In primo piano
Andrea Delogu: “A 31 anni mi dissero che ero vecchia, ma ho imparato a amarmi”
La conduttrice romana Andrea Delogu continua l’ascesa costante della sua carriera, portandola a ricoprire ruoli di primo piano in numerosi programmi. Ma in una recente intervista, ha condiviso una storia personale che l’ha profondamente segnata. La conduttrice ha raccontato di come, all’età di 31 anni, un commento sconsiderato di un conoscente l’abbia fatta sentire inadeguata e fuori tempo massimo.

In un’intervista al Corriere della Sera, Andrea Delogu ha fatto un bilancio della sua vita, segnata da successi professionali e da momenti di profonda riflessione. La conduttrice romana, che ha recentemente compiuto 42 anni, ha parlato apertamente delle difficoltà affrontate e della forza che l’ha aiutata a superare i momenti più bui.
“Sono la donna che volevo essere”, ha affermato con orgoglio. Un percorso, quello di Andrea, costellato di successi e riconoscimenti, ma anche di momenti di grande sofferenza. “Ho sofferto come un cane”, ha ammesso senza nascondere le proprie fragilità. Eppure, la Delogu è riuscita a rialzarsi e a trovare la forza di andare avanti, ispirando così migliaia di persone.
Le sue esperienze a San Patrignano hanno segnato profondamente la sua vita. “Sono cresciuta in un luogo dove le persone chiedevano di entrare perché altrimenti sarebbero morte”, ha raccontato. “Queste persone ce l’hanno fatta e mi hanno cresciuta, come posso permettermi io di dire che qualcosa è troppo difficile?”.


“Pensavo di essere molto lucida, molto forte e di poter superare tutto, ma poi a volte ho temuto di non farcela”, ha confessato. Dodici anni fa, la Delogu ha iniziato a sperimentare attacchi di panico che l’hanno portata a chiedere aiuto a un professionista. “In quel momento ho capito che dovevo farmi aiutare da un professionista: la mia mente ha bisogno di essere ascoltata e amata, perché non è vero che noi siamo pronti a tutto”.
La conduttrice ha sottolineato l’importanza della terapia per la sua crescita personale. “Non dico che l’analisi ti può cambiare la vita, ma può modificare la percezione delle cose”, ha affermato. Grazie al percorso intrapreso, Andrea Delogu è riuscita a comprendere meglio se stessa e a sviluppare gli strumenti necessari per affrontare le sfide della vita.
“Essendo una persona iperattiva, ho bisogno di fare tante cose altrimenti il mio cervello smette di funzionare”, ha confessato la Delogu. Questa frenesia, però, non le impedisce di apprezzare il presente: “Questo mi aiuta a godermi il presente, anche se con un filo di fiatone”.
La Delogu ha fatto un percorso di accettazione di sé, imparando ad apprezzare la propria bellezza in ogni sua sfumatura: “Ho fatto su me stessa un percorso di accettazione. Mi sento più sexy adesso di quando avevo il fisico più tonico: non mi vedevo, usavo la mia bellezza senza rendermene conto. Ora mi vedo e mi vado bene così”.
Ma è stato durante il periodo del divorzio del marito attore Francesco Montanari che Andrea ripensa: «Quando ho divorziato ho avuto un altro periodo complicato. Sentivo di aver fallito, non sapevo che sarebbe stato del mio futuro perché quella finita era una storia in cui credevo. Per mesi ho dovuto capire chi fossi. È stato un percorso molto lungo, ho pianto tantissimo, sono stata giorni interi a guardare il soffitto, non sapevo più cosa mi piaceva. Mi ricordo ancora quando il papà di una mia amica, avevo 31 anni, mi disse “sei un po’ vecchia, chi ti prende più adesso”
“Vorrei vedermi ancora innamorata, che è la cosa che mi renderebbe più felice”, ha confessato la Delogu. La ricerca dell’amore autentico rimane una priorità per lei, che desidera vivere un’esperienza sentimentale intensa e appagante.
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In primo piano
Le ultime ore di Platone? A svelare la soluzione del giallo sono arrivati i papiri di Ercolano!
Le informazioni contenute nei papiri di Ercolano rivelano dettagli intriganti sulle ultime ore di vita di Platone, sulle sue manie e forniscono nuove prospettive sulla sua vita. E sulla storia antica nel suo complesso.

