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Cinema

007, al servizio segreto di Sua Maestà… Amazon!

La piattaforma ha acquisito il controllo creativo della saga cinematografica basata sul personaggio creato da Ian Fleming: una nuova era per l’agente 007

In un cambiamento epocale per il franchise di James Bond, Amazon MGM Studios ha acquisito il controllo creativo della celebre saga cinematografica. Questo accordo segna la fine della gestione esclusiva da parte di Barbara Broccoli e Michael G. Wilson, eredi del produttore originale Albert R. Broccoli, che hanno guidato la serie per oltre sei decenni.

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    L’intesa prevede la creazione di una joint venture tra Amazon MGM Studios, Broccoli e Wilson, mantenendo la co-proprietà del marchio 007. Tuttavia, sarà Amazon MGM a detenere l’autorità sulle future decisioni creative riguardanti il franchise. Questo sviluppo segue l’acquisizione di MGM da parte di Amazon nel 2022, che ha incluso i diritti di distribuzione dei film di James Bond.

    La famiglia Broccoli orientata su nuove sfide

    Barbara Broccoli ha dichiarato: “La mia vita è stata dedicata a mantenere e sviluppare l’eredità straordinaria che ci è stata affidata da nostro padre, il produttore Cubby Broccoli. Con la conclusione di No Time to Die e il ritiro di Michael dalla produzione, sento che è il momento di concentrarmi su altri progetti”. Michael G. Wilson ha aggiunto: “Dopo quasi 60 anni dedicati a 007, mi sto allontanando dalla produzione dei film di James Bond. Intendo dedicarmi all’arte e a progetti di beneficenza”.

    Un classico dell’intrattenimento su grande schemo

    Mike Hopkins, responsabile di Prime Video e Amazon MGM Studios, ha commentato: “Da oltre 60 anni, James Bond è uno dei personaggi più iconici dell’intrattenimento cinematografico. Siamo grati al compianto Albert R. Broccoli e a Harry Saltzman per aver portato James Bond nei cinema di tutto il mondo, e a Michael G. Wilson e Barbara Broccoli per la loro dedizione incrollabile nel continuare l’eredità del franchise, amato da legioni di fan in tutto il mondo”.

    Il futuro di Bond preoccupa i fan

    Questa transizione apre la strada a nuove opportunità per il franchise di James Bond. Inclusi potenziali spin-off televisivi e una maggiore frequenza nella produzione di contenuti. Tuttavia, alcuni fan esprimono preoccupazione riguardo alla possibile perdita dell’essenza britannica e dell’integrità artistica della serie sotto la gestione di un colosso dello streaming come Amazon. Solo il tempo dirà come l’agente 007 si evolverà in questa nuova era digitale: potrebbe accadere di tutto, come già negli scorsi mesi è stato fatto: un Bond di colore, in versione al femminile… chi vivrà (non necessariamente due volte) vedrà!

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      Cinema

      Il calendario dell’avvento di Gwyneth Paltrow? Tra corde bondage e oro 24 carati, il Natale più hot di sempre

      Gwyneth Paltrow lancia la sua versione del calendario dell’avvento, pensata per chi vuole accendere le feste con sensualità e ironia. Dalle corde bondage alle manette dorate, fino al vibratore a cinque velocità: un mix di erotismo e design firmato Kiki de Montparnasse.

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        Altro che cioccolatini o cosmetici: il calendario dell’avvento di Gwyneth Paltrow è un viaggio nei piaceri del corpo. Nella sua Pleasure Seeker’s Gift Guide, pubblicata sul sito di lifestyle Goop, l’attrice premio Oscar propone un Natale decisamente fuori dagli schemi, con 24 sorprese ad alto tasso erotico e altrettanto alto di prezzo.

        Il Natale secondo Goop

        Il cofanetto, che rientra tra i consigli per gli acquisti natalizi più discussi del web, è una vera e propria mini “stanza dei giochi”. Dentro si trovano corde bondage di sei metri, manette placcate in oro, vibratori a cinque velocità e lingerie di lusso firmata Kiki de Montparnasse, marchio cult del piacere raffinato.

        Lusso, ironia e libertà

        Non è la prima volta che la Paltrow usa il Natale per provocare. Dopo la “candela che profuma come la mia vagina” e le guide al discoppiamento consapevole, la star di Hollywood rilancia la sua visione del benessere sensuale: senza tabù, ma con molto stile.

        Un investimento (più che un regalo)

        Il prezzo non è per tutti, ma il messaggio sì: godersi le feste può essere un’arte. E se c’è qualcuno che sa trasformare l’erotismo in business, quella è Gwyneth Paltrow, regina indiscussa del lusso consapevole.

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          Cinema

          Il Natale politicamente scorretto del film “Una poltrona per due”

          Il miope atteggiamento di un certo tipo di revisionismo prende di mira anche un classicone natalizio, che rappresenta un appuntamento fisso del pubblico davanti alla tv, durante le feste. In questo 2024 anche per tre giorni al cinema, in versione restaurata.

