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Cinema

L’amore è la vera “Mission Impossible” per Tom Cruise: finita la storia con Ana de Armas, ma i due resteranno amici e colleghi

Tom Cruise torna single proprio mentre l’ex moglie Nicole Kidman ufficializza il divorzio da Keith Urban. La love story con Ana de Armas era iniziata a gennaio e sembrava un film perfetto. Ma come in ogni missione impossibile, anche stavolta il finale è stato un’esplosione controllata.

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    Alla fine, anche per Tom Cruise, l’amore si è rivelato una missione impossibile. Dopo nove mesi di una relazione vissuta tra set cinematografici e fughe romantiche, l’attore 63enne e la collega Ana de Armas, 38 anni, si sono lasciati. Nessuno scandalo, nessuna scenata pubblica, solo la constatazione che la scintilla si è spenta.

    La notizia, rimbalzata dal Daily Mail e confermata da fonti vicine alla coppia, chiude una delle storie più chiacchierate di Hollywood del 2025. “La scintilla si è spenta tra loro, ma amano ancora la reciproca compagnia e si sono comportati entrambi in modo molto adulto”, ha rivelato un amico comune. Una separazione pacifica, maturata in silenzio, in perfetto stile Cruise.

    Tom e Ana si erano conosciuti lo scorso gennaio, durante una cena a Los Angeles organizzata da amici produttori. Tra loro era nata subito un’intesa professionale, poi diventata qualcosa di più. Lei, magnetica e raffinata, reduce dai successi di Blonde e No Time to Die; lui, eterno ragazzo del cinema d’azione, con alle spalle una carriera che attraversa quattro decenni. Insieme, sembravano un film di sé stessi: eleganti, complici, impeccabili.

    L’estate li aveva visti inseparabili, tra Woodstock e Minorca, sempre mano nella mano, sorridenti e rilassati, come due star decise a riscrivere la sceneggiatura della propria vita. Ma dietro i sorrisi e le fughe romantiche, qualcosa si è incrinato. “Sono rimasti amici – spiegano fonti vicine – ma hanno capito che i loro mondi, i loro ritmi e le loro priorità erano troppo diversi. Lei ha un futuro pieno di progetti, lui è ancora un perfezionista che vive per il lavoro”.

    Cruise, del resto, non è nuovo alle storie travolte dal tempo e dalla sua carriera. Dopo i matrimoni con Mimi Rogers, Nicole Kidman e Katie Holmes, nessuna relazione è durata abbastanza da superare la distanza tra il set e la vita reale. Con Ana, però, sembrava diverso: meno clamore, più intimità. E invece, come spesso accade a Hollywood, le rose non sono fiorite.

    La fine dell’amore arriva in un momento simbolico: proprio mentre l’ex moglie Nicole Kidman ha ufficializzato la separazione dal cantante Keith Urban, chiudendo un matrimonio durato diciotto anni. Un intreccio di destini che fa sorridere amaramente chi ricorda i due ex coniugi all’apice del loro splendore, ora entrambi di nuovo soli.

    Ma se l’amore è finito, il lavoro continua. Ana de Armas è già stata confermata nel prossimo film di Cruise, “Deeper”, un thriller soprannaturale che segnerà la loro prima collaborazione ufficiale sul grande schermo. E non è tutto: un secondo progetto, dal titolo provvisorio Pressure, è già in preparazione. “Continuano a stimarsi e a fidarsi l’uno dell’altra – racconta una fonte –. Tra loro resta un forte legame professionale”.

    Tom Cruise, nel frattempo, è tornato a Londra, dove sta ultimando le riprese di Mission: Impossible 9, tra inseguimenti mozzafiato e acrobazie reali – perché lui, a differenza dei sentimenti, non delega mai le scene d’azione. Ana, invece, è volata a Parigi per un nuovo set, più riservata che mai, lontana dai flash e dai gossip.

    Così si chiude, con eleganza e senza drammi, una storia che sembrava scritta per durare. Ma forse, per Tom Cruise, l’amore resterà sempre l’unica missione davvero impossibile: quella che non puoi provare cento volte finché non riesce, ma solo vivere una volta, sperando che il finale non sia sempre lo stesso.

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      Cinema

      Anthony Ippolito diventa Sly: il giovane attore incarna Sylvester Stallone in I Play Rocky

      Dopo aver interpretato Al Pacino ne The Offer, Ippolito conquista il ruolo di una leggenda: sarà Sly Stallone ai tempi della fatica per far nascere Rocky, nel biopic firmato Peter Farrelly.

