Connect with us

Cronaca

I Paesi del mondo dove vivere con mille euro al mese

Prima di decidere di trasferirsi in uno di questi paesi, è importante considerare vari fattori come il clima, la cultura, la sicurezza e l’accesso ai servizi sanitari. Fare una visita preliminare per conoscere meglio il paese e la città in cui si intende trasferirsi può essere un’ottima idea per evitare sorprese.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Strano che non ci sia l’Italia, non vero? Eh è vero questa breve e sintetica indagine è realizzata nei Paesi extra dove si potrebbe vivere dignitosamente avendo la possibilità di spendere mille euro al mese. Dove ci si potrebbe trasferire anche in modo definitivo.

    Mare, spiagge bianche, popolazione amichevole, regole… questa è la Thailandia

    La Thailandia è rinomata per il suo basso costo della vita e le bellezze naturali, il che la rende una meta popolare per turisti ed expat. Il costo della vita è estremamente basso. Con meno di 500 euro al mese – in Italia poco meno della pensione sociale – si può vivere decentemente. Mentre con 1.000 euro si possono raggiungere standard di vita più elevati come per esempio scegliere località turistiche come Chiang Mai che ha un costo della vita inferiore rispetto a Bangkok. In Thailandia il clima è favorevole anche se negli ultimi anni la stagione delle piogge si sta allargando di un mese, cultura affascinante, cibo economico e delizioso.

    Messico e nuvole

    Il Messico offre una vita confortevole anche se si dispone di un budget limitato. Con poco più di 800 euro al mese si può affittare un appartamento di 85 mq per circa 300 euro in prossimità di una delle numerose spiagge disponibili. O in altre località come Playa del Carmen, Guadalajara, Merida e vivere una vita serena abbastanza confortevole grazie anche alle diverse testimonianze culturali e storiche presenti nel Paese.

    Costa Rica il Paese senza esercito

    La Costa Rica è nota soprattutto perché oltre che per la sua tranquillità e i suoi parchi naturali è uno dei pochi Paesi al mondo che non ha un esercito regolare che ha abolito nel 1949 dopo la fine della Guerra civile. Con meno di 1.000 euro al mese si vive dignitosamente con affitti che possono essere inferiori a 400 euro sia nella capitale San José che a Liberia. La politica di salvaguardia dell’ambiente è severa e rigida per mantenere protetto il paese dove troverete un clima tropicale.

    Panama il centro del Centro America

    Panama combina modernità e costi contenuti, soprattutto fuori dai centri più popolari. Il costo della vita è inferiore ai 1.000 euro al mese. Anche con una popolazione limitata e considerato una meta dove poter vivere in maniera dignitosa disponendo di una cifra modesta, Panama resta un centro finanziario avanzato, dove troverete un clima tropicale e infrastrutture moderne. Le città consigliate sono Panama City, per chi cerca una vita moderna e attiva, Boquete per una vita più tranquilla e isolata.

    In Europa si salva solo la Bulgaria

    Per chi preferisce rimanere vicino all’Europa, la Bulgaria è un’ottima scelta. A Sofia e dintorni vivere con meno di 1.000 euro al mese è fattibile, così come nelle altre città principali come per esempio Varna. Affittare un appartamento di 100 mq costa meno di 400 euro e mantenersi è davvero a buon mercato soprattutto nelle cittadine di campagna e quelle collinari.



      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Politica

      Pier Silvio, lo sapevamo! E ora se ne accorge anche Elon Musk…

      È bastato un sondaggio su X per confermare quello che in pochi osavano dire ad alta voce: l’aria attorno a Pier Silvio si è fatta politica. E i segnali, per chi li sa leggere, c’erano già tutti.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Che Pier Silvio Berlusconi si stia preparando al grande salto, lo diciamo da mesi. Altro che operazione estemporanea, altro che voce di corridoio estiva. Chi ha seguito davvero l’evoluzione di questo “uomo nuovo” della galassia berlusconiana — il figlio silenzioso, manageriale, quasi allergico ai riflettori — sa bene che certi segnali non arrivano mai per caso. Ora a certificare l’odore di politica è anche Andrea Stroppa, l’uomo-ombra di Elon Musk in Italia, che da X lancia l’endorsement più bizzarro dell’estate: “Pier Silvio in politica sarebbe positivo. E divertente”. In tempi normali, verrebbe da sorridere. Ma qui si parla della piattaforma social preferita dai potenti, e di un nome che, con tutto il suo low profile, fa tremare ancora qualche sismografo.

        Stroppa, senza un partito né un programma, si spinge a dichiarare che un eventuale movimento guidato da Pier Silvio sarebbe già intorno al 15%. Con che base, non si sa. Ma il messaggio è chiaro: da oltreoceano l’ipotesi piace. E quando Musk fiuta qualcosa, anche solo per gioco, c’è sempre qualcuno che prende nota. A partire da chi ha interesse a vedere cambiare volto (e stile) al centrodestra.

