Politica
Genny Delon ecco le foto in hotel con Boccia: un amore senza precauzioni tra gossip e potere
Sangiuliano, navigato uomo di potere, ha forse perso la testa per Maria Rosaria Boccia? Le immagini non lasciano dubbi: quando il cuore comanda, il cervello va in vacanza. Ah, le donne…
Quando l’amore chiama, persino un navigato uomo di potere come Gennaro Sangiuliano sembra dimenticare tutte le regole del gioco. E le ultime foto pubblicate da Oggi non lasciano spazio a dubbi: Genny si è fatto cogliere in flagrante, mentre si intratteneva in un noto hotel napoletano con Maria Rosaria Boccia, la sua nuova fiamma e protagonista indiscussa dello scandalo dell’estate.
Cosa ci fanno insieme in un albergo a cinque stelle con vista su Castel dell’Ovo? Le immagini mostrano i due in atteggiamenti che sfiorano l’intimità, proprio la sera del compleanno di Sangiuliano. E nonostante i tentativi di mantenere un basso profilo, la totale mancanza di precauzioni del ministro sembra suggerire solo una cosa: Gennaro è perso, innamorato, e con lui è volato via anche quel pizzico di lucidità che solitamente accompagna i potenti.
La storia, iniziata in sordina nella prima decade di maggio, è stata resa pubblica con un vero e proprio botto mediatico, scatenato dalla stessa Boccia. Nonostante le smentite ufficiali, i giochi sono ormai fatti: Maria Rosaria sa come giocare le sue carte, e ha trasformato questa relazione in un vero e proprio arsenale di armi mediatiche.
Dal G7 della Cultura ai retroscena sui ministri e parenti della premier Meloni, passando per un presunto ricatto e la minaccia di rivelare segreti ancor più scottanti, la Boccia ha dimostrato di saper sfruttare la situazione come un abile stratega. E mentre Sangiuliano tenta di rattoppare le ferite con dichiarazioni e querele, Maria Rosaria gioca a fare la gatta col topolino, con un sorriso ironico che spiazza chiunque tenti di prevederne le mosse.
La situazione è grave, certo, ma non per questo meno divertente da osservare: come direbbe Flaiano, non è seria. Anzi, sembra quasi una commedia all’italiana, con tanto di colpi di scena e protagonisti che sfidano il buon senso. Ah, le donne…
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Politica
Pier Silvio Berlusconi furioso per il caso delle foto: tensione alle stelle con Signorini, tra smentite e pressioni politiche
Mentre Berlusconi nega categoricamente di aver saputo delle foto di Sangiuliano e Boccia, e respinge ogni accusa di volerle usare a fini politici, il rapporto con Alfonso Signorini si incrina. Le voci su un complotto contro Giorgia Meloni scuotono il mondo politico e mediatico, alimentando il sospetto di giochi di potere dietro le quinte.
Pier Silvio Berlusconi è inviperito. Le voci che circolano da giorni insinuano che lui fosse a conoscenza delle famose foto compromettenti di Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia, immagini che sarebbero state bloccate dall’intervento di Alfonso Signorini, il direttore di Chi. Questi rumors, che hanno agitato il panorama mediatico e politico, avanzano persino l’ipotesi che Pier Silvio avrebbe potuto utilizzare le foto per far pressione politica su Giorgia Meloni, una teoria che ha fatto montare un’ondata di indignazione. Ma Berlusconi non ci sta e, attraverso Fininvest, ha subito smentito categoricamente ogni coinvolgimento.
“Non è nostra prassi intervenire sulle scelte editoriali delle redazioni del Gruppo,” ha dichiarato un portavoce di Fininvest. Ma la reazione rabbiosa di Pier Silvio non si ferma alle smentite ufficiali. Secondo fonti interne a Mediaset, il figlio del Cavaliere sarebbe furioso con Signorini, il quale è considerato troppo coinvolto in uno scandalo che rischia di danneggiare non solo la sua immagine, ma anche i delicati equilibri tra il gruppo Mediaset e il mondo politico. La tensione tra i due è palpabile, con alcuni che ipotizzano addirittura che questo potrebbe segnare la fine della collaborazione tra Berlusconi e il direttore di Chi.
La trama dietro le foto sparite
Il cuore del problema è legato a un servizio fotografico che ritraeva l’allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia in atteggiamenti privati. Le immagini avrebbero confermato una relazione tra i due, alimentando le voci di una separazione tra Sangiuliano e la moglie Federica Corsini. Quelle foto, mai pubblicate, sono state bloccate dall’intervento di Signorini, che le avrebbe acquistate per evitare che finissero su altre testate. Un’operazione che ha suscitato domande e che ha spinto alcuni a credere che dietro ci fosse Pier Silvio, con l’intento di utilizzare quelle immagini per fini politici.
