Connect with us

Personaggi

Roberta Bruzzone: «Non mi pento di non aver fatto figli, la mia scelta è libertà»

La criminologa più famosa d’Italia rivendica con fierezza la sua decisione di non diventare madre.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Pur criminologa Roberta Bruzzone è salita alla ribalta per alcuni dei casi di cronaca italiana, come l’omicidio di Sarah Scazzi e la strage di Erba. La criminologa non ha mai fatto mistero della sua scelta di non avere figli. Una decisione presa molti anni fa e che oggi, a distanza di tempo, rivendica con orgoglio e serenità. In un’intervista al quotidiano Libero, Bruzzone ha ribadito la sua posizione, definendola una scelta consapevole e liberatoria. «Una scelta che ho fatto tantissimi anni fa e sulla quale non sono mai tornata», ha dichiarato la criminologa. «Ho sempre pensato che la mia strada fosse un’altra e ritengo di aver avuto ragione. Se avessi avuto dei figli, non avrei potuto realizzare tanti altri aspetti della mia vita che mi nutrono molto di più. Quindi è una scelta che rivendico con estrema consapevolezza e anche con estrema serenità».

    Il messahhio di Roberta Bruzzone “è considerato un messaggio pericolosissimo”

    Per Roberta Bruzzone, la decisione di non diventare madre rappresenta una forma di libertà e di autorealizzazione. «Il mio è considerato un messaggio pericolosissimo», ha spiegato, «perché dimostra alle donne che la scelta della maternità, veicolata ancora come unica alternativa possibile per realizzarsi sin dalla prima infanzia, non è assolutamente altro che un’opzione, non la soluzione a tutte le tue problematiche o la realizzazione di te in quanto essere umano». La criminologa, che ha sempre vissuto la sua vita professionale e personale con grande determinazione, non si è lasciata condizionare dagli stereotipi sociali. Oggi, a 55 anni, può guardare indietro con soddisfazione e senza rimpianti. La sua vita è ricca di passioni e progetti: oltre al suo lavoro come criminologa, consulente e docente universitaria, Roberta Bruzzone ha fondato la CSI Academy, un’accademia dedicata alla formazione e alle consulenze in scienze forensi e criminologia investigativa. Ma non è tutto.

    La mia banda suona il rock

    La vita privata di Roberta Bruzzone è altrettanto intensa e appagante. Insieme a suo marito, con il quale condivide una grande passione per la musica, ha fondato una rock band. «Ormai è cosa nota, abbiamo una rock band con la quale ci esibiamo nei locali», ha raccontato. Suo marito, un bravo musicista, è l’autore di tutte le musiche che accompagnano sia la serie Nella mente di Narciso che i suoi spettacoli a teatro. Bruzzone è anche una presenza fissa nel panorama televisivo italiano. Dopo aver partecipato a programmi come Ballando con le Stelle in veste di esperta psicologica, è pronta a tornare in TV con nuove puntate de La mente di Narciso, un format che esplora le dinamiche psicologiche dietro i crimini più efferati.

    Ma la scelta di non avere figli non è stata una rinuncia?

    «E’ stata una forma di autodeterminazione. La mia vita è piena e appagante», ha concluso. «Ho scelto di seguire le mie passioni, il mio lavoro e i miei sogni. E non cambierei nulla di quello che ho fatto».

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Personaggi

      Kim Kardashian finisce nel mirino per il piercing alla mano della figlia 12enne

      Una vacanza romana diventa terreno di controversie quando North West sfoggia un dermal piercing al dito. Il web esplode tra allarmi medici, critiche genitoriali e difese inaspettate.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

      Kim Kardashian finisce nel mirino per il piercing alla mano della figlia 12enne

        Roma, agosto 2025. Immortalate fuori dal ristorante Pierluigi, Kim Kardashian e sua figlia North West, 12 anni, hanno catalizzato l’attenzione social. L’elemento più discusso? Un apparente piercing dermico al dito medio della giovane. La notizia ha sollevato ondate di critiche e preoccupazione tra esperti e utenti.

        I dermal piercing—o piercing single-point—non hanno fori d’ingresso e d’uscita separati per il gioiello, perché sono ancorati direttamente nella pelle. Healthline sottolinea i rischi tipici: infezioni, rigetto, cicatrici. Inoltre, la Lulu Ave, azienda specializzata nel settore, avverte che i piercing sulle mani sono particolarmente delicati per via dell’uso costante e della facilità di gonfiare o urtare il gioiello.

        Dai social emerge subito un coro di dissenso. Su Reddit, un utente ha commentato: “Sembra infetto!”, mentre un altro ha tuonato: “Chi diamine fa un piercing a una 12enne? Mio figlio a quell’età nemmeno l’orecchio l’aveva bucato.” Altri hanno criticato la scelta di un pierci ng così vistoso e rischioso in tenera età.

