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Il fragile equilibrio tra corpo e ricerca di identità mettono in crisi il re del botox Giacomo Urtis

La storia del giovane chirurgo è un esempio complesso ma significativo di come il successo esteriore non sempre rifletta il benessere interiore.

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    Noto come il “re del botox”, Giacomo Urtis, è una figura singolare nel panorama italiano della chirurgia. Fama internazionale, personalità televisiva e personaggio pubblico controverso, il chirurgo estetico ha fatto spesso parlare di sédi per la sua vita professionale e personale. Tuttavia, dietro i riflettori e il sorriso ammaliante, Urtis ha recentemente rivelato di attraversare un periodo difficile, segnato da problemi psichiatrici e da una profonda trasformazione personale.

    Un percorso tra successo e difficoltà

    Nato a Caracas, Venezuela, il 28 settembre 1977, Giacomo Urtis ha trascorso la sua infanzia tra il Sud America e la Sardegna, dove si è trasferito per completare gli studi. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Sassari e una specializzazione in Dermatologia e Venereologia, ha intrapreso una carriera fulminante nel campo della chirurgia estetica. Con il tempo, è diventato un punto di riferimento per numerosi VIP, aprendo cliniche a Roma, Milano e Londra. E nonostante il suo successo professionale, Urtis ha recentemente ammesso di aver affrontato gravi problemi personali. In uno sfogo sui social, ha dichiarato. “Ho avuto grossi problemi sul lavoro che addirittura non mi permettono neanche di lavorare, problemi psichiatrici. Sto andando dalla psichiatra, dalla psicologa da tre mesi ormai”. Ha inoltre aggiunto che sta assumendo psicofarmaci per gestire la situazione e che, grazie a queste terapie, si sente già meglio.

    Una relazione difficile e il controllo ossessivo

    Nel suo racconto, Urtis ha parlato anche di una relazione sentimentale complicata con un giovane calabrese durata oltre un anno. “È stato un anno di inferno,” ha raccontato, descrivendo una situazione in cui si sentiva controllato costantemente dal partner, con chiamate e messaggi incessanti. Questa relazione, ha ammesso, ha contribuito a peggiorare il suo stato mentale e lo ha spinto a cercare supporto psicologico.

    Urtis e la sua transizione verso Jenny

    Un altro aspetto rilevante del percorso di Urtis è la sua evoluzione identitaria. Negli ultimi anni, ha iniziato a esplorare il suo lato femminile, presentandosi pubblicamente come Jenny. “Ogni tanto mi sento Giacomo, ogni tanto Jenny,” ha dichiarato in un’intervista a Novella 2000. Questa fase di transizione ha suscitato molta curiosità e dibattito, ma per Urtis rappresenta una ricerca di autenticità e serenità interiore. A Radio 24 ha spiegato: “Sto prendendo ormoni, ma non penso per ora di fare interventi chirurgici definitivi. Voglio poter mettere un perizoma come un’altra dottoressa. Per ora ho fatto circa 40 interventi estetici.” Questa ricerca di equilibrio tra corpo e identità sembra essere parte integrante del suo percorso di guarigione. Ma nonostante le difficoltà, Urtis si mostra determinato a riprendere in mano la sua vita. La speranza è che possa trovare un equilibrio tra la sua vita professionale e personale, continuando a ispirare coloro che affrontano sfide simili.

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      Personaggi

      Flavio Briatore contro il Vaticano: «Selfie davanti alla bara di Papa Francesco, sembrava il circo. Vergogna!»

      Mentre migliaia di fedeli rendevano omaggio a Papa Francesco, in molti si sono scattati selfie accanto alla bara, scatenando la rabbia di Briatore: «Momento sacro trasformato in spettacolo da baraccone. Mancanza totale di rispetto».

