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Cronaca

Cresce il numero di decessi per morsi e punture d’insetto in Italia. Come difendersi? Cosa fare in caso di “contatto”?

Punture di insetti, è allarme: in Emilia Romagna due vittime in una settimana. “Fatali gli shock anafilattici”.

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    In Emilia-Romagna, due persone sono decedute in una settimana a causa di shock anafilattici provocati da punture di insetti. Paolo Tassi, 64 anni, presidente della società di calcio Real Casalecchio, è morto dopo essere stato punto, probabilmente da una vespa o un calabrone, mentre si trovava al campo sportivo di Casalecchio di Reno. Stefano Guerra, 62 anni, ex difensore della Reggiana, è deceduto dopo alcuni giorni di lotta contro uno shock anafilattico causato dalla puntura di un’ape. Inoltre, il vicebrigadiere Franco Aiello, 52 anni, è morto a Palermo per le conseguenze del morso di un ragno violino.

    Fare più attenzione in ogni ambiente, dai boschi alle nostre case

    Le reazioni allergiche gravi alle punture di insetti, come vespe, calabroni, bombi e api, sono relativamente rare ma possono essere fatali. Ogni anno, in Italia, tra le 10 e le 20 persone muoiono per shock anafilattici dovuti a punture di insetti. Nel frattempo, è stato diagnosticato in Veneto il primo caso europeo di febbre Oropouche, una malattia virale trasmessa da zanzare e moscerini infetti, generalmente diffusa in Sud America.

    Come prevenire e soprattutto trattare le punture di insetti

    Per prima cosa rimuovere il pungiglione. Se visibile bisogna rimuovere il pungiglione entro 20 secondi. quindi è consigliabile applicare del ghiaccio o impacchi freddi sulla zona colpita.
    Si può fare uso di farmaci come una pomata cortisonica e, se necessario, anche assumere antistaminici o analgesici. Naturalmente se la situazione risulta fuori controllo si deve intervenire trasportando la persona punta al Pronto soccorso. Come azione preventiva si potrebbe procedere con una prassi di immunoterapia desensibilizzante. Una terapia consigliata per chi è a rischio di shock anafilattico che consiste nell’inoculazione di dosi crescenti del veleno dell’insetto allergizzante. Naturalmente nel corso di una terapia seguita da un medico e nel corso di più mesi.

    Che cos’è la febbre Oropouche

    La febbre Oropouche è causata dal virus Oropouche e si manifesta con sintomi come febbre alta, mal di testa, mialgia e nausea. Si trasmette tramite zanzare e moscerini infetti, e può causare complicazioni neurologiche in alcuni casi. Si può prevenire riducendo o eliminando i siti di riproduzione, gli habitat naturali e artificiali contenenti acqua. E’ consigliabile sempre usare zanzariere e tenere chiuse finestre e porte. Quando si esce in zone dove è possibile essere punti occorre indossare un abbigliamento adeguato e utilizzare repellenti per insetti. Comunque per contenere la diffusione del virus Oropouche è fondamentale poter effettuare una diagnosi tempestiva e sorvegliare attentamente l’ambiente in cui si sta operando.

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      Cronaca

      Come ti confondo il ladro. I trucchi per evitare i furti in casa

      Adottare questi semplici accorgimenti può aiutare a proteggere la propria abitazione dai furti, permettendo di godersi le vacanze con maggiore tranquillità.

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        Da sempre con l’arrivo dell’estate cresce il numero di furti nelle abitazioni. E’ vero in vendita ci sono sistemi diversi per difendersi. Dai più semplici ei più costosi. Eppure anche i mezzi più sofisticati per molti ladri professionisti, vere e proprie bande specializzate, entrare nelle nostre case è un gioco da ragazzi. Neutralizzano di tutto.

        Città svuotate come i nostri appartamenti

        Secondo una ricerca dell’Ufficio studi di Confartigianato Imprese Sardegna, basata su dati Censis ed Eurispes, il 26,6% dei maggiorenni e il 43,1% degli anziani temono i furti in casa. Ma al di là dei sistemi di allarme più o meno sofisticati che possiamo adottare ci sono piccoli accorgimenti pratici che a volte possono diventare un deterrente, soprattutto per quei ladri dilettanti che si avvicinano alle nostra case.

