il film brillava grazie a un cast irripetibile: Marty Feldman nei panni dello sbilenco Igor, Cloris Leachman e la sua Frau Blücher (ai cui passi nitrivano i cavalli), Peter Boyle come la Creatura, Teri Garr, Madeline Kahn e perfino un cameo di Gene Hackman.

            Il film, citato a memoria da generazioni di fan, ha lasciato un’eredità comica incancellabile. Frasi come “Si pronuncia Fronkonstin”, “Potrebbe essere peggio… potrebbe piovere!” o l’intramontabile numero del tip-tap Puttin’ on the Ritz sono ormai patrimonio popolare.

            Ora resta solo da vedere se la serie riuscirà a far ridere come allora. Con nomi come Brooks, Waititi e Robinson in cabina di regia, le aspettative sono alte. E del resto, come direbbe Igor: “Potrebbe essere peggio…”.

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              Barbara D’Urso sbarca a “Ballando con le stelle”: ecco come “Barbarie” sfida Pier Silvio e rompe la pax tv

              Il “no” di Giampaolo Rossi alle quattro prime serate non ha fermato la Lega, che spingeva da mesi per riportare la D’Urso a Viale Mazzini. Ora, tra Selvaggia Lucarelli in giuria e Maria De Filippi sul fronte opposto, lo show del sabato sera diventa il ring di una resa dei conti televisiva.

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                La pax televisiva è finita. Dopo due anni di damnatio memoriae decisa da Pier Silvio Berlusconi, Barbara D’Urso torna in tv. Non su Mediaset, che l’ha cancellata senza pietà da ogni palinsesto, ma su Raiuno, come concorrente della prossima edizione di “Ballando con le stelle”. Uno sgarbo in piena regola per il Biscione, che da mesi si illudeva di aver archiviato per sempre l’era “Barbarella”.

                La notizia è di quelle che scottano: l’ex regina di “Pomeriggio 5”, 68 anni, sbarca nello show del sabato sera condotto da Milly Carlucci, ritrovandosi di fronte alla sua acerrima nemica Selvaggia Lucarelli. Il déjà-vu è assicurato: già l’anno scorso, da “ballerina per una notte”, tra le due erano volate scintille. Stavolta, con D’Urso in gara e Lucarelli in giuria, la temperatura promette di alzarsi di diversi gradi.

                Dietro le quinte, il ritorno di “Barbarie” in Rai ha una regia politica: la Lega di Matteo Salvini, che da mesi spinge per la sua riabilitazione televisiva. Antonio Marano, presidente facente funzioni della Rai e vicino al Carroccio, aveva perfino provato a regalarle quattro prime serate. Il progetto era comparso in una bozza di palinsesto, salvo poi sparire misteriosamente il giorno della presentazione ufficiale, travolto dai niet dell’ad Giampaolo Rossi e dall’ostilità neanche troppo silenziosa di Pier Silvio.

                E così la soluzione di compromesso è stata trovata in corsa: niente show tutto suo, ma “Ballando” come pedana di rientro. Un ritorno soft che non farà comunque sorridere Mediaset, che da due anni ha ripulito ogni archivio della conduttrice, spedendole perfino due tir di oggetti personali dai camerini di Cologno Monzese. “Non mi sono ritrovata in mezzo alle mie cose – ha raccontato lei in una recente intervista a Sette – ma davanti a me stessa. Ho sentito lo stordimento, il vuoto. I due anni di assenza dalla tv? Non è stata una mia scelta”.

                Intanto, lo sbarco in Rai non è solo un ritorno simbolico: aiuterà la rete ammiraglia nella guerra dello share del sabato sera contro Maria De Filippi, i cui rapporti con Milly Carlucci non sono mai stati da album delle figurine. Ora, con D’Urso in pista, la sfida diventa anche un regolamento di conti personale tra regine rivali.

                E Pier Silvio? Da Cologno osserva il tutto con crescente irritazione. Non è un mistero che l’ira per la D’Urso nasca anche da quella foto social, in cui la conduttrice appariva allegramente a una festa, mani giunte come al funerale di papà Silvio. Un gesto che al Biscione non hanno mai digerito.

                Ora, tra i corridoi di Mediaset, si mormora di rappresaglie: dallo sgarbo di Sanremo, dove finora la controprogrammazione è stata blanda, fino a nuove pressioni sui vertici Rai. Ma la sensazione è che, almeno per un sabato sera, Barbarella tornerà a fare quello che sa fare meglio: far parlare di sé. E magari, tra una rumba e un tango, godersi la vendetta di vedere Pier Silvio digrignare i denti dal divano.

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