Connect with us

Curiosità

Le iconiche scarpette rosse del Mago di Oz vanno all’asta. Un tesoro del cinema a 28 milioni di dollari!! Cifra da capogiro

Mago di Oz, le scarpette di rubino di Dorothy (rubate dal boss mafioso e ritrovate dopo 13 anni) sono state vendute all’asta.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Le leggendaria scarpette rosse indossate da Judy Garland nel celebre film Il Mago di Oz (1939), hanno raggiunto un incredibile prezzo d’asta, segnando un record mondiale nel campo dei cimeli cinematografici. Vendute per 28 milioni di dollari (oltre 26 milioni di euro) dalla Heritage Auctions di Dallas, queste scarpette sono al centro di un’affascinante storia che intreccia furto, recupero e collezionismo d’élite.

    La storia delle scarpette rosse

    Nel film Il Mago di Oz, diretto da Victor Fleming, le scarpette rosse sono uno degli oggetti più iconici della storia del cinema. Dorothy Gale, interpretata da Judy Garland, usa le scarpe magiche per tornare a casa, dando loro un valore simbolico che trascende il grande schermo. Le scarpe, realizzate dal famoso costumista Adrian per il film, sono state concepite come décolleté in faille di seta rossa, impreziosite da paillettes cremisi e fiocchi. Tutto accompagnato da dettagli artigianali che ne accentuano l’unicità.

    Quattro copie diventate cimeli

    Dopo la produzione, quattro paia di scarpette furono realizzate, e oggi sono considerate tra i cimeli cinematografici più ricercati al mondo. Una di queste paia è stata oggetto di una rocambolesca vicenda. Nel 2005, le scarpette furono rubate dal Judy Garland Museum da Terry Jon Martin, un boss mafioso che pensava che le scarpe contenessero rubini veri. Dopo essere rimaste scomparse per 13 anni, le scarpe furono recuperate nel 2018. Ritrovamento grazie all’intervento dell’FBI, e successivamente identificate come quelle appartenute a Michael Shaw, un collezionista che le aveva acquistate nel 1970.

    Il record d’asta e la connessione tra il Mago di Oz e Debbie Reynolds

    Il 7 dicembre, durante un’asta straordinaria, le scarpette rosse sono state vendute per una cifra astronomica che ha superato ogni precedente record nel settore. La cifra finale, con le commissioni d’asta incluse, ha raggiunto 32,5 milioni di dollari (30 milioni di euro), stabilendo un nuovo primato per cimeli cinematografici, battendo il precedente record di 5,52 milioni di dollari per l’abito bianco indossato da Marilyn Monroe in Quando la moglie è in vacanza (1955).

    Un aspetto interessante di questa vendita è la connessione con Debbie Reynolds, leggendaria attrice e collezionista di memorabilia cinematografica. La sua famosa collezione, che includeva oggetti iconici come il vestito di Monroe, ha portato grande attenzione a cimeli come le scarpette rosse del Mago di Oz. Di cui una coppia fa parte della collezione permanente dell’Academy Museum of Motion Picture Arts & Sciences a Los Angeles. Le altre due paia di scarpe sono custodite presso il National Museum of American History dello Smithsonian e in collezioni private.

    La Collezione Heritage Auctions e la Storia del Mago di Oz

    Heritage Auctions, la casa d’aste che ha curato la vendita, è una delle più prestigiose piattaforme di compravendita di cimeli storici. Incluse opere d’arte e memorabilia legate al mondo del cinema. Oggetti come le scarpette rosse sono il cuore pulsante di collezioni che celebrano il passato del cinema e il suo impatto duraturo.

