Personaggi
Tanti auguri al “re degli 8.000” Reinhold Messner
Le leggende spesso diventano tali dopo la morte. Lo scalatore Reinhold Messner, neo 80enne, ci tiene invece a dichiarare di essere vivo e vegeto, grato a quello che la vita gli ha donato e desideroso di vivere questa ultima stagione con la moglie Diane. Senza perdere il piglio pragmatico e battagliero.

La barba e la folta chioma di capelli sono diventati più grigi e anche la postura non è più quella scattante di una volta. Ma arrivare così a 80 anni come il leggendario scalatore Reinhold Messner è un traguardo davvero invidiabile. Ancora in splendida forma, fa lunghi trekking in Asia con la moglie Diane. Co lei, classe 1980,che rappresenta il terzo matrimonio per lui, dal 2021 ha iniziato un nuovo, emozionante capitolo della sua vita. Che ha influenzato la sua proverbiale durezza d’animo, rendendolo più presente sui social media. Con post, spesso in inglese, dove condivide con gli ammiratori uno sguardo sul suo privato e sulla storia d’amore con la sua Diane.
Il pragmatismo come stile di vita
“Compio 80 anni, è un dato di fatto con il quale posso vivere benissimo.Non c’è altro da aggiungere”, taglia corto Messner con il suo tipico pragmatismo, uno stile di comunicazione verso l’esterno ma anche di vita che lo ha sempre accompagnato nelle sue imprese, sulle montagna più alte del mondo e attraversando i grandi deserti di ghiaccio e di sabbia del pianeta. Un uomo al quale, scorrendo le sue interviste, l’autostima non manca… ma nemmeno la capacità di analisi: non ha mai fatto mistero di essere stato anche fortunato per essere tornato a casa sano e salvo da tutte le sue imprese, alcune rischiosissime.
La festa? Solo lui e sua moglie Diane
Nessuna grande festa, solo la compagnia della consorte nella calda ed avvolgente atmosfera di una baita. Un’intima celebrazione, dove non è mancata una riflessione profonda. “Vivo la mia vita guardando avanti e non indietro. Si tratta sempre di fare ancora qualcosa e di seguire la propria curiosità. E la mia curiosità è ancora forte”, ha scritto su Instagram. Lo sguardo indietro forse si riferisce anche alla questione dell’eredità, sollevata da lui con rammarico in un’intervista l’estate scorsa.
Affrontando con calma gli ultimi anni di vita
Il concetto di morte è un pensiero che è sempre stato presente nella vita dell’alpinista, soprattutto dalla scomparsa del fratello Gunther nel 1970 sul Nanga Parbat, durante una spedizione. Qualche mese fa aveva allarmato molti scrivendo di essere arrivato alla fine, per poi precisare in un secondo messaggio: “La morte è un dato di fatto. Non voglio preoccupare nessuno. Sto benissimo e sono felice di potermi guardare indietro: ho vissuto una vita meravigliosa con alti e bassi e ora affronto con calma i miei ultimi dieci anni. A proposito, non sono l’unico che morirà”.
Sull’Everest senza ossigeno, sperimentando i limiti estremi dell’umano
Quando nel 1978 si apprestò, assieme all’austriaco Peter Habeler, a scalare la vetta più alta del mondo per la prima volta senza l’ausilio delle bombole d’ossigeno – l’Everest, 8.848,86 metri sul livello del mare – in molti erano convinti che fosse una pazzia. Ed invece anche in quel caso ebbe ragione lui, compiendo una storica impresa.
L’8 è il suo numero magico
“Ho sette vite, come un gatto”,aveva dichiarato in occasione del suo settantesimo compleanno, facendo riferimento ai sette diversi periodi della sua vita. Gli ottant’anni appena compiuti, le vette degli ottomila che lo hanno incoronato re, le otto vite – compresa quella attuale con l’ultima moglie – rendono l’otto il suo numero-simbolo.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Personaggi
Anna Tatangelo svela a Verissimo il sesso del suo secondo figlio: «Sono felice di diventare mamma di nuovo»
A 37 anni Anna Tatangelo affronta con serenità la sua seconda gravidanza, rivelando che la nascita è attesa a Natale e che il compagno, allenatore di calcio, le ha fatto «cambiare idea sull’amore».

