Curiosità
Cara zanzara ma perché vuoi proprio il mio sangue?
C’è un motivo se certe zanzare sono più assetate di sangue di altre, e quindi pungono molto di più noi esseri umani. Ma la dolcezza del nostro sangue non c’entra nulla (leggi qui perché è una bufala). A modulare questo “desiderio” sono infatti i loro ormoni.
Cosa rende la zanzara più assetate di sangue? Il motivo è più dolce di quanto si possa immaginare. Le zanzare femmine delle specie come Aedes aegypti, conosciute per trasmettere malattie come Dengue, febbre gialla e Zika, pungono gli esseri umani per un motivo preciso: il sangue animale è essenziale per lo sviluppo delle loro uova. Una volta nutrite, il loro appetito per il sangue si spegne fino alla deposizione delle uova.
Il ruolo degli ormoni
Un recente studio condotto dall’Istituto di zoologia dell’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino e dall’University of Georgia, pubblicato su PNAS, ha svelato che sono due ormoni a modulare questo comportamento. Gli entomologi Zhen Zou e Michael Strand hanno identificato che i livelli di un ormone intestinale, chiamato Neuropeptide F (Npf), aumentano quando le zanzare cercano un ospite e diminuiscono dopo aver consumato sangue.
Cosa sono gli ormoni vampiri
I ricercatori hanno scoperto che un altro ormone, Ryamide, prodotto da neuroni che raggiungono l’intestino, gioca un ruolo cruciale. Dopo un pasto di sangue, i livelli di Npf calano mentre quelli di Ryamide aumentano. Iniettando Ryamide in zanzare senza uova, i livelli di Npf sono diminuiti, sopprimendo la loro attrazione per gli esseri umani. Questo suggerisce che Npf e Ryamide lavorano insieme per regolare l’attrazione delle zanzare verso le prede, garantendo così lo sviluppo delle uova e la sopravvivenza della specie.
Quali implicazioni per il futuro
Questa scoperta potrebbe aprire la strada a nuovi obiettivi per i pesticidi, mirati a prevenire la riproduzione delle zanzare e la trasmissione di malattie. Manipolare questi ormoni potrebbe ridurre significativamente il numero di punture e, di conseguenza, la diffusione di malattie pericolose.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Curiosità
Le luci natalizie le dobbiamo alla fantasia di un giovane ragazzo turco, nel lontano 1917
Tutte le città, di questi tempi, s’illuminano con gli addobbi di Natale. Uno spettacolo luminoso che, puntualmente, si rinnova e che affascina tutti, grandi e piccini. Molti meno, però, sono quelli che conoscono le origini di questa tradizione che possiede una storia fatta di inclusione e riscatto.
La diffusione dell’usanza di decorare ambienti e alberi con le luci in occasione della principale festività cristiana, partita dall’America, la si deve a un migrante adolescente. Si chiamava Albert Sadacca e, quando prese la decisione che avrebbe cambiato l’aspetto di tutte le città del mondo durante il Natale, aveva 15 anni soltanto.
Un’idea suggerita da un drammatico incendio
La sua storia, però, comincia in Turchia, a Çanakkale, sulla sponda asiatica dello stretto dei Dardanelli, dove nacque nel 1901 nell’ambito della locale comunità sefardita. Immigrato in America con la famiglia, Albert aveva altri cinque fratelli. Nel 1917, mentre in Europa si combatteva la “grande guerra” mondiale, un tragico incendio scoppiato a New York provocato dalle candele posizionate su un albero di Natale fece riflettere il giovane Albert: perchè non adattare le economiche lampadine vendute in un negozio dai suoi genitori agli abeti natalizi, realizzando delle vere e proprie corde di luci?
Il successo, visti i costi, non fu immediato
Le luci elettriche, sebbene già esistenti, avevano un prezzo troppo elevato per la maggior parte delle persone e quindi si utilizzavano le candele, con evidenti rischi alla sicurezza. La nuova idea di Albert non ebbe un immediato successo: il primo anno furono vendute solo circa 100 corde di luci elettriche. Ma dopo che il ragazzo dipinse i bulbi di rosso, verde e di altri colori, l’attività cominciò davvero a decollare. Nel 1926 Sadacca fondò un gruppo commerciale composto da diverse piccole imprese che, in seguito, si trasformarono nella più grande azienda di illuminazioni natalizie al mondo fino alla metà degli anni Sessanta.
Lutero il probabile, illustre padre dell’idea
L’usanza di decorare abeti utilizzando la luce, invece, è decisamente più antica. Legata ad un’idea che alcuni sostengono partorita dalla fantasia di Martin Lutero, il padre della Riforma protestante del XVI secolo (1483-1546). Applicando delle candele a un abete, dopo aver passeggiato una notta nella foresta e rimanendo incantato dalle stelle che brillavano tra gli alberi: da lì la decisione di portarne uno a casa propria ed abbellendolo con alcune candele poste fra i rami.
Costi proibitivi
