Benessere
Alimentazione: il boom dei dessert ad alto contenuto proteico
Negli ultimi anni, la domanda di alimenti ricchi di proteine è cresciuta in modo esponenziale, e questo trend non si limita più ai soli prodotti salutistici o agli integratori. Ora, anche i dessert stanno diventando una fonte di proteine aggiunte, con gelati, torte e biscotti arricchiti che stanno conquistando il mercato
Siamo sempre più attenti all’alimentazione e cercano di bilanciare il piacere del dolce con i benefici nutrizionali, incorporando proteine extra nelle loro abitudini quotidiane. Questo cambiamento riflette un’attenzione crescente verso uno stile di vita sano, in cui il gusto non deve necessariamente escludere il benessere.
Negli ultimi anni, la richiesta di alimenti ricchi di proteine è esplosa, spingendo l’industria alimentare a innovare e a rispondere alle esigenze di consumatori sempre più attenti alla propria salute. Un trend che fino a poco tempo fa era limitato a barrette energetiche, frullati proteici e integratori per sportivi, oggi ha invaso un settore insospettabile: quello dei dessert, come gelati, torte e biscotti arricchiti con proteine.


Perché le proteine nei dessert?
Le proteine sono fondamentali per il nostro corpo, riparano i tessuti, oltre a sostenere il sistema immunitario e a mantenere la massa muscolare. I dessert ad alto contenuto proteico rispondono perfettamente a questa esigenza, offrendo una combinazione vincente tra piacere e nutrizione.
Il gelato proteico è forse l’esempio più emblematico di questa tendenza. Marchi come Halo Top oppure Arctic Zero e altri hanno rivoluzionato il mercato offrendo prodotti adatti alla richiesta di mercato e permettono di concederci un dolce momento senza compromettere gli obiettivi nutrizionali, attirando sia gli amanti del fitness sia coloro che cercano semplicemente un’alternativa più sana ai gelati tradizionali. Questi dessert sono spesso arricchiti con proteine del siero di latte, proteine vegetali o altre fonti proteiche di alta qualità, garantendo non solo un sapore delizioso, ma anche un profilo nutrizionale bilanciato.
Secondo le ricerche di mercato, il settore dei dessert proteici è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni. Le aziende alimentari stanno rispondendo con entusiasmo, lanciando sul mercato nuove linee di prodotti che combinano gusto e salute.
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Benessere
Quando la pioggia consola: la malinconia d’autunno diventa benessere, rifugio e rito di calma interiore
Non tutte le malinconie fanno male. L’autunno, con la pioggia che tamburella sui vetri e l’aria che profuma di legna e foglie bagnate, ci invita a un viaggio gentile dentro noi stessi. È quel sentimento dolce e sospeso che accende il desiderio di casa, introspezione e piccole carezze quotidiane. Il segreto? Accoglierlo, non combatterlo.
C’è un momento preciso in cui l’autunno ci avvolge davvero: quando la pioggia comincia a cadere lenta, costante, e il cielo si stinge in una tavolozza di grigi vellutati. È lì che nasce quella malinconia quieta, quasi nobile, che molti chiamano nostalgia stagionale. Non è tristezza, ma un invito al raccoglimento. Una pausa che ci restituisce a noi stessi.
La pioggia d’autunno non impone: persuade. Scioglie il rumore del mondo, lava l’inutile, riporta un ritmo più umano. All’improvviso non c’è più fretta, non ci sono agende da riempire, solo il bisogno profondo di ascoltarsi. È un ritorno a casa — anche quando siamo seduti davanti a una finestra, fuori tutto bagnato, dentro un plaid sulle ginocchia e il profumo di tè che sale come un abbraccio caldo.
La malinconia autunnale è un balsamo per l’anima stanca. Invita a rallentare, a scegliere il silenzio, a leggere quel libro lasciato a metà, a riascoltare canzoni che parlano piano. È il tempo delle luci soffuse, dei maglioni morbidi, del cucchiaio che mescola una zuppa calda. Dell’abitudine che diventa rito, del quotidiano che diventa conforto.
C’è una bellezza sottile nell’accettare che non tutto debba brillare sempre. La pioggia insegna che a volte stare dentro — fuori e dentro di noi — è una forma di cura. Che il corpo e la mente hanno bisogno di ripiegarsi per ritrovarsi, come la natura che si prepara al riposo per poi rifiorire.
Eppure basta poco per trasformare questa malinconia in benessere. Una tisana ai fiori, un bagno tiepido, qualche goccia di essenza di legno e vaniglia nell’aria. Un diario aperto, parole lasciate scivolare come gocce sul vetro. Il telefono lontano, il mondo fuori, noi al centro delle nostre sensazioni più sincere.
