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Lifestyle

Come spendere 130.000 euro per trasformarsi in una bambola

La chirurgia estetica può diventare, in alcuni casi, una vera e propria droga. Non ci credete? Chiedetelo a Angelo Sanzio, un uomo intenzionato a trasformarsi progressivamente nel plasticosissimo fidanzata di Barbie!

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    La chirurgia estetica può diventare una sorta di droga. Per rendersene conto basta guardare le foto di Angelo Sanzio, soprannominato il “Ken italiano”, un nuomo di 35 anni che ha speso 130.000 euro in chirurgia estetica”.

    Una serie di interventi, le prime punture con la maggiore età

    Fino ad oggi si è sottoposto a oltre 20 interventi per – sostiene lui – migliorare il suo aspetto. A 18 anni le prime punturine, a 21 si è rifatto il naso, un regalo di compleanno chiesto alla madre
    Dice di se stesso: “Ho 35 anni ma ne dimostro 27. Contento lui…

    Un inconveniente deformante

    In realtà Angelo è stato vittima di un inconveniente abbastanza invasivo e pericoloso: “Qualche mese fa pensai fosse giusto proiettare un pochino il mento in avanti e mi sono sottoposto a infiltrazioni di acido ialuronico; molti anni fa io feci un abuso di questa molecola che andai a mettere ovunque sul mio viso e nel tempo il prodotto non solo è migrato ma si è depositato in grande parte nella zona del mento e, nell’andare a mettere nuovo prodotto sono usciti tantissimi grumi che hanno dato al mento un aspetto terribile. Proprio ieri mi sono sottoposto ad un intervento nella zona del mento ed il Prof. Gualdi quando ha aperto ha trovato un vero disastro. E’ stato spaventoso”.

    Una conoscenza fatta grazie a Barbara D’Urso

    Sanzio non ha mai fatto mistero dei suoi cambiamento: “Se devo essere sincero mi imbarazzo nell’ammettere di essere entrato 24/25 volte in sala operatoria per migliorare il mio aspetto estetico, ma dato che il passato non si cancella ammetto che gli ingressi in queste strutture sono stati davvero molti, ma sono stato fortunato, ho incontrato, grazie a Barbara d’Urso il Prof. Alessandro Gualdi che ha cercato ogni volta di farmi comprendere che l’ideale di una bellezza suprema non esiste”.

    La folgorazione da bimbetto

    Tutto per lui è iniziato quando aveva 6 anni: la scoperta della chirurgia estetica l’ha letteralmente folgorato. La “prima volta” è arrivata da giovanissimo: “Le prime punturine per idratare a 18 anni, a 21 anni ho rifatto il naso. Per il mio compleanno chiesi a mia mamma di non farmi la festa ma di portarmi dal medico estetico”. Guardandosi allo specchio gongola: “Vedo un ragazzo di 35 anni che ne dimostra 27 forse 28 e questa cosa mi piace, è come se avessi messo un velo sulle lancette del mio tempo, è un po’ La Rosa incantata che campeggia nell’aria dell’ala ovest del castello de La bella e la bestia… è magia insomma. Vedo poi tutte le mie piccolezze celate dietro ogni singola scelta che ho fatto, non ho saputo o voluto metterci la mia faccia in questa vita, ma ho preferito una maschera che mi aiuta ogni giorno ad affrontare il mondo”.

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      Tech

      Tra gossip e algoritmi, l’amore ai tempi dell’AI

      Sotto i riflettori del gossip e dell’opinione pubblica, le coppie vip fanno discutere. Ma cosa potrebbe accadere se l’Intelligenza Artificiale entrasse in gioco, offrendo un parere inaspettato sul futuro di un amore?

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        Nel panorama mediatico odierno, le vicende private di personaggi pubblici spesso si intrecciano con l’interesse collettivo, alimentando dibattiti e i pettegolezzi. La separazione di una coppia vip, in particolare, accende i riflettori e spinge molti a interrogarsi sulle dinamiche profonde che hanno portato alla rottura.

        In un’epoca in cui l’Intelligenza Artificiale riempie sempre più ambiti della nostra vita, ecco che anche questo tema così intimo e personale non sfugge al suo sguardo analitico. Algoritmi sofisticati, alimentati da una vastità di dati e informazioni, provano a fornire un responso sul futuro di una coppia vip.

        Le motivazioni alla base di queste previsioni sono complesse e sfumate, frutto di un’analisi approfondita dei dati relativi alla coppia, alle loro interazioni e al contesto in cui vivono. L’IA, pur non potendo prevedere il futuro con assoluta certezza, individua elementi che potrebbero favorire una separazione e le problematiche che hanno portato alla crisi.

        L’intervento dell’IA in questa vicenda così delicata solleva numerose questioni etiche e filosofiche. In che misura è lecito affidarsi a un algoritmo per giudicare le dinamiche umane così complesse e sfuggenti? Può un responso impersonale e asettico sostituire l’empatia e la comprensione umana?

        Il dibattito è aperto e non ha risposte facili. Tuttavia, l’inaspettato verdetto dell’IA ci spinge a riflettere sul ruolo sempre più importante che la tecnologia sta assumendo nelle nostre vite, anche in quelle sfere intime e personali che un tempo erano considerate dominio esclusivo dell’esperienza umana.