Le informazioni contenute nei papiri di Ercolano rivelano dettagli intriganti sulle ultime ore di vita di Platone, sulle sue manie e forniscono nuove prospettive sulla sua vita. E sulla storia antica nel suo complesso.
La musica lo faceva irritare
Platone, febbricitante e vicino alla morte, non gradì affatto le dolci note del flauto suonate da una musicista tracia. Questo dettaglio offre un’immagine vivida della sua personalità e del suo stato d’animo nelle ore finali. Grazie ai nuovi brani decifrati, è stato possibile localizzare con precisione la sepoltura di Platone nell’Accademia di Atene, nel giardino riservato a lui. Questo rappresenta un notevole contributo alla nostra comprensione della sua vita e della sua influenza. Oltre alla morte di Platone, il testo sui papiri di Ercolano rivela dettagli interessanti sulla sua presunta vendita come schiavo sull’isola di Egina, aggiungendo nuove informazioni alla sua biografia.
Papirologi, filologi e storici…
Le scoperte sono state rese possibili grazie a tecniche avanzate di diagnostica per immagini, come la tomografia a coerenza ottica e l’imaging iperspettrale a infrarossi. Queste tecniche hanno permesso di decifrare parti dei testi precedentemente considerati inaccessibili a causa dei multipli strati dei rotoli. Ma non solo. Il lavoro dei papirologi, filologi, storici e fisici continua, aprendo nuove possibilità di ricerca nel campo della storia antica. Il processo di decifratura e interpretazione dei papiri è ancora in corso, e si prevede che avrà un impatto significativo sulle nostre conoscenze nei prossimi anni.
Io decifro, tu interpreti
Questi risultati dimostrano l’importanza della collaborazione interdisciplinare e dell’uso di tecnologie innovative nel campo della ricerca storica, consentendo di far luce su dettagli preziosi del passato che altrimenti sarebbero rimasti oscuri. La tomografia a coerenza ottica e l’imaging iperspettrale a infrarossi sono due tecniche utilizzate per decifrare questi papiri. Il laboratorio dove è stato possibile questo lavoro è stato fornito dalla Nottingham Trent University. Ma non finisce qui. Il lavoro, di decifratura è ancora alle battute iniziali: l’impatto reale sul piano delle conoscenze lo vedremo solo nei prossimi anni.
Gossip
Fedez svende su Vinted i suoi abiti usati, mutande comprese
Fedez ha recentemente messo in vendita una selezione dei suoi abiti usati su Vinted, con prezzi che vanno da 25 a 300 euro. La sua “collezione” ispirata al Coachella ha attirato l’attenzione e ha fatto sold out in meno di 48 ore, guadagnandosi recensioni positive e 68mila nuovi follower su Vinted. Tra i pezzi in vendita spiccano marchi come Gucci, Saint Laurent e Dior, dimostrando che Fedez non perde mai l’opportunità di far parlare di sé, anche quando si tratta di svuotare il suo armadio.


Quando si parla di Fedez, sembra che il talento per l’auto-promozione non conosca limiti. Appena atterrato dopo il suo jet-set vacanziero negli States, il rapper non perde tempo e torna subito ai suoi affari, ma stavolta non si tratta di qualche nuova hit da lanciare, bensì del suo guardaroba da sfoggiare.
Con un tocco di genialità o forse solo un pizzico di narcisismo, Fedez decide di svuotare il suo armadio e spargere il suo stile su Vinted, l’app di abbigliamento di seconda mano tanto amata dagli amanti del risparmio e della moda. E così, come se fosse il prossimo vincitore di Project Runway, il rapper mette in vetrina una collezione di “capolavori” ispirati al Coachella, il festival californiano che fa sognare tutti coloro che non hanno ancora trovato il modo di far decollare il proprio jet privato.
E quale miglior modo per far parlare di sé che mettere in vendita un giubbotto in denim di Gucci a 300 euro su una piattaforma di seconda mano? La genialità (o follia?) di Fedez non si ferma qui: dalla faccia di Jim Morrison stampata su una t-shirt a 25 euro fino ai brand più blasonati come Saint Laurent e Dior, sembra che il rapper abbia deciso di trasformare il suo armadio in una sorta di santuario della moda, dove ogni pezzo ha il potere di trasformare chi lo indossa in una diva del red carpet. Ci sono persino alcune paia di boxer, ovviamente usati.

