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Vacanze in famiglia, scegli una spiaggia verde smeraldo

Le Bandiere Verdi sono un riconoscimento assegnato alle spiagge considerate ideali per le vacanze dei bambini, selezionate da quasi 3.000 pediatri italiani e stranieri.

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    Le Bandiere Verdi sono un riconoscimento assegnato alle spiagge considerate ideali per trascorrervi una vacanze in compagnia dei nostri figli, selezionate da quasi 3.000 pediatri italiani e stranieri. Dai pediatri? Sì dai pediatri. Medici che seguono la salute e le malattie dei nostri bambini dalla nascita fino all’adolescenza e sanno individuarne le cause e indicare le terapie migliori per tenerli in salute. Lo sorso anno ben 155 spiagge hanno ricevuto questo prestigioso riconoscimento, di cui 147 sono italiane e 8 estere. Quest’anno in Italia la new entry è la spiaggia di San Salvo Marina in provincia di Chieti.

    Quali caratteristiche devono avere le spiagge che aspirano a diventare Bandiera Verde

    Le spiagge premiate con la Bandiera Verde devono possedere alcune caratteristiche fondamentali per garantire la sicurezza e il divertimento dei bambini. Per esempio devono disporre di uno spazio sufficiente tra gli ombrelloni per farli giocare liberamente, avere un tratto di mare pulito e non particolarmente esposto con acque che non diventano subito profonde.
    E’ indispensabile avere la presenza di assistenti di spiaggia, attrezzature e servizi adeguati. Devono offrire strutture per la ristorazione e il divertimento.

    Calabria sopra tutte

    Le spiagge italiane con Bandiera Verde sono distribuite lungo tutta la penisola, con alcune regioni particolarmente rappresentate come la Calabria che può vantare 20 spiagge che hanno ottenuto la bandiera verde. E’ la regione con il maggior numero di riconoscimenti. Segue la Sicilia con 18 bandiere, quindi la Sardegna con 16. L’Abruzzo ha la maggiore densità di Bandiere Verdi, con una ogni 11,8 km di costa, seguito da Emilia-Romagna (una ogni 13,5 km) e Marche (una ogni 13,8 km).

    Come avviene la selezione delle spiagge

    La selezione delle spiagge avviene esclusivamente attraverso le indicazioni dei pediatri, senza autocandidature. Una spiaggia viene presa in considerazione solo se almeno 35 pediatri la indicano come idonea. Per i pediatri i criteri di selezione devono includere la possibilità di giocare in sicurezza, la presenza di servizi adeguati e la qualità delle acque monitorata da strutture pubbliche come le Arpa regionali e le ordinanze sindacali.

    Dal 2008 Bandiera Verde si diventa

    La ricerca per l’assegnazione delle Bandiere Verdi è iniziata nel 2008. Inizialmente l’operazione era limitata alle località italiane, ma dal 2017 l’analisi è stata estesa anche all’Unione Europea e dal 2021 persino all’Africa. L’Italia è l’unica nazione al mondo a possedere una mappatura pediatrica delle spiagge, utile per le famiglie e promotrice della salute dei bambini e degli adolescenti. Per questa edizione 2024 la cerimonia di consegna ufficiale delle Bandiere Verdi si terrà il 6 luglio a Fasano, in provincia di Brindisi. Durante l’evento, le spiagge premiate riceveranno il vessillo che le distingue come località ideali per le famiglie con bambini.

    Alcune delle principali spiagge italiane premiate

    Calabria: Praia a Mare, Tropea, Soverato
    Sicilia: San Vito Lo Capo, Cefalù, Marina di Ragusa
    Sardegna: Alghero, Villasimius, La Maddalena
    Abruzzo: Vasto, Silvi Marina, Alba Adriatica
    Emilia-Romagna: Cesenatico, Rimini, Riccione
    Marche: Senigallia, Grottammare, Civitanova Marche

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      Viaggi

      Aerei estate 2025: addio ai limiti sui liquidi, ai documenti ai gate e ai cani taglia XS. Ma non tutto torna

      Mentre Enac e Ue promettono voli più semplici e diritti estesi, tra scanner ancora assenti, compagnie libere di scegliere e rimborsi più lontani, i viaggiatori devono prepararsi a un’estate tra novità e paradossi

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        L’estate 2025 porta una valanga di novità per chi vola. Alcune buone, altre solo sulla carta. Da oggi cade ufficialmente il divieto di portare in cabina liquidi sopra i 100 ml: profumi, creme, bottiglie e shampoo tornano nei trolley senza obbligo di dichiarazione, a patto però di partire da uno degli aeroporti dotati di scanner 3D di ultima generazione: Fiumicino, Malpensa, Linate, Bergamo, Bologna, Torino e Catania. Chi parte o rientra da altri scali rischia ancora di dover buttare tutto prima dei controlli. Libertà sì, ma a singhiozzo.

        Sempre da luglio, l’Enac ha abolito l’obbligo di mostrare documenti d’identità al gate. Basta la carta d’imbarco per salire a bordo. Una semplificazione che dovrebbe snellire i controlli, ma che preoccupa non poco i consumatori: “Così si rischia che chiunque voli con la carta di un altro – denuncia il Codacons – e non ci sono garanzie di sicurezza”.

        Poi c’è la questione animali a bordo. È ora possibile far viaggiare in cabina anche cani e gatti sopra gli 8-10 kg, a patto che siano in trasportini agganciati al sedile. Sulla carta una conquista per i Pet lovers, nella realtà un ginepraio: ogni compagnia può decidere se accettarli, a che costo e in quali tratte. Un’iniziativa che, priva di obbligatorietà, rischia di creare più confusione che inclusione.