        Ma una cosa è certa: l’Intelligenza Artificiale ha già lasciato il segno, aprendo un nuovo capitolo nel modo in cui percepiamo e affrontiamo le sfide del cuore.

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          Lifestyle

          Settembre, il Capodanno nascosto: perché il vero inizio non è il 1° gennaio ma il rientro dalle vacanze

          Dalla palestra al lavoro, dai corsi di lingua alle agende nuove di zecca, settembre segna un reset collettivo. È il momento dei progetti che non si scrivono sotto i fuochi d’artificio ma con la penna su un’agenda ancora vuota.

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            C’è chi aspetta mezzanotte del 31 dicembre per sentirsi nuovo, e chi invece lo sa da sempre: il vero Capodanno arriva a settembre. Non ci sono botti, brindisi o countdown, ma basta dare un’occhiata attorno per capire che il rientro dalle vacanze funziona come un reset collettivo. Dopo settimane di mare, montagna o semplice divano, l’aria di settembre è impregnata di promesse: cambiare lavoro, rimettersi in forma, iscriversi a un corso.

            Non è un caso che le palestre facciano affari d’oro proprio ora, che le cartolerie riempiano scaffali di agende e quaderni, che le newsletter di corsi online e scuole di lingue tornino a intasare le caselle mail. È un rituale che ci portiamo dietro dall’infanzia: settembre coincideva con il primo giorno di scuola, il grembiule stirato, l’odore di libri nuovi. Anche da adulti, il cervello associa il mese alla ripartenza, molto più del grigio gennaio.

            Il calendario, insomma, inganna. A gennaio ci si limita a elencare propositi spesso irrealizzabili, tra il panettone e il mal di testa da cenone. A settembre, invece, c’è l’energia dell’estate ancora addosso e la sensazione di poter davvero ricominciare. Non a caso molte aziende pianificano budget e progetti proprio dopo la pausa estiva, consapevoli che la mente torna più fresca.

            Il nuovo Capodanno settembrino ha anche un lato lifestyle irresistibile: il cambio armadio, con trench e primi maglioni leggeri; la voglia di ricette più calde, di pranzi con funghi e zucca al posto delle insalate da spiaggia; il desiderio di coccole beauty per cancellare le tracce del sole. Un rito che ci prepara all’autunno ma senza nostalgia, con la promessa di un futuro da scrivere pagina dopo pagina.

            Ecco perché settembre non è un semplice mese di transizione. È il momento in cui ci si reinventa, si fanno liste e si prendono impegni, si mettono in ordine pensieri e armadi. Un Capodanno senza spumante, ma con più concretezza. Perché, diciamocelo, iniziare davvero si comincia adesso.

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              Cucina

              Carlo Cracco tra scontri, addii e nuovi inizi: il ristorante in Sardegna, la lite con Barbieri e l’amore per Rosa

              Dal clamoroso addio a Masterchef dopo sei edizioni alle tensioni con Barbieri fino all’incontro con Rosa Fanti, madre dei suoi figli e partner nei progetti. Cracco riparte dalla Sardegna con un ristorante gourmet affacciato sul mare

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                Carlo Cracco non si ferma. Mentre la scena della cucina televisiva rallenta e la food mania mostra segni di stanchezza, lo chef stellato rilancia con un nuovo ristorante in Sardegna. Si tratta di un pop-up elegante ed esclusivo all’interno del prestigioso Forte Village di Santa Margherita di Pula: 40 coperti vista mare e un menù che racconta l’Italia costiera con accenti milanesi e vini romagnoli.

                «È la prima volta che firmo un ristorante in Sardegna e ne sono felice», ha dichiarato Cracco a La Nuova Sardegna. Il progetto arriva dopo la stagione a Portofino e in attesa di una futura apertura a Roma, consolidando la presenza dello chef lontano dagli studi televisivi ma sempre sotto i riflettori.

                Il nome di Cracco resta infatti legato a doppio filo a Masterchef, dove dal 2011 al 2017 ha condiviso il banco dei giudici con Joe Bastianich e Bruno Barbieri. Proprio con quest’ultimo i rapporti non furono sempre sereni. «Una volta litigammo forte per un piatto di passatelli con le vongole», ha raccontato Barbieri, «ma dopo quindici minuti era tutto dimenticato». Un clima teso che, forse, ha contribuito alla scelta di Cracco di abbandonare il programma dopo sei stagioni. «Che due cog***ni», confessò lo chef a Fanpage. «Il mio mestiere non è ripetere, ma interpretare».

                Dietro le scelte di Cracco c’è anche Rosa Fanti, sua moglie dal 2018, imprenditrice romagnola nel settore agricolo e vinicolo. I due si sono conosciuti nel 2008 durante un evento e non si sono più lasciati. «È venuto a casa mia con il piccione, ho pensato: se supera questa è fatta», ha raccontato lei con ironia. Da allora condividono la vita privata e quella professionale, tra figli, ristoranti e visioni comuni.

                Cracco oggi è molto più di un volto televisivo: è un brand che torna a puntare sulla cucina vera, lontano dalle luci dei talent e più vicino al mare, dove ogni piatto ha ancora qualcosa da raccontare.

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