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Fra i 12 cibi più pericolosi al mondo, uno ce l’abbiamo proprio in casa!

Nel mondo esistono cibi tradizionali dal sapore unico ma dal potenziale pericolo per la salute. Alcuni devono essere preparati con estrema attenzione per evitare conseguenze letali. Tra questi, c’è anche un alimento italiano: il casu martzu. Scopri i 12 cibi più pericolosi e i rischi che comportano

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    Se sei un giramondo e ti piace confrontarti con le usanze gastronomiche dei Paesi che vivi… fai attenzione perchè, dietro ad alcune tipicità si celano pericolose insidie. Una, tra l’altro, è tipicamente italiana. Eccole…

    1. Casu Martzu (Italia): il formaggio con le larve

    Uno dei cibi più controversi e pericolosi al mondo è italiano: il casu martzu, un formaggio sardo caratterizzato dalla presenza di larve vive della mosca casearia Piophila casei. Queste larve accelerano il processo di fermentazione, rendendo il formaggio morbido e dal sapore forte. Tuttavia, se ingerite vive, possono sopravvivere nello stomaco umano e causare gravi problemi intestinali.

    2. Fugu (Giappone): Il pesce letale

    Il pesce palla, o fugu, è una prelibatezza giapponese che contiene una tossina potentissima, la tetrodotossina, capace di paralizzare il sistema nervoso e provocare la morte. Solo chef certificati possono prepararlo in modo sicuro, ma ogni anno si verificano comunque incidenti mortali.

    3. Mochi (Giappone): a rischio soffocamento

    Il mochi, un dolcetto di riso glutinoso, può sembrare innocuo, ma la sua consistenza appiccicosa lo rende estremamente pericoloso, soprattutto per bambini e anziani. Se non viene masticato a fondo, può causare soffocamento.

    4. Echizen-Kurage (Giappone): la medusa velenosa

    Questa medusa gigante può raggiungere i due metri di diametro e contiene una tossina capace di causare arresto cardiaco. Deve essere trattata con estrema cautela prima del consumo.

    5. Fire Paan (India): street food infuocato

    Il fire paan è un involtino di foglie di betel al cui interno viene inserita una sostanza infiammabile, rendendolo un cibo spettacolare ma pericoloso. Inoltre, il consumo frequente di betel è stato collegato al cancro orale.

    6. Fesikh (Egitto): il pesce letale

    Il fesikh è un pesce fermentato ed essiccato consumato durante le festività egiziane. Se non preparato correttamente, può contenere il batterio Clostridium botulinum, responsabile del botulismo.

    7. Nakji (Corea del Sud): il polpo con le ventose attive

    Il nakji, un piccolo polpo servito crudo con le ventose ancora attive, può attaccarsi alla gola e causare soffocamento. Deve essere masticato con estrema attenzione.

    8. Anacardi Crudi: tossici per la pelle

    Gli anacardi crudi contengono urushiol, una sostanza tossica che può provocare gravi reazioni allergiche e danni alla pelle. Per questo motivo, devono essere sempre tostati prima di essere consumati.

    9. Manioca (Sud America e Africa): rischio cianuro

    La manioca è un tubero ampiamente utilizzato in diverse cucine, ma contiene linamarina, una sostanza che può trasformarsi in cianuro. Deve essere bollita o fermentata per renderla sicura.

    10. Hakarl (Islanda): lo squalo tossico

    L’hakarl è un piatto tradizionale islandese a base di carne di squalo fermentata. Contiene alti livelli di acido urico e ammoniaca, che possono provocare gravi intossicazioni se non preparato correttamente.

    11. Bacche di Sambuco: veleno naturale

    Se consumate crude, le bacche di sambuco possono essere velenose a causa della sambunigrina, una tossina che causa nausea, vomito e sintomi da avvelenamento.

    12. Ackee (Giamaica): il frutto mortale

    L’ackee, frutto nazionale della Giamaica, contiene tossine ipoglicine che, se ingerite prima della completa maturazione, possono causare gravi intossicazioni e persino la morte.

    Conoscere il pericolo per evitarlo

    Molti cibi tradizionali offrono sapori unici e affascinanti storie culinarie, ma alcuni di essi rappresentano un rischio per la salute se non trattati con le dovute precauzioni. Se vuoi provare queste specialità, assicurati sempre che siano preparate da esperti e consumate nel modo corretto. Conoscere i pericoli nascosti dietro alcuni alimenti può fare la differenza tra un’esperienza gastronomica indimenticabile e un serio pericolo per la salute!

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      Viaggi

      Dieci viaggi d’autunno tra i colori del foliage in Italia: dove vivere lo spettacolo della natura che cambia

      Il foliage è la stagione più fotografata dell’anno: un invito a rallentare e riscoprire il lato poetico dei viaggi. Ecco dieci mete italiane dove l’autunno mostra la sua bellezza più autentica.

