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Cinema

Galeotto fu quel set: due ex ragazzini, attori di School of Rock, si sposano

Due attori all’epoca bambini di “School of Rock” si sono sposati 22 anni dopo l’uscita del film, riunendo il cast per celebrare il loro matrimonio.

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    Caitlin Hale e Angelo Massagli, che hanno recitato in School of Rock quando avevano solo 10 anni, si sono sposati 22 anni dopo l’uscita del film. Per l’occasione hanno deciso do riunire il cast per festeggiare la loro unione. Massagli e Hale sono apparsi nel film del 2003, interpretato da Jack Black, dopo l’uscita del film hanno lasciato il mondo dello spettacolo. I due, per i giri immensi che spesso la vita compie, si sono ritrovati nel 2018, quando entrambi studiavano in Florida, nel 2023 si sono fidanzati.

    Jack Black assente fisicamente ma presente in video

    La cerimonia di matrimonio si è svolta il 4 gennaio con la partecipazione degli altri membri del cast di School of Rock, che hanno condiviso sui loro social media vari momenti della celebrazione. Chi l’avrebbe mai detto che dal set di School of Rock sarebbe nata una storia d’amore destinata a durare nel tempo? Eppure, il primo sguardo tra Caitlin e Massagli, conteneva già il seme di quello che sarebbe sbocciato in un legame indissolubile. La coppia ha pronunciato il fatidico “sì” in una cerimonia che ha visto la partecipazione di nove ex compagni di cast del film di Richard Linklater. E anche se Jack Black non ha potuto essere presente fisicamente a causa di impegni di lavoro, la star non ha mancato di far sentire il suo affetto con un video messaggio che, a detta degli sposi, è stato particolarmente “generoso”.

    Si sono ritrovati nel 2018 in Florida

    Il destino ha voluto che i due, dopo aver intrapreso carriere molto diverse dal mondo dello spettacolo – lei è diventata tecnica di ecografia ostetrica, lui avvocato per TikTok – si ritrovassero per caso in Florida nel 2018. Quello che doveva essere un semplice pranzo per aggiornarsi sulle rispettive esistenze si è invece trasformato in qualcosa di più profondo, con Caitlin Hale che ha confessato a un’amica: “Penso che sposerò questo ragazzo”.

    I presenti hanno ballato sulle note di Stevie Nicks

    La cerimonia è stata un vero e proprio tuffo nel passato, con un omaggio particolare al film che li ha fatti incontrare: gli sposi hanno ballato con i loro ex colleghi sulle note di Edge of Seventeen di Stevie Nicks (presente nella colonna sonora della pellicola), ricreando così una delle scene più iconiche del film. “È stato come aprire una capsula del tempo”, ha raccontato Caitlin, descrivendo il momento in cui si sono ritrovati tutti insieme dopo vent’anni.

    La bassista celebra l’avvenimento sul suo TikTok

    Dalle prime audizioni a New York, dove Angelo rimase colpito da quella ragazzina che era “davvero qualcosa di speciale”, fino al grande giorno, sembra proprio che la magia di School of Rock continui a vivere. Rivkah Reyes, che nel film interpretava la bassista Katie, è stata una delle prime del cast a festeggiare l’unione, condividendo sul suo TikTok varie scene della festa.

    Di quel cast mancava il batterista

    Purtroppo nella gioia c’è stato anche un elemento di tristezza, nel ricordo di un altro attore dello storico film con Jack Black, cioè Kevin Clarke. Interprete del batterista biondino Freddy Jones, Clarke è morto tragicamente nel 2021 in seguito ad un incidente d’auto.

    Tutti i cuori dei presenti sincronizzato al ritmo di Kevin

    In occasione della cerimonia un’altra attrice presente, Aleisha Allen (Alicia nel film) ha condiviso su Instagram un video tributo celebrando la speciale occasione, assicurando che “i battiti del cuore erano in sincrono con il ritmo della batteria di Kev“. Un ricordo struggente, a testimonianza che ancora dopo più di vent’anni l’influenza di quel film di Richard Linklater rimane immutata, specialmente per chi vi prese parte. C’è qualcuno che sostiene che si tratti del potere del rock e, forse… non ha tutti i torti.

