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Lifestyle

Orchidee in casa: i segreti per mantenerle sane e rigogliose

Non solo eleganti piante da appartamento: le orchidee richiedono attenzioni precise. Luce, acqua, umidità e rinvasi periodici sono gli ingredienti per farle fiorire più volte l’anno.

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    Sono tra le piante da appartamento più amate al mondo. L’orchidea, con i suoi fiori delicati ed eleganti, è diventata un simbolo di raffinatezza e di armonia. Ma chi la riceve in dono o decide di acquistarla scopre presto che non basta sistemarla sul davanzale per vederla prosperare a lungo. Le orchidee, in particolare la Phalaenopsis, la specie più diffusa nelle case italiane, hanno bisogno di cure specifiche. Eppure, con pochi accorgimenti, possono fiorire anche due volte l’anno e durare per decenni.

    La luce giusta

    Uno degli errori più comuni è posizionare l’orchidea in un punto troppo buio o, al contrario, esporla alla luce diretta del sole. La Phalaenopsis predilige un luogo luminoso ma protetto, come un davanzale esposto a est o a ovest. Se le foglie diventano gialle, significa che ricevono troppa luce; se invece tendono al verde scuro, è segno che la pianta ne riceve troppo poca.

    L’acqua: meno è meglio

    Altro aspetto cruciale è l’irrigazione. Le orchidee non vanno mai annaffiate troppo: il ristagno d’acqua è il principale nemico delle radici. Il consiglio degli esperti è di bagnarle una volta a settimana in inverno e due volte in estate, immergendo il vaso in una bacinella con acqua a temperatura ambiente per circa dieci minuti. L’acqua ideale è priva di calcare, meglio se piovana o filtrata. Dopo l’immersione, bisogna lasciare scolare bene il vaso prima di riporlo nel sottovaso.

    Umidità e aria

    Essendo originarie di ambienti tropicali, le orchidee amano l’umidità. In appartamento si possono aiutare con un sottovaso riempito di argilla espansa e un po’ d’acqua (il vaso non deve mai toccarla direttamente), oppure nebulizzando leggermente le foglie nelle giornate più secche. Importante anche garantire una buona circolazione d’aria, senza però esporle a correnti fredde.

    Concimazione e rinvaso

    Per sostenere la crescita e stimolare nuove fioriture, è utile somministrare un concime liquido specifico per orchidee ogni due o tre settimane, diluito nell’acqua delle annaffiature. Il rinvaso, invece, va fatto ogni due o tre anni, preferibilmente dopo la fioritura, utilizzando un substrato ad hoc composto da corteccia e materiali drenanti.

    Dopo la fioritura

    Molti si chiedono cosa fare quando i fiori cadono. Non bisogna gettare via la pianta: se le radici e le foglie sono sane, l’orchidea rifiorirà. In genere si taglia lo stelo sopra il secondo nodo (il piccolo rigonfiamento lungo il fusto), così da favorire l’emissione di un nuovo ramo fiorale.

    Un tocco di eleganza duraturo

    Con la giusta attenzione, le orchidee possono trasformarsi da effimero regalo a presenza duratura e scenografica nelle nostre case. Non serve un pollice verde straordinario, ma la costanza di rispettare i loro ritmi naturali. In cambio, regaleranno colori e forme uniche, capaci di portare in salotto un tocco di natura esotica e raffinata.

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      In primo piano

      Gerry Scotti da insaponatore di cartoni a re della TV: la strana storia di un “normalissimo” uomo!

      L’amatissimo conduttore di Canale 5 racconta la sua vita in un libro, tra aneddoti divertenti e profondi ricordi, svelando il suo percorso da operaio a icona della TV.

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        Gerry Scotti, uno dei volti più amati della televisione italiana, si racconta in “Quella volta” (Rizzoli), un libro che unisce nostalgia e ironia. Da aneddoti sulla sua infanzia a ricordi del mondo dello spettacolo, Scotti offre un affascinante spaccato della sua vita, rivelando non solo i momenti felici, ma anche le sfide e le lezioni apprese lungo il cammino.

        Nel suo nuovo libro, Gerry Scotti condivide ricordi che affondano le radici nella sua infanzia a Milano. Racconta di un papà operaio, che lavorava di notte al Corriere della Sera, e della prima casa con l’ascensore, un’esperienza che lo ha colpito profondamente. La sua timidezza da bambino, accentuata da un problema di salute, non ha ostacolato il suo percorso: oggi si definisce «un bel pezzo d’uomo di 110 chili».