        Come (cercare di) evitare i furti

        Prima cosa no mettersi in mostra come per esempio sui social. Mantenere un profilo basso sui Social è una mossa da adottare a prescindere dalla partenza per le vacanze estive. Evitiamo di postare foto della vacanza in tempo reale. A ciascuna corrisponde il pensiero: a casa non c’è nessuno. O quasi. Secondo accorgimento pratico: non annunciare la partenza con conti alla rovescia o altri segnali su tutti i media che utilizziamo

        Organizzare preparativi intelligenti

        Sarebbe utile caricare le valigie in auto in momenti diversi dalla reale partenza per non attirare l’attenzione. E comunque quando si decide di partire evitare chiasso e schiamazzi che possono attirare l’attenzione dei vicini di casa o attivare un passa parla che può arrivare a orecchie indiscrete. Evitare segni evidenti di assenza, come posta accumulata, zerbino sollevato, o fiori non curati.

        Sicurezza meccanica e tecnologica

        Dei sistemi di allarme ne abbiamo già trattato in un precedente articolo ricordando che è sempre meglio, quando si dispone di un sistema collegarlo con il Nue (Numero Unico di Emergenza). Dal punto di vista meccanico unito all’elettronico è buon uso utilizzare luci con sensori di movimento nei punti vulnerabili della casa, quelle che si accendono se ci passi davanti, per intenderci.

        L’abecedario del buonsenso

        A proposito dei vicini di casa è fortunato chi nel corso degli anni ha saputo costruire relazioni valide e sicure. Per cui poter contare sulla loro presenza per dare un occhio alla nostra abitazione, a volte tranquillizza chi è in partenza perché possiamo chiedergli di monitorare la casa. E inoltre di segnalare rumori sospetti o persone strane al 112. Il buon senso ci dice che se abbiamo dei valori e gioielli durante la nostra assenza è meglio depositate gli stessi in una cassetta di sicurezza in banca. Il costo medio oscilla tra i 50 e i 200 euro l’anno a secondo delle dimensioni della stessa.

        Quali tecniche usano le bande specializzate

        Secondo il Viminale le bande specializzate in furti di appartamenti sono composti in prevalenza da slavi come i Georgiani specializzati nello scassinare i cilindri delle porte e nell’uso di gel sulle serrature. Le bande spesso lasciano foglietti nelle fessure delle porte o pellicole trasparenti sulle serrature per verificare l’assenza dei proprietari prima di agire.

        Pisa tra le città più scaccheggiate

        Si penserebbe a Roma, Milano, Torino tra le città vittime da furti di appartamenti e invece… invece è Pisa la città più duramente colpita con 420 denunce di furti in casa ogni 100.000 abitanti. Pavia registra 390 denunce. Monza e Brianza: 361 denunce. Tra le città meno colpite. Napoli (davvero!) con 126 denunce. Palermo: 108 denunce. Catania: 110 denunce. Roma e Milano, due delle città più popolose, si trovano rispettivamente al 32esimo e al 30esimo posto per numero di denunce, con 275 e 282 denunce ogni 100.000 abitanti.

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          Cronaca

          Money Muling la truffa online che non fa prigionieri…

          La storia di Valentina è un monito su come le truffe di Money Muling possano essere sofisticate e pericolose. La consapevolezza e la prevenzione sono essenziali per proteggersi da tali inganni.

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            Valentina è stata vittima di una sofisticata truffa di Money Muling su Telegram, perdendo oltre 3.000 euro. Ecco come funziona questa truffa e i rischi associati.

            Cos’è il Money Muling

            Il Money Muling è una truffa che coinvolge il riciclaggio di denaro. I truffatori convincono le vittime a trasferire denaro tra vari conti, spesso tramite bonifici ricevuti da altre vittime. Lo schema è alimentato da tecniche di ingegneria sociale sempre più raffinate, progettate per guadagnare la fiducia delle vittime.

            Una truffa ben organizzata

            Valentina è stata contattata su WhatsApp da un numero con prefisso +27 (Sud Africa) e successivamente spostata su Telegram. Qui, è stata invitata a partecipare a un gruppo associato a una falsa società di produzione cinematografica, Metro-Goldwyn-Mayer (MGM). La truffa è orchestrata da personaggi come “Fred” o “Il Professore”, che utilizzano video e documenti fittizi per guadagnarsi la fiducia delle vittime.

            Valentina e il suo compagno hanno inizialmente ricevuto bonifici di piccole somme, per poi essere incoraggiati a effettuare pagamenti più consistenti con la promessa di elevate commissioni. Tuttavia, queste promesse si sono rivelate false, e la coppia ha finito per perdere 3.100 euro.

            Tecniche di ingegneria sociale

            I truffatori utilizzano minacce legali e psicologiche per mantenere le vittime sotto pressione. Quando Valentina ha iniziato a sospettare, le è stato detto che avrebbe dovuto affrontare conseguenze legali se non avesse continuato con i pagamenti. La pressione psicologica è aumentata con minacce di azioni legali e la promessa di ripercussioni legali.