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        Flavio Briatore furioso con il Vaticano: «Sembrava il circo» Non le manda certo a dire Flavio Briatore, e questa volta nel suo mirino finisce nientemeno che il Vaticano. L’imprenditore piemontese, abituato a dire ciò che pensa senza troppi filtri, ha criticato aspramente la gestione delle giornate di omaggio a Papa Francesco, accusando la Santa Sede di aver trasformato un momento solenne in uno “spettacolo da circo”.

        Tutto nasce dalla decisione di permettere ai fedeli, accorsi in massa nella Basilica di San Pietro, di scattare fotografie e perfino selfie accanto alla salma del Pontefice. Una scelta che ha lasciato perplessi molti osservatori, ma che Briatore ha commentato senza mezzi termini: «Sembrava di stare al circo. Gente che si faceva selfie davanti alla bara di Papa Francesco… ma stiamo scherzando? Un conto è portare un saluto, un altro è usare un momento di dolore per farsi vedere sui social», ha dichiarato in un video pubblicato sul suo profilo Instagram.

        Nel filmato, visibilmente contrariato, Briatore si scaglia non solo contro chi ha approfittato del momento per scattarsi foto da pubblicare in rete, ma anche contro il Vaticano, reo – a suo dire – di non aver posto un freno a quello che definisce «un vero e proprio scempio». «In un momento sacro come questo ci voleva più rispetto, più dignità», ha aggiunto.

        Il gesto di chi ha fotografato la bara, o addirittura si è immortalato sorridendo accanto al feretro, ha indignato molti anche sui social. Tra i casi più chiacchierati, quello di Nathaly Caldonazzo, showgirl ed ex concorrente di reality, che aveva postato una foto con la bara sullo sfondo, salvo poi cancellarla dopo una valanga di critiche.

        Tra i commenti al video di Briatore, in effetti, si leggono moltissime voci d’accordo con lui: «Hai ragione Flavio, sembrava una sagra», «È stato imbarazzante vedere certe scene», «Il rispetto prima di tutto». Alcuni utenti, tuttavia, difendono il diritto dei fedeli a conservare un ricordo personale di un momento storico.

        In ogni caso, il tema sollevato da Briatore rimane aperto: fino a che punto la necessità di partecipazione emotiva e quella di condivisione social possono convivere, senza scadere nell’irriverenza? Una domanda che, di fronte a episodi come questo, sembra destinata a far discutere ancora a lungo.

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          Personaggi

          Monica Setta contro il «GialappaShow»: “Satira sì, ma difendo il mio programma”

          Monica Setta non si dice offesa dall’imitazione di Giulia Vecchio, ma si muove per tutelare il suo nome e il programma di Rai2, denunciando il rischio di una deriva social dannosa.

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            Bene ma non benissimo. Monica Setta, protagonista del programma Storie di donne al bivio su Rai2, ha deciso di muoversi legalmente dopo essere stata oggetto di una imitazione nel GialappaShow di Tv8. La giornalista, pur riconoscendo il valore della satira, ha chiesto ai suoi legali di scrivere alla rete per “evitare la deriva social e tutelare il marchio Rai” legato al suo programma.

            Nonostante il tono tutto sommato disteso con cui ha commentato l’accaduto, Monica Setta ha sollevato un problema concreto: cercando il suo nome online, i primi risultati che emergono riguardano la parodia di Giulia Vecchio piuttosto che il suo lavoro effettivo. “Questo genera confusione nei lettori”, ha spiegato, chiarendo che la sua azione non è motivata da permalosità personale, ma da una precisa esigenza di tutela della propria immagine professionale.

            La giornalista ha voluto comunque sottolineare di non mettere in discussione il diritto di satira: “Ormai lo sport nazionale è fare la mia imitazione e mi fa anche piacere, perché è un omaggio al successo di Storie di donne al bivio. Non ho mai pensato di bloccare la Gialappa, anche se le centinaia di messaggi che mi arrivano parlano di body shaming. La satira fa il suo mestiere, dà fastidio e mi sta bene”.

