Animali
Micio perde il pelo a primavera. Che problema!
La perdita di pelo nei gatti a primavera è generalmente un processo naturale, ma può essere gestito con spazzolature regolari, un’alimentazione adeguata e un controllo periodico della salute. Mantenere il gatto idratato, ridurre lo stress e fare visite regolari dal veterinario sono passi fondamentali per assicurarsi che la perdita di pelo non sia sintomo di problemi più seri.
La perdita di pelo nei gatti durante la primavera è un fenomeno comune e naturale. Durante questa stagione, i gatti spesso perdono il loro pelo invernale per fare spazio a un manto più leggero adatto alle temperature più calde. Tuttavia, una perdita di pelo eccessiva o accompagnata da altri sintomi può indicare problemi di salute che richiedono attenzione. Ecco cosa fare per gestire la perdita di pelo del gatto a primavera.
1. Spazzolare regolarmente
Spazzolare il gatto regolarmente aiuta a rimuovere il pelo morto e riduce la quantità di pelo sparso per casa. Utilizza una spazzola adatta al tipo di pelo del tuo gatto:
- Peli corti: Usa una spazzola a setole morbide o un guanto da grooming.
- Peli lunghi: Opta per un pettine a denti larghi o una spazzola specifica per peli lunghi.
La spazzolatura non solo aiuta a mantenere il pelo del gatto in buone condizioni, ma stimola anche la circolazione sanguigna e distribuisce gli oli naturali della pelle, contribuendo a un pelo sano e lucido.
2. Alimentazione equilibrata
Una dieta equilibrata e ricca di nutrienti essenziali è fondamentale per la salute del pelo del gatto. Assicurati che la dieta del tuo gatto includa:
- Proteine di alta qualità: Essenziali per la crescita del pelo.
- Acidi grassi omega-3 e omega-6: Contribuiscono alla salute della pelle e del pelo.
- Vitamine e minerali: Vitamina E, biotina e zinco sono particolarmente importanti per il benessere del pelo.
Consulta il veterinario per consigli su alimenti specifici o integratori che possano migliorare la salute del pelo del tuo gatto.
3. Idratazione adeguata
L’acqua è essenziale per la salute della pelle e del pelo. Assicurati che il tuo gatto abbia sempre accesso a acqua fresca e pulita. Un’idratazione adeguata aiuta a prevenire la pelle secca e la perdita eccessiva di pelo.
4. Controlla parassiti e allergie
La perdita di pelo può essere causata anche da parassiti come pulci o acari, o da allergie alimentari o ambientali. Controlla regolarmente il pelo del tuo gatto per segni di parassiti e consulta il veterinario se noti:
- Grattarsi eccessivo
- Pelle arrossata o irritata
- Aree di pelo mancante
Il veterinario può raccomandare trattamenti antiparassitari o esami per identificare eventuali allergie.
5. Riduzione dello stress
Lo stress può contribuire alla perdita di pelo nei gatti. Cerca di ridurre le situazioni stressanti per il tuo gatto e assicurati che abbia un ambiente tranquillo e sicuro. Offri giocattoli, graffiatoi e spazi dove il gatto può nascondersi e rilassarsi.
6. Visite regolari dal veterinario
Se la perdita di pelo è eccessiva o accompagnata da altri sintomi come perdita di peso, cambiamenti nell’appetito o comportamenti anomali, è importante consultare il veterinario. Potrebbe essere necessario un esame approfondito per escludere problemi di salute sottostanti come infezioni, disfunzioni ormonali o altre patologie.
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Animali
Quando gli animali sentono l’autunno: muta, riposo e nuovi rituali nel mese dei colori caldi
Con l’arrivo dell’autunno, il mondo animale si trasforma. Dal cane che rallenta il passo al gatto che dorme di più, fino agli uccelli che migrano, ogni specie segue il ritmo della natura. E noi, che spesso la dimentichiamo, possiamo imparare da loro l’arte del riposo e dell’adattamento.
Non serve andare in una foresta per accorgersene: basta guardare il proprio cane che dorme un’ora in più o il gatto che cerca il posto più caldo della casa. Anche gli animali domestici sentono l’autunno arrivare, con il suo profumo di foglie e la luce dorata che cambia.