Una tradizione che durò a lungo. Anche oltre l’avvento dell’energia elettrica, fino agli anni Venti del XX secolo, anche perchè – come abbiamo già detto – le luminarie natalizie all’inizio rappresentavano un privilegio per pochi riccho. Nel 1900, potevano occorrere fino a 300 dollari (l’equivalente di circa 10.000 dollari di oggi) per pagare le luci, un generatore e i servizi di un addetto ai cavi per illuminare un albero di Natale all’interno della propria casa. Fino alla brillante idea di Sadacca, la maggior parte delle famiglie continuava a decorare i propri alberi di Natale con le candele,secondo l’intuizione di Lutero. Una scelta sicuramente elegante… ma decisamente poco sicura.
Edison l’incantatore luminoso
L’esordio delle luci elettriche natalizie in grande stile non potevano però che essere legate al genio di Thomas Alva Edison. l’inventore delle lampade a incandescenza, intenzionato a illimunare il centro di Manhattan. In occasione del Natale del 1880, Edison posò 8 miglia (pari a 12 chilometri) di filo sotterraneo per alimentare stringhe di luci attorno all’esterno del suo laboratorio nel New Jersey. I pendolari dei treni che viaggiavano tra New York e Filadelfia erano così stupiti da quella vista che un giornalista etichettò addirittura Edison come “l’incantatore”.
Il primo albero nel 1882
Bisognerà attendere altri due anni prile che queste luci vengano utilizzate per scopi decorativi. Sempre durante le festività natalizie, il socio di Edison, Edward Hibberd Johnson, appese 80 luci elettriche colorate attorno a un albero di Natale nel loro laboratorio.
L’accensione dell’albero nazionale, grazie al presidente Coolidge
A contribuire al costo elevato delle prime luminarie natalizie era il fatto che, ai tempi, fossero cablate a mano e realizzate con preziose e delicate lampadine di vetro. Fu solo durante la presidenza di Calvin Coolidge (1872-1933) che prese il via la tradizione dell’accensione ufficiale di un albero di Natale nazionale. Nel 1923 un abete alto 15 metri e proveniente dal Vermont, stato natale di Coolidge, fu adornato con 2500 lampadine elettriche rosse, bianche e verdi.
Il record di uan famiglia newyorkese e quello giapponese di Osaka
Il primato mondiale per il maggior numero di luminarie posizionate in una sola proprietà appartiene a una famiglia di New York che, nel 2014, installò 601.736 luci intorno alla sua abitazione. Per quanto riguarda gli alberi di Natale, il record per il più decorato spetta agli Universal Studios di Osaka, in Giappone, con 612mila lampadine (novembre 2022).
Curiosità
Albero di Natale 2025: basta con il rosso e il verde! Ecco i colori chic e moderni per addobbi da VIP
Nuove tendenze cromatiche ridefiniscono il Natale: via il tradizionale rosso e verde, spazio a blu, lilla e ramato per un’atmosfera elegante e contemporanea.
Quest’anno l’Albero di Natale si veste di nuove tonalità, lasciando da parte i tradizionali colori rosso, verde e oro per abbracciare palette colore più sofisticate come blu ghiaccio, lilla pastello e ramato. Questi colori, ispirati agli ambienti di lusso, offrono un tocco moderno e raffinato, trasformando le abitazioni in spazi eleganti e accoglienti. Molto di moda è il blu ghiaccio che richiama la magia dei paesaggi invernali, evocando un’atmosfera luminosa, glaciale e sofisticato, perfetto per un albero dall’atmosfera invernale. Stessa cosa per il lilla pastello colore delicato e raffinato capace di creare un ambiente sereno e sofisticato. Di moda anche il ramato che richiama calore e intimità, perfetto per ambienti rustici e moderni con le sue calde sfumature ambrate.
Ispirati da case di lusso e social media
Anche se le case dei VIP non sono direttamente protagoniste, la diffusione di queste tendenze tramite social media e riviste di design lascia intuire un’influenza dai contesti più esclusivi. Questo rende possibile ricreare un’estetica da sogno anche nelle case di tutti, per un Natale che unisce eleganza e magia. Le decorazioni tradizionali cedono quindi il passo a un design contemporaneo, dove ogni addobbo diventa un dettaglio di stile. L’albero di Natale, cuore delle festività, si trasforma così in un’opera d’arte, capace di riflettere gusto e modernità.
Decorare l’Albero di Natale con elementi naturali
Molto di moda quest’anno sono gli ornamenti realizzati in materiali sostenibili come legno, juta, carta riciclata e ceramica. Elementi naturali come pigne, rami di sempreverde e bacche per un tocco organico e autentico. E le luci? L’illuminazione deve essere diffusa a LED bianche calde o fredde per creare un’atmosfera accogliente e magica. Sempre di moda anche le stringhe luminose integrate nelle decorazioni, come stelle o fiocchi di neve retroilluminati.
Curiosità
In vendita la casa di “Mamma ho perso l’aereo”
Un’icona del cinema in vendita
La celebre casa della famiglia di Kevin McAllister del film “Mamma ho perso l’aereo“ è stata messa sul mercato questa settimana. Situata nel sobborgo di Chicago, a Winnetka, Illinois, questa dimora iconica può essere acquistata per 5,25 milioni di dollari. Se siete fan del classico natalizio, questa è un’opportunità unica per possedere un pezzo di storia cinematografica.

Una casa storica con un tocco moderno
La casa, costruita nel 1921, misura 848 metri quadri e viene offerta dal gruppo immobiliare Dawn McKenna di Coldwell Banker Realty. Un video condiviso dal gruppo su Instagram il 24 maggio descrive l’immobile come “un pezzo di storia americana”, mettendo in risalto le sue trasformazioni lussuose rispetto alla versione originale vista nel film del 1990.


Un interno completamente trasformato
Anche se l’esterno della casa mantiene il suo affascinante stile georgiano, l’interno è stato completamente rinnovato per concentrarsi sul lusso moderno. Nel film, Kevin McAllister, interpretato da Macaulay Culkin, viene lasciato accidentalmente solo mentre la sua famiglia è in vacanza a Parigi e deve difendersi da due ladri maldestri la vigilia di Natale.

Dal film alla realtà
Nel video del Dawn McKenna Group, si vede una scena iconica di Kevin che scivola giù per le scale con una slitta, che nel film erano ricoperte di moquette rossa. Oggi, quelle stesse scale sono scintillanti e rivestite in legno pregiato. La soffitta, che nel film era buia e spaventosa, è stata trasformata in una luminosa suite dotata di un bagno completo con vasca.

Spazi aperti e design moderno
I cambiamenti più significativi riguardano la ristrutturazione degli interni, che ha comportato la rimozione di muri per creare spazi aperti e ariosi. La cucina, che nel film era buia e tappezzata, è stata trasformata in una cucina gourmet con doppie isole, perfetta per intrattenere gli ospiti.

Aggiunte di lusso
Oltre alle trasformazioni interne, la casa offre una serie di aggiunte eleganti e moderne. Tra queste, una spaziosa veranda, un ampio campo sportivo nel seminterrato, una palestra completamente attrezzata e un cinema all’avanguardia. La casa è stata persino inserita su Airbnb per una notte nel 2021, offrendo ai fan del film un’esperienza unica.

Un sogno che diventa realtà
Possedere la casa di “Mamma ho perso l’aereo” significa non solo vivere in una dimora storica, ma anche godere di comfort e lusso moderni. Se siete alla ricerca di una casa che combina nostalgia cinematografica e raffinatezza contemporanea, questa proprietà potrebbe essere il vostro sogno che diventa realtà.
-
Gossip2 anni faElisabetta Canalis, che Sex bomb! è suo il primo topless del 2024 (GALLERY SENZA CENSURA!)
-
Sex and La City2 anni faDick Rating: che voto mi dai se te lo posto?
-
Cronaca Nera1 anno faBossetti è innocente? Ecco tutti i lati deboli dell’accusa
-
Speciale Grande Fratello1 anno faHelena Prestes, chi è la concorrente vip del Grande Fratello? Età, carriera, vita privata e curiosità
-
Gossip1 anno faLa De Filippi beccata con lui: la strana coppia a cavallo si rilassa in vacanza
-
Speciale Olimpiadi 20241 anno faFact checking su Imane Khelif, la pugile al centro delle polemiche. Davvero è trans?
-
Video11 mesi faVideo scandalo a Temptation Island Spagna: lei fa sesso con un tentatore, lui impazzisce in diretta
-
Speciale Grande Fratello1 anno faShaila del Grande Fratello: balzi da “Gatta” nei programmi Mediaset