    Il Mago di Oz, uscito nel 1939, è uno dei film più amati della storia del cinema. La sua storia, che mescola avventura e magia, ha affascinato generazioni di spettatori. Le scarpette rosse sono diventate uno degli oggetti più simbolici della cultura popolare, incarnando il sogno e l’incanto che il film ha regalato a milioni di spettatori. Oltre al loro valore materiale, le Ruby Slippers sono un emblema del legame tra il pubblico e la magia del cinema, un legame che resta vivo nei cuori di milioni di persone in tutto il mondo

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Curiosità

      Fotografato nudo da Google Street View: poliziotto argentino vince la causa e ottiene un risarcimento

      Secondo i giudici argentini, la privacy dell’uomo è stata violata in modo palese: Google dovrà risarcirlo con 12.500 dollari. Decisivo il fatto che fosse all’interno della sua proprietà, protetta da un alto muro.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

      Google Street View

        Era un giorno come tanti nel 2017, quando un poliziotto argentino, in un momento di relax nel giardino di casa sua, fu immortalato nudo dalle telecamere mobili di Google Street View. L’immagine, sfuggita alle consuete procedure di oscuramento automatico, mostrava l’uomo completamente nudo dietro un muro di oltre due metri, nel cortile privato della sua abitazione. Il caso, inizialmente trascurato, si è trasformato in un lungo iter giudiziario che ha ora trovato la sua conclusione: Google dovrà risarcire l’uomo con 12.500 dollari.

        La vicenda è emersa quando la foto ha iniziato a circolare online, accompagnata dal nome della via e dal numero civico, elementi ben visibili nell’inquadratura. La combinazione di questi dati ha reso l’uomo facilmente identificabile, esponendolo al ridicolo tra colleghi e residenti del piccolo centro in cui vive.

        In un primo momento, un tribunale aveva respinto il ricorso del poliziotto, ritenendo che fosse stato lui a comportarsi in modo inappropriato nel proprio giardino. Ma la Corte d’Appello ha ribaltato la sentenza, stabilendo che non si trattava di uno spazio pubblico. Bensì privato e protetto da una barriera “più alta della media umana”. L’inquadratura è stata quindi definita come una “palese invasione della privacy”.

        La corte ha evidenziato anche una falla nei protocolli di Google, che solitamente sfoca i volti e le targhe. “In questo caso non si trattava di un volto, ma dell’intero corpo nudo di una persona, un’immagine che avrebbe dovuto essere evitata con ogni mezzo”, si legge nella sentenza.

        Assolte invece da ogni responsabilità la compagnia telefonica Cablevision SA e il sito di notizie El Censor, che avevano rilanciato la foto.

        Il caso solleva nuove domande sull’equilibrio tra tecnologia e tutela della privacy, dimostrando che, anche nell’era del digitale, il diritto alla riservatezza rimane fondamentale.

          Continua a leggere

          Curiosità

          Patatine al gusto… batteria? L’ultima trovata snack arriva dall’Olanda

          Una nuova linea di chips fa discutere: tra i gusti proposti anche quello ispirato alla “scossa” di una pila da 9 volt. La startup Rewind lancia un’edizione limitata che trasforma un ricordo bizzarro dell’infanzia in uno snack dal sapore elettrizzante

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

          Patatine

            C’è chi gioca sulla tradizione e chi osa davvero. Dimenticate per un attimo i classici gusti di patatine come paprika, formaggio o cipolla. In Olanda è arrivato qualcosa di completamente diverso, destinato a far discutere (e incuriosire): le patatine al gusto di batteria da 9 volt. Sì, proprio quelle pile rettangolari che da bambini molti hanno, almeno una volta, toccato con la lingua, sentendone la leggera scossa metallica.

            A proporre questa trovata fuori dagli schemi è Rewind, un nuovo marchio europeo di snack che debutta proprio dai Paesi Bassi. Con l’intento dichiarato di mescolare sapori insoliti e nostalgia infantile. La linea include gusti decisamente più classici come sriracha, formaggio e cipolla, ma è l’edizione limitata “9V Battery” ad aver catalizzato l’attenzione mediatica, soprattutto online, dove la notizia ha già cominciato a circolare tra stupore e ironia.

            Secondo quanto comunicato dall’azienda, l’idea nasce da un “ricordo universale e bizzarro”. Quella sensazione metallica sulla lingua che ha colpito almeno una generazione cresciuta tra pile alcaline e giocattoli da montare. Rewind ha deciso di trasformare quel ricordo in un’esperienza gastronomica, apparentemente paradossale. Ma che mira proprio a stupire e far sorridere, più che conquistare i palati tradizionali.

            Sul piano del gusto, non si tratta ovviamente di un vero aroma chimico da pila: le patatine sono aromatizzate con un mix di note metalliche, acide e salate. In grado di evocare la sensazione della scossa elettrica, senza alcun rischio reale. Una provocazione giocosa che cavalca il trend dei gusti estremi e delle limited edition pensate per diventare virali sui social, soprattutto tra le generazioni più giovani.

            Al momento, le patatine al gusto di batteria sono disponibili solo in alcuni punti vendita nei Paesi Bassi. Ma l’azienda non esclude un’espansione futura, anche grazie all’eco mediatica dell’operazione. Rewind ha dichiarato di voler continuare a esplorare sapori “dimenticati” dell’infanzia, reinterpretandoli in chiave contemporanea.

            Che si tratti di una trovata pubblicitaria ben riuscita o di un azzardo destinato a svanire, una cosa è certa: il gusto batteria ha già lasciato il segno. E c’è chi è pronto a provarlo, se non altro per poter dire: “L’ho fatto davvero”.

              Continua a leggere

              Curiosità

              Boom del giardinaggio urbano: la terrazza diventa living!

              Il giardinaggio urbano è diventato una delle attività preferite dagli abitanti delle città, trasformando balconi, tetti e piccoli spazi all’aperto in veri e propri paradisi verdi. Questa tendenza, cresciuta esponenzialmente durante i periodi di lockdown, continua a prosperare portando una serie di benefici ambientali, sociali e personali.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

                Coltivare il tuo piccolo angolo di paradiso verde!
                Il giardinaggio urbano è molto più di un semplice hobby. È un movimento che con il continuo sviluppo di nuove tecnologie e l’aumento della consapevolezza ambientale, negli anni a venire potrebbe essere il momento in cui le città fioriranno come mai prima d’ora.

                L’ascesa dei giardini di città in casa
                Il giardinaggio urbano non è solo una moda passeggera, ma una risposta concreta alle sfide della vita moderna. Con l’aumento della densità abitativa e la diminuzione degli spazi verdi nelle città, sempre più persone stanno trovando modi creativi per coltivare piante e ortaggi. Dalle pareti verdi verticali ai mini-orti sui balconi, le soluzioni sono tante e varie.

                Alcuni esempi di balconi a terrazzino di arredo verde urbano

                Benefici per l’ambiente
                Uno dei principali vantaggi del giardinaggio urbano è il suo impatto positivo sull’ambiente. Le piante aiutano a ridurre l’inquinamento atmosferico, assorbendo anidride carbonica e rilasciando ossigeno. Inoltre, i giardini urbani possono contribuire a ridurre l’effetto isola di calore delle città, mantenendo le temperature più fresche durante i mesi estivi.


                Benessere personale
                Coltivare un giardino, anche se piccolo, ha dimostrato di avere effetti positivi sul benessere mentale e fisico. Il giardinaggio può ridurre lo stress, migliorare l’umore e offrire un senso di realizzazione. Per molti, prendersi cura delle piante è diventata una forma di meditazione e un modo per riconnettersi con la natura, anche in contesti urbani.

                Innovazioni e tecnologie
                Sistemi di irrigazione automatizzati, sensori per il monitoraggio delle piante e app dedicate alla cura del giardino sono solo alcune delle innovazioni che stanno rivoluzionando questo settore. Queste tecnologie permettono anche a chi ha poco tempo o esperienza di ottenere ottimi risultati.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù