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Basta con i “belan e i belin”. Svolta digitale dei tassisti genovesi

La Cooperativa RadioTaxi Genova ha introdotto Iris una nuova app che rivoluziona il settore dei trasporti, offrendo servizi più efficienti e personalizzati.

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    Per fare il tassista a Genova ci vuole tanto coraggio. E tanta pazienza… Per anni hanno dovuto far fronte a una serie di sfide quotidiane. Pet esempio? Tempi di attesa prolungati al centralino, difficoltà nel gestire un numero elevato di chiamate, e un sistema di prenotazione spesso inefficiente. Problematiche che nel corso degli anni hanno creato frustrazione sia tra i conducenti, oberati di lavoro, sia tra i clienti, costretti ad attendere all’infinito.

    Ma in soccorso ai tascisti arriva Iris

    Per risolvere questi problemi e migliorare l’esperienza di tutti, la Cooperativa RadioTaxi Genova ha deciso di investire in una soluzione innovativa: l’intelligenza artificiale Iris. Sviluppata da MicroTek, Iris è stata integrata nel sistema del centralino 5966 con l’obiettivo di ottimizzare la gestione delle richieste e rendere il servizio più efficiente.

    Come funziona Iris?

    Iris è un sistema altamente sofisticato che, grazie a potenti algoritmi di apprendimento automatico, è in grado di: comprendere il linguaggio naturale. Iri, infatti, è stata addestrata su un vasto database di richieste, imparando a interpretare anche le frasi più complesse e a individuare le informazioni chiave, come l’indirizzo di partenza e di arrivo. Il sistema, inoltre, sa gestire le chiamate in modo autonomo. Quando il volume delle chiamate aumenta, Iris interviene in modo proattivo, rispondendo alle richieste più semplici e indirizzando quelle più complesse agli operatori umani. Infine Iris riesce a ottimizzare l’assegnazione delle corse. Utilizzando dati in tempo reale sulla posizione dei taxi e sulla disponibilità delle vetture, il sistema è in grado di assegnare le corse in modo più efficiente, riducendo i tempi di attesa per i clienti. Grazie agli algoritmi di autoapprendimento, Iris è in grado di migliorare continuamente le proprie prestazioni, adattandosi alle nuove situazioni e alle richieste degli utenti.

    Ma quali sono i vantaggi per tassisti e clienti?

    L’introduzione di Iris ha portato numerosi benefici per tutti. Dalla riduzione dei tempi di attesa per un taxi grazie alla gestione più efficiente delle chiamate e all’ottimizzazione dell’assegnazione delle corse. Alla maggiore efficienza che consente ai tassisti di concentrarsi sulla guida, sapendo che Iris si occupa di gestire le chiamate e di ottimizzare i percorsi.
    Inoltre l’interazione con il centralino è diventata più fluida e intuitiva, grazie alla capacità di Iris di comprendere anche le richieste più complesse. Con l’introduzione di questa app dedicata ai tassisti le tradizionali colonnine presenti nei parcheggi non servirebbero più perché il processo di prenotazione è stato ulteriormente semplificato.

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      In quel ramo del lago di Como… svelato il volto della mummia egizia

      Fino al 15 giugno 2025 a Como è possibile visitare la mostra “Incontri. L’Egitto da esplorare” dove sarà possibile ammirare e ‘toccare’ la ricostruzione del volto di una mummia egizia realizzata da Spazio Geco FabLab di Pavia.

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        Grande curiosità ed entusiasmo hanno accompagnato l’inaugurazione della mostra Incontri. L’Egitto da esplorare nella Biblioteca “G. Pontiggia” di Erba (Como), dove, fino al 15 giugno del 2025, sarà possibile ammirare la ricostruzione del volto di una mummia egizia e toccare repliche tattili in 3D di reperti millenari. La mostra, organizzata dal Museo Civico di Erba in collaborazione con il Mummy Project, permette un’esperienza immersiva ed educativa, con supporti specifici per non vedenti e ipovedenti.

        La magia della tecnologia 3D per un’esperienza tattile

        L’elemento distintivo della mostra è la possibilità di interagire con le copie tattili in 3D di tre frammenti di mummie. Grazie alla tecnica di scansione laser e alla stampa in resina a scala 1:1, realizzata dal team di Spazio Geco FabLab di Pavia, i visitatori possono “toccare con mano” la storia, un’opportunità speciale anche per il pubblico con disabilità visive. È stato creato un ambiente inclusivo grazie alla collaborazione di numerosi partner che hanno realizzato testi in Braille, contenuti in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) e altri supporti.

