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Tina colpisce ancora. La Brown attacca senza pietà Meghan Markle: “Impeccabile nel fare scelte sbagliate”

La duchessa di Sussex nel mirino della regina del giornalismo Tina Brown.

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    Il duca e la duchessa di Sussex tornano al centro del dibattito pubblico, questa volta finendo nel mirino di una delle penne più taglienti del giornalismo internazionale: Tina Brown. L’ex direttrice di Vanity Fair e biografa di Lady Diana non ha usato mezzi termini per criticare Meghan Markle, definendola “impeccabile nello sbagliare tutto”.

    Meghan Markle nel mirino

    Nel corso di un podcast, The Ankler di Janice Win pubblicato qualche giorno fa, la giornalista ha sferrato un attacco senza precedenti alla duchessa di Sussex, accusandola di avere “la peggior capacità di giudizio di chiunque altro al mondo“. Secondo Brown, Meghan non ascolta i consigli degli altri, prende decisioni avventate e commette una serie di errori che mettono a rischio la sua reputazione e quella della famiglia reale. La giornalista ha anche paragonato la duchessa a Lady Diana, sottolineando le profonde differenze tra le due donne. Mentre Diana era una maestra nel manipolare i media a suo favore, Meghan sembra incapace di gestire l’attenzione mediatica, finendo spesso per fare autogol. Ma chi è Tina Brown lingua biforcuta…?

    Chi è Tina Brown e perché la sua opinione conta così tanto?

    Tina Brown è una figura di spicco nel mondo del giornalismo anglosassone. Con una carriera che l’ha vista alla guida di alcune delle riviste più prestigiose al mondo, da Vanity Fair a The New Yorker, Brown ha maturato una profonda conoscenza del mondo dei reali e delle celebrità. Le sue biografie, in particolare quella su Lady Diana, sono considerate dei veri e propri punti di riferimento per chi vuole approfondire la storia della famiglia reale britannica. La sua opinione, quindi, ha un peso considerevole nel dibattito pubblico, soprattutto quando si tratta di temi legati alla monarchia. Brown è infatti considerata una delle maggiori esperte del settore, e le sue analisi sono seguite con grande attenzione dai media e dal pubblico.

    Harry? Un povero “agnellino al macello” succube di Meghan

    Anche il principe Harry non è stato risparmiato dalle critiche di Tina Brown. La giornalista ha definito il duca di Sussex “il membro più talentuoso della famiglia reale“, ma ha sottolineato come sia completamente soggiogato dalla moglie. Secondo Brown, Harry è stato “messo al macello” da Meghan, che lo ha allontanato dalla famiglia e dalla nazione. Le dichiarazioni di Tina Brown hanno suscitato un grande clamore mediatico, riaccendendo il dibattito sulla figura di Meghan Markle e del principe Harry. Le critiche della giornalista potrebbero avere un ulteriore impatto negativo sulla reputazione della coppia, già messa a dura prova dagli eventi degli ultimi anni.

    Cosa ci riserva il futuro?

    Inoltre, le rivelazioni di Brown potrebbero influenzare la decisione di Meghan di pubblicare il suo memoir. Secondo alcuni rumors, la duchessa starebbe lavorando a un libro in cui racconterà la sua esperienza all’interno della famiglia reale. Le critiche di Tina Brown potrebbero spingerla a rendere il suo libro ancora più esplosivo, con l’obiettivo di difendere la sua reputazione e attaccare i suoi detrattori. Insomma la saga dei Sussex sembra ancora lungi dall’aver detto la sua ultima parola. Le dichiarazioni di Tina Brown aprono nuovi scenari e lasciano intravedere possibili e sorprendenti sviluppi futuri. Sarà interessante vedere come Meghan e Harry reagiranno a queste nuove critiche e se decideranno di rispondere alle accuse.

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      Reali

      Harry ironizza sui social: «I miei figli online a 35 anni. Le piattaforme trascinano i giovani in luoghi oscuri»

      Il duca di Sussex scherza sull’età giusta per concedere i social ai figli Archie e Lilibet, ma il messaggio è chiaro: «Meglio aspettare, è un tema che dovrebbe allarmare tutti». Nessun passo verso la cittadinanza Usa, e un auto-test sull’accento americano conclude l’intervista.

