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Cucina

La storia e la ricetta del Vitello Tonnato: un classico della cucina piemontese

Il vitello tonnato, o “vitel tonnè”, è un classico della cucina piemontese con origini nel XVIII secolo. Questo piatto freddo combina carne di vitello con una salsa cremosa al tonno, creando un mix di sapori unico. La ricetta tradizionale prevede il magatello di vitello cotto lentamente, accompagnato da una salsa a base di tonno, acciughe, capperi, uova e olio d’oliva. Perfetto come antipasto o piatto principale, il vitello tonnato continua a essere amato per la sua semplicità e raffinatezza.

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    Il vitello tonnato, conosciuto anche come “vitel tonnè”, è un piatto iconico della cucina piemontese, amato non solo in Italia ma anche all’estero. Questo piatto freddo, perfetto per i mesi estivi, combina sapientemente carne di vitello e una salsa cremosa al tonno, creando un contrasto di sapori unico e delizioso.

    Origini del Vitello Tonnato

    Le origini del vitello tonnato risalgono al XVIII secolo, quando la cucina piemontese iniziava a subire influenze francesi. Tuttavia, le sue radici sono ben piantate nel territorio piemontese, noto per la sua tradizione gastronomica ricca e variegata. Il primo documento che menziona il vitello tonnato è “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi, pubblicato nel 1891. Artusi descriveva una versione diversa da quella moderna, in cui il tonno era parte integrante della cottura della carne, piuttosto che un ingrediente della salsa.

    Chi ha creato il Vitello Tonnato?

    Non esiste una singola persona riconosciuta come creatrice del vitello tonnato. Il piatto è piuttosto il risultato di un’evoluzione culinaria che ha combinato ingredienti facilmente reperibili nel territorio piemontese con tecniche di cucina raffinate. La combinazione di vitello e tonno potrebbe sembrare insolita, ma riflette l’abilità dei cuochi piemontesi nel creare armonia tra sapori diversi.

    Come deve essere fatto il Vitello Tonnato?

    La ricetta tradizionale del vitello tonnato prevede l’uso di carne di vitello di alta qualità, cotta lentamente per mantenere la sua tenerezza. La salsa al tonno è una crema delicata preparata con tonno sott’olio, acciughe, capperi e maionese. Ecco come preparare un autentico vitello tonnato secondo la tradizione piemontese.

    Ricetta originale del Vitello Tonnato

    Ingredienti:

    • 800 g di magatello di vitello
    • 1 carota
    • 1 cipolla
    • 1 costa di sedano
    • 1 foglia di alloro
    • 1 bicchiere di vino bianco secco
    • Sale e pepe q.b.

    Per la salsa tonnata:

    • 200 g di tonno sott’olio sgocciolato
    • 3 acciughe sotto sale (dissalate e diliscate)
    • 1 cucchiaio di capperi sotto sale (sciacquati)
    • 2 tuorli d’uovo sodi
    • 200 ml di olio extravergine d’oliva
    • Succo di mezzo limone
    • Sale e pepe q.b.

    Preparazione:

    1. Preparazione del vitello:
      • In una pentola capiente, mettere il magatello di vitello, la carota, la cipolla, il sedano, la foglia di alloro, il vino bianco, sale e pepe.
      • Coprire con acqua e portare a ebollizione. Ridurre il fuoco e cuocere a fuoco lento per circa 1 ora e mezza, o finché la carne è tenera.
      • Lasciare raffreddare la carne nel suo brodo. Una volta raffreddata, tagliarla a fette sottili.
    2. Preparazione della salsa tonnata:
      • In un mixer, unire il tonno, le acciughe, i capperi e i tuorli d’uovo. Frullare fino a ottenere un composto omogeneo.
      • Aggiungere gradualmente l’olio extravergine d’oliva, continuando a frullare, fino a ottenere una salsa liscia e cremosa.
      • Aggiungere il succo di limone e aggiustare di sale e pepe.
    3. Assemblaggio:
      • Disporre le fette di vitello su un piatto da portata.
      • Coprire con la salsa tonnata, assicurandosi che ogni fetta sia ben ricoperta.
      • Decorare con qualche cappero intero e, se si desidera, qualche fetta di limone.
    4. Riposo:
      • Lasciare riposare in frigorifero per almeno un’ora prima di servire, in modo che i sapori si amalgamino bene.

    Il vitello tonnato è un piatto che celebra la semplicità e la raffinatezza della cucina piemontese. Perfetto come antipasto o come piatto principale leggero, continua a conquistare i palati di chiunque lo assaggi, unendo tradizione e gusto in un abbraccio culinario senza tempo.

