Connect with us

Salute

La verità sul borotalco: rimedio a mille problemi o pericoloso killer per la salute? Ecco cosa c’è da sapere

Il borotalco è amato da generazioni, ma oggi al centro di accesi dibattiti. Valutiamo i pro e i contro di questo prodotto alla luce delle ultime ricerche scientifiche.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Il borotalco, da sempre presente nelle nostre case, è un prodotto dalle molteplici funzioni, apprezzato per la sua capacità di assorbire l’umidità e lenire la pelle. Tuttavia, negli ultimi anni, intorno a questa polvere bianca e profumata si è acceso un dibattito acceso, incentrato sui potenziali rischi per la salute, in particolare legati a un aumentato rischio di cancro.

    Al centro di questa controversia troviamo il talco, uno dei principali componenti del borotalco. Alcuni studi scientifici hanno infatti associato l’uso prolungato di talco nelle zone intime femminili a un maggior rischio di sviluppare il cancro alle ovaie. È importante sottolineare che questi studi hanno sollevato preoccupazioni, ma non hanno ancora fornito prove definitive e inconfutabili.

    Non tutti i talchi sono uguali
    Tuttavia, è fondamentale chiarire che non tutti i talchi sono uguali. Esistono diverse tipologie di talco, con caratteristiche e origini differenti. Il talco utilizzato nell’industria cosmetica e farmaceutica è sottoposto a rigorosi controlli di qualità e purificazione, al fine di eliminare eventuali contaminanti e ridurre al minimo i rischi per la salute.

    Cosa fare?
    Di fronte a queste informazioni contrastanti, è comprensibile che i consumatori possano sentirsi confusi e preoccupati. È importante informarsi attentamente e consultare il proprio medico o farmacista per valutare i rischi e i benefici dell’utilizzo del borotalco, soprattutto in particolari categorie di persone, come le donne in gravidanza o le donne che hanno una storia familiare di cancro alle ovaie. Ma il borotalco rimane un prodotto di largo consumo, ma è importante affrontarne l’utilizzo con consapevolezza. La scelta di continuare o meno a utilizzarlo deve essere presa in base alle proprie esigenze, alle informazioni disponibili e al consiglio del proprio medico.

      Salute

      Piedi freddi d’inverno: cosa significa e i rimedi della nonna per scaldarli

      Dalla circolazione rallentata all’effetto del freddo pungente, scopri le cause dei piedi freddi e le soluzioni più efficaci, dai rimedi della nonna ai piccoli accorgimenti quotidiani.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Avere i piedi freddi durante l’inverno è una condizione comune, spesso legata alla naturale reazione del corpo alle basse temperature. Quando fa freddo, il nostro organismo restringe i vasi sanguigni nelle estremità, come mani e piedi, per preservare il calore e garantire che gli organi vitali restino ben irrorati.

        Tuttavia, in alcuni casi, i piedi freddi possono essere il sintomo di problemi di salute:

        1. Cattiva circolazione: il sangue fatica a raggiungere le estremità, a causa di problemi come ipotensione o arteriosclerosi.
        2. Anemia: livelli bassi di ferro possono influire sul trasporto dell’ossigeno ai tessuti.
        3. Sindrome di Raynaud: una condizione che provoca un restringimento improvviso dei vasi sanguigni in risposta al freddo o allo stress.
        4. Problemi alla tiroide: l’ipotiroidismo può rallentare il metabolismo, causando una sensazione di freddo persistente.
        5. Diabete: neuropatie periferiche legate al diabete possono portare a piedi freddi o intorpiditi.

        I rimedi della nonna per piedi sempre caldi
        Le nonne, con la loro saggezza, hanno sempre avuto un arsenale di soluzioni per scaldare i piedi gelati. Ecco i rimedi più efficaci e naturali:

        1. Pediluvio caldo
          Un classico intramontabile: immergere i piedi in una bacinella di acqua calda, magari con un po’ di sale grosso o bicarbonato, aiuta a rilassare i muscoli e stimolare la circolazione. Aggiungi qualche goccia di olio essenziale di zenzero o rosmarino per un effetto riscaldante.
        2. Massaggi con oli riscaldanti
          Strofina i piedi con olio di sesamo, di zenzero o una crema riscaldante. Il massaggio favorisce il flusso sanguigno, mentre l’olio crea una barriera protettiva contro il freddo.
        3. Calzini di lana e doppio strato
          Indossare calze di lana o calzini a doppio strato mantiene i piedi isolati e caldi. Per un effetto extra, scalda i calzini sul termosifone prima di metterli.
        4. Borsa dell’acqua calda
          Un rimedio semplice e sempre efficace: posiziona una borsa dell’acqua calda vicino ai piedi quando sei seduto o sdraiato. Mantieni il calore per ore senza costi elevati.
        5. Infusi riscaldanti
          Bevi tisane a base di zenzero, cannella o peperoncino: queste spezie hanno proprietà riscaldanti che aiutano a migliorare la circolazione.
        6. Calzini di riso fai-da-te
          Riempi un paio di calzini con riso, chiudili bene e scaldali per pochi minuti nel microonde. Una volta pronti, posizionali sui piedi o sotto le coperte per un calore immediato.
        7. Movimento e stretching
          Anche in casa, muovi i piedi, fai stretching o cammina per favorire la circolazione. Evita di stare troppo tempo seduto o immobile.

        Prevenzione e accorgimenti quotidiani
        Per evitare di soffrire di piedi freddi, è importante seguire alcune buone abitudini:

        • Vestirsi a strati: mantieni tutto il corpo caldo, non solo i piedi, per evitare che il sangue si concentri solo negli organi vitali.
        • Evitare calzature strette: scarpe troppo aderenti possono compromettere la circolazione.
        • Idratarsi bene: bere acqua aiuta a mantenere il sistema circolatorio efficiente.
        • Evitare il fumo: il tabacco restringe i vasi sanguigni, peggiorando il problema.

        Quando preoccuparsi?
        Se i piedi freddi persistono anche in ambienti caldi o si accompagnano a sintomi come intorpidimento, dolore o pelle bluastro, è bene consultare un medico per escludere patologie più serie.

        Con un mix di accorgimenti moderni e rimedi tradizionali, i piedi freddi non saranno più un problema, e potrai goderti l’inverno senza brividi!

          Continua a leggere

          Salute

          Il biohacking sbarca nella Capitale: evento esclusivo al ristorante Flowery

          Lunedì 2 dicembre, a Roma, Gabriella Femia e Angela Almaviva guideranno un evento esclusivo sul biohacking, il nuovo trend che unisce tecnologia e benessere. Tra scienza, salute e impresa, ecco come rivoluzionare la propria vita.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Lunedì 2 dicembre, nella suggestiva atmosfera del ristorante Flowery, situato in via del Fiume Bianco, la Capitale ospiterà un evento unico dedicato al biohacking. Un numero ristretto di partecipanti avrà l’opportunità di immergersi in questo universo innovativo, scoprendo come migliorare il benessere quotidiano attraverso pratiche biotecnologiche all’avanguardia e valutando le potenzialità di un settore in piena espansione.

            Protagoniste dell’evento: Gabriella Femia e Angela Almaviva

            Al centro della serata, due professioniste pronte a condividere la loro visione rivoluzionaria. Gabriella Femia, coach e formatrice con oltre trent’anni di esperienza, è oggi un’affermata biohacker e specialista in neurohacking. Con dedizione e passione, ha deciso di mettere la sua competenza al servizio di chi desidera trasformare la propria vita attraverso le potenzialità del biohacking.

            Al suo fianco ci sarà Angela Almaviva, imprenditrice digitale ed ex amministrativa, che ha scelto di abbracciare questa avventura insieme a Gabriella, unendo amicizia e determinazione per costruire un progetto ambizioso: portare il biohacking in tutta Italia.