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        Il viaggio tra i colori d’autunno comincia nel Trentino-Alto Adige, tra le Dolomiti di Funes e i boschi di larici che diventano dorati come fiamme. Nei boschi del Lago di Tovel, le montagne si specchiano su acque color smeraldo, creando uno dei paesaggi più suggestivi d’Italia. Scendendo verso la Val di Non e la Val di Fassa, le passeggiate tra i meleti e i sentieri di montagna offrono viste spettacolari. Anche in Lombardia, il Parco delle Orobie e il Lago di Como diventano scenari ideali per trekking e fotografie.

        Centro: colline e borghi d’oro

        Nel cuore dell’Italia il foliage ha toni più morbidi ma altrettanto magici. In Toscana, i filari di vigneti del Chianti e della Val d’Orcia si accendono di sfumature che vanno dall’ambra al cremisi. Anche l’Umbria regala scorci indimenticabili tra Spoleto, Assisi e i boschi del Monte Subasio, dove i faggi e i lecci si tingono di rosso e arancio. Nel Lazio, i Monti Simbruini e il Lago di Vico diventano mete ideali per chi ama camminare tra i sentieri ricoperti di foglie.

        Sud e isole: l’autunno che non ti aspetti

        Il foliage sorprende anche dove il mare è protagonista. In Campania, il Parco del Matese e l’Alta Irpinia mostrano un autunno spettacolare, tra castagneti e faggete secolari. In Calabria, l’altopiano della Sila si trasforma in una tavolozza infinita di colori, mentre in Sicilia, sull’Etna, le betulle bianche e i boschi di querce disegnano contrasti che sembrano dipinti. Persino in Sardegna, tra il Gennargentu e il Supramonte, i boschi si infiammano di tonalità calde e dorate.


        Un viaggio nel foliage è un modo per fermarsi, respirare e ricordare che la bellezza — a volte — si trova semplicemente in una foglia che cade.

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          Viaggi

          Il labirinto più grande del mondo si trova in Italia nella Food Valley parmigiana

          Il Labirinto del Masone grazie alla visione di Franco Maria Ricci, punto di riferimento per i viaggiatori e gli amanti della cultura, dimostra che perdersi, a volte, è il primo passo per ritrovarsi.

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            A Fontanellato, nel cuore della Food Valley parmigiana, ci puoi andare per diversi motivi. Alcuni dei quali legati alla tradizione culinaria parmigiana. Numerose le sue eccellenze gastronomiche come i salumi (Prosciutto di Parma e Culatello), il Parmigiano Reggiano e la pasta fresca ripiena, come i tortelli di zucca o di erbette. E invece il comune in provincia di Parma è noto soprattutto per la sua vicinanza al Labirinto del Masone. Non lo conoscete? Con una superficie di sette ettari e 300mila piante di bambù, questo dedalo straordinario detiene il titolo di labirinto più grande del mondo. La sua creazione è frutto della visione di Franco Maria Ricci, celebre collezionista d’arte, editore e bibliofilo.

            L’ispirazione e la creazione del Labirinto

            L’idea del Labirinto del Masone nasce da una promessa che Ricci fece allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, affascinato dalla simbologia dei labirinti e dalla loro valenza filosofica. Concepito come un viaggio simbolico e spirituale, il progetto fu realizzato nel 2015, entrando a far parte del circuito dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza, Guastalla e Pontremoli. La struttura richiama elementi di vari periodi storici. La pianta quadrata omaggia i labirinti romani, le spire richiamano il dedalo di Creta, mentre il perimetro a forma di stella s’ispira alle geometrie rinascimentali.

            Cosa aspettarsi

            Tra le numerose particolarità del Labirinto di Masone è la sua forma a dedalo di bambu. Il labirinto, infatti, è costruito interamente con piante di bambù alte fino a 15 metri, appartenenti a diverse specie. Percorrerlo può richiedere fino a un’ora, e segnali numerati posizionati lungo il percorso aiutano i visitatori a orientarsi. Al cuore del labirinto si apre una piazza di 2.000 metri quadrati, progettata dall’architetto Pier Carlo Bontempi. Qui si svolgono eventi culturali, concerti e manifestazioni. Al suo interno è sita anche una cappella a forma di piramide. Una cappella che rappresenta la dimensione spirituale del labirinto, sottolineandone il significato simbolico. Inoltre si puà visitare un Museo e una collezioni d’arte. Si tratta di un’area di 5.000 metri quadrati che ospita 500 opere d’arte che spaziano dal Cinquecento al Novecento, inclusi capolavori di Antonio Ligabue, parte della collezione personale di Franco Maria Ricci.

            Un filo di Arianna che collegare i labirinti iconici nel mondo

            Se quello di Masone è considerato il più grande labirinto al mondo quello di Hampton Court, Inghilterra Creato nel 1690 nei giardini di Hampton Court Palace, è uno dei più antichi permanenti d’Europa. È famoso per le sue siepi di tasso e i sentieri tortuosi. Dole Plantation Maze, alle Hawaii negli Stati Uniti è realizzato con piante di ananas e copre oltre 12.000 metri quadrati per celebrare l’agricoltura locale. Sempre in Inghilterra Longleat Hedge Maze, situato nel parco di Longleat House, è formato da oltre 16.000 siepi di tasso. È noto per il percorso complesso e per la torre centrale con vista panoramica sullo stesso labirinto. Andrássy Castle Maze in Ungheria è l’unico labirinto europeo sotterraneo. Sviluppato in un sistema di grotte, offre percorsi emozionanti con installazioni luminose e artistiche. E per finire torniamo a Villa Pisani Maze, situato a Stra, vicino Venezia, dove è possibile visitare un labirinto settecentesco con siepi di bosso, celebre per la torretta centrale sormontata da una statua della dea Minerva.

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              Viaggi

              Le capitali europee che non potete trascurare per un week end fuori stagione

              Lisbona è la migliore capitale europea da visitare seguita da Amsterdam e Praga. Berlino e Vienna non rientrano nella top ten, di cui fanno parte, invece, Varsavia e Berna.

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                Sì certo parlare di ponti e festività è ancora prematuro ma se si vuole organizzare qualche viaggetto veloce di due o tre giorni nel prossimo trimestre forse è meglio pensarci oggi. Certo le coppie senza figli sono avvantaggiate. La maggior parte delle famiglie deve tenere conto delle festività scolastiche oppure decidere di lasciare i figli a casa e concedersi un week end romantico per esempio in una capitale europea. Il viaggio di per sé ogni volta è una avventura, una esperienza nuova. Ogni città o capitale offre qualche novità che ci riporteremo a casa pronti per ritornarci qualche tempo dopo con l’idea di scoprire sempre qualcosa di nuovo.

                Tanta voglia di viaggiare

                Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) quest’anno il turismo internazionale interessa soprattutto l’ Europa. Secondo i dati della European Travel Commission (ETC) il 75% di coloro che hanno viaggiato finora nel corso del secondo semestre 2024 lo hanno fatto proprio verso i Paesi europei.

                Le migliori capitali europee da visitare nel 2024 secondo VisaGuide.World

                Il nuovo studio di VisaGuide.World ha esaminato quali capitali offrono la migliore esperienza ai visitatori, sulla base di fattori di diversi fattori come cordialità, sicurezza e convenienza. Riferendosi solo ai dati raccolti, l’Europa sta diventando più costosa. Se si rileggono le liste analoghe dello scorso anno e di due anni fa non ci sono grandi novità. Anche perché le città più o meno sempre quelle sono. Le dieci capitali segnalate sono Lisbona Portogallo, Amsterdam Olanda, Praga Repubblica Ceca, Varsavia Polonia, Madrid Spagna, Zagabria Croazia, Londra Regno Unito, Roma Italia, Berna Svizzera, Parigi Francia.

                Roma perde qualche posizione

                Con un budget settimanale medio di 505 euro Roma si posiziona all’ottavo posto nella classifica, perdendo qualche posizione. Nel 2023 era riuscita ad entrare tra le prime cinque posizioni. Questa variazione è data dai punteggi relativi alla sicurezza, cordialità e convenienza economica che per la nostra Capitale sono leggermente peggiorati. Tuttavia, resta comunque una destinazione di grande interesse e fascino per i visitatori.

                Lisbona resta la migliore

                Lisbona rimane al primo posto tra le capitali europee, seguita sul podio da Amsterdam (al primo posto nel 2023) e Praga. Berlino e Vienna sono state espulse dalla top ten, in cui sono invece entrate Varsavia e Berna (quarto e nono posto). Naturalmente la capitale Svizzera è risultata tra tutte, la città più sicura.

                Il più basso budget settimanale? A Praga

                La città più economica, per quanto riguarda il budget settimanale richiesto, della top ten è decisamente Praga (365 euro) mentre la più costosa è Berna (dove il prezzo sale medio settimanale per poter soggiornare sale a 725 euro). Sempre secondo VisaGuide.World troviamo Madrid (al quinto posto) e Zagabria (al sesto posto). A chiudere la lista è Parigi. Secondo l’indagine la capitale francese anche dopo le recenti Olimpiadi è considerata tra le città meno sicure in Europa. E sul fronte economico la situazione soprattutto dopo l’evento mondiale è leggermente peggiorata. Parigi è diventata più cara. Quest’anno per visitare la città bisogna preventivare un aumento di 150 euro in più a testa ma a settimana rispetto al 2023 (640 euro, rispetto ai 490 euro dello scorso anno).

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