        All’orizzonte anche un’altra potenziale svolta: il Parlamento Ue ha approvato una proposta che introduce il diritto a un secondo bagaglio personale gratuito. Zainetto più borsa, purché piccolo e leggero. Ma intanto arriva anche la stangata sui rimborsi da ritardo: le nuove regole europee prevedono indennizzi più bassi (fino a 500 euro) e solo oltre le 6 ore di attesa per le tratte lunghe. Un passo indietro clamoroso sui diritti dei passeggeri.

        Morale: tra novità vere, semi-riforme e libertà a metà, volare quest’estate sarà più leggero nel trolley, ma più pesante nella testa. Le regole ci sono, ma non ovunque. E il rischio di ritrovarsi bloccati, multati o beffati da una compagnia troppo autonoma è tutt’altro che remoto.

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          Viaggi

          Guerra tra Thailandia e Cambogia, viaggiatori italiani a rischio: l’allerta della Farnesina

          Dopo i primi bombardamenti del 23 luglio, la situazione tra Bangkok e Phnom Penh si è aggravata. Il ministero degli Esteri raccomanda di evitare le zone contese e fornisce numeri utili per chi si trova già sul posto

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            È riesplosa la tensione al confine tra Thailandia e Cambogia, e questa volta con conseguenze serie anche per i turisti internazionali. Dal 23 luglio, nei pressi del tempio conteso di Prasat Ta Muen Thom, sono ripresi gli scontri armati, con bombardamenti e colpi di artiglieria che hanno già provocato vittime civili e militari da entrambe le parti. Le frontiere terrestri sono state chiuse, e Bangkok ha dichiarato la legge marziale in alcune province orientali.

            Una situazione esplosiva che si verifica in piena stagione turistica, con la Thailandia che ogni anno accoglie oltre 270 mila visitatori italiani. In queste ore, il ministero degli Esteri ha pubblicato un avviso urgente sul sito “Viaggiare Sicuri”, sconsigliando ogni spostamento verso le province di Surin e Sisaket (Thailandia) e quelle cambogiane di Oddar Meanchey e Preah Vihear. L’indicazione è chiara: evitare le zone di confine, attenersi alle disposizioni delle autorità locali e monitorare costantemente le notizie.

            Nel frattempo, Phnom Penh accusa Bangkok di aver colpito abitazioni civili e luoghi religiosi anche fuori dalle aree contese. Il governo thailandese respinge le accuse, ma ha rafforzato la presenza militare lungo tutta la linea di frontiera. Cresce il timore che il conflitto possa estendersi a nuove regioni, coinvolgendo anche le aree turistiche limitrofe.

            Chi è già in viaggio può rivolgersi all’Ambasciata d’Italia a Bangkok, attiva per le emergenze al numero +66 818256103. Attivi anche i numeri delle autorità thailandesi: 1155 per la Tourist Police, 191 per emergenze generali, 1784 per la protezione civile.

            Il consiglio della Farnesina è chiaro: prudenza massima, registrazione su Dove siamo nel mondo e itinerari modificati, almeno finché la situazione non sarà stabilizzata. Perché stavolta la guerra è più vicina di quanto sembri.

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              La strada più bella del mondo? E’ italiana a pochi km da Milano

              La strada più bella del mondo sopra il lago di Garda non è un’invenzione. Nelle classifiche stilate da blogger, esperti di turismo, riviste e enti locali la strada della Forra emerge come la più bella del mondo.

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              strada più bella

                In vacanza, e non solo, non ci sono soltanto le località da visitare, le destinazioni finali. Più o meno tutti quelli che utilizzano l’auto per raggiungere i luoghi di villeggiatura percorrono strade e vie che a volte vale la pena di valutare per la loro bellezza. Strade che possono essere belle tanto quanto le mete finali del viaggio. E a volte persino di più.

                Oltre la meta godetevi il percorso

                Proprio così, se si vanno a vedere alcune delle strade più belle al mondo viene voglia di andare a percorrerle per le strade in sé, non tanto per la singola località che raggiungono. E per noi italiani questa lista ha un peso particolare, perché la strada più bella al mondo è proprio qui in Italia.

                Curve mozzafiato e panorami a picco sul lago

                Si chiama la Strada della Forra, ha curve mozzafiato, panorami incredibili e un’architettura che non ha eguali nel mondo. Diciamo che più che una strada è un “percorso sinuoso e affascinante” tra alcuni dei monti più belli d’Italia, quelli che fanno da contorno al Lago di Garda.

                La più bella del mondo, addirittura…

                Quando diciamo che si tratta della strada più bella del mondo non è un’invenzione. Nelle classifiche stilate da blogger, esperti di turismo, riviste e enti locali la strada della Forra spicca quasi sempre come la più bella del mondo.

                Come arrivare alla strada della Forra

                Da Tremosine sul Garda, in alto rispetto al lago, si scende per la Strada della Forra su strade tortuosissime e panorami naturali davvero meravigliosi. Vedere la natura alternarsi agli edifici storici fa capire perché questa strada sia considerata un gioiello architettonico e urbanistico, oltre che paesaggistico. Ci sono gallerie, sbalzi, tornanti, fino ad arrivare a Pieve di Tremosine.

                A pochi chilometri da Milano

                Siamo a pochi chilometri da Milano, e quindi la strada è piuttosto comoda da raggiungere. In poco tempo ci si ritrova dal caos metropolitano immersi in una scenografia da film. Andarci in primavera o d’estate poi è ancora meglio.

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