            Cosa può fare la banca per aiutare

            La banca di Valentina ha attivato il reparto antifrode a causa dei movimenti sospetti sul suo conto. Dopo aver bloccato i pagamenti, la truffa è stata interrotta. Valentina ha poi ricevuto una telefonata da un numero del Regno Unito, che cercava di estorcerle ulteriori 100 euro per restituire i suoi soldi, una richiesta che ha ignorato mentre si recava a denunciare il tutto alla polizia.

            Cosa si rischia e quali sono le conseguenze

            Partecipare a schemi di Money Muling comporta rischi significativi. Si rischia di compromettere i propri risparmi, la sicurezza dei conti bancari, e di affrontare problemi legali seri. Europol ha avvertito che partecipare a tali schemi potrebbe portare a minacce, violenze e problemi legali, tra cui l’impossibilità di ottenere prestiti o aprire nuovi conti bancari. Nei casi più gravi, si può finire per affrontare pene detentive, lavori socialmente utili, o multe.

            Come fare prevenzione

            È fondamentale rimanere vigili e scettici di fronte a offerte che sembrano troppo belle per essere vere. La sensibilizzazione e la prevenzione sono essenziali per evitare di cadere in truffe simili. Campagne come #dontbeamule sono state lanciate per aumentare la consapevolezza, ma la prudenza personale rimane il miglior deterrente.

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              Contactless, nuovo allarme: i ladri del Pos invisibile

              Usavano un Pos portatile per addebitare piccole somme a ignari passanti in luoghi affollati. I carabinieri indagano su una nuova forma di furto invisibile, il cosiddetto “tap invisibile”.

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                A Sorrento si indaga su un sofisticato caso di furto elettronico che coinvolge le persone, sospettate di aver usato un Pos contactless portatile per compiere addebiti fraudolenti ai danni di ignari turisti e passanti. Un metodo silenzioso ma efficace, che sfrutta la tecnologia NFC (Near Field Communication) per sottrarre piccole somme — dai 9 ai 15 euro — senza bisogno di inserire alcun PIN.

                Il Pos incriminato, del tutto simile a quelli legittimamente usati da commercianti o liberi professionisti, è stato trovato nella borsa di una sospettata durante una perquisizione. Il dispositivo era collegato a un conto corrente intestato a un presunto prestanome, dettaglio che ha fatto scattare ulteriori accertamenti sui flussi di denaro.

                La tecnica è tanto semplice quanto inquietante: si imposta manualmente una somma inferiore a 50 euro — soglia entro cui non è necessaria l’autenticazione — si attiva il Pos e lo si avvicina alle borse o alle tasche delle vittime. La transazione avviene in meno di due secondi, spesso senza che la persona se ne accorga. Il “tap invisibile” funziona particolarmente bene in contesti rumorosi e affollati, come mercati, stazioni o mezzi pubblici, dove il lieve segnale acustico del Pos può passare inosservato.

                Eppure, non si tratta di un metodo infallibile. Il raggio d’azione del segnale NFC è limitato a 1-2 centimetri, e la presenza di portafogli spessi, borse chiuse o schermate può annullare la transazione. Anche la presenza di più carte nello stesso spazio può causare errori di lettura. Nonostante ciò, casi simili sono stati già segnalati anche a Roma e Milano, alimentando i timori su una nuova frontiera del borseggio digitale.

                Le forze dell’ordine invitano alla massima prudenza e suggeriscono alcune misure preventive fondamentali:


                Come proteggersi dal “borseggio contactless”

                • Usa un portafoglio schermato RFID: blocca i segnali NFC impedendo letture non autorizzate.
                • Porta le carte in tasche interne o zaini chiusi: evita tasche esterne o facilmente accessibili.
                • Attiva le notifiche istantanee dalla banca: consente di ricevere avvisi in tempo reale per ogni pagamento.
                • Riduci il numero di carte nel portafoglio: meno carte, meno rischio.
                • Utilizza cover protettive per singole carte: sottili ed economiche, offrono un buon livello di sicurezza.
                • Controlla spesso l’estratto conto: cerca addebiti sospetti di piccoli importi che non riconosci.
                • Disattiva la funzione contactless, se non necessaria: molte app bancarie offrono questa opzione.
                • Mai lasciare carte incustodite o visibili: nemmeno per pochi secondi.
                • Fai attenzione nei luoghi affollati: se qualcuno si avvicina troppo, proteggi la tua borsa.
                • Segnala subito movimenti sospetti: blocca immediatamente la carta e contatta la banca.

                Le indagini dei carabinieri continuano per verificare l’entità delle transazioni illecite, eventuali complici e l’estensione della rete. Nel frattempo, un monito chiaro si fa strada: più tecnologia significa anche più consapevolezza e attenzione nella vita quotidiana.

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