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Luxury

Vacanza da super ricchi in Svizzera: nello chalet di Sir Richard Branson si spendono oltre 35mila euro al giorno

Mentre per una famiglia svizzera una settimana sugli sci a Verbier può superare i 7mila euro, esiste un altro livello di esclusività: lo chalet The Lodge di Sir Richard Branson, affittabile per oltre 32mila franchi al giorno. Nove camere, piscina, spa, cinema privato e personale 24 ore su 24, con prenotazioni già pieni fino a febbraio. E non è il solo indirizzo a prezzi stellari: tra le Alpi, da Zermatt a Courchevel, gli chalet di lusso competono a colpi di comfort e cifre impressionanti.

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    Verbier è sinonimo di neve perfetta, piste spettacolari e atmosfera elegante. Ma è anche una delle località dove il concetto di “settimana bianca” assume sfumature decisamente estreme. Già prima di Natale, i dati diffusi in Svizzera avevano fatto discutere: per una famiglia di quattro persone, una vacanza sugli sci può arrivare a costare quasi 7mila euro. Una cifra che per molti rappresenta già un lusso, ma che diventa quasi minima se paragonata al livello superiore del turismo super esclusivo.

    Qui, infatti, si trova The Lodge, lo chalet di proprietà del miliardario britannico Sir Richard Branson. Una struttura che sembra uscita da una cartolina, immersa nella neve vallesana, ma che ha un prezzo da capogiro: oltre 32.600 franchi al giorno, più di 35mila euro. Nonostante le cifre, trovare una settimana libera non è semplice: bisogna attendere fino a febbraio, segno che il mondo del lusso estremo continua a muoversi senza esitazioni.

    Cosa offre una residenza del genere? Spazi immensi, nove camere da letto, piscina coperta, centro fitness, sauna, sala cinema e uno staff sempre presente, pronto a soddisfare ogni richiesta. Un microcosmo perfetto per chi vuole vivere la montagna senza rinunciare a nulla, nemmeno alle comodità di un resort a cinque stelle.

    Il quotidiano elvetico Handelszeitung ha stilato una classifica degli chalet più costosi dell’arco alpino. Oltre a Verbier, la Svizzera domina con altre strutture iconiche. A Zermatt, ad esempio, c’è lo Chalet White Pearl, con vista sul Cervino e tariffe che partono da circa 36mila euro a settimana. Nei Grigioni, a Klosters, si arriva a cifre intorno ai 50mila franchi settimanali per residenze come la Chesa Falcun, in una località storicamente frequentata anche dalla famiglia reale britannica.

    Ma per trovare il vero vertice del lusso bisogna spostarsi in Francia, a Courchevel, dove lo chalet Edelweiss rappresenta una sorta di Olimpo delle vacanze invernali: suite immense, piscina, spa, cantina di altissimo livello, discoteca privata e uno staff dedicato. Il prezzo? Oltre 450mila euro a settimana. Una cifra che fotografa un mondo a parte, fatto di super ricchi, jet-set internazionale e vacanze fuori da ogni misura comune.

    Le Alpi, insomma, continuano a essere il rifugio dorato di chi può permetterselo. Mentre per molti la settimana bianca resta un sogno da organizzare con attenzione, per altri è un’esperienza esclusiva capace di trasformarsi in un simbolo di status e potere. Le montagne, però, restano sempre le stesse: imponenti, silenziose, indifferenti al rumore dei conti correnti.

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      Luxury

      Il Lu.N.A. Gala Event eleganza e impegno sociale. Alla Casa dei Cavalieri di Rodi una serata per la ricerca sulle malattie rare

      Nella splendida cornice della Casa dei Cavalieri di Rodi, affacciata sui Fori Imperiali, è andato in scena il debutto della Luxury Network Association, nuova realtà del Terzo Settore che unisce impresa, cultura e solidarietà. Parte del ricavato sarà destinato a sostenere Life for Corea di Huntington APS, impegnata nella lotta a una delle malattie neurodegenerative più rare e difficili da curare.

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        Un salone illuminato da candele, il profilo dei Fori Imperiali al tramonto e la sensazione che l’eleganza possa davvero diventare solidarietà. Così, nella cornice unica della Casa dei Cavalieri di Rodi, si è svolto il Lu.N.A. Gala Event, la serata che ha segnato il debutto ufficiale della Luxury Network Association, una nuova realtà del Terzo Settore nata per mettere in dialogo impresa, cultura e impegno sociale.