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      Cucina

      Il pokè: un viaggio di gusti estivi direttamente dalle Hawaii alle tavole italiane

      Il pokè non è solo un piatto estivo, ma un’esperienza culinaria che porta con sé la storia millenaria delle Hawaii e la vivacità della cultura italiana, conquistando i cuori e i palati di chiunque abbia la fortuna di assaggiarlo.

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        Con l’arrivo dell’estate e il suo caldo torrido, c’è un piatto che ritorna prepotentemente a conquistare le tavole e le pause pranzo degli italiani: il pokè. Questo piatto fresco e invitante, originario delle Hawaii, ha fatto breccia nei cuori e nei palati degli italiani negli ultimi anni, diventando una vera e propria icona culinaria della stagione estiva.

        La sua storia affonda le radici in una tradizione millenaria che racconta di pescatori hawaiani che, dopo aver trascorso ore in mare alla ricerca del pesce più fresco, preparavano un pasto veloce e gustoso direttamente sulla spiaggia. Il termine “pokè” stesso significa “tagliare a pezzi” o “tagliare a dadini” in hawaiano, e riflette il metodo di preparazione del piatto, che prevede il pesce crudo tagliato in cubetti e condito con ingredienti freschi e aromatici.

        Il pokè è nato come cibo da strada, un pasto veloce e nutriente che forniva l’energia necessaria ai pescatori per affrontare lunghe giornate in mare. Con il passare del tempo, è diventato un piatto amato da tutti, dalle famiglie alle persone in viaggio, grazie alla sua semplicità, freschezza e versatilità.

        In Italia, il pokè ha trovato terreno fertile, conquistando le pause pranzo in ufficio, le giornate in spiaggia e le cene estive tra amici. La sua popolarità è cresciuta grazie alla vasta gamma di ingredienti e condimenti che consentono di personalizzare il piatto secondo i gusti e le preferenze individuali.

        Da Milano a Roma, da Palermo a Venezia, i ristoranti e i chioschi che offrono il pokè sono diventati luoghi di ritrovo per gli amanti della buona cucina e del cibo sano. La freschezza del pesce crudo, l’avvolgente aroma dell’olio di sesamo e la freschezza degli agrumi si fondono in un tripudio di sapori che deliziano il palato e rinfrescano i sensi durante le calde giornate estive.

        La ricetta classica del pokè prevede l’utilizzo di ingredienti freschi e di alta qualità. Ecco gli ingredienti e la preparazione del pokè più tradizionale, con il salmone crudo:

        Ingredienti:

        • 200g di salmone fresco, tagliato a dadini
        • 1 cucchiaio di salsa di soia
        • 1 cucchiaino di olio di sesamo
        • Succo di mezzo limone
        • 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
        • 1 cucchiaino di scalogno, tritato finemente
        • 1 avocado maturo, tagliato a dadini
        • 1 cucchiaio di semi di sesamo tostati
        • 2 tazze di riso basmati cotto
        • Sale e pepe q.b.
        • Foglie di coriandolo fresco per guarnire

        Preparazione:

        1. In una ciotola grande, mescolare il salmone a dadini con la salsa di soia, l’olio di sesamo, il succo di limone, lo zenzero grattugiato e lo scalogno tritato. Lasciare marinare in frigorifero per almeno 30 minuti.
        2. Una volta marinato, aggiungere l’avocado tagliato a dadini al salmone e mescolare delicatamente.
        3. Distribuire il riso basmati cotto in due ciotole.
        4. Disporre il misto di salmone e avocado sopra il riso.
        5. Spolverare con semi di sesamo tostati e guarnire con foglie di coriandolo fresco.
        6. Aggiustare di sale e pepe secondo il proprio gusto.
        7. Servire immediatamente e gustare il pokè fresco e delizioso!

        Il pokè è un piatto leggero, ricco di sapori e nutrienti, perfetto per rinfrescarsi durante le calde giornate estive.

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          Cucina

          Caccia alla sorpresa: le gustosissime polpette di pollo!

          Sia che le gusti croccanti e dorate, sia morbide e succulente, le polpette di pollo sono sempre un successo. Preparale in vari modi e servile con le tue salse preferite e a ogni boccone interpretale in versione gourmet.

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            Preparatele con carne di petto di pollo macinata e arricchita di aromi e spezie, le polpette. All’impasto si possono aggiungere ingredienti come cipolle, aglio, prezzemolo, formaggio grattugiato o pangrattato per conferire sapore e consistenza extra alle polpette.

            Si possono cuocere in vari modi: fritte, al forno, in padella o addirittura alla griglia. Questo permette di ottenere una gamma di risultati, dalle polpette croccanti e dorate a quelle morbide e succulente.

            Servite come antipasto, secondo piatto o finger food per feste e buffet, le polpette di pollo sono sempre un successo. Possono essere accompagnate da salse di diversi tipi, come salsa di pomodoro, salsa barbecue, maionese aromatizzata o salsa agrodolce, per aggiungere ulteriore gusto e vivacità al piatto.

            Polpette di pollo fritte

            Ingredienti
            500 g di carne di pollo macinata
            1 uovo
            4 fette di pane raffermo ammollato e strizzato
            1 pezzetto di aglio tritato
            Prezzemolo fresco tritato q.b.
            Sale e pepe q.b.
            Olio di semi di arachidi per friggere q.b.

            Procedimento
            In una ciotola, mescola la carne di pollo macinata con l’uovo, il pane ammollato, l’aglio, il prezzemolo, il sale, il pepe. Assicurati che gli ingredienti siano ben combinati.

            Con le mani forma delle polpette leggermente allungate dalle dimensioni desiderate e sistemale su un piatto.

            Scalda dell’olio in una padella antiaderente a fuoco medio-alto. Una volta che l’olio è caldo, aggiungi le polpette nella padella, facendo attenzione a non sovraccaricare la padella. Potrebbe essere necessario friggere le polpette in più volte.

            Cuoci le polpette per circa 6-7 minuti, girandole di tanto in tanto, finché non sono dorate e completamente cotte all’interno, poi trasferiscile su un piatto con carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Servi le polpette di pollo calde.

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              Londra conquistata dal sugo italiano

              Sugo82 è il micro ristorante italiano che ha conquistato Londra grazie alla sua formula unica: un solo tavolo, prenotazioni esaurite fino a quattro mesi in anticipo e piatti autentici italiani.

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                Si chiama Sugo82 ed è un micro ristorante italiano che sta sbancando la city di Londra.
                E in effetti nell’affollato panorama culinario di Londra, questo micro ristorante italiano prenotato fino alla fine dell’anno, sta catturando i londinesi sempre a caccia di particolarità. Sugo82 è un locale unico. Per unico questa volta non si vuole sottolineare solo la sua qualità ma il suo stato. Ha un solo tavolo e in poco tempo è diventato una meta ambita per gli amanti della cucina italiana.

                Una idea nata da una veneta e un napoletano

                Creato da Giulia Pironti e Stefano Pianese, rispettivamente originari di Rovigo e Napoli, Sugo82 si trova nel Netil Market di London Fields. Aperto meno di un anno fa, il ristorante ha riscosso un successo straordinario grazie alla sua formula innovativa e alla qualità dei piatti offerti.

                Un solo tavolo che rende tutto più intimo

                Sugo82 dispone di un unico tavolo, che può ospitare fino a sette persone. Le prenotazioni ormai sono esaurite fino alla fine dell’anno. Il ristorante offre cinque turni giornalieri, dalle 12 alle 23, sette giorni su sette. I clienti apprezzano l’ambiente esclusivo e il servizio personalizzato, con un cuoco dedicato solo a loro per un paio d’ore.

                Un menù a prezzo fisso

                Il costo fisso per ogni commensale è di 40 sterline (circa 48 euro). Il menù include: bollicina di benvenuto con tagliere di salumi, formaggi e mozzarella italiani; un antipasto caldo con scelte tra mini arancini, panzerotti pugliesi, parmigiana e frittatine di pasta napoletana.
                Quindi una pasta dalle classiche carbonara e pesto a varianti stagionali come ravioli ripieni con crema di pomodoro San Marzano e basilico. I dolci comprendono a scelta tiramisù, cannoli siciliani e altre delizie. Vino italiano e limoncello offerto dalla casa.

                La qualità delle materie prime al primo posto

                Giulia e Stefano seguono attentamente i fornitori per garantire l’autenticità dei piatti. Tutti gli ingredienti provengono da produttori italiani, mentre il vino è fornito da un’enoteca vicina. Anche le stoviglie sono realizzate a mano da un’artigiana locale, contribuendo a creare un’esperienza culinaria autentica e sostenibile.

                Il segreto? Autenticità e Italian style

                Giulia e Stefano attribuiscono il successo al loro locale alla qualità del cibo e all’atmosfera intima e accogliente che sono riusciti a creare. Stefano, cuoco-imprenditore, insiste sulla preparazione di piatti autentici, rifiutando compromessi come l’uso di panna nella carbonara o bacon al posto del guanciale. La lingua parlata attorno al tavolo è esclusivamente l’italiano, esaltando l’esperienza di convivialità e buon mangiare.

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