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        «I miei figli sui social a 35 anni». Harry lo dice ridendo, ma la risata non smorza la sostanza. Nel corso del podcast Hasan Minhaj Doesn’t Know, il duca di Sussex gioca con l’ironia e insieme mette le mani avanti: l’accesso di bambini e adolescenti alle piattaforme è, per lui e Meghan Markle, un terreno delicato. «I social stanno trascinando i giovani in luoghi molto oscuri», afferma. Dietro la battuta, l’eco di una preoccupazione genitoriale concreta. «Considerato ciò che sappiamo oggi, saremo molto più cauti nel permettere ai nostri figli di accedervi»

        La soglia “ragionevole”: quando sei davvero te stesso
        Harry non si limita all’ironia e una soglia la indica davvero: «Una buona età per entrare sui social è 21 anni, quando il cervello è formato e inizi a sapere chi sei». Non un divieto, ma una postura prudente, che però porta con sé un dilemma moderno: protezione o isolamento? «C’è il rischio che siano gli unici tra i loro amici a non esserci», ammette. Una riflessione che intercetta uno dei nervi scoperti della genitorialità contemporanea: trovare equilibrio tra autonomia digitale e tempo reale, tra libertà e salvaguardia.

        Nuova vita, vecchia identità
        Seduto davanti al comico americano, Harry alterna leggerezza e pensieri seri. Alla domanda su cosa sappiano Archie e Lilibet del suo lavoro, risponde con semplicità: «Sanno che aiuto gli altri». Lineare, quasi didascalico, lontano dalla retorica reale e più vicino alla quotidianità californiana che lui e Meghan raccontano come scelta di libertà e cura del proprio spazio personale.

        Sulla cittadinanza statunitense, però, frena: «Al momento non è nei piani». Nessuna fretta di mettere nero su bianco la trasformazione definitiva da principe britannico a cittadino americano. C’è un’identità che resta sospesa tra due mondi, un equilibrio ancora in costruzione.

        Un “yee-haw” per chiudere
        Non manca il gioco finale. Minhaj chiede a Harry di sottoporsi a un rapido test sull’accento americano. «Proviamo il tuo yee-haw», lo incalza. Il duca sorride, accetta, prova. Un gesto minimo che però racconta bene l’atmosfera: un principe che ha scelto di ridere, di esporsi con leggerezza, di smarcarsi dalla formalità.

        Tra una battuta e un monito, resta una linea chiara: crescere due figli in un mondo iperconnesso richiede scelte consapevoli. E forse anche un pizzico di ironia per non farsi travolgere.

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          Kate Middleton incanta al Royal Variety Performance: con William e i preziosi orecchini di Elisabetta torna il glamour reale

          Il principe e la principessa del Galles hanno rappresentato ancora una volta la monarchia al Royal Variety Performance, evento a cui partecipano per la sesta volta dal debutto del 2014. Kate Middleton ha conquistato il red carpet con un abito di velluto verde e i preziosi orecchini Greville, appartenuti alla regina Elisabetta e già sfoggiati al matrimonio del principe Hussein e della principessa Rajwa nel 2023.

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            Il Royal Variety Performance non sarebbe lo stesso senza un tocco reale. E quest’anno il glamour lo hanno portato Kate Middleton e il principe William, presenti in rappresentanza della famiglia reale. Per la coppia è la sesta partecipazione all’evento, un appuntamento che hanno inaugurato ufficialmente nel 2014 e che, da allora, li vede protagonisti fissi tra applausi, riflettori e tradizione britannica.

            Una serata regale per il Galles
            William e Kate sono arrivati con la consueta eleganza, accolti da un pubblico entusiasta e da un red carpet che sembra essere diventato un’estensione naturale della loro agenda. La loro presenza, impeccabile e sempre attesissima, conferma il ruolo centrale dei due nel rappresentare la nuova immagine della monarchia: moderna, sorridente, perfettamente a fuoco.