        Un evento raffinato, partecipato e concreto, dove il lusso non è stato fine a se stesso ma strumento per fare del bene. A ospiti, imprenditori, professionisti e volti della società civile è stato chiesto di unirsi a una causa comune: raccogliere fondi per sostenere la ricerca e la sensibilizzazione sulla Malattia di Huntington, una patologia rara e ancora oggi priva di cura.

        Parte del ricavato della serata, insieme ai proventi di un’asta benefica, sarà devoluta a Life for Corea di Huntington APS, associazione che da anni accompagna pazienti e familiari in un percorso difficile e spesso invisibile. “La nostra missione è dare voce a chi combatte ogni giorno con una malattia rara – ha spiegato Vittorio Savoia, presidente della Luxury Network Association –. Con Lu.N.A. vogliamo creare un sistema virtuoso in cui il networking tra professionisti e aziende diventi una fonte di risorse per il sociale. L’obiettivo è semplice ma ambizioso: trasformare l’eccellenza in aiuto concreto”.

        Durante la serata, tra performance musicali e momenti di condivisione, non sono mancate testimonianze toccanti. “Mia moglie è affetta dalla Malattia di Huntington – ha raccontato Fabrizio Sonaglia, presidente di Life for Corea di Huntington APS –. Sappiamo quanto sia difficile convivere con una diagnosi del genere, ma grazie a iniziative come questa possiamo contribuire a un futuro di speranza, sostenendo la ricerca e chi la porta avanti con coraggio”.

        Alla serata hanno partecipato anche rappresentanti del mondo politico e istituzionale. Tra loro Massimiliano Maselli, assessore all’Inclusione sociale e ai Servizi alla persona della Regione Lazio, che ha ricordato come “la longevità e i progressi della medicina impongano nuove sfide: servono politiche di welfare più forti, strumenti per la presa in carico dei pazienti e una sanità che utilizzi anche l’intelligenza artificiale per intervenire in modo più rapido ed efficace. La buona ricerca è la prima forma di inclusione”.

        A chiudere gli interventi, Giuseppe Cavallaro, tra i promotori del progetto, ha sintetizzato l’anima dell’iniziativa: “Lu.N.A. è una rete di persone prima ancora che di professionisti. Aiutiamo chi merita di essere aiutato, senza contributi a pioggia ma con azioni mirate: sostegno alle associazioni che si occupano di malattie rare, di violenza sulle donne e di fragilità reali. È il nostro modo di restituire qualcosa alla comunità”.

        Nel corso del gala, impreziosito da momenti musicali e da un parterre elegante ma attento, l’atmosfera è rimasta quella di un evento che unisce bellezza e responsabilità. Una serata di gala, certo, ma anche un messaggio: l’eccellenza, quando si mette al servizio degli altri, può diventare strumento di cambiamento.

        Alla Casa dei Cavalieri di Rodi, tra gli antichi affreschi e le luci che si riflettevano sulle pietre dei Fori, il Lu.N.A. Gala Event ha dimostrato che l’eleganza può convivere con la solidarietà. E che, a volte, anche una serata mondana può lasciare un segno tangibile nella vita di chi ha più bisogno.

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          Sogni di abitare in un castello? Affidati al web e regalati una favola tutta tua

          Se la tua fantasia è quella di poter vivere in un castello, come nelle favore… un sito web specializzato in real estate può esserti d’aiuto. Ammesso di avere una discreta disponibilità economica…

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            Un sogno ad occhi aperti: vivere in una dimora da re, magari col tanto di fossato e ponte levatoio. Le strutture di questo genere qui in Italia appartengono in parte al patrimonio pubblico, in parte a quello privato. Proprio queste ultime vengono vendute come dimore residenziali, magari da utilizzare come enormi ville per le vacanze, oppure ancora per essere messe a reddito sotto forma di alberghi, musei, strutture ricettive, località per feste e matrimoni e altro ancora. Le possibilità sono davvero tantissime: il limite, in questi casi, è principalmente la fantasia… e la disponibilità economica.