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      Cinema

      Demi Moore e quel set “ingombrante”: «Ero incinta di otto mesi e Tom Cruise era in imbarazzo». Il retroscena su Codice d’onore

      Durante un Q&A al New Yorker Festival con la scrittrice Jia Tolentino, Demi Moore racconta la sfida di conciliare maternità e set negli anni ’90. Sul set del cult con Tom Cruise, l’attrice era all’ottavo mese di gravidanza: «La bambina scalciava, ma ero serena. Era Hollywood a non esserlo». E lancia una riflessione: «Mi chiedevano di scegliere tra lavoro e figli, oggi so che non dovevo».

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      Demi Moore

        Ci sono interpretazioni che restano scolpite nella memoria collettiva, e poi ci sono i retroscena che raccontano molto più di una scena iconica. Demi Moore è tornata a parlare di Codice d’onore, film del 1992 che la vide lavorare accanto a Tom Cruise e Jack Nicholson, svelando un dettaglio inaspettato: durante le prove era incinta di otto mesi.

        Un particolare che, a suo dire, avrebbe messo in forte imbarazzo proprio Cruise. «Credo che Tom stesse morendo dall’imbarazzo», ha rivelato durante una conversazione pubblica al New Yorker Festival moderata dalla giornalista Jia Tolentino. «Io stavo bene, anche se la bambina si muoveva un po’, ma mi sono resa conto che lui era un po’ a disagio».

        Non una critica, quanto piuttosto la fotografia di un’epoca in cui Hollywood faticava a immaginare una donna incinta su un set — e ancor più come protagonista in un film di grande produzione. «È una delle tante cose che non avevano alcun senso», ha spiegato Moore. «Mi sono chiesta perché non potessi avere entrambe le cose: essere madre e continuare a lavorare».

        Una domanda che all’epoca suonava quasi sovversiva. Moore ricorda quel periodo come un continuo equilibrio su un filo sottilissimo: il corpo che cambiava, la pressione post parto, le aspettative estetiche e professionali impossibili. «Ripensandoci oggi mi dico: “A cosa diavolo stavo pensando?”», sorride. «Non so cosa stessi cercando di dimostrare, ma devo ammettere che allora non avevo tutto il sostegno che ho ora».

        Eppure, quell’esperienza è diventata parte della sua forza narrativa. Oggi, la protagonista di The Substance è simbolo di resilienza e libertà nel raccontare il corpo femminile senza filtri. La maternità non come limite, ma come potenza. «La verità è che mi hanno fatta sentire come se dovessi scegliere», ha detto. «E invece nessuna donna dovrebbe essere costretta a decidere tra carriera e figli».

        La riflessione di Moore arriva in un momento in cui Hollywood — almeno a parole — celebra sempre più la complessità femminile. Ma ascoltandola si capisce una cosa: se oggi attrici e lavoratrici possono reclamare il diritto di essere madri senza perdere il proprio posto, è anche grazie a chi, con un pancione di otto mesi, ha deciso che la scena non si abbandona.

        Nemmeno quando qualcuno, sul set, arrossisce e gira lo sguardo altrove.

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          Cinema

          Julia Roberts compie 58 anni: perché l’attrice di Pretty Woman resta la più luminosa lezione di bellezza e leggerezza di Hollywood

          Dalla Georgia a Hollywood, dal set di Pretty Woman alle sfide familiari lontano dai riflettori, Julia Roberts resta antidiva per eccellenza. Niente scandali, niente ossessione per l’età, solo naturalezza, disciplina, ironia e una bussola interiore che l’ha guidata oltre 40 anni di carriera. Le sue lezioni? La gentilezza come forza, il coraggio di dire no, l’amore come scelta quotidiana e il rispetto di sé prima di tutto.

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            Julia Roberts spegne 58 candeline e Hollywood si illumina ancora con il suo sorriso, quello che ha trasformato una cameriera di provincia in una delle attrici più amate di sempre. Nata il 28 ottobre 1967 ad Atlanta, cresciuta tra sogni, fatica e un’ostinazione gentile, ha abbandonato gli studi di giornalismo per inseguire la recitazione. Il risultato? Personaggi che ancora oggi abitano la memoria collettiva: Vivian che riscrive la sua vita in Pretty Woman, Anna Scott innamorata in punta di piedi in Notting Hill, fino alla battagliera Erin Brockovich, che le è valsa l’Oscar.