            Tuttavia, i legali di Setta hanno ritenuto necessario agire. “Non mi sono offesa, ho 60 anni e se avessi voluto mi sarei rifatta come tante colleghe, ma sono contraria alla chirurgia plastica e alle rappresentazioni difformi dalla realtà oggettiva”, ha precisato. Nella parodia del GialappaShow, Giulia Vecchio interpreta infatti una Setta estremamente caricaturale, intenta a intervistare personaggi femminili improbabili con domande imbarazzanti su sesso e morte.

            Nel frattempo, Monica Setta si gode il successo reale del suo programma. Storie di donne al bivio tornerà su Rai2 anche quest’estate, con nuove puntate previste a giugno e luglio in prima serata. “È stata una stagione record”, ha dichiarato soddisfatta. “Il programma ha funzionato in ogni collocazione portandosi tre punti e mezzo sopra la media di rete”.

            Quanto alla ricetta del successo, la conduttrice è chiara: “Ingredienti metaforicamente a chilometro zero, poco costosi ma di qualità, e la mia storica prudenza. Mi avevano chiesto di partire subito con le prime serate a inizio 2025, ma preferisco aspettare: da buona artigiana, voglio che la torta sia ben cotta prima di tirarla fuori dal forno”.

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              Personaggi

              Il ritorno di fiamma: Antonino Spinalbese si è ri-innamorato di Belen per il bene della loro figlia Luna Marì

              Al reality The Couple, Spinalbese si confessa: dalla paternità che gli ha cambiato la vita al legame profondo con la Rodriguez, trasformato in un nuovo amore familiare.

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                Nel reality The Couple, Antonino Spinalbese ha mostrato un lato intimo e inedito, lontano dalle luci del gossip che lo hanno spesso circondato per la sua relazione con Belen Rodriguez. Durante una conversazione toccante, l’hairstylist ha condiviso riflessioni profonde sulla sua paternità e sul legame trasformato con la showgirl argentina, rivelando un amore che si è rinnovato in una forma diversa, ma altrettanto autentica. Insomma ci ha ripensato…

                Tutto per favorire la figlia Luna Marì

                L’amore tra mamma Belen e Antonino è culminato nella nascita di Luna Marì, il 12 luglio 2021, un evento che ha segnato profondamente la vita di Antonino. “Io quando esco da lavoro, il mio primo pensiero è mia figlia. Lei è la motivazione a tutto. Ho scoperto qual è la vera felicità. Da padre separato, devo abituarmi anche al distacco,” ha confessato con la voce rotta dall’emozione.

                La paternità che sconvolge la vita…

                Spinalbese ha parlato della paternità come un viaggio di trasformazione, fatto di dedizione e amore incondizionato. “Lei mi ha dato una nuova dimensione di vita,” ha aggiunto riferendosi a Luna Marì, la figlia che condivide con mamma Belen. Questa esperienza lo ha spinto a riflettere sul ruolo della famiglia e sull’importanza di mantenere un legame saldo, anche dopo la separazione dalla madre della sua bambina. In uno dei momenti più emozionanti del programma, Antonino ha sorpreso tutti con una confessione sincera: “Posso accettare qualsiasi cosa pur di farla felice. Mi sono ri-innamorato di sua madre, dei suoi zii, dei suoi nonni. Io vivo per il sorriso di mia figlia.” Parole che hanno fatto il giro del web e catturato il cuore del pubblico, alimentando speculazioni su un possibile riavvicinamento con Belen Rodriguez. Più che di gossip si potrebbe parlare di un amore evoluto. Ovvero quello familiare, che oggi ruota intorno al benessere della loro bambina e alla costruzione di un rapporto più armonioso per il terzetto. Con l’intervista babbo Antonino dimostra o di essere un uomo maturo, capace di mettere da parte rancori personali per il bene di sua figlia.

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