L’accusa, nonostante le smentite, ha sollevato un polverone. Si vocifera che Berlusconi, preoccupato per l’ascesa di Giorgia Meloni e il crescente peso politico di Fratelli d’Italia, potesse aver pensato di utilizzare le foto per indebolire la leader di governo. “Niente di più lontano dalla verità,” ribadiscono fonti vicine a Berlusconi, sottolineando che “l’idea che Pier Silvio volesse intraprendere un’azione del genere è pura fantasia”.
Un favore che costa caro
Nell’intervista a Il Centro, Maria Rosaria Boccia ha affermato che la famiglia Berlusconi fosse a conoscenza delle foto, aggiungendo che un consigliere di Sangiuliano l’aveva informata di tutto. Dichiarazioni che hanno ulteriormente alimentato la tensione, gettando ombre su possibili contatti tra il clan Berlusconi e l’entourage di Sangiuliano.
Il ruolo di Alfonso Signorini, in tutto questo, è diventato cruciale. Il direttore di Chi non ha solo agito da mediatore, bloccando la pubblicazione delle foto, ma avrebbe anche cercato di proteggere la reputazione del ministro e di Boccia. Signorini ha parlato apertamente di un “favore” fatto a Sangiuliano, aggiungendo che in cambio avrebbe ricevuto in passato il supporto del politico per una recensione sul suo libro. Questo intreccio di favori reciproci ha sollevato sospetti su possibili conflitti d’interesse e accordi sottobanco.
Tensione tra Berlusconi e Signorini
La collaborazione tra Berlusconi e Signorini, fino ad ora basata su stima reciproca e fiducia, è stata messa a dura prova da questa vicenda. Pier Silvio, già impegnato nel delicato processo di consolidamento del gruppo Mediaset, non avrebbe mai voluto trovarsi al centro di uno scandalo di questo tipo. La sua posizione è chiara: nessun coinvolgimento diretto o indiretto nella vicenda delle foto, nessuna pressione politica. Tuttavia, il danno di immagine rischia di essere significativo, e la gestione della crisi non ha aiutato a placare le tensioni interne.
Le voci che girano nei corridoi di Cologno Monzese parlano di un clima sempre più teso. Signorini, da parte sua, ha cercato di mantenere un profilo basso, minacciando azioni legali contro chi ha diffuso indiscrezioni sui suoi interventi legati alle foto. Ma il rapporto con Berlusconi sembra irrimediabilmente compromesso. “Non si può più tornare indietro,” avrebbe confidato una fonte vicina alla famiglia.
Il ruolo di Meloni e il possibile impatto politico
Seppur lontana dalle polemiche dirette, anche Giorgia Meloni non può ignorare gli effetti che questo scandalo potrebbe avere. Le accuse su un possibile tentativo di pressione politica attraverso le foto di Sangiuliano e Boccia potrebbero alimentare speculazioni sul suo rapporto con il gruppo Mediaset e su quanto Berlusconi sia disposto a difendere i propri interessi politici.
Il caso non si risolverà presto e le ombre sui legami tra potere mediatico e potere politico restano fitte. Resta da vedere quali saranno le prossime mosse di Pier Silvio Berlusconi e se Signorini riuscirà a rimanere saldo alla guida di Chi, nonostante le crescenti pressioni.
Politica
Artisti contro Trump: chi ha vietato l’uso delle proprie canzoni nella campagna elettorale del tycoon
Trump, in corsa per diventare il 47esimo presidente degli Stati Uniti, ha incontrato la resistenza di numerosi artisti che non vogliono vedere la loro musica associata alla sua candidatura. Nel frattempo, Kamala Harris ottiene l’appoggio di Taylor Swift.
Le elezioni per il 47° presidente degli Stati Uniti si avvicinano a grandi passi, con Donald Trump in corsa per il Partito Repubblicano e Kamala Harris come rappresentante dei Democratici. Entrambi i candidati stanno intensificando i loro sforzi per guadagnare consensi, facendo leva su dibattiti, social media e il sostegno delle celebrità. Taylor Swift, ad esempio, ha dichiarato apertamente il suo sostegno a Harris. Tuttavia, sul fronte musicale, Trump si è trovato spesso in contrasto con diversi artisti che hanno vietato l’uso delle loro canzoni durante la sua campagna elettorale.
La denuncia di Neil Young e altri artisti contrari
Oltre ai numerosi artisti già noti per essersi opposti all’uso della loro musica, tra cui The Rolling Stones, Rihanna, Adele, Queen ed Elton John, anche Neil Young ha intrapreso azioni legali contro Trump, chiedendogli 150 mila dollari di risarcimento. Young ha presentato una denuncia in cui si legge: «Questa denuncia non intende mancare di rispetto ai diritti e alle opinioni di cittadini americani, liberi di scegliere il loro candidato preferito. Tuttavia, il querelante in buona coscienza non può tollerare che la sua musica sia usata come tema per una campagna di ignoranza e odio, che mira a dividere e che non riflette i valori dell’America».
Jack White e la reazione a “Seven Nation Army”
Anche Jack White, leader dei White Stripes, ha espresso il suo disappunto, vietando a Trump di utilizzare le sue canzoni. Dopo aver visto un video postato sui social in cui Trump saliva su un aereo con in sottofondo Seven Nation Army, White ha reagito duramente sui social media, scrivendo: «Non pensateci nemmeno di usare la mia musica, fascisti. C’è in arrivo una denuncia dai miei avvocati per questo».
ABBA, Aerosmith e Rolling Stones in lotta con Trump
Il gruppo svedese ABBA ha diffidato Trump dopo l’uso non autorizzato delle loro hit Dancing Queen, Money, Money, Money e The Winner Takes It All durante un comizio. Anche gli Aerosmith sono da tempo in contrasto con Trump. Dal 2015, Steven Tyler ha ripetutamente chiesto di non utilizzare i loro brani a scopo politico, e in un post su X ha scritto: «La nostra musica è per le cause delle persone, non per le campagne politiche».
Infine, i Rolling Stones potrebbero portare Trump in tribunale per l’uso non autorizzato delle loro canzoni, nonostante i vari ammonimenti. La band inglese, come molti altri, non vuole essere associata alla propaganda del magnate.
Politica
Genny Delon facce ride! Maria Rosaria Boccia al contrattacco, “I magistrati leggeranno le chat integrali e si faranno quattro risate”
Mentre Sangiuliano tenta di difendersi, la Boccia non si tira indietro e rilancia: “Sono io la vittima in tutta questa storia”. Convinta della sua innocenza, si affida alle chat integrali sequestrate, sicura che i magistrati “si faranno quattro risate”.
La telenovela Gennaro Sangiuliano – Maria Rosaria Boccia si arricchisce di un nuovo, esilarante capitolo. Questa volta è Maria Rosaria, l’influencer e imprenditrice già finita sulle prime pagine, a prendere il microfono e fare la sua versione dei fatti. In un’intervista a Luca Telese per Il Centro, ripresa dall’Ansa, la Boccia è andata dritta al punto: lei, e solo lei, è la vittima in tutta questa faccenda. E non ha nessun dubbio a riguardo.
“I magistrati leggeranno le chat e si faranno quattro risate”
Con l’entusiasmo di chi si sente in una soap opera di prima serata, Maria Rosaria ha chiarito come l’intera questione potrebbe risolversi in una grande risata collettiva, almeno per i magistrati. “Gli ottimi magistrati che giudicheranno adesso hanno in mano le prove che confermano per filo e per segno la mia versione,” ha dichiarato con sicurezza. E le prove, secondo lei, arrivano proprio dalle chat che l’ex ministro ha pensato bene di fornire per denunciare la donna. “Lì ci sono le nostre chat, i messaggi che lui mi ha inviato e che lui ha usato per la sua denuncia, non io,” ha spiegato con aria quasi divertita, aggiungendo che quando i magistrati leggeranno tutto “in integrale”, probabilmente rideranno come se avessero appena letto il copione di una commedia degli equivoci.
“Sono io la vittima!”
In effetti, per la Boccia è chiaro come il sole: “Se c’è una vittima, in questa storia sono io!” Ha raccontato con convinzione che il sequestro dei dispositivi digitali – una mossa degna di un colpo di scena hollywoodiano – metterà in chiaro le cose. “Penso che consultando i dialoghi integrali, quelli da cui il ministro si dichiara minacciato, si metteranno a ridere”. Perché sì, in questa sceneggiatura da manuale, i messaggi della chat sembrano più adatti a una sit-com che a una denuncia penale.
Il presunto attacco alla Meloni? “Perché mai dovrei farlo?”
Come ogni buon dramma che si rispetti, anche qui ci sono voci che girano e accuse improbabili. Alcuni la sospettano di voler colpire la Premier italiana, Giorgia Meloni. “Colpire Meloni? Mai! Perché dovrei?”, ha risposto la Boccia con una certa meraviglia, come se le avessero chiesto di scalare l’Everest in infradito.
E quando arriva il capitolo finale dell’intervista, le chiedono se abbia paura della denuncia. Maria Rosaria sorride e risponde con la stessa leggerezza con cui potrebbe decidere il suo prossimo post su Instagram: “Nessuna paura. Per tutti i motivi che le ho detto no: zero timori e fiducia piena negli ottimi magistrati inquirenti”.
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