            La sua carriera non è mai stata solo red carpet scintillanti e copertine. Julia ha scelto ruoli che le somigliavano, senza farsi schiacciare da etichette o aspettative. Ha detto no quando era più facile dire sì, ricordando che le decisioni più difficili sono spesso quelle che ci custodiscono. Ha protetto la sua autostima nelle tempeste mediatiche, rimbalzando le critiche e scegliendo di restare fedele a una sola persona: sé stessa.

            Oggi vive lontana dal rumore, insieme al marito Daniel Moder — conosciuto sul set nel 2000 — e ai tre figli. Nessun clamore, nessuna guerra social. Julia ha costruito una vita silenziosa, solida, piena di affetti reali. L’amore per lei non è favola né copione, ma una promessa quotidiana, fatta di normalità e piccoli gesti.

            Anche la bellezza, nei suoi occhi, è una questione di spirito. Ha detto più volte che il fascino non nasce da un profilo perfetto, ma da una risata sincera, da un’energia che illumina più del trucco migliore. È rimasta ribelle senza bisogno di urlarlo, con i jeans e i ricci ribelli, quando Hollywood pretendeva glamour e controlli estetici.

            A chi le chiede del tempo che passa risponde con ironia: l’età è un privilegio, le rughe raccontano e la maturità libera. Nessuna rincorsa disperata alla perfezione, nessun ritocco che cancelli storia e autenticità.

            Julia Roberts oggi è un promemoria vivente: si può restare eleganti senza ostentare, forti senza arroganza, gentili senza ingenuità. Si può brillare senza rumore. E soprattutto, si può vivere — e invecchiare — con grazia, anima e un sorriso che, ancora una volta, fa innamorare il mondo.

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              Cinema

              Arriva Halloween e l’Italia accende il brivido: la classifica dei film e delle serie horror più visti sulle piattaforme streaming

              Il 31 ottobre si avvicina e lo streaming diventa il luogo dove esorcizzare la paura. JustWatch fotografa le tendenze italiane: piattaforme più “horror friendly”, titoli più cercati e sorprese in vetta tra cinema e serie TV. Da The Substance a The Last of Us, passando per cult e nuove icone del brivido.

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                L’atmosfera di Halloween contagia anche la programmazione streaming e, puntuale come una zucca luminosa sul davanzale, arriva la classifica firmata JustWatch. La piattaforma di ricerca e comparazione ha analizzato le preferenze degli utenti italiani per raccontare come e dove si consuma la paura digitale. Il dato più interessante riguarda chi punta di più sull’horror: Prime Video, Infinity+ e Paramount Plus guidano la top 10 dei servizi più “horror friendly”, con circa il 10% del catalogo dedicato al genere. Dietro di loro, Netflix e MUBI si fermano al 7%, mentre NOW TV tocca il 5% e Disney+ il 4%.

                Film: Paramount Plus regina del brivido

                La classifica dei film più visti sfoggia un mix di novità, cult e picchi di sperimentazione. Dominano The Substance (2024), The Menu (2022), Terrifier 3 (2024), Assassinio a Venezia (2023), 28 giorni dopo (2002), Subservience (2024), Talk to Me (2023), Godzilla Minus One (2023), Five Nights at Freddy’s (2023) e Bones and All (2022).
                Sul fronte piattaforme, Paramount Plus stacca tutti: arriva al 14% di catalogo horror. Subito dietro Prime Video e Infinity+ con l’11%, mentre Netflix mantiene una buona tenuta all’8%. Dall’altra parte della barricata Disney+ e Apple TV+ restano più “soft”, rispettivamente al 5% e al 2%. Curiosità: Discovery+ non ospita alcun film del genere.

                Serie TV: il dominio inatteso di MUBI

                Sul fronte seriale arriva la sorpresa: MUBI guida per offerta horror, con un 33% dedicato al genere. Seguono Netflix, Prime Video e Infinity+ al 5%, mentre tutte le altre piattaforme — compresa Paramount Plus — si attestano al 3%.
                La classifica dei titoli più visti premia The Last of Us, fresca di Emmy, che mescola orrore post-apocalittico e dramma umano, seguita da From, ambientata in una città da incubo da cui non si può fuggire. In terza posizione, immancabile, Stranger Things. A seguire: The Walking Dead, L’Attacco dei Giganti, The Vampire Diaries, The Owl House – Aspirante Strega, American Horror Story, Alice in Borderland e Sandman.

                In Italia ottobre profuma di castagne, ma sugli schermi regna la paura: zucche fuori, brividi dentro.

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