        Certo, ufficialmente Pier Silvio continua a dirsi estraneo alla politica. Ma intanto ha ripulito Mediaset, ha imposto una nuova linea editoriale, ha tagliato le unghie al trash di partito, ha ricostruito un’identità aziendale fatta di ordine e sobrietà. E ora viene celebrato da quelli che — a parole — odiano la “casta”, ma in fondo cercano proprio un nuovo principe ereditario a cui aggrapparsi.

        Non serve che parli, per essere ascoltato. Non serve che si candidi, per fare paura. Pier Silvio c’è, eccome. E chi lo ha capito in tempo, oggi non ha bisogno di sondaggi per fiutare dove tira il vento.

          Continua a leggere

          Cronaca Nera

          Assalto in chiesa con pistola a salve: tentativo di rapina durante la funzione religiosa

          La pistola era finta, la paura no. A Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, questa mattina si è vissuto un incubo tra i banchi della cappella del complesso delle suore domenicane: un uomo mascherato ha fatto irruzione durante la messa delle prime ore del giorno, armato e deciso a rapinare i presenti.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            È successo ieri mattina tra le 7 e le 8, quando il silenzio della preghiera è stato interrotto da urla e terrore. L’uomo – il volto nascosto da un passamontagna, la mano stretta attorno a una pistola – ha fatto irruzione all’interno della cappella dove si stava celebrando la funzione religiosa. Senza dire una parola ha puntato l’arma addosso ai fedeli, ordinando loro di consegnare denaro e oggetti di valore. Qualcuno ha provato a calmare gli animi, qualcun altro si è immobilizzato, paralizzato dalla paura. Poi lo sparo. Secco, improvviso. Il colpo, si scoprirà poco dopo, era a salve. Ma in quel momento nessuno poteva saperlo.

            L’eco dello sparo ha scatenato il panico. Alcuni si sono buttati a terra, altri hanno urlato, le suore si sono strette in preghiera. Il rapinatore ha atteso qualche istante, forse per valutare la reazione, forse per convincersi che non ne valeva la pena. Poi, senza portare via nulla, ha fatto dietrofront ed è fuggito a piedi, scomparendo per le strade del paese prima che qualcuno potesse bloccarlo.

            Sull’episodio indagano ora i carabinieri, che hanno acquisito le immagini delle telecamere presenti nella zona. Al momento non risultano feriti, ma lo shock tra i presenti è profondo. “Sembrava una scena da film – ha raccontato una delle sorelle – ma era tutto vero. Non avevamo mai vissuto una cosa simile. Qui si viene per pregare, non per morire”.

            In attesa che l’uomo venga identificato e arrestato, resta una domanda amara: se persino la sacralità di una chiesa al mattino non basta più a fermare un’arma – vera o finta che sia – allora, davvero, non c’è più religione.

              Continua a leggere

              Mondo

              Chi di Epstein ferisce di Epstein perisce, c’è il nome di Elon Musk nei file segreti. E con lui c’è il fratello Kimbal

              Secondo il Daily Mail, tra le oltre 100 personalità citate da Ghislaine Maxwell ci sarebbero anche i fratelli Musk. Un effetto boomerang dopo le accuse lanciate da Elon contro Trump.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Nove ore. Tanto è durato il faccia a faccia tra Maxwell e il segretario alla Giustizia americana Todd Blanche. Un incontro riservatissimo, che avrebbe avuto come obiettivo non solo l’ampliamento dell’elenco dei nomi coinvolti, ma anche – e forse soprattutto – la costruzione di una cornice utile ad alleggerire la posizione di Donald Trump. L’ex presidente, infatti, aleggia da mesi come un’ombra tra i dossier, e coinvolgere una miriade di altri personaggi potrebbe servire a diluire responsabilità e attenzioni.

                In questo quadro, l’ironia è evidente. A tirare in ballo Trump era stato proprio Musk, accusandolo via social di voler insabbiare la pubblicazione dei file perché coinvolto. Ora, secondo le fonti, anche il patron di X (ex Twitter) figurerebbe nei documenti. Con lui, il fratello Kimbal. Non è chiaro in quale veste o per quali rapporti, ma il fatto stesso che siano stati nominati nell’interrogatorio non passa inosservato.

                Maxwell, ex compagna e socia di Epstein, ha risposto – si legge – “onestamente e sinceramente” a tutte le domande. Ha parlato del principe Andrea, che ha sempre negato ogni accusa e che anni fa ha chiuso con un risarcimento milionario la causa intentata da Virginia Giuffre, poi morta suicida. E ha fatto nomi: Bill Gates, Bill Clinton, Alan Dershowitz, Les Wexner, Leon Black, solo per citarne alcuni.

                Ora si apre un’altra fase. Il ritorno di Blanche da un viaggio in Scozia coinciderà con un incontro a porte chiuse con Trump. Sul tavolo, la possibilità di una grazia a Ghislaine Maxwell, in cambio della sua collaborazione. Un’operazione delicata, che potrebbe scoperchiare nuovi dettagli o insabbiare per sempre quelli più scomodi. Intanto, tra le pieghe dei file, Elon e Kimbal fanno capolino. E forse cominciano a capire quanto possa essere pericoloso giocare col fuoco.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù