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Gossip

I conduttori di Mattino 4 ai ferri corti? La Panicucci e Poletti, me contro te!

A Cologno Monzese di parla con insistenza del clima tutt’altro che sereno dietro le quinte tra federica Panicucci e >Roberto Poletti nel programma del mattino di Rete 4. A inizio gennaio i vertici Mediaset avevano cancellato la trasmissione, salvo poi piazzarla in palinsesto in extremis…

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    Ormai è da quasi un anno che Federica Panicucci e Roberto Poletti entrano nelle case degli spettatorio di Rete 4 , alla guida del rotocalco Mattino 4. Fino ad oggi i due hanno sempre mostrato un buon feeling tra di loro. Pare che il dietro le quinte riveli una realtà diametralmente opposta. E’ quello che sostiene il collega giornalista Giuseppe Candela sul portale Dagospia.it (il sito di Roberto D’Agostino), che ha rivelato di essere venuto a conoscenza che tra i due presentatori pare ci sia della maretta…

    All’origine del dissidio l’atteggiamento da primadonna di Federica?


    Ma quale sarà il motivo per cui pare non scorra più buon sangue tra Roberto Poletti e la sua collega nel dietro le quinte di Mattino 4? A svelare l’arcano ci ha pensato sempre Giuseppe Candela sul portale di news Dagospia.it. Secondo le informazioni in mano algiornalista sembra che Poletti abbia poco gradito alcuni presunti atteggiamenti tenuti dalla collega: “Poletti soffrirebbe l’atteggiamento da primadonna di Panicucci in video. Lei si allarga, gli toglie la parola, si sente la conduttrice unica e tratta il collega come una ‘spalla’…”

    In onda tutto rose & fiori

    Ovviamente si tratta di rumor non confermati, visto che ufficialmente i rapporti tra i due presentatori appaiono assolutamente ottimi. In effetti in onda il giornalista è sempre stato cortese nei confronti della collega, esprimendo la sua più totale stima. Quale sarà quindi la verità?

    Programma in chiusura?

    Il giornalista di Dagospia.it si chiede inoltre per quanto tempo Mattino 4 resterà in programmazione, lasciando intendere che il futuro del programma risulterebbe piuttosto incerto, nonostante i buoni ascolti ottenuti fino a questo momento. Difatti anche le ultime puntate hanno registrato un ascolto medio di quasi 220mila spettatori, con uno share superiore al 4.00%, numeri in linea con la media di rete. C’è però da dire che nel periodo estivo la soap opera Tempesta d’amore proposta in sostituzione temporanea ha raggiunto numeri decisamente superiori…

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      Reali

      William e Kate vincono la causa per la privacy contro Paris Match: stop alle foto rubate della vacanza

      Le foto, pubblicate ad aprile dal magazine Paris Match, ritraevano William, Kate e i tre figli sulle piste da sci durante una vacanza familiare. La Corte ha stabilito che si trattava di un momento di vita privata e ha riconosciuto la violazione della privacy, ribadendo il diritto alla riservatezza anche per i reali.

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        In pubblico sono la coppia più osservata del Regno Unito. In privato, però, William e Kate restano due genitori che difendono con fermezza la propria famiglia. E questa volta hanno ottenuto una vittoria piena: il tribunale francese ha accolto il ricorso dei principi di Galles contro Paris Match, che lo scorso aprile aveva pubblicato fotografie non autorizzate scattate durante una vacanza sulla neve con i tre figli.

        Le immagini ritraevano la coppia con George, Charlotte e Louis sulle piste, in un contesto chiaramente familiare e lontano dagli impegni ufficiali. Uno scenario che per le autorità giudiziarie francesi rientra a pieno titolo nella sfera privata. Il verdetto ha riconosciuto la lesione della privacy e sancito che, anche quando si tratta della famiglia reale inglese, i momenti di vita quotidiana devono essere tutelati.

        Una linea ferma sulla famiglia
        Non è la prima volta che William e Kate difendono con decisione il diritto a crescere i propri figli lontano dai riflettori. Negli anni, i principi hanno adottato una strategia chiara: condividere immagini ufficiali, spesso scattate dalla stessa principessa del Galles, e mantenere il massimo riserbo su tutto ciò che riguarda la sfera domestica. Un equilibrio che, nella maggior parte dei casi, la stampa britannica ha rispettato, soprattutto dopo la tragica vicenda di Lady Diana.

        In Francia, però, la storia è diversa: la battaglia legale dei Cambridge contro la stampa transalpina dura da anni. Celebre l’azione giudiziaria per le foto pubblicate nel 2012 mentre Kate prendeva il sole in bikini in una residenza privata. Anche allora, il giudice diede ragione ai reali.

        Una sentenza simbolica
        La decisione contro Paris Match non è solo una vittoria giuridica. È un segnale ribadito con forza: la popolarità non giustifica intrusioni arbitrarie. Il confine tra interesse pubblico e voyeurismo mediatico, soprattutto quando coinvolge minori, non è negoziabile.

        Per William e Kate, è anche un modo per proteggere un equilibrio fragile: quello di una normalità possibile solo a patto di blindare i momenti lontani dagli eventi ufficiali. E mentre i principi continuano a rappresentare la monarchia con un’immagine moderna e misurata, i tribunali confermano che anche i futuri sovrani hanno diritto a una vacanza in pace, senza teleobiettivi nascosti nella neve.

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          Personaggi

          Eva Grimaldi: “Ho rischiato la vita per un intervento al seno. Un anno intero con una sola protesi”

          Ospite nel programma di Caterina Balivo, Eva Grimaldi ripercorre gli anni dei sette interventi estetici e l’infezione che le ha quasi tolto la vita. “Mi sono ritrovata con un seno solo nel momento di massimo successo. Ma oggi amo le mie cicatrici.”

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          Eva Grimaldi

            Nel salotto di La volta buona, il talk show pomeridiano di Rai 1 condotto da Caterina Balivo, Eva Grimaldi ha scelto di parlare senza filtri di una parte dolorosa della sua vita: gli interventi estetici subiti negli anni per inseguire un ideale di bellezza. “Ho fatto sette operazioni al seno — ha raccontato —, tutto è cominciato quando avevo 26 anni. All’inizio portavo la taglia zero e volevo un po’ di femminilità in più. Poi ho continuato: prima la seconda, poi la terza, poi la quarta. Finché è arrivato il disastro.”

            Dietro la ricerca di un décolleté perfetto, si nasconde una storia di sofferenza e di paura. “Una protesi si è infettata. Ero andata dal miglior chirurgo, ma non è stato in grado di intervenire nel modo giusto. Anziché rimuoverla, ne ha messa un’altra sopra, e il seno si è gonfiato in modo anomalo. Ho iniziato a stare malissimo.”

            “Avevo la febbre a 42: ero più morta che viva”

            Il racconto di Eva è crudo, ma necessario: “Avevo la febbre a 42, ero più morta che viva. Nessuno capiva quanto fosse grave. Ho rischiato la setticemia, e solo l’intervento di un altro chirurgo mi ha salvata.” Il nuovo medico ha dovuto rimuovere completamente la protesi infetta, lasciandola con un solo seno per un intero anno.

            “È stato il periodo più difficile della mia vita — confessa l’attrice —. Ero nel pieno della carriera, giravo un film con Remo Girone e c’era una scena di nudo. Non avevo detto nulla a nessuno, inventavo scuse, parlavo di una fistola al seno per evitare domande. Mi coprivo come potevo.”

            Remo Girone, racconta, fu una presenza discreta e preziosa: “È stato un vero signore. Quando gli ho confidato la verità, mi ha sostenuta e aiutata a superare la vergogna.”

            “Un seno solo nel momento di massimo successo”

            Per Eva Grimaldi, quel periodo rappresenta un punto di svolta. “Per un anno ho vissuto con un seno solo, in un mondo in cui l’immagine era tutto. Ma è proprio lì che ho capito quanto fosse fragile la mia autostima e quanto stessi cercando approvazione nel posto sbagliato.”

            L’attrice, oggi 63 anni, ammette di aver imparato ad accettarsi: “Oggi non rifarei mai nulla di tutto questo. Ho imparato a volermi bene, a non confondere la bellezza con la perfezione. Le mie cicatrici sono il segno di quello che ho superato.”