La prima puntata della nuova stagione di Verissimo si apre con un annuncio che fa subito notizia: Anna Tatangelo, ospite di Silvia Toffanin, ha svelato il sesso del suo secondo figlio. La cantante, 37 anni, è al sesto mese di gravidanza e diventerà mamma a Natale di una bambina, frutto dell’amore con il compagno Giacomo Buttaroni. «Sono felice di diventare di nuovo mamma», ha dichiarato con emozione.
Un momento atteso dai fan, che già quest’estate avevano accolto con sorpresa la notizia della sua seconda gravidanza. Tatangelo, infatti, aveva mantenuto segreta non solo la dolce attesa, ma anche la relazione con Buttaroni, allenatore di calcio con cui fa coppia da circa un anno. La storia è rimasta lontana dai riflettori fino a oggi, quando la stessa artista ha scelto di parlarne apertamente davanti alle telecamere.
«Quando ho avuto Andrea avevo 22 anni. Oggi vivo questa gravidanza in maniera diversa, come un dono dal cielo, penso ci sia anche lo zampino di mia mamma», ha confessato, ricordando la madre scomparsa e sottolineando quanto la sua presenza resti viva. «La sto vivendo e accogliendo con maggiore serenità». Il figlio maggiore, Andrea, nato dalla lunga relazione con Gigi D’Alessio, ha reagito con entusiasmo: «È molto protettivo con me e felice di avere una sorellina».
Lo studio di Verissimo si è illuminato di rosa quando sullo schermo è apparsa la scritta che annunciava l’arrivo di una bambina. «Mia madre avrebbe sempre voluto una nipotina», ha aggiunto la cantante, senza svelare ancora il nome della piccola in arrivo.
Silvia Toffanin non poteva evitare la domanda sul nuovo compagno. Di lui, Tatangelo ha parlato con parole semplici ma decise: «Lui non è parte del mondo dello spettacolo e desidera restare lontano dai riflettori. Condividiamo gli stessi valori e mi ha fatto cambiare idea sull’amore e su molte cose».
Poi una frase che suona come un manifesto personale: «Questa relazione e questa gravidanza sono una scelta di libertà. Per anni ho dovuto giustificare le mie scelte, tutto ciò che facevo. Ora sento di vivere un nuovo inizio».
Un annuncio che non solo segna una tappa importante della vita privata di Anna Tatangelo, ma che la restituisce al pubblico in una veste nuova: più serena, più sicura, e pronta a diventare mamma per la seconda volta.
Personaggi
Raoul Bova a Verissimo: «Quella che ho subito è stata una violenza, ma io cammino a testa alta»
Dal clamore mediatico all’intervento della polizia postale, Bova racconta il suo lato della vicenda: «La pistola oggi sono i social, uccidere si può in nome di un like. Io mi difendo con la verità».

Ospite di Verissimo, Raoul Bova ha scelto di raccontare la sua versione sulla vicenda che lo ha travolto in estate: gli audio privati diventati virali sui social e la denuncia per un tentativo di estorsione. «All’inizio non capivo l’entità e la gravità di ciò che stava accadendo – ha detto a Silvia Toffanin –. Mi sono rifiutato di piegarmi, ho rimandato il ricatto al mittente e ho detto che non avevo nulla da nascondere».
La sua scelta è stata netta: «Nessuno deve accettare un’estorsione. È l’inizio della fine, diventa un incubo. Io credo nella giustizia, bisogna denunciare subito. Io l’ho fatto con la polizia postale. Mi dicevano che avrei perso il lavoro, che avrei rovinato la mia vita privata, ma io cammino a testa alta: chi mi conosce non giudica, rispetta».
L’attore non si limita a difendersi. Va oltre, puntando il dito contro il meccanismo dei social: «Quella che ho subito è stata una vera violenza. È come se una persona sparasse e poi invitasse gli altri a fare lo stesso. Solo che la pistola è Instagram, i meme, i like. Uccidere si può anche in nome di un like. Questo mi ha fatto male, ma mi ha fatto anche pensare alle ragazze vittime di revenge porn, derise e insultate. Alcune si sono tolte la vita. Non è più un gioco, è un problema sociale serio».