            La concentrazione maggiore in Inghilterra e Francia

            Varcando i nostri confini, la maggior parte dei castelli, si trovano nell’attuale Regno Unito: in Galles, in Inghilterra e in Scozia ma anche in altre parti d’Europa, come in Francia, dove abbondano. Il nostro Paese, seppure in misura minore, si difende… presentando alcuni siti davvero meravigliosi. Alcuni si possono visitare e fotografare, altri ancora invece si possono addirittura acquistare! Realizzando uno dei classici sogni ad occhi aperti, passando dalle canoncihe 2 stanze + bagno ad una struttura dove letteralmente perdersi.

            Il sito che fa al caso vostro

            Se state meditando un trasloco con queste ambizioni principesche… esiste un sito web perfetto per questo genere di operazioni. Dove vagliare prezzi, foto degli interni e tutti i comfort che queste incredibili strutture sono in grado di offrire. Il sito web in questione si chiama Lionard: vale assolutamente la pena dare un’occhiata, perché si tratta in molti casi di affare notevolissimi. Ed anche solo per continuare a sognare… ben sapendo che le nostre finanze non ci permettono di poter trasformare in realtà la nostra ambizione. Tanto per vedere… l’effetto che fa!

            La questione cardine: il prezzo

            Partiamo dal presupposto che il costo dei castelli in Italia è decisaente variabile, perchè soggetto a svariati aspetti, da location a location. In linea generale, comunque, va ricordato che si tratta srmpre di strutture luxury e che, come tali, contemplano caratteristiche uniche: suite, piscine, idromassaggi, monumenti storici e opere d’arte come affreschi e arazzi. Quindi non aspettatevi il “prezzaccio” e, nel caso, preparate i sali…

            Ridimensionando le vostre ambizioni c’è una soluzione

            Volendo ridimensionare le vostre aspettative… potreste accontentarvi di dormire in un castello per una notte o due. Comunque si tratta di una cosa molto particolare, per provare un vero e proprio “tuffo nel passato” che ti permette di vivere come un nobile o cavaliere, circondato da mura possenti, colline e fossati. In Italia sono rpesenti diversi castelli convertiti in strutture ricettive con suite confortevoli, offrendo un’opportunità speciale per vivere un pezzo di storia in maniera indimenticabile e romantica. Un tuffo nel passato per un fine settimana, in una storia remota che rimanda a epoche che abbiamo imparato ad amare e quasi mitizzare.

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              Bye bye poveri: Milano è solo per ricchi, e guai a chi resta indietro

              Dal Quadrilatero alla CityLife, i nuovi padroni di Milano sono miliardari stranieri con flat tax, attici da 39mila euro al metro quadro e vista Duomo. I milanesi? Sfrattati ai confini della metropoli. Perché i ricchi fanno tendenza, anche quando comprano case che non abitano.

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                Milano non è più la città che lavora. È la città che capitalizza. Lavorano gli altri, quelli che prendono la metro da Rho o da Corsico e tornano a casa la sera, stanchi e fuori budget. Intanto, nei quartieri di lusso, si vendono metri quadri a peso d’oro. Nell’arco di tre anni – dal 2021 al 2024 – il prezzo degli immobili di fascia alta è salito del 57%, con punte di 39mila euro al metro quadro nel Quadrilatero della Moda. Non una casa: un investimento, un status symbol, una cambiale dorata.

                E tutto grazie a una parolina magica: flat tax. Centomila euro secchi all’anno per chi si trasferisce in Italia con un patrimonio milionario. Un affarone, se si guadagna a sei zeri, perché qui le tasse si pagano meno che in Svizzera. E quindi via libera a ville, superattici, grattacieli deluxe. Mentre gli italiani, soprattutto i giovani, arrancano.

                È il paradosso milanese: l’immobiliare che si fa vetrina della disuguaglianza. Chi compra case sopra il milione sono per il 70% stranieri, molti dei quali non mettono neppure piede nei loro appartamenti. Ma intanto li comprano. E l’effetto domino è servito: anche il mercato “normale” si adegua, rincara, si adatta. Perché se il vicino vale 30mila euro al metro quadro, tu non puoi mica svendere a 7mila, no?

                I numeri fanno impressione: solo nel 2023, circa 4.500 super ricchi hanno scelto l’Italia come residenza fiscale. E due terzi si sono piazzati proprio a Milano. I quartieri diventano club esclusivi, i negozi cambiano vetrine, le scuole rivedono il target. Il problema non è solo economico: è culturale. Chi non appartiene a questo mondo è fuori. Letteralmente.

                Milano corre. Ma non tutti riescono a tenere il passo.

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