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Lifestyle

Prenotazioni Airbnb: un decalogo per non essere presi in giro

Prenotazioni su Airbnb, arriva il decalogo anti truffe online.
Dal no ai pagamenti con i bonifici, ai controlli degli indirizzi del sito, ecco le otto regole stilate dalla Polizia postale per non rischiare brutte sorprese in vacanza.

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    Partire per le vacanze e non trovare la casa prenotata o trovarne una completamente diversa è una brutta sorpresa. Che si sta diffondendo a macchia d’olio anche nei Airbnb. Negli ultimi anni, in questo ambito si assiste a una crescita di reati finanziari online. Solo nel 2023, la Polizia Postale ha gestito in totale oltre 16mila casi, molti dei quali legati proprio alle prenotazioni di vacanze.

    E’ la generazione dei Millennial quella più credulona

    I Millennial, che gestiscono gran parte delle loro prenotazioni vacanziere online, sono i più colpiti dalle truffe. In Italia, un terzo delle persone tra i 25 e i 34 anni ha subito almeno una fregatura durante gli acquisti online, un dato che riflette una tendenza europea. Massimo Bruno, primo dirigente della Polizia di Stato e direttore della divisione financial cybercrime del servizio postale e per la sicurezza cibernetica, sottolinea il costante aumento dei reati finanziari online.

    Il decalogo della Polizia di Stato e per non cascare nel tranello

    Per aiutare i consumatori a evitare truffe, la Polizia di Stato, in collaborazione con Airbnb, ha stilato un decalogo di otto punti:

    Controllare l’indirizzo del sito web, Assicuratevi di utilizzare l’app Airbnb o il sito ufficiale (www.airbnb.it) per prenotare.

    Non cliccare su link sconosciuti. Evitate di interagire con link sospetti sui social media e verificate l’autenticità dei messaggi.

    Diffidare di offerte troppo convenienti o richieste di caparra. Se un’offerta sembra troppo bella per essere vera, esaminate attentamente i dettagli e le recensioni.

    Non pagare mai con bonifico bancario. Utilizzate la carta di credito per maggiori tutele. Airbnb non consente pagamenti con bonifico, criptovalute o carte regalo.

    Prenotare, pagare e comunicare solo sulla piattaforma. Evitate di trattare privatamente fuori dal portale per usufruire delle garanzie Airbnb.

    Controllare le recensioni. Leggete le opinioni di altri ospiti e verificate le valutazioni e le descrizioni degli annunci.

    Comunicare con l’host. Prima di mettervi in viaggio, contattate l’host per prendere accordi sull’arrivo e verificare eventuali necessità.

    Segnalare dubbi nel modo giusto. Segnalate messaggi controversi o annunci sospetti tramite la piattaforma Airbnb e contattate l’assistenza clienti se necessario.

    Pacco, paccotto e contropaccotto

    Tra il 2015 e il 2023, in Italia sono stati segnalati 1.148 casi di truffe legate alle prenotazioni di vacanze. Il numero di casi si è ridotto durante la pandemia per poi aumentare nuovamente nel 2023, con 377 infezioni segnalate, di cui 82 autoctone e 295 importate.

    Anche se avete girato il mondo a volte conviene seguire i consigli

    Per ridurre il rischio di truffe, quindi, è molto importante seguire le linee guida della Polizia di Stato e di Airbnb. Controllare sempre l’indirizzo del sito, evitare pagamenti con bonifico e comunicare solo tramite la piattaforma ufficiale sono alcune delle precauzioni fondamentali.

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      Cucina

      Natale a tavola: il grande viaggio nei sapori dell’Italia, da Nord a Sud

      Cenone di magro, pranzo del 25, dolci della tradizione, pesci rituali e primi piatti d’altri tempi: un mosaico gastronomico che racconta la storia delle comunità e le identità locali.