        Ma non tutti hanno condannato. Qualcuno lo ha definito un “buon compromesso” se la figlia desiderava quel tipo di espressione estetica. Un altro ha difeso Kim: “Fate un passo indietro… è una scelta personale.”

        La questione del piercing non è stata l’unica a suscitare scalpore. North è stata fotografata con un corsetto e minigonna, un look che molti hanno giudicato inadeguato per la giovane età, evocando richieste di tutela dell’innocenza infantile.

        Per Kim, questo è uno dei tanti momenti di scrutinio sul suo ruolo di madre: da scelta dei look a messaggi educativi, ogni sua decisione è sotto la lente mediatica. Ma lei rivendica la propria libertà educativa, fin qui tollerata dalla sua fanbase. Tuttavia stavolta il livello di opposizione è netto: “Ha solo 12 anni. Non è troppo presto per certe cose?”, scrive un follower.

        Niuna dichiarazione ufficiale è arrivata dal team Kardashian. Il dibattito però resta aperto: da una parte chi grida allo scandalo, dall’altra chi difende la libertà di espressione. Chi decide dove finiscono la guida genitoriale e inizia il desiderio di indipendenza personale? La domanda resta.

          Continua a leggere

          Personaggi

          Fabrizio Corona battezza il figlio Thiago: un giorno di gioia e rinascita nella chiesa di Santa Maria del Carmine

          Tra fede, emozione e simbolismo, Fabrizio Corona condivide sui social le immagini del battesimo del figlio, parlando di serenità e nuovi inizi. Una cerimonia che suggella anche l’amicizia con il suo storico legale.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

          corona

            Un momento di pace, intimità e rinascita per Fabrizio Corona, che questa mattina, 18 ottobre, ha battezzato il suo primogenito Thiago, nato il 21 dicembre 2024, nella parrocchia di Santa Maria del Carmine a Milano. L’ex re dei paparazzi ha condiviso la gioia del momento con i suoi follower, pubblicando un video sui social accompagnato da un messaggio semplice ma carico di significato:

            “Thiago, che tu possa essere sereno e stare bene.”

            Parole che lasciano trasparire un’emozione autentica, quella di un padre che, dopo anni di vita turbolenta, cerca oggi di costruire una dimensione familiare più stabile e consapevole.

            Accanto a lui, durante la cerimonia, la compagna Sara Barbieri, madre del piccolo, che ha accompagnato con dolcezza ogni momento del rito. Presenti solo familiari e amici intimi, in un’atmosfera raccolta e discreta, come voluto dallo stesso Corona.

            I padrini: l’avvocato e amico Ivano Chiesa ed Eva Sanna

            A suscitare curiosità sono stati i nomi dei padrini scelti per il piccolo Thiago. Corona ha voluto al suo fianco due figure di riferimento nella sua vita personale e professionale: l’avvocato Ivano Chiesa e Eva Sanna.

            Ivano Chiesa, classe 1958, è uno dei penalisti più noti d’Italia. Nato a Monza, si è laureato con lode in giurisprudenza all’Università di Milano, iniziando la carriera in uno studio legale del capoluogo lombardo prima di aprire il proprio studio. Durante gli anni di Mani Pulite, ha seguito casi di grande risonanza mediatica, distinguendosi per rigore e competenza.

            Negli ultimi anni, Chiesa è diventato il legale di fiducia di Fabrizio Corona, difendendolo in diversi procedimenti giudiziari e accompagnandolo in un percorso di recupero personale e pubblico. La sua presenza al battesimo, in veste di padrino, non è solo simbolica: rappresenta un legame umano profondo, costruito nel tempo sulla fiducia reciproca.

            La madrina, invece, è Eva Sanna, figura meno nota al grande pubblico ma vicina alla coppia. Una scelta che conferma il desiderio di Fabrizio e Sara di circondare il loro bambino di persone fidate, legate più all’affetto che alla notorietà.

            Un momento di rinascita

            Per Corona, il battesimo di Thiago arriva in un momento particolare della sua vita. Dopo un periodo di difficoltà, l’ex fotografo e imprenditore sembra intenzionato a voltare pagina e a dedicarsi pienamente al ruolo di padre.

            Sul suo profilo Instagram, oltre al video della cerimonia, ha condiviso alcune riflessioni sul senso della paternità e della serenità ritrovata, parole che molti fan hanno interpretato come il segno di una nuova maturità.