        Il volto della mummia e la ricostruzione forense

        L’antropologa forense Chantal Milani, membro del Mummy Project, ha ricostruito il volto dell’antica mummia egizia utilizzando il metodo basato sul decodificatore di protocollo Manchester Configurable. Il metodo consente di raggruppare i bit utilizzando varie combinazioni di velocità in bit, polarità, condizione di inattività, timeout e altro in messaggi decifrabili. Si tratta della stessa tecnica che ha già permesso di restituire i volti di personaggi come Dante Alighieri e Raffaello. La ricostruzione realistica è basata su dati anatomici e antropologici. Grazie anche a questa tecnica il pubblico può finalmente vedere che aspetto aveva quest’uomo vissuto millenni fa.

        Fondi regionali per la valorizzazione della cultura

        La mostra è stata resa possibile anche grazie al sostegno della Regione Lombardia, che ha stanziato 5,6 milioni di euro per promuovere la cultura e le attività legate al patrimonio storico, archeologico e artistico. Il progetto del Museo Civico di Erba, risultato settimo nella graduatoria del bando “Avviso Unico Cultura 2024”, è un esempio di come questi fondi possano facilitare l’accesso alla cultura anche per i visitatori con esigenze specifiche. E inoltre rendere fruibili preziosi beni culturali anche in spazi alternativi, come le biblioteche, durante i periodi di chiusura per lavori.

        Una mostra inclusiva e affascinante per tutte le età

        Oltre all’esposizione, sono previsti laboratori didattici per le scuole e attività per famiglie e associazioni, che renderanno la cultura egizia accessibile a tutta la comunità. Grazie all’attenzione verso l’inclusività e all’uso delle tecnologie, la mostra rappresenta un nuovo modello di esposizione museale, capace di abbattere le barriere e offrire un’esperienza unica a ogni visitatore.

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          Tech

          Mai così vicini al Sole: il viaggio record della Parker Solar Probe nella corona solare

          A 692mila chilometri orari e 982 gradi Celsius, la Parker Solar Probe ha raggiunto un nuovo traguardo nella sua missione iniziata nel 2018. Gli scienziati attendono i dati per svelare i segreti della nostra stella.

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            Il 24 dicembre 2024 entrerà nella storia dell’esplorazione spaziale. La Parker Solar Probe, sonda della Nasa lanciata nel 2018, ha stabilito un nuovo record, avvicinandosi al Sole come nessun veicolo spaziale aveva mai fatto prima: soli 6,1 milioni di chilometri.

            Un’impresa straordinaria resa possibile da un’orbita calcolata con precisione millimetrica. La sonda ha sfruttato l’effetto gravitazionale di Venere per aumentare la propria velocità, raggiungendo l’incredibile cifra di 692mila chilometri orari. Per comprendere la portata di questo dato: è oltre 200 volte più veloce di un aereo passeggeri.

            La Parker Solar Probe non si è limitata a battere record di velocità. Ha volato nella corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole, affrontando temperature vicine ai 982 gradi Celsius. Eppure, grazie a un avanzatissimo scudo termico, è riuscita a proteggere i suoi strumenti scientifici, garantendo il corretto funzionamento della missione.

            Un viaggio iniziato nel 2018

            Lanciata dalla base di Cape Canaveral, la sonda prende il nome dall’astrofisico Eugene Parker, che nel 1958 teorizzò l’esistenza del vento solare. La missione ha come obiettivo principale quello di studiare da vicino la nostra stella per comprendere fenomeni fondamentali come il riscaldamento della corona solare, la dinamica del vento solare e le eruzioni di particelle cariche che possono influenzare le telecomunicazioni e i sistemi elettrici sulla Terra.

            Dal 2018, la Parker Solar Probe ha effettuato diversi flyby di Venere, utilizzando la gravità del pianeta per spingersi sempre più vicina al Sole. Ogni passaggio ha permesso alla sonda di perfezionare la sua traiettoria, portandola in una posizione mai raggiunta prima.

            Attesa per i dati

            Nonostante il traguardo storico, il vero lavoro della missione inizia ora. La sonda ha raccolto dati cruciali durante il suo passaggio ravvicinato e, vista l’enorme distanza dalla Terra, il primo segnale radio con la conferma ufficiale del successo è atteso proprio in queste ore. Gli scienziati della Nasa sperano di ricevere informazioni dettagliate che potrebbero rivoluzionare la nostra comprensione del Sole e dei suoi processi.

            Perché studiare il Sole?

            La nostra stella non è solo la fonte primaria di energia per il sistema solare, ma anche un elemento fondamentale per la vita sulla Terra. Tuttavia, il Sole è anche responsabile di fenomeni che possono avere conseguenze devastanti. Le tempeste solari, ad esempio, possono danneggiare i satelliti, interrompere le comunicazioni radio e causare blackout elettrici. Comprendere meglio questi eventi è essenziale per prevederli e mitigarne gli effetti.