            Kate scelta di stile: velluto verde e scintille reali
            Ma la vera protagonista della serata è stata lei. Kate Middleton ha sorpreso con un abito di velluto verde firmato Talbot Runhof, una scelta sofisticata e teatrale, perfetta per l’atmosfera del Variety. Linee morbide, spalle in primo piano, luce calda del velluto: un look che ha subito fatto il giro dei social, confermando ancora una volta il suo ruolo di icona fashion della Royal Family.

            Gli orecchini Greville: il richiamo alla regina Elisabetta
            A completare il look, un dettaglio che ha scaldato il cuore dei royal watchers: gli orecchini a lampadario con diamanti Greville. Un gioiello storico, amatissimo dalla regina Elisabetta II che li ha indossati per tutto il suo regno. Kate li aveva già sfoggiati al matrimonio del principe Hussein e della principessa Rajwa nel 2023, ma vederli brillare di nuovo in un’occasione così prestigiosa ha creato un ponte emotivo tra il presente e l’eredità della sovrana.

            Un ritorno che parla di tradizione e futuro
            La serata ha confermato la forza del duo William–Kate: eleganti, affiatati e capaci di unire rispetto della tradizione e modernità. Il loro sesto Royal Variety Performance sembra segnare un nuovo capitolo nella rappresentazione pubblica della monarchia, sempre più orientata verso una linea sobria ma magnetica.

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              Reali

              Kate Middleton torna in pubblico e incanta: il tailleur grigio e la missione per l’infanzia conquistano Londra

              Kate Middleton ha partecipato a un incontro del Business Taskforce for Early Childhood, incontrando leader d’azienda per promuovere politiche concrete a sostegno dei genitori e dei bambini sotto i cinque anni. Un ritorno in scena impeccabile, tra stile sobrio e attenzione ai temi sociali.

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                Kate Middleton è tornata a occupare la scena pubblica con la naturalezza di sempre. Niente effetti speciali, nessuna forzatura: solo un tailleur grigio chiaro perfettamente tagliato e una camicia con ruches che riportano al suo stile classico e rassicurante. La principessa di Galles ha partecipato a un nuovo incontro del Business Taskforce for Early Childhood, il gruppo di lavoro creato all’interno della sua Royal Foundation per promuovere politiche innovative rivolte ai primissimi anni di vita.

                Un look impeccabile, lontano dagli eccessi
                Kate ha scelto ancora una volta la via dell’eleganza minimale: linee pulite, colori neutri e un insieme che racconta più del necessario. L’effetto — ça va sans dire — è quello che da anni la consacra icona globale di stile senza mai oltrepassare il limite dell’ostentazione. Anche questa volta, il messaggio è chiaro: sobrietà sì, ma mai anonima.

                La missione che le sta più a cuore
                L’incontro al Future Workforce Summit aveva un obiettivo preciso: confrontarsi con diversi leader d’azienda per sviluppare iniziative che sostengano i genitori e chi si occupa dei bambini sotto i cinque anni. Un tema che Kate ha trasformato nella battaglia centrale del suo ruolo istituzionale. Secondo la principessa, l’investimento nei primi anni di vita è la chiave per una società più solida, equilibrata e produttiva.

                Il dialogo con le imprese
                Kate ha ascoltato, preso appunti, fatto domande. Il suo approccio, come sempre, oscillava tra pragmatismo e sensibilità. La Royal Foundation sta lavorando per creare un fronte comune tra istituzioni, aziende e terzo settore, con l’obiettivo di rendere più accessibili i servizi che supportano le famiglie e facilitare politiche aziendali che tengano conto delle reali necessità dei genitori lavoratori.

                Un ritorno che non passa inosservato
                Ogni sua apparizione pubblica è inevitabilmente oggetto di analisi e — spesso — di speculazioni. Ma stavolta il focus è rimasto dove Kate voleva: sulla causa. La principessa ha mostrato un equilibrio perfetto tra impegno e immagine, tra ruolo istituzionale e presenza umana. E soprattutto ha ribadito, ancora una volta, che il suo lavoro sull’infanzia non è una semplice campagna, ma una missione di lungo periodo.

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