            Negli ultimi mesi, Fabrizio e Sara – legati dal 2021 – sono apparsi uniti e complici. L’arrivo di Thiago, e ora il suo battesimo, rappresentano per entrambi un simbolo di speranza e continuità.

            Un messaggio di pace

            La scelta della chiesa di Santa Maria del Carmine, nel cuore di Brera, non è casuale. È un luogo di grande valore spirituale, dove spesso si celebrano eventi privati ma carichi di significato per la comunità milanese.

            Corona, da sempre personaggio controverso, sembra oggi cercare un nuovo equilibrio tra fede, affetti e responsabilità. Il messaggio rivolto al figlio – “che tu possa essere sereno e stare bene” – suona come un augurio ma anche come un impegno personale: quello di offrirgli un futuro diverso, lontano dagli eccessi del passato.

            Nel video pubblicato sui social, tra le immagini della cerimonia e i sorrisi dei presenti, si percepisce la consapevolezza di un uomo che, pur portando con sé le ombre di ieri, prova a costruire un domani più luminoso.

              Continua a leggere

              Personaggi

              Alba Parietti, la libertà che divide: “La voglia di vivere di una donna della mia età manda fuori di testa gli irrisolti”

              In un’intervista a D di Repubblica, Alba Parietti racconta la sua estate tra libertà, provocazioni e polemiche online. Dagli insulti per le foto in barca alle querele già avviate, passando per la fine della storia con Fabio Adami: “Sono stata sempre provocatoria, continuo a esserlo. E i miei ex sono diventati tutti amici”.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Mare, sole, Ibiza. Per Alba Parietti l’estate è stata intensa, tra scatti social, critiche e rivendicazioni di libertà. «Libera da ogni costrizione, relazione forzata, obbligo o lavoro. Ho lasciato tutto all’estate», ha scritto a inizio stagione sulla sua pagina Facebook, “Alba Antonella Parietti – pagina artistica”. Le sue foto hanno raccolto migliaia di like ma anche una valanga di commenti velenosi.

                La showgirl li affronta con decisione: «Cattiveria? Invidia? Ignoranza? Io ho le spalle larghe, ma alcune persone finiranno in tribunale. Il mio avvocato ci sta già lavorando. Volendo, potrei farci dei bei soldi». Una causa è già in corso: l’udienza era fissata lo scorso 4 luglio, rinviata, contro un utente accusato di stalking e minacce. «Gli hanno perfino perquisito la casa, ma continua imperterrito».

                Cosa non le perdonano? «Che voglio vivere la vita come mi pare. Se mi va di mostrarmi, lo faccio con filtri o senza. Non faccio male a nessuno, mi mostro come mi sento: una donna appagata». Eppure, ogni scatto diventa terreno di scontro. In cucina le scrivono: “Attenta, la plastica prende fuoco”. In barca con Marcella Bella, qualcuno commenta: “Gomma, anche lei rifatta, anni 74”. Lei ribatte: «Marcella non è rifatta neanche un po’».

                Il punto, per Parietti, è culturale. «Mi impressiona vedere come la voglia di vivere di una donna della mia età mandi fuori di testa gli irrisolti. Se vedo una donna di 90 anni che fa le mie stesse cose, sono felice. Adoro Licia Fertz, che ne ha 93. Ma bastano più di trent’anni e ti danno della vecchia».

                La questione diventa politica e di genere. «È sessismo. Lo stesso che alimenta fenomeni come i siti con foto rubate o manipolate a sfondo sessuale. È mancanza di rispetto per la dignità femminile. Ma la cosa che mi dispiace di più è che, nel mio caso, gli insulti arrivano spesso da donne. Se non ci sarà solidarietà al femminile, resteremo l’anello debole. Io però debole non lo sono».

                E allora continua a provocare, come sempre. «Lo facevo già da ragazza. A Torino, quartiere democristiano, mi vestivo in modo appariscente apposta. Forse anche per questo trans e gay sono dalla mia parte: mi scrivono che do loro forza e voglia di mostrarsi».

                Sul fronte sentimentale, la fine della relazione con Fabio Adami non la abbatte. «È una degnissima persona. Ma le storie iniziano e finiscono». Prima ancora c’era stato il filosofo Stefano Bonaga. «Se stai con un personaggio pubblico, sai che i paparazzi fanno parte del pacchetto Parietti. Dopo tanti anni non ci si lascia certo per questo. Oggi i miei ex sono amici fra loro. Si chiude una porta, si apre un portone».

                Con quasi 600mila follower, qualcuno sospetta che dietro ai suoi post ci sia una strategia. Lei sorride: «Non c’è nessun piano. Solo il mio carattere. Alba Parietti è una donna che vuole continuare a gioire della vita, finché vita c’è».

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù