Cucina
La crema di nocciole El Mordjene è buona ma non si può più vendere in Europa
Piace a tutti, ma non all’Unione Europea. La crema di nocciole El Mordjene che ha riscosso un grande successo tra i food influencer è stata bandita dai mercati per decisione delle autorità europee.
Se fossimo un giornale economico potremmo ipotizzare che la decisione dell’UE di vietare la vendita della crema di nocciole El Mordjene, prodotta dall’azienda algerina Cebon, sia una mossa di dumping. Ovvero vietare l’introduzione in Europa di un prodotto a prezzi molto più bassi di quelli praticati dalle lobby economiche padroni del mercato. Insomma non ti faccio vendere il tuo prodotto in Europa perché è buono e costa la metà di quelli che si vendono nei nostri supermercati. Si tratterebbe di concorrenza sleale. Ma per chi? Per le aziende che producono lo stesso tipo di prodotto, non certo per i consumatori che ne ricaverebbero vantaggi in termini nella spesa quotidiana. Insomma un dolce dilemma europeo.
El Mordjene il sapore del successo e il sapore dell’amaro
La crema di nocciole algerina El Mordjene, diventata virale sui social, bandita dall’Unione Europea. è un paradosso che ha scatenato un dibattito tra consumatori, produttori e istituzioni. La crema prodotta in Algeria, con il suo gusto che ricorda quello dei Kinder Bueno, ha conquistato il palato di molti europei, diventando un vero e proprio fenomeno sui social. Food influencer e appassionati di dolci hanno condiviso le loro recensioni entusiastiche, spingendo la domanda alle stelle. Ma la gioia è stata di breve durata. A causa di una normativa europea che vieta l’importazione di prodotti lattieri da alcuni Paesi terzi, tra cui l’Algeria. E infatti gli ultimi carichi di El Mordjene sono stati bloccati alle dogane.
Una decisione che fa discutere e puzza di protezionismo
La decisione dell’Unione Europea ha suscitato numerose polemiche. Da un lato, i produttori algerini accusano Bruxelles di protezionismo, sostenendo che il divieto sia stato imposto per favorire le aziende europee del settore. Dall’altro, le autorità europee difendono la loro scelta, sottolineando la necessità di garantire la sicurezza alimentare e di rispettare le norme sanitarie.
… ma c’è un ristoratore napoletano che prende le difese della crema algerina
Tra i tanti fan di El Mordjene, c’è anche Gianni Boon, un ristoratore napoletano che vive in Francia. In un video diventato virale su TikTok, Boon ha confrontato la crema algerina con la Nutella, dando un giudizio positivo alla prima. “La Nutella resta la Nutella, ma devo ammettere che El Mordjene è meglio“, ha dichiarato.
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Kaiserschmarrn, il dolce imperiale che conquista tutti: la ricetta originale austriaca
Dalla storia alla preparazione, ecco tutti i segreti del Kaiserschmarrn, la frittata dolce che viene servita con confetture e zucchero a velo per un’esperienza autentica di gusto e tradizione. Perfetto per colazioni o merende autunnali.
Il Kaiserschmarrn è un dolce tradizionale austriaco, perfetto per chi ama i sapori rustici e autentici della cucina mitteleuropea. La sua storia è legata all’imperatore Francesco Giuseppe I, grande amante di questo dolce semplice ma gustoso. Il Kaiserschmarrn è simile a una frittata dolce sbriciolata, arricchita con uvetta e servita con zucchero a velo e confettura di frutti di bosco o composta di mele.
Ingredienti
- 100 g di farina
- 250 ml di latte
- 4 uova
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 pizzico di sale
- 50 g di uvetta (ammollata in rum o acqua tiepida)
- 20 g di burro
- Zucchero a velo q.b.
- Confettura di mirtilli o composta di mele per accompagnare
Preparazione
- In una ciotola, mescola farina, latte e sale fino a ottenere una pastella liscia.
- Dividi le uova separando albumi e tuorli: monta i tuorli con lo zucchero e aggiungili alla pastella.
- Monta a neve gli albumi e incorporali delicatamente al composto.