È la stagione della muta, dei ritmi più lenti, dei nuovi rituali. I cani, ad esempio, iniziano a perdere il pelo estivo per far posto a un mantello più fitto, utile a proteggerli dal freddo. È il momento di una buona spazzolata quotidiana, non solo per tenere il pelo pulito ma per rafforzare il legame tra animale e padrone.
I gatti, invece, si fanno contemplativi. Dormono di più — anche 16 ore al giorno — e sembrano seguire il sole, spostandosi da un angolo all’altro della casa per inseguirne i raggi. Ma non è solo pigrizia: è il loro modo di conservare energia e adattarsi alla diminuzione della luce.
Nel mondo selvatico, la trasformazione è ancora più evidente. I ricci si preparano al letargo, accumulando riserve e scegliendo rifugi sicuri; gli scoiattoli nascondono semi ovunque, fidandosi di un istinto millenario. Gli uccelli migratori, invece, salutano i nostri cieli per cercare climi più miti, seguendo rotte invisibili tracciate nel DNA.
Anche gli animali di casa reagiscono al cambio di stagione con variazioni sottili ma importanti: appetito, sonno, voglia di giocare. È un invito silenzioso a rallentare, a seguire la natura invece di combatterla.
Per loro, l’autunno non è malinconia ma preparazione. Un momento per ricaricarsi, cambiare ritmo, mettere ordine prima del freddo. E forse dovremmo farlo anche noi: concederci più tempo, più silenzio, più coccole.
Chi vive con un animale lo sa: il modo in cui reagiscono alle stagioni ci ricorda che la felicità non è fatta di eccessi, ma di equilibrio. E a volte basta un cane che dorme accanto al camino o un gatto che fa le fusa sul divano per capire che l’autunno è la stagione perfetta per sentirsi finalmente… a casa.
Animali
Parlare con i cani fa bene (è meglio che farlo con certe persone): l’ossitocina dell’amore che unisce due specie
Le ricerche mostrano che la voce del padrone attiva il centro di ricompensa del cervello canino più di quella di uno sconosciuto. Per l’uomo è un rifugio emotivo che aumenta empatia e sicurezza: non una stranezza, ma il frutto di millenni di convivenza.
C’è chi lo fa sottovoce, chi con tono infantile, chi come se stesse parlando a un vecchio amico. Parlare con il proprio cane è un gesto che molti compiono senza pensarci troppo, ma che la scienza oggi considera una vera e propria pratica di benessere. Non è soltanto un modo per riempire i silenzi domestici: è una forma di comunicazione capace di produrre effetti positivi sia sull’essere umano che sull’animale.
Secondo la psicologia, il dialogo con il cane è legato all’intelligenza emotiva e all’empatia. Non a caso, studi scientifici dimostrano che uno scambio di parole o anche solo di sguardi stimola la produzione di ossitocina, l’ormone associato al benessere e all’amore. Un circolo virtuoso che rinsalda un legame millenario, nato dalla coevoluzione tra due specie che hanno imparato a condividere lo stesso destino.
Gli esperti sottolineano come questo rituale quotidiano contribuisca a ridurre lo stress, a rafforzare sentimenti di fiducia e sicurezza e perfino a facilitare l’elaborazione di emozioni difficili. Una ricerca pubblicata su Anthrozoös rivela che molte persone si sentono più libere di confidare al proprio cane pensieri che non condividerebbero con amici o partner. L’animale ascolta senza interrompere, senza giudicare, offrendo un rifugio emotivo raro in una società spesso rumorosa e distratta.
I benefici non si fermano al padrone. Una ricerca apparsa su NeuroImage ha dimostrato che il centro di ricompensa del cervello canino si attiva in modo più intenso quando il cane ascolta la voce del suo proprietario rispetto a quella di uno sconosciuto. Non è quindi solo l’essere umano a trarre vantaggio da questa interazione: anche l’animale percepisce la voce come un segnale affettivo unico, un messaggio che accende le aree cerebrali legate alla gratificazione.