E alle speculazioni sul suo rapporto con Rocio Munoz Morales risponde con chiarezza: «La nostra situazione la sappiamo noi. Non tutto va comunicato al pubblico. Tradimenti, separazioni: sono illazioni. Ho quattro figli e nessuno ha pensato al danno che queste notizie potevano causare».
Ora Bova guarda avanti: «Trasformo questa esperienza in forza per combattere questa violenza. La reputazione di una persona non può essere infangata da chi un giorno si sveglia e decide di farlo. Io vado avanti, con la mia verità e con i miei valori».
Dal 17 settembre sarà di nuovo su Canale 5 con la terza stagione di Buongiorno, mamma!: un ritorno al lavoro che coincide con la sua voglia di riprendersi la scena, ma a testa alta.
Personaggi
La moglie di Vannacci: “Non è razzista, lo sostengo in tutto”. Il ritratto di una famiglia pronta a trasferirsi a Bruxelles
Tra dichiarazioni d’amore, aneddoti privati e difese accorate, Mihailescu racconta il loro legame, la visione comune del “mondo al contrario” e il possibile trasferimento per sostenere le ambizioni politiche di famiglia.

Camelia Mihailescu, moglie del generale Roberto Vannacci, non ha esitato a prendere posizione in difesa del marito durante un evento a Marina di Grosseto. L’occasione, organizzata per celebrare il passaggio del libro Il mondo al contrario da testo a movimento politico, ha visto Camelia parlare apertamente della loro vita privata e del rapporto con il controverso generale, ora eurodeputato leghista.
“Assolutamente, condivido le idee di mio marito e lo sostengo”, ha dichiarato ai microfoni del Corriere della Sera. Di origini romene, Camelia ha raccontato come abbia conosciuto il generale mentre lavorava nella casa editrice dell’accademia militare di Bucarest. “L’ho trovato modesto e riservato, ho saputo del suo dottorato solo tre anni dopo il matrimonio”, ha aggiunto con un sorriso.
Una famiglia tra Italia e Bruxelles
Sposati da 23 anni, i Vannacci vivono in Italia insieme alle due figlie, atlete di triathlon a livello agonistico. Con l’ncarico europeo del generale, la famiglia sta considerando un trasferimento a Bruxelles. “Andremo per il bene delle bambine, così potranno vedere il padre ogni giorno”, ha spiegato Camelia, sottolineando quanto sia importante per loro restare uniti come nucleo familiare.
“Non è razzista”: la difesa di Camelia
Camelia Mihailescu ha respinto con forza le accuse di razzismo rivolte al marito: “Chi lo accusa si sbaglia, evidentemente non lo conosce”. Ha anche commentato le sue personali affinità con il movimento ispirato al libro Il mondo al contrario, lamentando una perdita di valori in Italia rispetto alla Romania. “Anche io vedo il mondo al contrario,” ha dichiarato, pur mantenendo parole di affetto per l’Italia, che descrive come un Paese dalla cultura straordinaria.
Appassionata di arte, Camelia ha recentemente visitato una mostra dedicata a Hokusai e assistito a un’opera al Teatro Verdi di Montecatini. Nonostante le polemiche, ha mostrato un lato più leggero, ironizzando sul calendario satirico ispirato al marito: “Piacerà anche a lui, ha un senso dell’umorismo molto sviluppato”.
Il futuro del movimento politico
Camelia ha concluso il suo intervento esprimendo piena fiducia nel progetto politico nato dal libro di Vannacci: “Se lui è contento, sono contenta anche io”. Per lei, il movimento rappresenta un’opportunità per portare benefici al Paese.
Mentre il dibattito sul generale continua a polarizzare l’opinione pubblica, le parole di Camelia offrono uno spaccato personale su una famiglia che si prepara ad affrontare nuove sfide, tra ambizioni politiche e la volontà di restare unita.
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