            Tecnologia e benessere: una sinergia vincente

            L’evento si rivolge a chi è interessato a migliorare la propria salute con tecnologie di ultima generazione e a chi desidera investire in un settore in costante crescita. Durante la serata saranno illustrati i principi fondamentali del biohacking, con un focus sul suo impatto positivo sul benessere quotidiano e sulle opportunità di business emergenti nel campo biotecnologico.

            Info e prenotazioni

            La partecipazione è riservata a un numero limitato di persone. Per prenotarsi, basta inviare una mail all’indirizzo gf@gabriellafemia.com.

            Nota per la stampa

            Per interviste o ulteriori informazioni, è possibile contattare lo stesso indirizzo email. Non perdere l’occasione di scoprire il futuro della salute e del benessere. Ti aspettiamo!

              Continua a leggere

              Salute

              Ops! Ecco come starnutire con stile senza far scappare tutti intorno a te! Cosa dice il Galateo?

              Quando l’inevitabile colpo di starnuto ti colpisce in pubblico, cosa fare per non sconvolgere chi ti sta intorno? Dal naso alla mano (o meglio, al gomito), vediamo le regole d’oro per un elegante starnuto!

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Chiunque di noi ha vissuto l’ansia da starnuto imminente durante un momento importante o in un luogo silenzioso: a cena con sconosciuti, in riunione o in un mezzo di trasporto pubblico. Ebbene, starnutire in pubblico può essere un incubo, ma niente paura! C’è il galateo che ci insegna a farlo con il giusto savoir-faire, evitando di trasformare la situazione in un piccolo disastro sociale.

                La regola d’oro: il gomito è il tuo migliore amico

                Se in passato la mano era il rimedio universale per fermare lo starnuto, oggi sappiamo che non è più così. Il motivo è igienico, ma anche pratico: la mano, facilmente “infettata” dai germi del tuo starnuto, va poi a toccare oggetti, altre persone, e via dicendo. Ecco perché la soluzione è usare il gomito! Piega il braccio e starnutisci nell’incavo del gomito: è sicuro, discreto e ti salva da sguardi di disapprovazione.

                Tessuto sempre a portata di mano

                Per chi vuole davvero rispettare le regole del bon ton, la soluzione più raffinata resta il fazzoletto. Certo, oggi non tutti portano in tasca il classico fazzoletto di stoffa, ma anche una versione di carta può fare al caso tuo. Se ne hai uno a portata di mano, usalo per coprirti la bocca e il naso, e poi, mi raccomando, smaltiscilo subito in un cestino. Un colpo da maestro!

                E dopo? Il silenzio, il sorriso e la scusa

                Dopo lo starnuto, un piccolo sorriso e un gentile “scusate” faranno il resto. Non serve farla troppo lunga: chi ti sta intorno capirà la tua cortesia e non sarà disturbato. Mai, mai giustificarsi troppo o fare commenti autoironici, il rischio è di enfatizzare ancora di più quello che dovrebbe restare un gesto di breve durata.

                Un tocco di classe extra: contenere il volume

                Se riesci a percepire l’arrivo del “colpo”, cerca di attenuare il suono e di non fare eccessivo rumore. Un trucco è spingere delicatamente il naso verso il basso, rallentando così il processo esplosivo. Non sempre funziona, ma quando accade ti sentirai un maestro di discrezione!

                E se qualcuno starnutisce vicino a te?

                Infine, il galateo prevede anche il modo giusto per comportarsi quando è qualcun altro a starnutire. Evita di mostrare fastidio o commentare a voce alta. Un “salute!” ben piazzato, magari accompagnato da un sorriso, sarà il modo migliore per mettere a proprio agio chi ha dovuto affrontare la propria “tempesta di starnuti”.

                Quindi, caro starnutitore seriale, ricorda che starnutire con eleganza si può, e con queste semplici regole, potrai farlo senza creare scene da film comico!

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù