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Gossip

Antonella Fiordelisi e il seno rifatto: “È una soddisfazione mostrarlo. Prima mettevo due push-up”

L’ex concorrente di Pechino Express e Grande Fratello svela il suo nuovo look e parla delle sue relazioni passate. “Ho sbagliato ad accettare troppo, ora so cosa voglio”. Sul presunto flirt con Giulio Fratini non si sbilancia, ma il gossip impazza. “Mi piace mostrarmi, ma non significa che io abbia solo quello da far vedere”.

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    Antonella Fiordelisi non si nasconde più. Dopo mesi di speculazioni sulla sua vita sentimentale, la ex concorrente di Grande Fratello e Pechino Express, oggi speaker radiofonica a Radio Kiss Kiss, ha deciso di raccontarsi senza filtri a Novella 2000. E lo fa nel suo stile: diretta, disinvolta e con una punta di provocazione.

    “L’ho rifatto due mesi fa ed è una soddisfazione mostrarlo”, confessa parlando del suo seno. “Prima mettevo sempre due reggiseni push-up l’uno sull’altro”, ammette con sincerità, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Un messaggio chiaro per chi, ancora oggi, si scandalizza se una donna decide di modificare il proprio corpo e non ha alcuna intenzione di nasconderlo.

    Ma non è solo questione di estetica. Fiordelisi è abituata a essere giudicata, spesso più per il suo aspetto che per la sua carriera. “Non penso di essere stupida solo perché sono bella”, sottolinea con una certa stizza. Laureata in Scienze Politiche, ex sportiva professionista e ora voce della radio, si è sempre divisa tra tv, social e gossip, ma ammette che il pubblico è più interessato alla sua vita privata che ai suoi successi professionali.

    E proprio sulla sua vita sentimentale l’attenzione è massima. Da settimane circolano voci su una possibile frequentazione con Giulio Fratini, imprenditore ed ex compagno di Elisabetta Gregoraci. Lei non conferma, ma neanche smentisce. “Sto frequentando qualcuno, non dico chi è, ma posso dire che è un ragazzo fantastico”, ha dichiarato. Un identikit che porta dritti a Fratini.

    “Non vive a Milano, è molto bello, molto dolce, molto intelligente. Forse non è il tipo di ragazzo che il pubblico si aspetta da me, perché ho sempre avuto uomini molto diversi da lui. Ma sono felice”, aggiunge, lasciando intendere che qualcosa di serio potrebbe esserci. Ma niente annunci ufficiali, almeno per ora. “Prima di uscire allo scoperto dobbiamo vedere come va, non voglio che si intromettano terze persone”.

    Questa prudenza sembra essere il risultato delle sue esperienze passate. “Nelle relazioni ho sbagliato ad accettare sempre tutto, avrei dovuto stoppare prima certi atteggiamenti. Quando si è innamorati capita di perdonare cose che non vanno bene”, ammette con un pizzico di amarezza. Ora, però, ha imparato la lezione: “Se una persona non fa qualcosa per te, tu non puoi fare tanto di più. In passato ho sempre dato tanto e non ho ricevuto abbastanza”.

    Le cicatrici delle storie precedenti si fanno sentire. “Nella mia vecchia relazione l’intromissione delle persone è stata determinante. Ho frequentato gente che riceveva in privato informazioni brutte e false su di me da parte dei miei haters. Non riuscivano a sopportarlo e la cosa finiva male. Ora voglio che un rapporto sia solido prima di renderlo pubblico”.

    Ma il gossip è un mostro difficile da tenere a bada, e Antonella lo sa bene. La sua immagine è sempre stata oggetto di discussione, tra chi la idolatra e chi la critica. “Mi mostro? Ok, c’è chi mi giudica per questo, ma io mi piaccio. Se indosso una scollatura non significa che ho solo quello da far vedere”, ribatte, mettendo a tacere i moralisti da tastiera.

    Dopo anni passati sotto i riflettori, Fiordelisi sembra aver trovato il suo equilibrio. Un po’ conduttrice, un po’ influencer, un po’ icona di gossip. Ma soprattutto una donna che sa quello che vuole, senza più bisogno di indossare due reggiseni per sentirsi sicura.

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      Gossip

      Clizia Incorvaia: “Sono stata tradita con mezza Italia”. La confessione che riapre vecchie ferite

      “Mi ha tradita con tantissime persone, con mezza Italia”, ha detto l’influencer. Parole che sembrano un chiaro riferimento all’ex marito Francesco Sarcina. Ma ora, sposata con Paolo Ciavarro, Clizia sembra finalmente aver ritrovato la serenità.

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        A volte il passato torna anche quando la vita sembra perfetta. Clizia Incorvaia ha sorpreso il pubblico con una confessione intima e dolorosa: “Io faccio parte del gruppo di persone tradite ripetutamente. Quella persona mi tradì con tantissime persone, con mezza Italia”. Un racconto diretto, senza filtri, che ha riportato alla luce uno dei capitoli più discussi della sua vita privata. L’influencer ha ammesso di essere ricorsa per anni alla psicoanalisi per superare il trauma e ritrovare fiducia in sé stessa.

        Il riferimento (quasi) esplicito

        Non ha fatto nomi, ma per molti il riferimento è chiaro: l’ex marito Francesco Sarcina, frontman de Le Vibrazioni, da cui Clizia si separò dopo una relazione burrascosa. Una storia finita anche per colpa di un tradimento incrociato con l’amico dell’artista, Riccardo Scamarcio. “Pensi che tu non vai più bene, inizi a diventare paranoica, insicura di te stessa”, ha spiegato Clizia, raccontando come i continui tradimenti abbiano minato la sua autostima e la percezione della propria femminilità.