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      Anthony Ippolito

        Anthony Ippolito, attore emerso con il ruolo di Al Pacino nella serie The Offer, è pronto per una nuova sfida: interpretare un giovane Sylvester Stallone in I Play Rocky, film diretto da Peter Farrelly (Green Book) dedicato alla travagliata realizzazione del cult Rocky del 1976. Il progetto è prodotto da Amazon MGM con distribuzione prevista nelle sale cinematografiche.

        Il film racconterà la storia di Stallone — allora attore sconosciuto — che lotta per vendere la sua sceneggiatura e imporsi nel ruolo di protagonista. Una storia che parla di determinazione e tenacia, in perfetta risonanza con le origini stesse del film sul ring.

        Secondo Entertainment Weekly, Ippolito ha conquistato il ruolo grazie a un’audizione spontanea — presentata di propria iniziativa — che ha convinto i produttori Toby Emmerich e Christian Baha, rispecchiando lo spirito di audacia dell’opera stessa.

        Il regista Peter Farrelly, già famoso per commedie irriverenti come Dumb & Dumber e There’s Something About Mary, ha conquistato un Oscar con Green Book. Il progetto rappresenta dunque un’operazione dalle alte ambizioni sia artistiche che commerciali.

        Anthony Ippolito, classe 1999 di Long Island, è attivo sin dagli esordi tra cinema e serie TV: figura nel cast di Pixels, Grand Army, Purple Hearts e The Offer. Questo nuovo ruolo potrebbe consacrarlo come uno dei volti emergenti del cinema internazionale.

        I Play Rocky non ha ancora una data di uscita ufficiale, ma promette di essere un ritratto emozionante dell’underdog più famoso di Hollywood: un tributo alla nascita di un mito e alla volontà che lo ha reso immortale.

        Ricordiamo inoltre che, di recente, è arrivata la conferma: a interpretare Madonna sarà Julia Garner, attrice trentunenne già apprezzata per le sue intense e pluripremiate interpretazioni.

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          Cinema

          Jannik Sinner e Will Smith, scambio da Oscar: il tennista sogna un film sulla sua vita e l’attore accetta la sfida

          Durante un’intervista al Six Kings Slam, Jannik Sinner ha rivelato con ironia che vorrebbe Will Smith a interpretarlo in un film sulla sua carriera. L’attore di Hollywood ha risposto con un post virale: “Ci sto!”.

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          Jannik Sinner

            L’azzurro più amato del tennis mondiale finisce (di nuovo) sotto i riflettori, ma stavolta non per un ace o una volée perfetta. Jannik Sinner, 24 anni, numero uno d’Italia e tra i migliori giocatori al mondo, ha acceso la fantasia dei fan durante un’intervista al Six Kings Slam, l’esibizione di tennis che si è tenuta nei giorni scorsi in Arabia Saudita.

            Alla domanda dell’intervistatrice — “Se la tua vita diventasse un film, chi vorresti ti interpretasse?” — Sinner ha risposto con un sorriso disarmante:

            “Facciamo Will Smith, perché no? Diverso, ma bello.”

            Una battuta semplice, ma sufficiente a far scatenare i social.

            Da una battuta a un post virale

            Il video del momento, pubblicato dal ministro saudita dello sport Turki Alalshikh (l’uomo che organizza i grandi eventi sportivi nel Paese), ha raccolto in poche ore oltre 260 mila visualizzazioni su Instagram e centinaia di commenti divertiti.

            E la risposta di Will Smith non si è fatta attendere.
            L’attore, premio Oscar per Una famiglia vincente – King Richard (2021), ha pubblicato una foto ironica sul suo profilo: un fotomontaggio in cui il suo volto sostituisce quello di Sinner nella celebre immagine del trionfo a Wimbledon 2024.

            “Ci sto!” ha scritto l’attore americano, taggando il tennista altoatesino.

            Il post è stato immediatamente ripreso dai media internazionali, da ESPN a People, e in poche ore è diventato virale, con migliaia di condivisioni e un coro di approvazione da parte dei fan di entrambi.

            Un legame già scritto tra Will Smith e il tennis

            Non è la prima volta che Will Smith si avvicina al mondo della racchetta. Nel 2022, l’attore ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista per aver interpretato Richard Williams, il padre e allenatore delle campionesse Serena e Venus Williams, nel film King Richard – Una famiglia vincente.

            Il film raccontava la determinazione, il sacrificio e la visione di un genitore che, contro ogni pronostico, ha portato le figlie al vertice del tennis mondiale. Un racconto di resilienza e disciplina che, per certi versi, riecheggia anche nella carriera di Sinner, cresciuto tra le montagne dell’Alto Adige e arrivato al numero 1 del mondo senza clamore, ma con lavoro e dedizione costanti.

