Cronaca
Come prepararsi, cosa bisogna sapere
La prima prova della maturità 2024 è il compito ministeriale di italiano che si svolgerà contemporaneamente in tutte le scuole il 19 giugno. I temi della prima prova, tra cui scegliere quello da sviluppare, sono sette in totale, suddivisi in tre diverse tipologie: due analisi del testo, tre tracce di testo argomentativo e due temi di attualità.

Come funziona l’esame di Stato
L’esame di Stato, più temuto come esame di maturità, si compone di più prove, tra cui la prima prova scritta di italiano, la seconda prova scritta su materie specifiche dell’indirizzo di studio, e l’orale. La prima prova scritta serve per valutare le competenze linguistiche e di scrittura degli studenti, oltre alla capacità di analisi e argomentazione. Quest’anno il numero di commissioni previste è di 14.072, saranno coinvolti 28.038 classi. I maturandi interni saranno 512.530, mentre i maturandi esterni saranno 13.787.
Preparazione alla prima prova
Per affrontare la prima prova della maturità 2024 in maniera efficace, è fondamentale seguire un metodo di studio strutturato. Ripassare gli argomenti chiave, focalizzarsi sugli anniversari e sugli eventi storici, letterari, artistici e scientifici. Esercitarsi con le simulazioni. Fare pratica con le simulazioni delle prove degli anni precedenti. Sviluppare le capacità di scrittura e lavora sulla capacità di esprimere idee in modo chiaro e coerente. E’ utile utilizzare risorse online consultando appunti, video e approfondimenti su piattaforme educative.
Cos’è stato assegnato lo scorso anno?
Le tracce della maturità 2023 includevano Quasimodo con la poesia Alla nuova luna,
Moravia con un testo da Gli indifferenti. Un testo argomentativo su Chabod: “L’idea di nazione”. Testo su Piero Angela. Riflessione su Oriana Fallaci. SCrivere una lettera aperta al ministro Bianchi sugli esami di maturità. Commentare un testo di Marco Belpoliti: “Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”.
Prima prova, ipotesi di tracce 2024
Il giorno della prima prova di maturità 2024 gli studenti dovranno scegliere una traccia tra le 7 proposte dal MIM, Ministero dell’Istruzione e del Merito. Ecco una serie di ipotesi su quali tipologie potrebbero ricadere le scelte:
A: due tracce di analisi del testo (un testo poetico e uno in prosa).
B: tre tracce di testo argomentativo (una di queste sarà obbligatoriamente d’ambito storico).
C: due tracce di tema d’attualità.
C’è un modo per prevedere le tracce della prima prova 2024?
No, ma un’idea ve la potete fare a partire dai temi legati agli anniversari dell’anno scolastico e agli eventi importanti. Ecco qualche esempio.
Conflitto israelo-palestinese: storia del conflitto tra arabi e israeliani nato nel 1948.
Henry Kissinger: chi era il politico statunitense, figura chiave del Novecento, morto il 30 novembre 2023.
Unità d’Italia: il MIM ha inviato alle scuole una nota in cui si invitano gli istituti a tenere in considerazione l’importante anniversario del 17 marzo.
Anniversari letterari, storici e culturali
Oltre agli eventi importanti è utile considerare anche gli anniversari letterari, storici, artistici e di cultura generale che si celebrano tra il 2023 e il 2024.
150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni. Riassunto di vita e opere: I Promessi Sposi trama e analisi. Il Cinque Maggio: testo, parafrasi e commento. Adelchi: sintesi della tragedia, descrizione dell’opera e dei personaggi. Riassunto de Il Conte di Carmagnola. Analisi delle Odi civili di Manzoni. Commento alle Odi Civili e Cinque Maggio.
100 anni dalla nascita di Italo Calvino. Biografia, opere e pensiero. Le città invisibili: riassunto e analisi del libro. Il sentiero dei nidi di ragno: riassunto e analisi. Le più belle frasi di Italo Calvino.
100 anni dalla morte di Franz Kafka. Biografia, pensiero e opere. Il Realismo nel romanzo europeo: caratteristiche e protagonisti.
95 anni dalla morte di Italo Svevo. Vita e opere. La coscienza di Zeno, trama e analisi.
100 anni dalla morte di Joseph Conrad. Trama, significato e analisi di Cuore di tenebra.