E nonostante alcuni alzano un sopracciglio interrogativo davanti alla decisione di un milionario di vendere abiti usati su Vinted, le recensioni degli utenti non mentono: tutti a cinque stelle per il re del rap italico! E chissà, forse tra i suoi 68mila nuovi seguaci in due giorni si nasconde anche qualche fashionista in erba pronto a imitare il suo stile da “rapper di successo che sa fare shopping”. Ma alla fine, chi siamo noi per giudicare? Se Fedez vuole trasformare il suo armadio in un’attrazione turistica, ben venga! Forse, la prossima volta, potrebbe mettere in vendita anche la sua collezione di cappellini da rapper autografati. Chi lo sa, potrebbero essere l’accessorio must-have della stagione!
Curiosità
Fine del mondo: ci mancava solo Leonardo da Vinci
Leonardo da Vinci avrebbe previsto la fine del mondo nel 2025. Secondo lo storico dell’arte Guido Carlucci, un messaggio apocalittico è nascosto nel “Salvator Mundi”. Sarà vero? Prepariamoci per un 2025 che potrebbe riservarci grandi sorprese!

Nel 2012, molti erano convinti che i Maya avessero previsto la fine del mondo. Oltre dieci anni dopo, possiamo tranquillamente dire che si sbagliavano. Tuttavia, ora è il turno di un altro grande della storia: Leonardo da Vinci. Pare che il genio rinascimentale abbia lasciato una profezia apocalittica nascosta in uno dei suoi dipinti più celebri, e alcuni esperti non ci fanno dormire sonni tranquilli.
Leonardo da Vinci e la fine del mondo: una nuova profezia
Tra chi ha studiato le opere di Leonardo, c’è chi è convinto che la fine del mondo non sia poi così lontana. Infatti, secondo Guido Carlucci, storico dell’arte, l’Apocalisse avverrà nel 2025. Come è giunto a questa conclusione? Esaminando il “Salvator Mundi,” un dipinto attribuito a Leonardo, Carlucci sostiene di aver scovato la fatidica data nelle pupille di Gesù.
Secondo Carlucci, Leonardo si sarebbe concentrato sul periodo tra il 2020 e il 2025, prevedendo eventi significativi che avrebbero trasformato il nostro modo di vivere, come la recente pandemia. Non male per un artista del Rinascimento, vero?
L’ultima cena e l’Apocalisse secondo Sabrina Sforza Galitza
Ma non finisce qui! Sabrina Sforza Galitza, ricercatrice all’Università della California, ha un’altra teoria. Studiando “L’Ultima Cena,” ha dedotto che la fine del mondo inizierà il 21 marzo 4006 e terminerà il 1° novembre dello stesso anno. Non ha ancora spiegato come sia arrivata a questa data, ma la sua teoria aggiunge mistero alla già intricata storia di Leonardo.
Il Codice Da Vinci: realtà o fantasia?
Queste rivelazioni non fanno che alimentare l’idea di un vero e proprio “Codice Da Vinci,” ben diverso da quello descritto da Dan Brown nei suoi bestseller. Mentre i Maya hanno fallito, Leonardo potrebbe davvero avere qualcosa di apocalittico da dirci? Restiamo con il fiato sospeso, sperando che anche questa profezia si riveli infondata. Nel frattempo, prepariamoci per un 2025 che, almeno secondo Leonardo, potrebbe riservarci qualche sorpresa.
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