- In una padella antiaderente, sciogli il burro e versa la pastella, distribuendo uniformemente le uvette ammollate.
- Cuoci a fuoco medio fino a doratura, quindi girala e sbriciolala con una forchetta.
- Continua a cuocere fino a doratura completa.
Servizio
Servi il Kaiserschmarrn caldo, cospargendolo di zucchero a velo e accompagnandolo con confettura di mirtilli o composta di mele.
Varianti e consigli
Il Kaiserschmarrn può essere arricchito con mandorle tritate o mele a cubetti. Il segreto per un risultato perfetto è la cottura: deve rimanere soffice all’interno e leggermente croccante all’esterno.
Un dolce semplice ma irresistibile, perfetto per colazioni sostanziose o merende golose che conquisteranno tutti!
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Budino di cachi: un dolce autunnale ricco di proprietà benefiche
Ricco di vitamine e antiossidanti, il caco è il frutto ideale per creare dolci cremosi e salutari. Il budino di cachi è perfetto per sfruttarne tutti i benefici in una ricetta semplice e autunnale.
Il caco, frutto tipico dell’autunno, è ricco di vitamine A e C, antiossidanti e fibre. Grazie alla sua alta concentrazione di betacarotene, il caco è un alleato per la salute della pelle e della vista, oltre a rafforzare il sistema immunitario. Contiene anche tannini, che hanno proprietà astringenti, e zuccheri naturali che lo rendono energetico ma leggero, perfetto per dolci cremosi e salutari.
Budino di cachi: la ricetta
Per preparare un budino di cachi, scegli frutti maturi e dolci, dalla polpa morbida e profumata. Ecco come realizzarlo:
Ingredienti:
- 2 cachi maturi
- 150 ml di panna fresca
- 2 cucchiai di zucchero di canna
- 1 bustina di vanillina
- 2 fogli di gelatina (o agar agar per una versione vegana)
Procedimento
- Preparazione della base di cachi: Lava i cachi, rimuovi la buccia e frulla la polpa fino a ottenere una purea liscia.
- Gelatina: Ammolla i fogli di gelatina in acqua fredda per circa 5 minuti. Se usi agar agar, scioglilo in acqua e portalo a ebollizione per attivare il potere gelificante.
- Panna e zucchero: In un pentolino, scalda la panna con lo zucchero e la vanillina, mescolando fino a far sciogliere lo zucchero. Non far bollire.
- Unione degli ingredienti: Togli dal fuoco e aggiungi la gelatina strizzata (o l’agar agar) alla panna calda, mescolando per scioglierla completamente. Aggiungi poi la purea di cachi e mescola fino a ottenere un composto omogeneo.
- Riposo: Versa il composto in stampini e lascia riposare in frigorifero per almeno 4 ore, o fino a quando il budino non si è solidificato.
- Servizio: Sforma il budino e decoralo con frutta secca, granella di cacao o miele per un tocco finale.
Consigli e varianti
- Con yogurt greco: Sostituisci la panna con yogurt greco per una versione più leggera e ricca di proteine.
- Con cioccolato fondente: Aggiungi scaglie di cioccolato fondente al composto per un contrasto di sapori più deciso.
- Con spezie: Un pizzico di cannella o zenzero in polvere darà una nota speziata perfetta per l’autunno.
Questa ricetta esalta la dolcezza naturale del caco, trasformandolo in un dessert leggero e cremoso, ideale per una merenda o un fine pasto autunnale.
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Castagnaccio: il dolce autunnale che celebra la tradizione italiana
Dal profumo intenso di castagne e con varianti regionali che esaltano le diverse tradizioni culinarie italiane, il castagnaccio è un dolce rustico e genuino. Scopri la ricetta tradizionale, le declinazioni locali e le proprietà nutrizionali di questo dessert senza glutine e ricco di energia.
Il castagnaccio è un dolce rustico tipico dell’autunno, amato in diverse regioni d’Italia e preparato con pochi e semplici ingredienti, primo fra tutti la farina di castagne. Questo dolce ha origini antiche e viene declinato in diverse varianti regionali, ognuna con le sue particolarità. Scopriamo la ricetta tradizionale e le varianti più conosciute, insieme alle proprietà nutrizionali e organolettiche di questo piatto storico.