105 anni dalla nascita di Primo Levi. I sommersi e i salvati di Primo Levi. Se questo è un uomo: analisi, trama e commento.
125 anni dalla morte di Carlo Levi. Biografia e pensiero dello scrittore. Cristo si è fermato a Eboli, riassunto.
115 anni dalla nascita di Cesare Pavese. Vita, poesie e romanzi. La luna e i falò: analisi e commento.
10 anni dalla morte di Gabriel Garcia Marquez. Biografia e opere.
140 anni dalla nascita di Guido Gozzano. Biografia e opere.
50 anni dalla morte di Aldo Palazzeschi. Biografia e opere. Futurismo: caratteristiche ed esponenti.
Anniversari storici
700 anni dalla nascita di Marco Polo. Vita e viaggi dell’esploratore. Testo argomentativo sul viaggio.
110 anni dall’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando. Tema sulla Prima Guerra Mondiale. Cronologia, eventi e protagonisti.
100 anni dalla morte di Giacomo Matteotti. Discorso e morte. Fascismo: storia, ideologia, protagonisti. Approfondimento didattico.
75 anni dalla nascita della NATO. Cos’è la NATO, le sue funzioni, successi e sconfitte.
60 anni dallo storico discorso di Martin Luther King. Vita e pensiero di Martin Luther King
Biografia e battaglie e i diritti umani.
120 anni dalla nascita di Robert Oppenheimer. Oppenheimer e il progetto Manhattan: la vera storia della bomba atomica. Storia, caratteristiche e conseguenze. La storia dell’arma più potente. Dall’inventore, ai fatti in Giappone, nelle città di Hiroshima e Nagasaki.
Vajont: storia e conseguenze del disastro. Riassunto della tragedia.
50 anni dalla vittoria del no al referendum abrogazionista della legge sul divorzio. Tema argomentativo sulla famiglia.
30 anni dalla nascita dell’Unione Europea. Storia della Comunità Europea e Paesi membri.
Anniversari artistici
80 anni dalla morte di Munch. Urlo di Munch: analisi e significato.
80 anni dalla morte di Mondrian. Piet Mondrian: vita e opere del fondatore del Neoplasticismo.
60 anni dalla morte di Le Corbusier. Le Corbusier: biografia e opere. Architettura e caratteristiche.
Anniversari scientifici
65 anni dalla nascita della NASA. Cos’è la NASA. I suoi successi e le sue sconfitte.
50 anni dalla morte di Piero Sraffa. Biografia e pensiero.
Anniversari di cultura generale
50 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini. Tema su Pasolini: vita, opere e pensiero dello scrittore, poeta e regista.
Date degli esami
Prima prova: mercoledì 19 giugno, ore 8:30 – prova di italiano comune a tutti gli indirizzi.
Seconda prova: giovedì 20 giugno – disciplina caratterizzante il percorso di studio.
Come si svolgerà il colloquio
Durante il colloquio, la commissione proporrà al candidato di analizzare un testo, una foto, un quadro, un grafico o una tabella. Questo servirà a verificare la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di argomentare in maniera critica e personale. Inoltre, il candidato esporrà le esperienze svolte nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) e le competenze acquisite nell’ambito dell’educazione civica.
Valutazione finale
La prova d’esame pesa per il 60% sul risultato finale, con ogni prova (due scritti e un orale) che vale 20 punti ciascuna. I maturandi possono accumulare fino a 40 crediti durante il triennio, basati sulla media dei voti.
Commissari Esterni
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato i nomi dei commissari esterni che faranno parte delle commissioni d’esame. Gli studenti possono utilizzare il motore di ricerca del ministero per trovare tutte le informazioni possibili sui loro commissari esterni. Bisogna collegarsi al sito: matesami.pubblica.istruzione.it. Selezionare le opzioni. Inserire la provincia, il tipo di scuola e l’indirizzo. Trovare la scuola. Comparirà l’elenco di tutte le scuole della provincia. Visualizzare le commissioni. Cliccare sulla tua scuola per vedere le commissioni e sottocommissioni d’esame. Identificare i commissari. Individuare la vostra sezione per conoscere i nomi dei commissari esterni.
Un supporto per ottenere news in tempo reale
Il canale WhatsApp di Studenti.it invia aggiornamenti in tempo reale sulle news riguardanti la maturità di quest’anno che riguardano la scuola, i giovani e tutte le opportunità come borse di studio e bonus.