        Gerry è orgoglioso della sua normalità. I suoi amici sono quelli di sempre, e la sua vita quotidiana è costellata di piccole abitudini che lo rendono un uomo autentico. Nonostante il successo in TV, afferma: «Se credi di essere quello lì, sei finito». Tra i suoi segreti, anche una dieta detox che rispetta rigorosamente.

        Scotti ricorda i suoi primi lavori, dall’insaponatore di cartoni per televisori al confezionatore di cibi per vitelli, rivelando un lato umoristico della sua gioventù. E non manca di condividere storie divertenti sulla sua carriera, inclusi i momenti imbarazzanti con personaggi come Mike Bongiorno. Nonostante la fama, Gerry non si considera un donnaiolo. Ha avuto solo quattro fidanzate nella vita, sottolineando l’importanza delle relazioni sincere. «Se non sono finito nei guai con le Letterine…», scherza, evidenziando come abbia sempre mantenuto separate vita privata e professionale.

        La sua amicizia con Michelle Hunziker è un’altra perla del libro. Gerry la descrive come una sorellina, rivelando la profondità di un legame che va oltre l’attrazione. E quando si tratta di gelosia, ammette di aver imparato a non confonderla con l’amore: «Se ami una persona, non puoi esserne geloso».

        Scotti conclude il libro con una nota di serenità. È felice, e questo sentimento risuona in ogni pagina, lasciando ai lettori un messaggio di positività e autenticità.

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          Arte e mostre

          Dal formaggio ai gelati: l’Italia delle sagre che allungano l’estate e anticipano l’autunno

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            Settembre è quel mese sospeso tra le ultime code d’estate e i primi colori d’autunno. Il clima invita ancora a stare all’aperto, mentre il calendario gastronomico si riempie di eventi che mescolano prodotti tipici, cultura e convivialità. Dal 13 al 19 settembre l’Italia diventa un enorme banchetto diffuso, dove formaggi, vini, riso, funghi e gelati disegnano la mappa del gusto.

            In Piemonte si comincia sabato 13 con la Vendemmia Reale ai Giardini dei Musei Reali di Torino: oltre 60 cantine in degustazione, prove alla cieca e performance artistiche con il vino trasformato in colore. Da Vercelli arriva il profumo del Risò, Festival internazionale del Riso (12-14 settembre), mentre ad Asti il Festival delle Sagre Astigiane porta in piazza i piatti della tradizione dentro la cornice della Douja d’Or, storica celebrazione del vino piemontese che proseguirà fino al 21. Ma l’attesa vera è per Cheese 2025, che dal 19 al 22 settembre trasformerà Bra in capitale mondiale dei formaggi naturali, con la partecipazione anche del Gusto.

            Al Nordest, Udine si anima con Friuli Doc, festa che fino al 14 settembre porta in centro le eccellenze regionali: prosciutto di San Daniele, Montasio, vini bianchi e la dolce Gubana.

            Scendendo verso il Centro, a Montalcino il 13 settembre c’è il Premio Casato Prime Donne dedicato all’intelligenza artificiale, mentre a Figline Valdarno (Firenze) la chef Luisanna Messeri e Paolo Gori cucinano a quattro mani per una cena solidale a sostegno di Casa Marta, centro di cure pediatriche. Sempre il 13 e 14, in Maremma torna InGravel Morellino, dove vino e bici si incontrano tra le vigne di Scansano. A Roma, all’Orto Botanico, il 14 settembre si festeggia la Vendemmiata romana con degustazioni e laboratori; ai Castelli Romani, Colle di Fuori ospita la Sagra del fungo porcino alla sua 31ª edizione.

            Il Sud risponde con il fuoco e la freschezza. A Diamante (Cosenza) fino al 14 settembre il Peperoncino Festival celebra il re piccante della Calabria, con piatti come la sardella di Crucoli o il morsello catanzarese e la finale del Campionato dei mangiatori di peperoncino. Sempre in Calabria, Reggio diventa capitale mondiale del gelato dal 13 al 16 con Scirubetta 2025, villaggio del gelato artigianale affacciato sul lungomare.

            Infine la Sicilia, dove dal 18 al 20 settembre gli Etna Days richiamano esperti e winelover da tutto il mondo per celebrare la viticoltura eroica sulle pendici del vulcano. In contemporanea, a Milo, continua fino al 14 settembre ViniMilo, manifestazione storica dedicata al vino e alla gastronomia etnea.

            Dal riso al gelato, passando per peperoncino e formaggi, il messaggio è chiaro: l’autunno arriva, ma in Italia si brinda e si festeggia ancora come in piena estate.

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              Società

              Italiani, popolo di collezionisti. Da Barbie Dreamhouse alle scarpe “brutte”

              Dagli orologi alle sneakers, dalle figurine alle borse, dalle monete alle bambole, dai fumetti ai gioielli: gli italiani sono un popolo di collezionisti.

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                Gli italiani sono noti per la loro passione per il collezionismo. Intervistati sei persone su dieci si definiscono collezionisti, un dato che si traduce in circa 33 milioni di italiani che inseguono la propria passione raccogliendo oggetti di vario tipo. Dai classici orologi alle sneakers, dalle figurine alle borse, monete, bambole, fumetti e gioielli, il collezionismo non solo rappresenta un hobby. Sono anche un modo per conservare ricordi, investire e persino guadagnare. Ogni anno, in media, gli italiani spendono 1.381 euro per alimentare questa passione, superando la spesa media per le vacanze estive, che si aggira intorno ai 1.130 euro.

                Oggetti iconici e un fenomeno in crescita

                Il rapporto sui 100 oggetti iconici del 21° secolo, ha evidenziato quanto sia ampio il mondo dei collezionisti. Tra gli oggetti che hanno attirato maggior attenzione figurano la casa giocattolo Malibu di Barbie, il whisky giapponese Yoichi Nikka, la Tesla Roadster elettrica prodotta in soli 2.450 esemplari e la carta Charizard della prima edizione dei Pokémon. Non mancano curiosità come il tappeto che riproduce uno scontrino di Ikea o la maglietta DHL firmata dal brand elitario Vetements. Questi oggetti, in alcuni casi, sono diventati veri e propri simboli di un’epoca.

                Lombardi e giovani tra i più spendaccioni

                Il collezionismo in Italia vede particolarmente attivi i lombardi, seguiti da campani, siciliani, laziali e veneti, con una spesa che nei prossimi 3-5 anni potrebbe crescere del 37%, raggiungendo i 1.892 euro a persona. In particolare, la Generazione X potrebbe arrivare a spendere fino a 2.092 euro all’anno per alimentare le proprie collezioni.

                I più collezionati: libri, orologi, gioielli…

                Tra gli oggetti più amati dai collezionisti italiani ci sono i libri (49%), seguiti da orologi (33%), gioielli (32%), fotografie (32%) e le tradizionali banconote e monete (32%). L’Italia, in particolare, si distingue come il primo paese per acquisto di borse e il secondo per la loro vendita. Questo riflette quanto il mercato del collezionismo nel Paese sia vivace e dinamico.

                L’impatto del web e dei social media

                Il 96% dei collezionisti italiani si aggiorna regolarmente tramite il web e frequenta fiere per essere al passo con le ultime novità. Il 22% segue influencer o esperti sui social media per arricchire la propria conoscenza, mentre un altro 22% preferisce condurre ricerche approfondite per diventare un vero esperto del proprio settore di collezionismo.

                Collezionisti: passione o investimento?

                Per molti italiani, il collezionismo non è solo un hobby, ma anche un modo per preservare e tramandare oggetti di valore. Il 36% lo fa per mantenere un’eredità per le future generazioni, mentre il 68% controlla regolarmente il valore della propria collezione. Il 32% degli intervistati ha dichiarato di voler rivendere parte della collezione per aumentare il proprio reddito, percentuale che sale al 42% tra la Generazione Z, segno di una crescente consapevolezza del valore economico dietro questa passione.

                Il boom di alcuni oggetti iconici: Barbie e Sneakers

                Cecilia Vicini Ronchetti, esperta di bambole, ha evidenziato come il fenomeno Barbie, soprattutto dopo il successo del film, abbia visto un aumento del 20% dei prezzi di vendita. Anche il mondo delle sneakers è in continua evoluzione. Mirco Castagnoli, esperto di questo settore, ha raccontato come il boom del 2016 abbia portato a una vera e propria corsa all’acquisto di alcune scarpe particolari. Ma oggi l’attenzione si è spostata verso prodotti di design e qualità superiore. Iconiche, ma non sempre indossabili, le Salomon Cross Low e i Big Red Boot di Mschf sono esempi perfetti di come alcuni oggetti diventino simboli culturali più che pratici.

                Collezionisti di tutte le età, ma per i Boomers è un affare privato

                Il modo in cui le diverse generazioni approcciano il collezionismo varia significativamente. La Generazione Z lo vede come un’opportunità per interagire e socializzare, mentre i Millennials sono quelli che spendono di più, con una media di 1.450 euro l’anno. I Boomers, invece, lo vivono più come un affare privato e sono meno inclini a vendere gli oggetti collezionati: solo il 15% di loro sarebbe disposto a farlo.

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