Lifestyle
Sole, aria aperta e… relax, come organizzare il picnic perfetto!
Con le giornate di sole, per evadere dalla routine quotidiana e trascorrere del tempo di qualità in un ambiente rilassante, il picnic è un’occasione speciale per riscoprire il piacere di stare all’aria aperta, godersi la bellezza della natura e condividere momenti di gioia e convivialità con amici e familiari.
Con l’arrivo della bella stagione, il richiamo dell’aria aperta e del sole si fa irresistibile. Basta con le giornate chiuse tra quattro mura! È tempo di rispolverare cestini, sandali, borse frigo, plaid e salviettoni, racchettoni e quella pila di libri che aspetta solo di essere letta. È il momento di organizzare una giornata di puro relax, di quelle in cui non devi pensare a niente se non a te stesso, al cielo che si stende sopra di te e al piacere di stare all’aria aperta.
Organizzare un picnic è davvero semplice
Scegli il luogo ideale: un parco, un bosco, una spiaggia o anche il tuo giardino possono essere lo scenario perfetto.
Prepara cibo sfizioso: panini, tramezzini, insalate, frutta e verdura sono sempre graditi. Ma puoi anche sbizzarrirti con ricette più elaborate, torte salate o piatti di formaggi e salumi.
Non dimenticare le bevande: acqua, succhi di frutta, tè o caffè sono essenziali per dissetarsi durante la giornata.
Porta tutto il necessario: coperta, cuscini, ombrellone, stoviglie usa e getta e un sacchetto per la spazzatura sono indispensabili per un picnic ben organizzato.
Pensa alle attività: se vuoi trascorrere una giornata all’insegna del divertimento, porta con te giochi da tavolo, frisbee o un pallone.
Un picnic può essere un’esperienza semplice o elaborata, a seconda dei tuoi gusti e delle tue esigenze. L’importante è godersi il momento, staccare la spina dalla routine e immergersi nella bellezza della natura.
Ecco alcune idee per rendere il vostro picnic ancora più speciale:
Scegliere un tema: un picnic hawaiano, un picnic country o un picnic letterario possono rendere l’esperienza ancora più divertente.
Preparare un cestino personalizzato: un cestino vintage o un cestino fatto a mano renderanno il vostro picnic ancora più speciale.
Portare con sé la musica: creare una playlist con le vostre canzoni preferite per rendere l’atmosfera ancora più piacevole.
Scattare foto e video: immortalare i momenti più belli del vostro picnic per riviverli in futuro.
Che sia al mare, in montagna o in campagna, il picnic è un modo semplice e divertente per trascorrere una giornata all’insegna del relax e della convivialità.
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Animali
Quando il cane si annoia: come capire i segnali e trasformare la noia in benessere
Sbadigli, sguardi fissi e comportamenti distruttivi: la noia nei cani è un segnale di disagio spesso sottovalutato.
La noia del cane, un problema reale
Anche i cani si annoiano. Nonostante l’immagine spensierata dei nostri amici a quattro zampe, la mancanza di stimoli può trasformarsi in stress o ansia. Un cane annoiato non abbaia per capriccio: cerca attenzione, gioco o semplicemente un modo per scaricare energia. I segnali sono evidenti — sbadigli ripetuti, rosicchiare oggetti, scavare buche, camminare avanti e indietro. Ignorarli può compromettere il suo equilibrio emotivo e il rapporto con il proprietario.
Stimoli mentali, non solo passeggiate
Il rimedio non è solo “più movimento”. Le passeggiate restano fondamentali, ma servono anche stimoli mentali: giochi di ricerca olfattiva, piccoli esercizi di obbedienza, o attività che mettano alla prova l’intelligenza del cane. I puzzle alimentari, ad esempio, sono un ottimo alleato: costringono l’animale a ragionare per ottenere la ricompensa. Anche insegnare nuovi comandi o coinvolgerlo nella quotidianità domestica aiuta a mantenerlo attivo. La noia è nemica soprattutto dei cani più intelligenti e curiosi, come border collie, labrador e pastori tedeschi, ma può colpire tutti.
Tempo, attenzione e varietà
Un cane felice non è quello sempre in movimento, ma quello mentalmente soddisfatto. Alternare momenti di gioco a momenti di relax, cambiare percorso nelle passeggiate, farlo socializzare con altri animali: piccoli accorgimenti che fanno la differenza. Anche la comunicazione conta. Parlare al cane, toccarlo, guardarlo negli occhi — sono gesti che rafforzano il legame e riducono la frustrazione.
Un cane che non si annoia è più sereno, equilibrato e obbediente. In fondo, non chiede molto: solo tempo, curiosità e un po’ di fantasia. Perché, proprio come noi, ha bisogno di sentirsi parte del mondo che lo circonda.
Lifestyle
Addio cimici: come liberarsene davvero senza farsi prendere dal panico
Una guida pratica per riconoscere i segnali di un’infestazione, capire la differenza tra le varie specie e scegliere i rimedi più efficaci, naturali o professionali.
Piccole, piatte e fastidiose: le cimici, sia quelle verdi sia le cimici da letto, sono ospiti indesiderate che possono invadere case, giardini e perfino abiti. Anche se non trasmettono malattie, la loro presenza può generare ansia, insonnia e disagio. Capire di che specie si tratta è il primo passo per eliminarle senza rischiare inutili allarmismi o errori.