        Oggi, una nuova vita

        Dopo anni difficili, Clizia Incorvaia sembra aver ritrovato equilibrio e felicità accanto a Paolo Ciavarro, con cui si è sposata e ha avuto un figlio, Gabriele. I due formano una delle coppie più amate della tv, sempre sorridenti e complici sui social. Ma la domanda resta: era davvero necessario tornare ancora su quel dolore? Forse sì, per liberarsene del tutto. O forse no, perché certe ferite, anche se guarite, lasciano sempre un segno. In ogni caso, Clizia oggi appare serena, bellissima e finalmente padrona della sua storia — anche di quella che ha fatto più male.

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          Gossip

          Rocío Muñoz Morales, la risposta a Raoul Bova è una stilettata musicale: «Ciao, ladro di pace… medaglia d’oro al più stronzo»

          Dopo giorni di voci su un presunto allontanamento da Raoul Bova e i rumor che coinvolgono anche Beatrice Arnera, Rocío Muñoz Morales pubblica una storia Instagram con frasi tratte da “La perla”, brano di Rosalía: parole che suonano come una risposta indiretta alla tempesta mediatica.

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            Rocío Muñoz Morales ha scelto la musica per dire ciò che finora non aveva commentato apertamente. E lo ha fatto con una storia Instagram destinata a rimbalzare ovunque. Due righe, poche parole, un chiaro riferimento ai gossip degli ultimi giorni: «Ciao, ladro di pace», «Playboy, un campione».

            Il riferimento a Rosalía e quel testo che parla da solo
            Non è farina del suo sacco: Rocío ha citato le strofe di La perla, una delle tracce più discusse dell’ultimo album di Rosalía, Lux. Un brano dedicato a un “rubacuori senza cuore, medaglia olimpica d’oro al più stronzo”, come prosegue la canzone. Parole forti, che parlano di delusione, di ferite e di relazioni tossiche. Non serve essere esperti di retorica per capire che la scelta del testo è tutto tranne che casuale.

            Il contesto mediatico: la voce di crisi
            La storia arriva proprio mentre i social e le cronache rosa parlano di una presunta crisi tra Rocío e Raoul Bova, coppia consolidata dal 2013 e genitori di due bambine. Negli ultimi giorni si è aggiunto un ulteriore elemento alla narrazione: la vicinanza sul set tra Bova e l’attrice Beatrice Arnera, compagna di scena nella prossima fiction Rai. Tanto è bastato per accendere la miccia del gossip. Rocío non ha mai risposto direttamente, ma la storia condivisa sembra un commento elegante e avvelenato allo stesso tempo.

            La strategia del messaggio indiretto
            Nessuna dichiarazione ufficiale, nessuna smentita, nessun attacco frontale. Solo un verso musicale, selezionato con cura, che ha l’effetto preciso di trasformarsi in un messaggio pubblico senza che lei debba pronunciare una parola. Un metodo tipico dell’era social, dove si comunica più con ciò che si allude che con ciò che si dice.

            La rete ha immediatamente interpretato il gesto come una presa di posizione: non uno sfogo, ma una risposta misurata, cucita addosso a una donna che non ama l’esposizione polemica ma sa perfettamente come farsi capire.

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              Personaggi

              Amanda Lear torna a parlare di Dalí: «Era innamorato pazzo di me, ma non poteva soddisfarmi né aiutarmi»

              Amanda Lear riporta alla luce aneddoti del suo legame con Salvador Dalí: un rapporto fatto di ossessioni eleganti, formalità infinite e confessioni inattese. «Mi adorava, ma restava prigioniero della religione e della moglie», racconta la musa, che svela come il pittore vivesse in un tempo tutto suo, tra aristocratici immaginari, tabù cattolici e il rifiuto categorico che lei fosse vista come un’amante.

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                Amanda Lear non smette mai di ritornare sul suo capitolo più iconico: Salvador Dalí. E questa volta lo fa con una serie di pillole che riportano il pubblico direttamente negli anni in cui la diva era la musa più misteriosa d’Europa. «Dalí era innamorato pazzo di me», dice, con quella naturalezza che solo lei può permettersi. Un innamoramento strano, quasi metafisico, perché il pittore sapeva perfettamente di non poterla “soddisfare”, come confessa Amanda con un sorriso tagliente.

                Un amore fuori dal tempo
                Lear racconta un Dalí che parlava e si muoveva come un aristocratico del Settecento. «A lui piacevano le contesse, le principesse», spiegando come il maestro avesse un’attrazione quasi teatrale per tutto ciò che odorava di nobiltà. Il rapporto tra loro era intimo ma formalissimo: «Ci siamo sempre dati del lei», rivela, come se anche nella privacy ci fosse una scenografia da rispettare.

                Cattolico, geloso e rigidissimo
                La diva rivela un tratto meno noto dell’artista: la sua religiosità. «Era religiosissimo, tradizionale. Non eravamo sposati e non gli piaceva l’idea che si pensasse fossi la sua amante». Un’improvvisa pruderie che stride con l’immagine del genio eccentrico e libertino che il mondo conosce. Dalí, invece, con Amanda si muoveva come un uomo d’altri tempi, timoroso del giudizio e legato a un rigore quasi clericale.

                La verità su soldi, gelosie e limiti
                Lear aggiunge un dettaglio che colpisce: «Sapeva che non avevo soldi, ma mi diceva: “Piccola Amanda, vorrei aiutarla, ma non posso. Ho una moglie e sono cattolico”». Una frase che vale più di mille biografie, perché mostra un Dalí incapace di rompere la gabbia delle proprie regole. Un uomo combattuto tra fascinazione e moralismi, tra la sua musa e Gala, la compagna di una vita.

                E Amanda, ancora una volta, glielo perdona con eleganza.

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