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      Natale a tavola

        La mappa del gusto delle feste

        In Italia non esiste un solo “menu di Natale”. Il Paese, con le sue mille culture e storie regionali, celebra le feste attraverso una straordinaria varietà gastronomica. Al Centro e al Sud la cena più importante è quella della Vigilia, consumata rigorosamente “di magro”, mentre in gran parte del Nord l’appuntamento cruciale è il pranzo del 25 dicembre.
        A cambiare non sono soltanto gli orari, ma anche gli ingredienti, le modalità di preparazione e persino il simbolismo dei piatti. In comune rimangono solo alcune certezze: la frutta secca, considerata beneaugurante, e i dolci iconici come panettone e pandoro.

        Le tradizioni del Nord: sapori forti e cotture lunghe

        Sulle tavole della Valle d’Aosta si celebra la carne, con la carbonade — manzo stufato nel vino rosso — a rappresentare uno dei piatti più identitari del periodo. Non mancano sfiziosità come i crostini al miele, accompagnati da salumi locali di capra e pecora.

        In Piemonte le feste significano agnolotti e bollito misto, servito con le salse tradizionali come bagnet verd e bagnet ross. In Liguria, invece, prevale la leggerezza del mare: ravioli di pesce, verdure e il celebre cappon magro, un imponente piatto di pesce e ortaggi stratificati.

        La Lombardia custodisce una tradizione inaspettata: l’anguilla, spesso cotta al cartoccio, protagonista della Vigilia in molte famiglie. In Veneto convivono polenta e baccalà mantecato, mentre il lesso con le salse rimane un must del 25 dicembre.

        In Friuli Venezia Giulia il freddo invernale porta in tavola la brovada e muset, rape macerate nella vinaccia servite con cotechino. In Trentino-Alto Adige il Natale profuma di canederli, capriolo e strudel, ma anche del ricco zelten, un pane dolce a base di frutta secca e canditi.

        Il Centro Italia: tra pasta ripiena, pesce e arrosti importanti

        L’Emilia Romagna è da sempre regina della pasta fresca: tortellini, passatelli e lasagne sono i protagonisti assoluti del pranzo del 25. Tuttavia, esistono zone come Modena dove la Vigilia è da tradizione “di pesce”, con spaghetti a base di tonno, sgombro e acciughe.

        Nel Lazio il 24 dicembre porta in tavola baccalà fritto, fritto misto di verdure e il simbolico capitone. A Roma non mancano piatti storici come la minestra di pesce, la pasta e broccoli in brodo di arzilla e gli spaghetti con le alici. A Natale si passa alla carne: abbacchio al forno, cappelletti in brodo e bollito misto sono riti tramandati di generazione in generazione.

        In Toscana si aprono le danze con i crostini ai fegatini e si prosegue con arrosti di faraona, anatra o cappone ripieno. Nelle Marche dominano i maccheroncini di Campofilone, mentre in Umbria spiccano i cappelletti ripieni spesso anche di cappone e piccione.

        In Abruzzo il pranzo si arricchisce di agnello arrosto, lasagne e zuppe. Imperdibili i caggionetti, dolcetti fritti ripieni di castagne o mandorle.

        Il Sud: trionfo di mare, frattaglie rituali e dolci sorprendenti

        La Campania accoglie il Natale con un patrimonio gastronomico ricchissimo. La Vigilia è dominata dal pesce: spaghetti alle vongole, insalata di rinforzo e naturalmente il capitone, scelto per un’antica tradizione simbolica che lo associa alla vittoria sul male. Il 25 dicembre si passa a zuppe, struffoli, roccocò e molta frutta secca.

        In Basilicata le feste portano in tavola zuppe di verdure come scarole e cardi in brodo di tacchino, oltre al baccalà lesso e alle scarpedde, sfoglie fritte ricoperte di miele. In Calabria si celebrano salumi e primi semplici ma saporiti come spaghetti con mollica e alici, oltre al pesce stocco e al capretto accompagnato da broccoli tipici.

        La Puglia porta sulle tavole pettole, frittelle che possono essere salate o dolci, oltre all’anguilla arrostita e al baccalà fritto. L’agnello al forno con i lampascioni rappresenta una delle ricette più identitarie.