Le cimici verdi: un incubo per piante e terrazzi
La Palomena prasina, comunemente chiamata cimice verde, è tra gli insetti più diffusi in Italia. L’adulto misura circa 1,5 centimetri e, se disturbato, emette un odore pungente per difesa. Non è pericoloso per l’uomo, ma può danneggiare colture, frutta e ortaggi, rovinando i raccolti. Nei mesi autunnali cerca riparo in casa, dove si nasconde tra infissi, tende o panni stesi.
Per prevenirne l’ingresso è utile installare zanzariere a trama fitta, sigillare fessure e tenere puliti balconi e davanzali. In caso di presenza limitata, bastano rimedi naturali come spray a base di aglio, menta o aceto, sostanze dall’odore sgradito agli insetti.
Le cimici da letto: nemiche del sonno
Diversa la situazione per la Cimex lectularius, meglio nota come cimice da letto. Si nutre di sangue umano e si nasconde in materassi, cuscini e fessure dei mobili. Non trasmette virus, ma provoca prurito, irritazioni cutanee e forti disturbi del sonno. È un insetto notturno che diventa attivo poco prima dell’alba, attirato dal calore corporeo.
Se si sospetta la sua presenza, bisogna lavare lenzuola e tessuti ad alte temperature, aspirare con cura ogni fessura e gettare subito il sacchetto dell’aspirapolvere. Il vapore secco è tra i metodi più efficaci per sterilizzare superfici e materassi, mentre l’esposizione al sole per 24 ore può aiutare a eliminare eventuali residui.
Rimedi naturali e soluzioni “fai da te”
Per tenere lontane le cimici senza usare prodotti chimici, si possono sfruttare alcune soluzioni ecologiche:
- Farina fossile (terra di diatomee): polvere naturale che disidrata gli insetti.
- Olio essenziale di lavanda o di Neem: da spruzzare negli angoli o sulle piante.
- Aceto e bicarbonato: creano un ambiente sfavorevole alla sopravvivenza delle cimici.
- Menta, tabacco o erba gatta: piante che agiscono come repellenti naturali, perfette per balconi e terrazzi.
Quando serve la disinfestazione professionale
Se l’infestazione è già estesa, i rimedi casalinghi non bastano. In questi casi è necessario rivolgersi a una ditta specializzata, che effettuerà due cicli di trattamento a distanza di circa tre settimane: il primo per eliminare gli adulti, il secondo per colpire le nuove schiuse. Gli esperti utilizzano insetticidi mirati, rispettosi della sicurezza domestica e dell’ambiente.
Gli spray da supermercato, al contrario, risultano spesso inefficaci e rischiano di rendere le cimici più resistenti o di provocare irritazioni a chi li utilizza.
Le cimici non sono pericolose, ma vanno gestite con attenzione e metodo. Prevenzione, pulizia e rapidità d’intervento sono le armi migliori per evitarne la proliferazione. Con qualche accorgimento e, se serve, l’aiuto di professionisti, è possibile tornare a dormire sonni tranquilli — e dire per sempre addio a questi fastidiosi inquilini.
Cucina
Cene a casa, ma con stile: come trasformare il salotto in un bistrot tra amici e riscoprire la convivialità autentica
Dimenticate le tavolate caotiche e le serate improvvisate: la tendenza del momento è la cena curata, intima e scenografica. Basta poco per trasformare la casa nel ristorante più accogliente della città.
Altro che prenotazioni impossibili o conti salati: il nuovo lusso è invitare a casa. Dopo anni di delivery e aperitivi al volo, torna la voglia di cucinare e apparecchiare con gusto. La pandemia ha acceso la miccia, ma oggi è diventata una scelta di stile: trasformare il salotto in un bistrot privato dove la convivialità è il vero piatto forte. Le cene domestiche si fanno più curate, più pensate e anche più scenografiche. Non serve un servizio da hotel, bastano cura e atmosfera.
Piatti semplici ma con carattere
Il segreto è scegliere un piatto unico che sorprenda senza costringere il padrone di casa ai fornelli per ore. Risotti cremosi, paste al forno gourmet, zuppe speziate o tagli di carne cotti lentamente. L’idea è far sentire gli ospiti coccolati, non assistere a uno show di cucina. Si può puntare su ingredienti locali, vino giusto e impiattamento curato: una foglia di erba aromatica, un filo d’olio buono, un piatto caldo. La tavola si veste di semplicità e colore: lino naturale, posate spaiate, bicchieri trasparenti. L’effetto? Un’eleganza spontanea, mai costruita.
La luce giusta fa metà del lavoro
La differenza tra una cena qualunque e una memorabile la fanno l’atmosfera e la luce. Lampade basse, candele, riflessi dorati sulle pareti: tutto concorre a creare quel senso di accoglienza che nessun ristorante può imitare. Anche la playlist ha il suo ruolo: jazz morbido, soul o un po’ di cantautorato italiano.
La nuova socialità domestica è fatta di chiacchiere, calici e pause, di momenti lenti ma autentici. A fine serata, nessuno controlla l’ora: si resta seduti, tra bicchieri vuoti e risate. Perché a volte, il ristorante migliore è quello che profuma di casa.
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