            La riflessione: tra estetica e consapevolezza

            Il racconto di Grimaldi riaccende un dibattito sempre più attuale: quello sul rapporto tra chirurgia estetica, autostima e pressioni sociali. Negli ultimi anni, secondo la Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE), gli interventi estetici in Italia sono in costante aumento, soprattutto tra le donne tra i 25 e i 45 anni. Ma i medici ricordano l’importanza di rivolgersi a professionisti certificati e di comprendere i rischi reali di ogni operazione.

            Eva Grimaldi oggi parla con la serenità di chi ha attraversato il dolore e ne è uscita trasformata: “Ho vissuto sulla mia pelle cosa significa affidarsi a chi non ti ascolta. Oggi voglio che la mia storia serva da esempio: la chirurgia non è un gioco, e la vera bellezza è sentirsi bene dentro, non davanti allo specchio.”

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              Gossip

              Claudia Gerini tra amori, bugie e telefoni spiati: «Controllavo i cellulari dei fidanzati, ma non ho mai trovato nulla»

              A pochi giorni dall’uscita del film Fuori la verità, Claudia Gerini svela retroscena sentimentali e familiari: «Sì, spiavo i telefoni. E niente: o erano fedeli o cancellavano tutto». Da due anni vive una storia con il banker Riccardo Sangiuliano, cugino dell’ex ministro: «Mi ha baciata dopo 25 anni che ci conoscevamo». E sulle figlie Rosa e Linda: «Sempre prima dei film, non abbiamo mai litigato con i loro padri. A Natale siamo tutti insieme».

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                Quando Claudia Gerini racconta se stessa, lo fa con quella ironia lucida che l’ha sempre resa una delle attrici più amate. Alla vigilia dell’uscita di Fuori la verità, il film di Davide Minnella che la vede protagonista dal 6 novembre, l’attrice confessa di aver un tempo scelto metodi… investigativi per difendersi dalle bugie amorose. «Ho spiato i cellulari dei miei fidanzati», ammette al Corriere. «E non ho trovato niente. Eh, sono tutti bravi a cancellare».

                Niente scene da film drammatico, nessuna scoperta clamorosa. Solo la consapevolezza che, alla fine, la verità trova sempre la sua strada — e a volte passa da una schermata sbloccata per caso. O per volontà.

                Oggi però, il capitolo gelosie è chiuso. «Sono fidanzatissima e innamoratissima», dice. Da due anni vive una relazione con Riccardo Sangiuliano, banker romano, cugino dell’ex ministro della Cultura. Una storia nata dopo 25 anni di conoscenza: «Un giorno mi ha baciata. Una rarità: gli uomini non si fanno più avanti». Sangiuliano, racconta, l’ha conquistata senza effetti speciali. «È intelligente, preparato. E io l’ho conosciuto prima del suo problemone», scherza alludendo al terremoto politico che ha travolto il cugino.

                Il passato sentimentale di Gerini resta scolpito in due nomi importanti: Alessandro Enginoli e Federico Zampaglione, padri delle sue figlie Rosa, 21 anni, e Linda, 16. Due rapporti finiti, ma non spezzati. «Non abbiamo mai avuto conflitti. Le mie figlie sono sempre venute prima dei film. I Natali li passiamo con i loro due padri».

                Una famiglia allargata che funziona, anche per scelta di stile di vita. «Mi sono sempre ricordata cosa ci aveva unito. Per me è innaturale cancellare una persona con cui hai condiviso un pezzo di vita».

                A 53 anni, Gerini non sente il peso del tempo: «Matura per quello che ho fatto, giovane per quello che voglio ancora». Oggi vede le sue figlie crescere e si scopre «un po’ malinconica, ma felice». Nessuna gelosia per i loro primi amori: «Se trovano l’amore nel modo giusto, sono felice».

                E mentre la vita privata corre serena, sul lavoro non si ferma mai: dopo Fuori la verità, sono in arrivo un film con Marco Giallini e un altro girato in Romania. Dalle bugie smascherate ai sentimenti veri, Gerini resta fedele alla sua natura: intensa, libera, capace di ridere anche quando la verità pizzica.

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