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Doppio mento, cause e soluzioni per eliminarlo

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    Cos’è il doppio mento?

    Il doppio mento, noto anche come pappagorgia, è un accumulo di grasso nella zona del mento e del collo che può dare un aspetto gonfio o cascante. Questo inestetismo può colpire sia uomini che donne di qualsiasi età, causando un’apparenza che spesso invecchia il viso.

    Impatto psicologico

    Avere il doppio mento non è solo un problema fisico ed estetico, ma può anche avere ripercussioni psicologiche. Può influire negativamente sull’autostima e sull’immagine corporea, portando a sentimenti di insicurezza e imbarazzo. Molte persone si sentono a disagio nel mostrarsi in pubblico o nel fare fotografie, il che può avere un impatto negativo sulla vita sociale, relazionale e lavorativa.

    In alcuni casi, il doppio mento può essere associato a una percezione distorta del proprio corpo, portando a sensazioni di sovrappeso anche quando non lo si è. Questo può generare insicurezza, vergogna e bassa autostima, influenzando significativamente la qualità della vita.

    Le cause del doppio mento

    Il doppio mento è causato dall’accumulo di grasso nella zona del collo e della mascella. Questo accumulo può derivare da vari fattori, tra cui:

    1. Genetica: La predisposizione genetica gioca un ruolo significativo. Se i membri della tua famiglia hanno un doppio mento, è probabile che tu possa svilupparlo.
    2. Età: Con l’età, la pelle perde elasticità, causando rilassamento cutaneo e accumulo di grasso in diverse aree del corpo, incluso il mento.
    3. Peso: Un aumento di peso può portare all’accumulo di grasso in diverse parti del corpo, compreso il mento.
    4. Postura: Una cattiva postura può indebolire i muscoli del collo e del mento, favorendo la formazione del doppio mento nel tempo.
    5. Tono muscolare: La perdita di tono muscolare nella zona del collo può contribuire alla formazione del doppio mento.

    Metodi per eliminare il doppio mento

    Esistono vari metodi per ridurre o eliminare il doppio mento, che vanno da soluzioni non invasive a interventi chirurgici.

    Trattamenti estetici non invasivi
    1. Criolipolisi: Conosciuta come coolsculpting, utilizza il freddo per congelare e distruggere le cellule di grasso sotto il mento.
    2. Ultrasuoni focalizzati: Utilizza onde ultrasoniche per stimolare la produzione di collagene e ridurre il grasso sotto il mento.
    Procedure chirurgiche
    1. Liposuzione del mento: Una procedura chirurgica che rimuove il grasso in eccesso sotto il mento. È efficace ma comporta un periodo di recupero.
    2. Lifting del collo: Una procedura più invasiva che rimuove sia il grasso che la pelle in eccesso, migliorando significativamente l’aspetto del mento e del collo.
    Dieta ed esercizio fisico
    1. Alimentazione bilanciata: Seguire una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali, può aiutare a ridurre il grasso corporeo complessivo.
    2. Attività fisica: L’esercizio fisico regolare aiuta a bruciare calorie e ridurre il grasso corporeo, inclusa la zona del mento.
    Esercizi per il mento
    1. Esercizio del collo: Inclina la testa all’indietro e guarda il soffitto. Spingi la lingua contro il palato superiore. Mantieni questa posizione per alcuni secondi e poi rilassa.
    2. Esercizio del bacio: Con la testa inclinata all’indietro, cerca di “baciare” il soffitto. Tieni la posizione per alcuni secondi e poi rilassa.
    3. Rotazioni del Collo: Ruota lentamente la testa in senso orario e antiorario, cercando di allungare il collo durante il movimento.

    Il doppio mento è un problema comune che può essere affrontato con una varietà di approcci, a seconda delle cause e delle preferenze personali. Dalla dieta e gli esercizi, ai trattamenti non invasivi e chirurgici, esistono molteplici opzioni per aiutarti a ottenere un profilo più snello e definito. Consultare un professionista della salute o della bellezza può aiutarti a scegliere il metodo più adatto alle tue esigenze.