            “Tanta storia ancora da scrivere”

            Per ora, però, il “film” di Sinner resta solo un sogno. Lo stesso tennista, dopo il clamore mediatico, ha precisato con ironia che non c’è ancora nessun progetto concreto:

            “La sceneggiatura non è pronta, ho ancora troppa strada da fare in campo e fuori.”

            Un modo elegante per ricordare che, nonostante la giovane età, la sua carriera è appena agli inizi. E che, come nei migliori copioni, la parte più bella della storia deve ancora essere scritta.

            Nel frattempo, i fan si divertono a immaginare il film: chi vedrebbe Luca Guadagnino alla regia, chi propone Christopher Nolan, chi sogna una colonna sonora firmata Hans Zimmer.

            Dal campo al cinema: un sogno globale

            L’episodio dimostra, ancora una volta, quanto Jannik Sinner sia diventato un’icona globale, capace di unire sport, cultura pop e simpatia in modo naturale.
            L’azzurro, oggi al vertice del ranking mondiale, ha già riscritto la storia del tennis italiano: trionfatore a Wimbledon, vincitore della Coppa Davis con l’Italia e simbolo di una generazione che lo considera un modello di umiltà e determinazione.

            Che un giorno la sua vita possa davvero diventare un film non è poi così improbabile. Hollywood ama le storie di riscatto e talento, e quella di Sinner ha tutti gli ingredienti giusti: una famiglia semplice, un’infanzia tra sci e racchette, un’ascesa silenziosa ma inarrestabile.

            Per ora, Will Smith “ci sta” e il mondo sorride davanti a un’inaspettata alleanza tra tennis e cinema, Italia e Stati Uniti, realismo e sogno.

            E chissà, magari un giorno, tra una partita e un set point, Jannik potrà davvero sedersi in una sala buia e guardare la sua storia prendere vita sul grande schermo.

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              Cinema

              Amber Heard cambia vita: nuova identità, nuova casa e una rinascita teatrale in Spagna

              Amber Heard si reinventa: vive in Spagna con le sue figlie e si dedica al teatro, lasciandosi alle spalle la Hollywood dei riflettori e dei tribunali

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              Amber Heard

                Amber Heard, oggi 39 anni, sembra aver voltato definitivamente pagina dopo il lungo e discusso processo mediatico che l’ha vista opposta all’ex marito Johnny Depp. Lontana da Hollywood e dai riflettori internazionali, l’attrice ha scelto la tranquillità di Madrid per ricominciare una nuova vita – personale e professionale – sotto un’identità che omaggia una figura leggendaria del vecchio West.

                Secondo quanto confermato da fonti vicine all’attrice e da recenti dichiarazioni sui social, Heard avrebbe adottato lo pseudonimo Martha Jane Cannary, ovvero il vero nome di Calamity Jane, iconica tiratrice scelta e pioniera americana dell’Ottocento. Un nome simbolico, forse specchio di una fase più autentica e riservata della sua vita.

                La Heard vive stabilmente in Spagna da circa due anni, in una casa nei dintorni di Madrid, dove si è trasferita anche per crescere le sue due figlie gemelle, Ocean e Agnes, nate all’inizio del 2025 tramite maternità surrogata, secondo quanto riportato da testate statunitensi.

                Ma l’elemento più sorprendente della sua rinascita è forse il cambio di rotta professionale: dal grande schermo al palcoscenico teatrale. L’ex protagonista di Aquaman ha debuttato a giugno nel cast dello spettacolo “Spirit of the People”, una produzione bilingue – inglese e spagnola – che ha riscosso ottimi consensi nell’ambito del Williamstown Theatre Festival, prestigioso evento teatrale con sede storica nel Massachusetts, ma che da quest’anno ha ospitato una speciale edizione europea.

                Amber Heard, che parla fluentemente lo spagnolo, ha mostrato sul suo profilo Instagram momenti dietro le quinte, ringraziando fan e sostenitori con un post corredato da una foto tra fiori e abbracci del pubblico. “I fiori appassiscono, ma i ricordi e l’amore ricevuti resteranno per sempre”, ha scritto, in un messaggio che suona come il simbolo di una ritrovata serenità.

                Per ora, il cinema sembra essere un capitolo chiuso. Heard non ha in programma nuove uscite sul grande schermo, e secondo indiscrezioni sarebbe intenzionata a restare in Europa a tempo indeterminato, dedicandosi al teatro e alla maternità lontana dai clamori della stampa.

                Una scelta coraggiosa e silenziosa, in netta controtendenza con gli anni precedenti: Amber Heard si è reinventata, e lo ha fatto da sola, tra le luci calde della Spagna e l’eco delle tavole di un palcoscenico.

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