Guardarsi negli occhi, parlarsi, condividere silenzi. Gesti semplici che racchiudono un significato profondo, alimentando un ciclo positivo di fiducia reciproca. Non si tratta di una stranezza da padroni ossessivi, ma di un meccanismo naturale, sedimentato da secoli di convivenza. Perché parlare con il cane non è follia: è forse la forma più antica e autentica di conversazione che ci sia.
Animali
Le sai tagliare le unghie del tuo cane? E del gatto?
Tagliare le unghie di cani e gatti è un compito che richiede pazienza e precisione, ma con gli strumenti giusti e le giuste tecniche, può diventare un’operazione semplice e sicura. Ricorda sempre di essere delicato e di prendere il tempo necessario per assicurarti che l’animale si senta a suo agio. Con un po’ di pratica, tagliare le unghie diventerà una parte normale e senza stress della routine di cura del tuo animale.
Tagliare le unghie dei nostri amici a quattro zampe è un’operazione importante per la loro salute e benessere. Se fatto correttamente, può prevenire problemi di salute e comportamentali. In questo articolo, esploreremo gli strumenti necessari, le accortezze da tenere in mente, e le tecniche per tagliare le unghie di cani e gatti in modo sicuro ed efficace.
Cosa ti serve
Forbicine o tronchesino? Questo è il primo dilemma. Se scegli le prime quelle a ghigliottina sono ideali per cani di piccola taglia e gatti, hanno una lama che scivola attraverso un foro per tagliare l’unghia. Se scegli invece il tronchesino. più robusto, devi sapere che è adatto per cani di taglia media e grande. Hanno due lame che si incontrano per tagliare l’unghia.
Esistono anche le limette da cane
In commercio puoi trovare limette in metallo che vengono utilizzate per arrotondare e levigare i bordi dopo il taglio e le lime elettriche che offrono un’azione più rapida e uniforme, particolarmente utile per cani di taglia grande.
E dopo il taglio la cremina…
Dopo aver tagliato le unghie puoi provare ad applicare una crema lenitiva che aiuta a calmare eventuali irritazioni oppure applicare una polvere emostatica che è essenziale in caso di piccoli tagli accidentali per fermare il sanguinamento.
Ricordati sempre che…
L’unghia del tuo cane indipendentemente dalla taglia è costituita da una parte viva (polpa) che contiene nervi e vasi sanguigni, quindi è importante evitare di tagliarla. Nelle unghie chiare, è visibile come una parte rosa; in quelle scure, può essere più difficile da individuare. Quando decidi di tagliare le unghie del tuo cane per prima cosa non devi essere ansioso e trasmettere la tua paura dl tuo pelosetto. Scegli un luogo silenzioso e privo di distrazioni per ridurre lo stress dell’animale. Assicurati inoltre di avere una buona luce per vedere chiaramente i punti che devi tagliare. Ma soprattutto dovresti sempre iniziare toccando e massaggiando le zampe dell’animale regolarmente per abituarlo al contatto. E chiaramente devi ricordarti che lui o lei si aspetta un premio. Quindi ricorda di offrire premi e lodi durante e dopo la sessione di taglio per creare un’associazione positiva tra quello che lui o lei penserà essere una tortura e la necessità.
Come tagliare
Posizionare l’animale in posizione seduta oppure tenerlo in posizione sdraiata. Assicurati che sia comodo e rilassato. I gatti, invece, preferiscono essere avvolti in un asciugamano per sentirsi più sicuri e protetti. Taglia l’unghia con un angolo leggermente inclinato verso il basso.
Se non sei sicuro della posizione della polpa, effettua piccoli tagli uno alla volta., quindi utilizza una limetta per levigare eventuali spigoli vivi dopo il taglio.
Ma perché bisogna tagliare le unghie del cane?
Le unghie dei cani devono essere tagliate ogni 3-4 settimane. Se diventano troppo lunghe possono causare dolore, difficoltà di movimento e deformità delle zampe. Le unghie dei gatti devono essere tagliate ogni 2-3 settimane. Unghie non curate possono causare quello che forse hai già sperimentato danni a mobili e persone. Oppure possono rimanere incastrate, causando ferite. Puoi acquistare un tiragraffi a parete o da pavimento abituando il tuo gatto ad allenarsi a grattare e quindi ridurre la lunghezza delle sue unghie.
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