        Le isole: tra pasta ripiena, mare e dolci storici

        In Sardegna i culurgiones e i malloreddus dominano la tavola natalizia, mentre in Sicilia i profumi sono quelli di arance, aringhe, pasta con le sarde e beccafico. Lo sfincione è un must delle feste, così come i dolci: buccellati, cassate e cannoli.

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          Tempo libero ed interessi

          Genova si illumina di meraviglia: il Natale dell’AcquarioVillage tra mare, scienza e magia

          Capodanno tra i delfini, notti avventurose accanto agli squali e attività dedicate ai più piccoli alla Città dei Bambini e dei Ragazzi: un programma ricco che trasforma le festività in un viaggio tra natura, gioco e scoperte.

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          Genova si illumina di meraviglia: il Natale dell’AcquarioVillage tra mare, scienza e magia

            Il periodo delle feste a Genova quest’anno profuma di mare e di curiosità scientifica. Dal 6 dicembre al 6 gennaio, l’AcquarioVillage inaugura una lunga stagione di iniziative che coinvolgono visitatori di tutte le età. Un calendario fitto di appuntamenti che prende il via nel Ponte dell’Immacolata e prosegue per tutto il periodo natalizio, con attività speciali, tour dietro le quinte, serate esclusive e perfino un Capodanno in famiglia.

            Cuore pulsante del programma rimane l’Acquario di Genova, che nelle due settimane più magiche dell’anno estende i suoi orari e propone il percorso guidato Dietro le quinte. Con partenze giornaliere da mattina a pomeriggio, il tour conduce gli ospiti nelle aree normalmente riservate ai biologi e ai curatori: laboratori, spazi tecnici, impianti di filtrazione e alimentazione degli animali. Un’occasione per scoprire quanto lavoro, ricerca e cura si nascondano dietro il funzionamento di una struttura che ospita migliaia di specie marine.

            Per la notte di San Silvestro, l’Acquario si prepara al suo evento più atteso: un Capodanno immersi nel blu, tra visita esclusiva serale, aperitivo nel Padiglione dei Cetacei e un gran cenone che si conclude con il brindisi di mezzanotte davanti alle vasche illuminate. Un’esperienza unica nel panorama italiano, proposta in collaborazione con Capurro Ricevimenti e prenotabile sul sito di C-Way.

            Non manca l’avventura dedicata ai più giovani: le celebri Notti con gli squali, in programma il 20 dicembre e il 3 gennaio, permettono a bambini tra i 7 e gli 11 anni di trascorrere un’intera notte davanti alla grande vasca dei predatori. Un momento emozionante, costruito per avvicinare i più piccoli alla biologia marina e alla vita notturna degli animali, sempre accompagnati dallo staff.

            Accanto al mondo marino, brilla anche la Città dei Bambini e dei Ragazzi, che quest’anno inaugura per la prima volta il suo Capodanno in famiglia. L’experience museum dedicato ai cinque sensi propone una serata di giochi, animazione e attività fino alla mezzanotte, pensata per un pubblico di genitori e bambini che desiderano un’alternativa festosa e sicura alla tradizionale notte fuori. Una scelta che arricchisce ulteriormente l’offerta culturale della città, creando uno spazio a misura di bambini anche in un giorno “da adulti”.

            Durante tutte le festività, la Città dei Bambini propone inoltre i Science Snack, brevi attività guidate che, tra quiz, esperimenti e piccoli laboratori, rendono l’apprendimento leggero e divertente.

            Per chi cerca un regalo di Natale originale, Costa Edutainment mette a disposizione biglietti, abbonamenti annuali e gift card acquistabili online, ideali per chi desidera regalare un’esperienza anziché un oggetto.

            Con orari prolungati e un programma ricchissimo, l’AcquarioVillage si conferma così uno dei poli culturali più vivaci d’Italia durante il periodo natalizio. Un luogo dove il gioco incontra la scienza, e dove il mare diventa protagonista di un Natale fuori dal comune.