Non c’è niente di debole nell’abbandonarsi alla quiete: è un atto di forza. Perché nella lentezza impariamo di nuovo ad ascoltare, sentire, respirare. E quando la pioggia smetterà, saremo pronti a uscire. Rigenerati, più presenti, più veri.
L’autunno ce lo suggerisce con eleganza: a volte fermarsi è l’unico modo per andare avanti.
Benessere
A tutta luce: combattere il buio d’autunno con la luminoterapia naturale
Dalla cromoterapia al semplice gesto di aprire le tende al mattino, la luce è la chiave per affrontare il cambio di stagione senza cedere alla malinconia. Perché la felicità, spesso, è solo questione di watt.
Ogni anno l’autunno ci regala i suoi colori caldi ma ci toglie ore di luce. Le giornate più corte e il buio precoce scombussolano il ritmo biologico, abbassano l’energia e, spesso, anche l’umore. Non è suggestione: quando la luce scarseggia, il cervello produce più melatonina e meno serotonina, l’ormone della felicità. Il risultato è quella sottile stanchezza che ci accompagna al risveglio e ci fa desiderare solo divano e coperta.
La risposta, però, non è il rallentare: è il ricaricare. E la prima forma di energia arriva proprio dalla luce. Bastano venti minuti al giorno di esposizione naturale per risincronizzare il nostro orologio interno. Camminare all’aperto anche in una giornata grigia è un gesto terapeutico: la luce, filtrando attraverso gli occhi, comunica al cervello che è giorno e che vale la pena essere presenti.
Negli ultimi anni la luminoterapia naturale è diventata una delle strategie più efficaci per affrontare il cosiddetto “winter blues”, la malinconia stagionale. Le lampade a spettro solare, per esempio, imitano la luminosità del mattino e stimolano la produzione di serotonina e dopamina. Ma non serve trasformare casa in un laboratorio medico: spesso basta cambiare piccole abitudini.
Aprire le finestre non appena ci si sveglia, preferire tende chiare, scegliere punti luce caldi e diffusi nelle ore serali, o anche solo accendere candele profumate con note di agrumi e spezie: gesti semplici che ingannano il cervello e donano una sensazione di benessere immediata.
Anche il colore, in questo processo, ha un ruolo preciso. La cromoterapia suggerisce di circondarsi di toni che ricordano il sole: giallo, arancio e rosso attivano energia e creatività; il bianco amplifica la luminosità; il blu tenue riequilibra e calma. È un linguaggio sottile, ma potente, che parla direttamente al sistema nervoso.
Perché il segreto dell’autunno non è accettare il buio, ma imparare a farlo brillare. A tutta luce, dentro e fuori di noi.
Benessere
Dormire bene è il nuovo anti-age: i segreti del sonno rigenerante che migliora corpo e mente
Sette ore di sonno non sono un capriccio ma una terapia naturale. Durante la notte, il corpo si rigenera e la pelle ringrazia.
Il sonno come medicina naturale
Altro che creme miracolose o integratori costosi: la vera rivoluzione anti-age comincia nel letto. Dormire tra le sette e le otto ore per notte non è solo riposo, è una terapia rigenerante. Durante il sonno profondo, il corpo rilascia ormoni della crescita e melatonina, che stimolano il rinnovamento cellulare e riducono i processi infiammatori. È in quelle ore silenziose che il cervello “fa le pulizie”, eliminando tossine e consolidando i ricordi.
Luci, schermi e cena leggera
Per dormire bene non basta spegnere la luce: serve preparazione. Gli esperti parlano di “igiene del sonno”, una routine che aiuta il corpo a entrare nel ritmo giusto. La prima regola è limitare la luce blu di smartphone e computer almeno un’ora prima di andare a letto, perché inibisce la produzione di melatonina. Meglio optare per letture leggere o musica rilassante. Anche la temperatura della stanza incide: l’ideale è tra i 18 e i 20 gradi.
La cena? Leggera, con cibi che favoriscono il rilascio di serotonina come riso, lattuga e banana. Da evitare, invece, alcol e pasti pesanti, che disturbano le fasi del sonno profondo.
L’effetto bellezza del riposo
Il legame tra sonno e bellezza è più forte di quanto sembri. Durante il riposo, la pelle produce collagene, l’elasticità migliora e il colorito appare più luminoso. Un sonno interrotto, invece, aumenta i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, favorendo infiammazioni e invecchiamento precoce. Anche la mente ringrazia: dormire bene riduce ansia e irritabilità, migliora concentrazione e memoria.
Dormire, in fondo, è il più accessibile dei trattamenti anti-age. Nessuna spesa, nessuna controindicazione. Solo il piacere di chiudere gli occhi e lasciarsi rigenerare dal tempo più prezioso che abbiamo: quello che dedichiamo a noi stessi.
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