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            Per molti sta diventando un’ossessione… questa ricerca spasmodica di un orientamento ideologico, di un atteggiamento sociale nell’evitare l’offesa – ma anche solo lo svantaggio – verso determinate categorie di persone o verso un ideale, un concetto specifico. Un’attività che sembra appassionare molti e che, in tutta franchezza, sembra averci davvero preso la mano…

            Un appuntamento imperdibile, come la tombolata con i nonni

            Anche il Natale non sfugge a questa tendenza. Mentre in tv impazzano gli spot su pandori e panettoni e spopolano le pellicole natalizie, in molti ne aspettano una in particolare: Una poltrona per due di John Landis, con Eddie Murphy e Dan Aykroyd. Un film che, alla pari solo de La vita è meravigliosa di Frank Capra, riesce immediatamente a creare la magica atmosfera che tutti ricercano nelle festività natalizie. Si tratta, da anni, di un imperdibile appuntamento per gli italiani, che il 24 sera all’unisono sintonizzano gli apparecchi televisivi su Italia 1 per la puntuale messa in onda della pellicola, uscita per la prima volta nelle sale nel 1983.

            Tutte le “colpe” della pellicola

            Mentre la cronaca quotidianamente ci offre innumerevoli spunti per scrivere articoli intelligenti, uno di recente (pubblicato su un noto mensile italiano), sottolineava come inspiegabile che “un titolo tanto osteggiato (e a ragione) negli ultimi anni abbia addirittura la possibilità di venir proiettato in tv ogni Natale, soprattutto dopo i dibattiti che si è portato dietro in tempi recenti”. Le colpe del film sarebbero svariate: razzismo, la cosiddetta N-word, blackface, donne che vengono rappresentate come oggetti…

            Non è la prima volta, in passato se la presero pure con l’elefantino Dumbo

            Ma la vera onta del film in questione sarebbe quella di essere stato girato all’inizio degli anni Ottanta, quando vigeva una diversa comicità e sensibilità. La follia di questa idea non è nuova: nel 2021 alcuni benpensanti provarono a proporre la censura per cartoni animati come Peter Pan e Dumbo, film come Via col vento e American Beauty, addirittura libri scritti da autori del calibro di Jules Verne, Ian Flemig e Agatha Christie.

            La follia della cancel culture

            E’ il risultato di una cancel culture imperante che tenta in ogni modo (e a volte ci riesce pure) di proporre un revisionismo storico su tutto… o quasi. Una deriva che, anche in questo 2024 agli sgoccioli, appare quantomeno anacronistica. Nell’articolo sopracitato ci si indigna per la blackface di Dan Aykroyd, sottolineando come “non faccia più ridere”. L’autrice del pezzo si preoccupa di consigliare: “Servirebbe parlarne e rifletterci sopra per sì, contestualizzarlo, ma soprattutto per non tirarsi indietro quando c’è da indicare ciò che conteneva (e contiene) di inopportuno. Un’avvertenza affinché non si riproduca un simile linguaggi”.

            Ma davvero qualcuno ritiene lo spettatore medio così stupido?

            Partendo quindi dal presupposto che lo spettatore medio sia totalmente incapace di distinguere ciò che è adeguato da ciò che non lo è. Un concetto sorprendentemente sciocco, come quando ci viene spiegato che i film sui serial killer rappresentano storie di fantasia, dalle quali non si deve prendere esempio!

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              Cinema

              Monica Bellucci, il vero segreto di bellezza non è la crema miracolosa: tra agopuntura, equilibrio interiore e cura del tempo che passa

              Monica Bellucci continua a essere un’icona senza tempo. Il suo segreto? Non la lotta alla vecchiaia, ma un approccio più profondo e intelligente: cura di sé, equilibrio interiore, ascolto del corpo e tecniche come l’agopuntura che stimolano naturalmente il collagene. Una filosofia di bellezza che non vuole fermare il tempo, ma viverlo meglio.

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                Monica Bellucci non è solo una diva, è un’idea di femminilità che non rincorre forzatamente la giovinezza ma sceglie di vivere il tempo con eleganza. Da sempre lontana dall’ossessione per interventi estremi e trasformazioni radicali, l’attrice ha costruito il suo mito su una bellezza che dialoga con il benessere, più che con lo specchio.

                Nel suo approccio non c’è la frenesia di cancellare ogni segno, ma la volontà di prendersi cura di sé in modo intelligente. Una scelta che oggi appare perfettamente in linea con una nuova idea di femminilità: consapevole, solida, libera dalle pressioni.

                Agopuntura, il segreto che stimola il collagene

                Tra le pratiche che Monica ama particolarmente c’è l’agopuntura. Non solo una tecnica orientale affascinante, ma anche un valido alleato per la pelle. L’attrice la utilizza per stimolare naturalmente la produzione di collagene, migliorare la circolazione e tonificare i tessuti senza forzature. Un rituale che non stravolge, ma potenzia la bellezza naturale.

                Bellezza come equilibrio, non come gara contro il tempo

                La vera rivoluzione di Monica Bellucci è aver scelto un percorso di armonia. Nessuna corsa disperata alla perfezione, ma un lavoro costante su salute, serenità e cura di sé. Anche questo, forse, spiega perché il suo fascino resta intatto e contemporaneo, senza bisogno di effetti speciali.

                Longevità, cura di sé e autenticità

                Dietro l’immagine luminosa c’è una filosofia chiara: stare bene, dentro e fuori. Ritmi equilibrati, attenzione al corpo, rispetto dei propri limiti e delle proprie trasformazioni. Perché Monica Bellucci non vuole apparire “più giovane”: vuole essere sé stessa, al meglio.

                In un mondo in cui spesso la bellezza sembra un’eterna battaglia, Monica sceglie la strada più elegante: convivere con il tempo, non combatterlo. Ed è forse proprio questo, il suo segreto più potente.

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