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Mondo
Elon Musk nel mirino dell’Europa: maxi-multa da 1 miliardo per X?
L’Unione Europea prepara la scure contro Elon Musk e il suo social “X”: secondo fonti interne, Bruxelles potrebbe infliggere una sanzione superiore al miliardo di dollari per violazione del Digital Services Act. Tra i punti contestati: contenuti illeciti, scarsa trasparenza e un approccio troppo “libero” alla disinformazione. Musk grida alla censura, ma intanto si apre un potenziale scontro istituzionale senza precedenti tra Bruxelles e uno degli uomini più ricchi (e influenti) del pianeta.

Altro che tweet. Elon Musk si prepara a una battaglia a colpi di avvocati con l’Unione Europea, che ha messo nel mirino X, la piattaforma social ex Twitter, per presunte violazioni al Digital Services Act (DSA). Secondo fonti autorevoli, Bruxelles starebbe valutando una multa da oltre un miliardo di dollari, la più pesante mai inflitta sotto la nuova legge europea per i servizi digitali.
Il motivo? Disinformazione, contenuti illeciti, scarsa trasparenza sugli inserzionisti e utenti “verificati” senza reali controlli. Insomma, X – secondo le accuse – sarebbe diventata una sorta di centro di smistamento per fake news, odio e propaganda, con buona pace della moderazione promessa.
Non è solo una questione di soldi: il caso è simbolico, perché rappresenta il primo banco di prova per il DSA, e Bruxelles sembra intenzionata a fare di Musk un esempio. O meglio, un monito. Il fatto che Elon sia anche un notorio supporter di Donald Trump non aiuta: i regolatori europei temono che qualsiasi concessione venga letta come un cedimento politico in un contesto già teso tra USA e UE.
Dal canto suo, Musk non ci sta. Dopo la pubblicazione dell’indiscrezione, X ha reagito duramente: “È censura politica, un attacco alla libertà di espressione”, ha dichiarato il colosso tech, promettendo di “fare tutto il possibile per difendere la libertà di parola in Europa”.
Un accordo, tuttavia, resta ancora sul tavolo. Se X decidesse di apportare le modifiche strutturali richieste – migliorando il controllo sui contenuti e aumentando la trasparenza – la sanzione potrebbe essere evitata o ridimensionata. Ma Elon, si sa, non è esattamente tipo da compromessi.
E mentre l’UE costruisce un secondo dossier ancora più esplosivo, che accusa la piattaforma di essere strutturalmente dannosa per la democrazia, Musk ribadisce la sua posizione: pronto a sfidare l’Europa in tribunale e in pubblico, anche a costo di uno scontro istituzionale senza precedenti.
Una cosa è certa: con o senza dazi, censure o meme, questa guerra digitale è appena iniziata. E promette fuochi d’artificio.
Storie vere
Salvare quel castello!! E’ la missione di Isabella Collalto de Croÿ, la principessa del prosecco
La storia di Isabella dimostra che, a volte, le vere principesse non hanno bisogno di carrozze dorate: basta un bicchiere di Prosecco. Prosit!

Un tempo le principesse aspettavano il principe azzurro e vivevano destini incantati. Oggi, molte di loro hanno scelto di rimboccarsi le maniche e di costruire il proprio futuro con determinazione. E con la cazzuola. È questo il caso di Isabella Collalto de Croÿ, che ha trasformato la sua eredità familiare in una missione. Salvare il Castello di San Salvatore a Susegana, un gioiello delle colline trevigiane, uno dei complessi fortificati più grandi d’Europa, grazie alla viticoltura e al Prosecco. Come ha fatto? E soprattutto perché l’ha fatto?
Isabella ha lasciato la noia di Bruxelles per ritornare alle sue radici
Nata in una famiglia di origine longobarda, Isabella ha vissuto per anni a Bruxelles, lontana dalle colline trevigiane che avevano visto crescere la sua famiglia per generazioni. Tuttavia, quando il padre, il Principe Manfredo, le chiese aiuto per preservare l’eredità storica del Castello di San Salvatore, decise di tornare. “Avevo qualche timore nell’abbandonare la vita che conducevo,” racconta, “ma il legame con questo luogo era troppo forte”. Questo legame affonda le radici nel Mille, inteso come periodo storico, quando la famiglia Collalto governava Treviso con il titolo di Conti. Nei secoli successivi il Castello si trasformò in un centro culturale, ospitando musicisti, letterati e artisti come Cima da Conegliano, che ne immortalarono la bellezza nei loro dipinti.
Dalla Prima Guerra Mondiale alla rinascita moderna
La storia del castello subì una drammatica svolta con la Prima Guerra Mondiale. Quando il fronte si spostò dal fiume Isonzo al Piave, il maniero diventò bersaglio dell’artiglieria italiana, riportando gravi danni. Nonostante la devastazione, la famiglia Collalto non si arrese e avviò un lungo processo di restauro, volto a recuperare lo straordinario patrimonio storico-artistico. Isabella ricorda bene le condizioni in cui ha trovato il castello. “Fino all’inizio del nuovo millennio era ancora un cantiere”, spiega, “le finestre erano chiuse con assi di legno”. Ma a ridare tono e vita al Castello di San Salvatore è stato il vino. In particolare il Prosecco, che ha finanziato i lavori di recupero. “La viticoltura ci ha permesso di ricostruire questo maniero”, dice Isabella.
I Collalto: viticoltori per tradizione
Dal Medioevo fino ai giorni nostri, la famiglia Collalto ha coltivato e protetto il territorio, diventando un nome di riferimento nella produzione vitivinicola. Qui si trova la più vasta superficie vitata della zona e la coltivazione di varietà autoctone ovvero il Verdiso e la Bianchetta, due uve tipiche del Trevigiano. Nel 2007, Isabella ha assunto la guida dell’azienda agricola, portando avanti una tradizione secolare con uno spirito innovativo. Il suo impegno ha permesso non solo di salvaguardare il Castello di San Salvatore, ma anche di rafforzare il ruolo del Prosecco nel panorama vitivinicolo internazionale.
Cose dell'altro mondo
Cologno Monzese, la serata in un club per scambisti finisce in violenza: 34enne picchia la fidanzata per gelosia
Una coppia entra in un locale per scambisti alle porte di Milano, ma la gelosia di lui esplode nel modo più brutale. Prima le spinte davanti agli altri clienti, poi l’aggressione in strada, fino all’arrivo del 118 e dei carabinieri. La 32enne ha riportato gravi lesioni, l’uomo è stato denunciato.

Quella che doveva restare una serata trasgressiva si è trasformata in una notte di violenza e paura. A Cologno Monzese, in un club per scambisti, un uomo di 34 anni ha aggredito la fidanzata di due anni più giovane. Colpevole ai suoi occhi di essersi lasciata andare con altri partner. Una gelosia fuori luogo in un contesto che avrebbe dovuto essere consensuale e condiviso.
Secondo le ricostruzioni, la lite è scoppiata all’interno del locale, tanto che i buttafuori sono stati costretti a intervenire per dividerli e allontanarli. Ma una volta in strada la situazione è degenerata: l’uomo ha colpito la compagna con violenza, tra urla, spintoni e pugni, lasciandola a terra sanguinante. Le grida della donna hanno attirato l’attenzione dei presenti e richiesto l’intervento del 118 e dei carabinieri.
La 32enne è stata trasportata d’urgenza all’ospedale San Raffaele, dove i medici hanno riscontrato lesioni gravi, tra cui la perforazione di un timpano e il volto tumefatto. L’uomo, invece, è stato denunciato a piede libero per lesioni personali aggravate.
L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ha lasciato sgomenti anche gli stessi frequentatori del club, che sul proprio sito si presenta come “un tempio dell’amore il cui unico scopo è fornire l’ambiente perfetto per realizzare ogni vostra fantasia”. Fantasie che, per la coppia, si sono infrante di fronte alla realtà di un rapporto squilibrato e segnato dalla violenza.
Pare che a scatenare la furia del 34enne sia stata la visione della fidanzata mentre si intratteneva con altri due uomini. Una situazione che, per chi frequenta locali di scambio, non dovrebbe costituire un problema. Ma per lui è diventata la miccia di un’aggressione cieca, capace di cancellare in pochi istanti ogni regola non scritta di quel mondo.
Ora la donna dovrà affrontare un percorso di cure mediche e probabilmente anche psicologiche, mentre l’uomo sarà chiamato a rispondere davanti alla giustizia di quella che resta una violenza inspiegabile, soprattutto se consumata nel luogo dove il consenso dovrebbe essere la regola.
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