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              Società

              Giovani, lavoro e nuove strade: dal palco della Milan Games Week 2025 alla sfida reale della disoccupazione

              Mentre la disoccupazione under 30 rimane tra le più alte d’Europa, una parte della nuova generazione si reinventa da sola: imprenditori digitali, creator e startupper che trasformano le passioni in lavoro e creano occupazione. Un fenomeno che merita attenzione oltre i palchi e le retoriche.

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              Giovani, lavoro e nuove strade: dal palco della Milan Games Week 2025 alla sfida reale della disoccupazione

                Alla Milan Games Week 2025, il 30 novembre, tra console accese e folle di appassionati, c’è stato spazio per un tema molto più concreto del gaming: il lavoro. Sul palco è intervenuto Oscar Pasquali, CEO di Generation Italy, organizzazione no-profit nata nel 2018 come ramo italiano del progetto globale promosso nel 2014 da McKinsey & Company per ridurre la disoccupazione. Con lui anche due volti noti del nuovo panorama digitale: Alex Wang, imprenditore e CEO di Team Hmble, e Lorenzo Giacomin, alias Lollo Lacustre, streamer e top gamer seguito da una delle community più attive del settore.

                Pasquali ha ricordato come in Italia il mismatch tra domanda e offerta continui a frenare l’accesso al lavoro: mancano competenze digitali, tecniche e commerciali, mentre le imprese faticano a trovare profili formati. Secondo i dati ISTAT 2024, la disoccupazione giovanile si è attestata intorno al 22–23%, tra i valori più alti d’Europa. Numeri che fotografano un Paese dove l’ingresso nel mercato del lavoro resta tortuoso, soprattutto per chi non ha già una rete di appoggi o percorsi formativi mirati.

                È qui che interviene la mission di Generation Italy, che propone percorsi brevi e intensivi legati a quattro aree professionali chiave: vendite, digitale/tech, manifatturiero e transizione energetica. L’idea è semplice: individuare le esigenze reali delle imprese e preparare giovani e persone in ricollocazione con competenze immediatamente spendibili, senza richiedere esperienze pregresse. Un approccio pragmatico che prova ad accorciare le distanze tra aziende e candidati.

                Ma il panel della Games Week ha mostrato anche un altro lato della medaglia: quello dei giovani che, davanti a un mercato in affanno, decidono di non aspettare. Un fenomeno sempre più evidente nel Paese, dove migliaia di ventenni e trentenni stanno creando il proprio lavoro sfruttando i social, il marketing digitale e la capacità di trasformare una passione in un progetto imprenditoriale.

                Alex Wang ne è un esempio: Team Hmble è diventato un punto di riferimento nell’ambiente competitivo e nella produzione di contenuti legati al gaming, dimostrando come creatività e strategia possano generare business reali. Allo stesso modo Lollo Lacustre, partito da Laveno Mombello, ha costruito una community solida intorno al mobile gaming, arrivando perfino a pubblicare un libro. Storie diverse ma accomunate da un tratto: non hanno aspettato che qualcuno aprisse loro una porta, l’hanno costruita.

                Questa nuova ondata di micro-imprenditori digitali non va romanticizzata, né presa come soluzione universale: non tutti possono o vogliono diventare creator o startupper. Ma il fenomeno fotografa un cambiamento culturale evidente. In un Paese dove il lavoro tradizionale spesso non garantisce stabilità, molti giovani stanno sperimentando modelli professionali alternativi, scalabili, basati su contenuti, servizi e community. E in alcuni casi finiscono perfino per creare occupazione, assumendo collaboratori e professionisti.

                Il messaggio, dunque, è duplice. Da una parte servono politiche e programmi seri — come quelli illustrati da Pasquali — per offrire ai giovani competenze spendibili e opportunità reali. Dall’altra, è necessario riconoscere che una parte della generazione più giovane sta già ridisegnando il concetto stesso di lavoro, senza attendere permessi o benedizioni istituzionali.

                La Games Week, tra luci e videogiochi, ha offerto un piccolo specchio del presente italiano: tra disoccupazione ostinata e inventiva inesauribile, il futuro del lavoro passa da chi lo immagina, ma anche da chi decide di farselo da sé.

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