La ricetta del castagnaccio tradizionale
Il castagnaccio è un dolce senza glutine, vegano e privo di zuccheri aggiunti, perfetto per chi cerca un dessert genuino e sano. Ecco la ricetta base:
Ingredienti:
- 300 g di farina di castagne
- 500 ml di acqua
- 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- 50 g di pinoli
- 50 g di uvetta
- Un rametto di rosmarino
- Un pizzico di sale
- (Facoltativo) scorza d’arancia grattugiata o semi di finocchio
Procedimento:
- Preriscaldare il forno a 180°C.
- Mettere l’uvetta in ammollo in acqua tiepida per circa 15 minuti.
- In una ciotola, setacciare la farina di castagne e aggiungere un pizzico di sale.
- Versare l’acqua a filo, mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi, fino a ottenere un composto omogeneo e liscio.
- Aggiungere l’olio d’oliva, i pinoli, l’uvetta strizzata e, se gradito, la scorza d’arancia o i semi di finocchio.
- Versare il composto in una teglia bassa e unta d’olio, livellando la superficie. Cospargere con qualche ago di rosmarino e un filo d’olio.
- Cuocere in forno per circa 30-40 minuti, finché la superficie non diventa croccante e crepata.
- Lasciare raffreddare prima di servire.
Le varianti regionali del castagnaccio
Il castagnaccio è diffuso soprattutto nelle regioni appenniniche italiane, e ogni zona ha sviluppato la sua versione, modificando leggermente la ricetta base. Ecco alcune delle varianti più note:
- Toscana: La versione toscana è forse la più conosciuta e rimane fedele alla ricetta tradizionale. Si caratterizza per la presenza di rosmarino, pinoli e uvetta, senza aggiunta di zucchero. In alcune aree si aggiunge anche la scorza d’arancia per dare un tocco aromatico.
- Liguria: In Liguria, il castagnaccio è chiamato pattona e spesso viene servito con ricotta fresca o miele, rendendo il dolce ancora più goloso. A volte, viene arricchito con semi di finocchio che conferiscono una nota aromatica particolare.
- Emilia-Romagna: Qui il castagnaccio può includere gherigli di noce e un po’ di vino dolce nell’impasto, per una versione più umida e ricca di sapore. In alcuni casi, si aggiungono anche pezzetti di mela o pere per una consistenza più morbida.
- Piemonte: In questa regione, il castagnaccio è arricchito con cacao o cioccolato fondente, per un sapore più deciso. Inoltre, talvolta vengono utilizzate nocciole tostate al posto dei pinoli, omaggio alla tradizione piemontese.
Caratteristiche organolettiche e nutrizionali
Il castagnaccio ha un profumo intenso di castagne e un sapore dolce e leggermente amarognolo, derivante dalla farina di castagne non trattata. La sua consistenza è morbida all’interno e croccante in superficie, grazie alla cottura in forno e all’olio d’oliva che rende il tutto fragrante.
Dal punto di vista nutrizionale, il castagnaccio è un dolce sano e genuino, privo di grassi animali e zuccheri raffinati. Ecco alcune delle proprietà nutrizionali della farina di castagne:
- Senza glutine: La farina di castagne è naturalmente priva di glutine, rendendo il castagnaccio adatto anche a chi soffre di celiachia.
- Ricco di fibre: Questo dolce è ricco di fibre, che favoriscono la digestione e danno un senso di sazietà prolungato.
- Fonte di vitamine e minerali: La farina di castagne contiene vitamine del gruppo B e minerali come potassio, magnesio e fosforo, utili per il benessere del sistema nervoso e per mantenere l’equilibrio idro-salino.
- Energia naturale: Grazie alla presenza di carboidrati complessi, il castagnaccio fornisce un’energia duratura, ideale per affrontare le giornate autunnali più fredde.
Inoltre, la versione tradizionale del castagnaccio, priva di zuccheri aggiunti, ha un basso indice glicemico, rendendolo un dolce adatto anche a chi vuole tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue.
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