            Oltre alla scienza pratica, la missione Parker Solar Probe rappresenta un progresso tecnologico e umano straordinario. Affrontare condizioni estreme come quelle della corona solare richiede non solo una progettazione all’avanguardia, ma anche una conoscenza approfondita delle leggi fisiche che governano il nostro universo.

            Un futuro sempre più vicino al Sole

            L’ultimo flyby della sonda non è la fine della missione. La Parker Solar Probe continuerà a orbitare attorno al Sole, avvicinandosi ulteriormente con ogni passaggio. Gli scienziati prevedono che entro il 2025 la sonda possa raggiungere una distanza di appena 5,9 milioni di chilometri dalla superficie solare.

            Questo storico avvicinamento non è solo un tributo alla capacità dell’uomo di superare i propri limiti, ma anche un invito a guardare verso il cielo con rinnovato stupore. La Parker Solar Probe ci ricorda che, anche in un’epoca di sfide globali, lo spirito di scoperta e l’aspirazione a esplorare l’ignoto restano tra le più grandi conquiste dell’umanità.

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              Tech

              Blade Runner? No, la realtà… preparatevi a volare davvero con la vostra auto

              Un’azienda che sta trasformando il concetto di mobilità urbana con la sua innovativa auto elettrica volante. Il veicolo, capace di decollare verticalmente, rappresenta un passo avanti verso un futuro in cui traffico e congestione stradale potrebbero essere ridotti grazie alla mobilità aerea. Scopriamo tutti i dettagli di questa incredibile invenzione, le sfide che dovrà affrontare e le sue possibili implicazioni per il settore dei trasporti.

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                L’idea di un’automobile volante non è più solo materia da film di fantascienza: la startup californiana Alef Aeronautics ha sviluppato un veicolo elettrico in grado di decollare verticalmente, muovendosi agilmente nel traffico urbano. Questo innovativo progetto si propone di rivoluzionare il settore dei trasporti, offrendo una soluzione pratica ai problemi di congestione stradale.

                Le prime prove sono state positive

                Il primo modello presentato ha già superato diversi test, dimostrando la fattibilità della tecnologia. Con un prezzo iniziale di circa 284.000 euro, al momento il veicolo si rivolge a un mercato di lusso, ma il progresso tecnologico potrebbe presto rendere questa soluzione più accessibile.

                Come funziona l’auto volante di Alef Aeronautics?

                Il design del veicolo combina la guida tradizionale con la capacità di decollare verticalmente grazie a un avanzato sistema di propulsori integrati. Questa caratteristica consente di bypassare il traffico urbano e raggiungere la destinazione in modo rapido ed efficiente.

                Il mezzo è completamente elettrico, rendendolo un’opzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Secondo le dichiarazioni di Jim Dukhovny, portavoce dell’azienda, il progetto unisce innovazione tecnologica ed ecologia, in risposta alle sfide ambientali odierne.

                Sfide e prospettive per il mercato delle auto volanti

                Sebbene il concetto di auto volante sia estremamente affascinante, l’adozione su larga scala presenta numerose sfide. Tra queste, le principali sono:

                • Regolamentazione dello spazio aereo: Le autorità devono stabilire normative per garantire la sicurezza del traffico aereo urbano.
                • Sicurezza e affidabilità: È necessario dimostrare che questi veicoli siano sicuri sia in volo che su strada.
                • Accettazione pubblica: L’opinione pubblica gioca un ruolo fondamentale nella diffusione di questa tecnologia.

                Alef Aeronautics sta collaborando con enti regolatori per sviluppare normative che consentano l’integrazione graduale delle auto volanti nel sistema di trasporto attuale.

                Il futuro della mobilità: verso una democratizzazione delle auto volanti

                Attualmente, il costo di questi veicoli rappresenta un ostacolo alla loro diffusione. Tuttavia, come accaduto per le auto elettriche, i costi potrebbero diminuire con l’avanzare della tecnologia e con investimenti nel settore.

                L’innovazione di Alef Aeronautics apre le porte a un nuovo modo di concepire la mobilità urbana, rendendo possibili spostamenti più rapidi ed efficienti. Il futuro potrebbe vedere sempre più veicoli aerei sulle nostre città, trasformando radicalmente il modo in cui ci muoviamo.

                E’ questo il futuro che ci aspetta in materia di mobilità?

                L’auto elettrica volante di Alef Aeronautics segna un passo avanti nella mobilità sostenibile e nella riduzione del traffico urbano. Sebbene ci siano ancora molte sfide da affrontare, questa tecnologia rappresenta una concreta possibilità per il futuro dei trasporti. Resta da vedere come si evolverà il mercato e se questo sogno potrà diventare una realtà accessibile a tutti.

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