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      Bellezza

      Che problemi hanno gli uomini con la crema solare?

      Le casisitiche dei dermatologi dicono che gli uomini usano il solare meno spesso e meno volentieri delle donne, ma i danni dei raggi ultravioletti non fanno distinzioni di genere: ecco cosa devono sapere anche i corpi più pelosi prima di dimenticarsi o lamentarsi della crema solare

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        È interessante notare come gli uomini tendano a utilizzare meno frequentemente la crema solare rispetto alle donne. Questo fenomeno è riscontrabile nella quotidianità estiva, e sebbene sia una generalizzazione, sembra avere una base di verità.

        Secondo un’indagine di Aplusa e altri partner La Roche-Posay del 2023, il 61% degli italiani non conosce la differenza tra raggi UVA e UVB e il 74% crede che l’abbronzatura sia segno di pelle sana. Tra gli uomini, la percentuale di coloro che conoscono il significato di SPF è pericolosamente bassa. Tuttavia, il controllo dei nei per la prevenzione dei tumori della pelle è consigliato a tutti, senza distinzioni di genere, e i dermatologi raccomandano universalmente l’uso della crema solare.

        Differenze di genere nella protezione solare

        Passare mezza giornata al sole con un uomo rivela una resistenza maggiore nell’uso della protezione solare. Questo comportamento aumenta il rischio di danni alla pelle, sottolineando la necessità di sensibilizzare sull’importanza della prevenzione anche tra gli uomini.

        Importanza della prevenzione

        Indipendentemente dal genere, le visite dermatologiche e l’uso della crema solare sono essenziali per la prevenzione dei tumori della pelle. Gli uomini, in particolare, dovrebbero essere educati sui rischi associati all’esposizione al sole e sull’importanza dell’uso regolare della crema solare.

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          Benessere

          Prosciutto e melone non è light e l’ananas non brucia i grassi. Le tante fake news sul cibo d’estate!

          Smontiamo alcune credenze popolari sui cibi estivi considerati leggeri e dietetici. Prosciutto e melone, insalatone, mozzarella e altro: ecco perché questi piatti non sono sempre light come pensiamo.

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            La bella stagione porta con sé un aumento dei cibi considerati light, ma spesso si tratta di miti da sfatare. Ecco cinque delle principali fake news sui cibi estivi:

            1. Mozzarella light?

            La mozzarella è spesso considerata un alimento leggero, ma contiene circa il 20% di grassi. Anna Villarini, biologa e specialista in Scienze dell’Alimentazione, sottolinea che non esistono formaggi veramente light. Anche la ricotta, se fatta con latte intero o con l’aggiunta di creme di latte, perde la sua caratteristica di latticino leggero.

            2. Carote e albicocche abbronzanti?

            Mangiare carote e albicocche non favorisce l’abbronzatura, nonostante il loro colore arancione dato dal betacarotene. Questo pigmento può dare un colorito dorato alla pelle, ma non influisce sull’abbronzatura, che è il risultato di un meccanismo diverso. Tuttavia, il betacarotene ha un effetto antiossidante che può aiutare a contrastare gli effetti dannosi del sole.

            3. Ananas brucia-grassi?

            L’ananas non brucia i grassi. Contiene bromelina, un enzima che aiuta a digerire le proteine, ma non ha alcun effetto sui grassi. Inoltre, la bromelina si trova principalmente nella parte centrale del frutto, spesso scartata. L’ananas sciroppato, inoltre, perde la bromelina a causa del processo di cottura.

            4. Prosciutto e melone light?

            Prosciutto e melone non sono light. Il prosciutto, anche senza grasso visibile, è una carne conservata con grassi nascosti. Inoltre, il melone contribuisce con zuccheri, rendendo il piatto calorico. Mediamente un piatto con due fette di melone e quattro fette di prosciutto contiene circa 200 kcal. Il consumo frequente di carni conservate è sconsigliato per la salute.

            5. Insalatone dietetiche?

            Non tutte le insalatone sono dietetiche. Se contengono mais, formaggi o condimenti pesanti, non possono essere considerate light. Per un’insalatona leggera, meglio optare per ortaggi, olive, legumi, frutta a guscio e ridurre l’olio. L’insalata di riso, spesso considerata leggera, può essere molto calorica se preparata con riso raffinato, uova, tonno, mozzarella, verdure sott’olio e maionese.

            Il parere degli esperti

            Anna Villarini, esperta in Scienze dell’Alimentazione, ci ricorda di fare attenzione agli ingredienti e alle porzioni. Anche piatti apparentemente leggeri possono nascondere insidie caloriche. Per esempio, la mozzarella, pur essendo fresca e invitante, non è così leggera come si pensa. Anche l’ananas, spesso associato alla dieta, non ha proprietà brucia-grassi come molti credono. Inoltre, la combinazione di prosciutto e melone, seppur gustosa, non è esente da calorie e grassi.

            Mangiare in modo consapevole e informato è fondamentale per mantenere una dieta equilibrata, soprattutto in estate, quando la tentazione di considerare certi cibi come automaticamente leggeri può portare a sorprese indesiderate sulla bilancia.

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              Salute

              L’anguria è buona ma attenzione a non abusarne

              L’anguria è un frutto delizioso e salutare se consumato con moderazione. I suoi numerosi benefici, tra cui miglioramento della digestione, protezione delle articolazioni e riduzione del rischio di malattie cardiache e cancro, lo rendono un’ottima scelta per una dieta equilibrata. Tuttavia, è essenziale essere consapevoli dei potenziali effetti collaterali di un consumo eccessivo e regolarsi di conseguenza.

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                Sei in vacanza e non mangi l’anguria? Non scherziamo dai. Non è estate se non c’è l’anguria. Che tu sia al mare o in montagna l’anguria è il simbolo dell’estate. Anche sulle Dolomiti. E’ una parte essenziale di una dieta sana, poiché è ricca di vitamine, minerali e antiossidanti. È un’ottima fonte di vitamine A e C e di licopene, noto per le sue proprietà antitumorali e i benefici per la salute cardiovascolare. Tuttavia, un consumo eccessivo può comportare alcuni effetti collaterali indesiderati. Ecco cosa può accadere e qual è il limite giornaliero consigliato per evitare rischi.

                Tutti i benefici per la salute

                L’anguria offre numerosi benefici per la salute.

                Protezione delle articolazioni. Aiuta a ridurre le infiammazioni.
                Miglioramento della digestione. Grazie al suo alto contenuto di acqua e fibre.
                Ricchezza di licopene. Un potente antiossidante che può ridurre il rischio di cancro e malattie cardiache.
                Fonte di beta-carotene. Protegge il corpo dai radicali liberi.

                E se ne mangio troppa? Qualche rischio c’è

                Nonostante i benefici, consumare troppa anguria può causare diversi problemi sia ai grandi che ai bambini.

                Problemi digestivi

                L’anguria contiene Fodmap un gruppo di carboidrati fermentabili a catena corta che possono causare diarrea, gonfiore e flatulenza.

                Aumento dei livelli di zucchero nel sangue

                Con un alto indice glicemico, l’anguria può essere problematica per le persone con diabete.

                Eccesso di potassio

                Troppo potassio può portare a problemi cardiovascolari come battito cardiaco irregolare e frequenza cardiaca ridotta.

                Iperidratazione

                Sebbene non supportato da ricerche concrete, c’è un timore che il consumo eccessivo di anguria possa portare a un eccesso di liquidi nel corpo, diluendo gli elettroliti nel sangue.

                Limiti di consumo consigliati

                Per sfruttare i suoi benefici senza incorrere in rischi, è consigliato limitare il consumo a due tazze al giorno, equivalenti a circa 300 grammi. Questo permette di godere dei suoi nutrienti senza esagerare.

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