Cinema
Matt Damon confessa le sue incredibili difficoltà sul set: “Baciare Scarlet Johansson, che incubo!”
Matt Damon racconta l’esilarante episodio sul set di “La mia vita è uno zoo”: il bacio all’aglio con Scarlett Johansson

Matt Damon ha condiviso un aneddoto indimenticabile dal set del film “La mia vita è uno zoo”, dove ha dovuto baciare Scarlett Johansson. Damon ha raccontato con ironia di aver girato una scena romantica prima della pausa pranzo. Entrambi pensavano che le riprese fossero finite e si sono concessi un pasto. Scarlett, ignara del destino, ha mangiato un panino all’aglio.
Al ritorno sul set, i due hanno scoperto di dover rigirare la scena del bacio. “Posso dirvi che baciare Scarlett con l’alito all’aglio è stato l’inferno!”, ha scherzato Damon. Non ha perso l’occasione per prenderla in giro per il resto delle riprese, trasformando quella che sarebbe potuta essere una situazione imbarazzante in un motivo di risate e complicità.
Damon ha ricordato questo episodio durante un gioco con Emily Blunt in cui si discuteva se dire o meno a qualcuno che ha l’alito cattivo. “Se qualcuno ha l’alito cattivo, anziché dirglielo direttamente, gli offrirei delle gomme da masticare”, ha spiegato l’attore, ridendo. Tuttavia, con Scarlett, l’odore era così forte che anche le gomme non sarebbero state sufficienti.
Nel film del 2011, Damon interpreta Benjamin Mee, un padre vedovo che acquista uno zoo per iniziare una nuova vita con i suoi figli. Tra le difficoltà della gestione dello zoo e le dinamiche familiari, il bacio all’aglio con Scarlett è diventato uno degli episodi più memorabili per Matt Damon. L’attore ha riso mentre raccontava l’aneddoto, sottolineando quanto la situazione fosse ironica e divertente, considerando la bellezza e il fascino di Scarlett Johansson.
La sincerità e il senso dell’umorismo di Matt Damon hanno trasformato un momento imbarazzante in un ricordo divertente e un aneddoto da raccontare nelle interviste. Il pubblico ha apprezzato l’onestà dell’attore e la sua capacità di prendere con leggerezza anche le situazioni più “puzzolenti”. Scarlett, d’altro canto, ha dimostrato di avere uno spirito sportivo, accettando la presa in giro con grazia.
Questo episodio è solo uno dei tanti che dimostrano la spontaneità e la capacità di adattarsi degli attori di Hollywood, che, nonostante il glamour e la fama, affrontano situazioni comuni come tutti noi… anche se con un po’ più di aglio del previsto.
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Cinema
Brad Pitt sorprende tutti: “Mai avuto esperienze gay. Me ne pento un po’”
“Non ho mai avuto un’esperienza omosessuale, ho perso quell’occasione”, rivela Brad Pitt, parlando anche della sua rinascita dopo il divorzio e dell’amore ritrovato con Ines de Ramon. Ma i nodi con i figli restano.

Brad Pitt si racconta senza maschere. Ospite del podcast “Armchair Expert” condotto da Dax Shepard, l’attore 60enne ha regalato al pubblico una chiacchierata intima, disarmante e piena di ironia. E proprio con una battuta ha ammesso quello che nessuno si aspettava: “Non ho mai avuto un’esperienza omosessuale. Ho perso quell’occasione”, ha detto con il suo sorriso sornione, aggiungendo: “E se mai dovessi averla, non saresti tu”, rivolgendosi al conduttore.
Una frase leggera, ma che racconta anche una certa libertà interiore, lontana da rigidità o mascolinità tossiche. Brad Pitt si è mostrato per quello che è: un uomo consapevole dei propri limiti, ma anche capace di riderci su.
Durante l’intervista, l’attore ha poi affrontato temi ben più seri, come il periodo buio seguito alla separazione da Angelina Jolie nel 2016. “Ero in ginocchio”, ha confessato. Un dolore che lo ha spinto a cercare aiuto: “Ho iniziato a frequentare gli Alcolisti Anonimi. Stavo provando qualsiasi cosa. Avevo bisogno di un reset totale”.
Il percorso, avviato in sordina e senza proclami, lo ha portato a una nuova consapevolezza. “In quei gruppi ti senti autorizzato a dire: ‘Ok, vado oltre il mio limite e vedo che succede’. E poi ho iniziato ad amarli”, ha spiegato, parlando con rispetto di quel periodo delicato.
Oggi, accanto a lui c’è Ines de Ramon, con cui ha una relazione dal 2022. La serenità sembra essere tornata, almeno sul piano sentimentale. Ma resta tesa la situazione con alcuni dei sei figli avuti con Jolie: secondo indiscrezioni, alcuni di loro avrebbero deciso di abbandonare il suo cognome, segnando una distanza ancora profonda.
Brad Pitt, però, non si nasconde. Parla di sé con leggerezza quando può, con dolore quando serve. E in entrambi i casi, lascia il segno. Meno icona da copertina e più uomo reale, fatto di ferite, cambiamenti e, perché no, anche di qualche rimpianto ironico.
Cinema
Il parere di Robert De Niro: il mito della Lollo vive attraverso Monica Bellucci
C’è un’erede per l’intramontabile Sophia Loren? Secondo uno dei più grandi attori di sempre, la risposta è sì. Robert De Niro, icona del cinema internazionale, ha indicato senza esitazioni Monica Bellucci come la degna erede della diva di Pozzuoli. Un’affermazione che accende i riflettori su due volti straordinari del cinema italiano: il mito senza tempo e la bellezza contemporanea.

Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, in arte Sophia Loren, è molto più di un’attrice: è un’icona mondiale. Nata a Pozzuoli nel 1934, ha saputo conquistare il pubblico con il suo fascino mediterraneo e un talento recitativo fuori dal comune. Premi Oscar, collaborazioni leggendarie con registi del calibro di Vittorio De Sica e una carriera che ha spaziato tra Europa e Stati Uniti hanno consolidato il suo status di leggenda. Nel 1960 ha vinto l’Oscar come miglior attrice per La Ciociara, prima interprete a ottenere il premio per una performance non in lingua inglese. Nel 1991 l’Academy le ha conferito un Oscar alla carriera, consacrandola tra le stelle eterne del grande schermo.
Chi può raccogliere l’eredità di Sophia?
Con il passare degli anni, Loren si è ritirata a vita privata in Svizzera, ma il suo mito resta vivo. La domanda, dunque, è inevitabile: esiste oggi una sua erede nel panorama cinematografico? Secondo Robert De Niro, assolutamente sì.
De Niro non ha dubbi: “Monica Bellucci è la nuova Sophia Loren”
In un’intervista rilasciata a Sky Cine News, Robert De Niro ha indicato Monica Bellucci come la naturale erede di Sophia Loren. “Era necessario avere accanto la donna per eccellenza – ha dichiarato – e questa doveva essere Monica, oppure qualcuno come Claudia Cardinale”. I due attori hanno condiviso il set nel film Manuale d’Amore 3 di Giovanni Veronesi, dove De Niro interpreta un professore e la Bellucci incarna il fascino e l’eleganza di una donna magnetica. “Sono stato felice di lavorare con lei – ha aggiunto l’attore – Monica ha qualcosa di speciale”.
Bellucci e Loren: due epoche, un solo mito
Non è un caso se Monica Bellucci è oggi considerata una delle grandi dive del cinema. Conosciuta per la sua grazia, la voce profonda e la bellezza tipicamente italiana, ha conquistato anche il pubblico internazionale. Dal Festival di Cannes alla Mostra del Cinema di Venezia, la sua presenza incanta le platee di tutto il mondo. Nel corso della rassegna veneziana dedicata alle icone del cinema italiano, Bellucci e Loren sono state protagoniste di una mostra fotografica insieme ad altre grandi interpreti come Virna Lisi, Gina Lollobrigida e Monica Vitti. Un omaggio che unisce passato e presente, suggellando il passaggio ideale di testimone.
Due simboli, una sola anima italiana
Monica Bellucci non è solo un’attrice, ma un simbolo della continuità e della forza del cinema italiano nel mondo. L’elogio di De Niro non è casuale: rappresenta il riconoscimento internazionale di un’eredità che si rinnova, senza dimenticare le radici. Come Sophia Loren ha aperto la strada alle attrici italiane nel mondo, Monica Bellucci continua a portarne alta la bandiera. Due donne, due carriere straordinarie, unite da un carisma senza tempo e da un’eleganza che solo il grande cinema sa esprimere.
Cinema
Arriva un biopic sulla storia d’amore segreta tra James Dean e William Bast
Brandon Flynn vestirà i panni dell’icona hollywoodiana in “Willie and Jimmy Dean”, un film che racconta il lato più intimo e nascosto dell’attore.

Dietro lo sguardo ribelle e l’aria tormentata che hanno reso James Dean un’icona immortale del cinema, si nascondeva un giovane uomo fragile, complesso e profondamente umano. A quasi settant’anni dalla sua morte, il mito di Dean si arricchisce di una nuova sfumatura. E’ stato annunciato il biopic Willie and Jimmy Dean, scritto e diretto da Guy Guido. Il lavoro è tratto dal memoir Surviving James Dean di William Bast, amico intimo e presunto amante dell’attore. A interpretare Dean sarà Brandon Flynn, volto noto delle serie Tredici e True Detective, scelto per la sua capacità di incarnare sia il fuoco che la vulnerabilità del personaggio.
Una relazione iniziata da studenti
Il film racconterà la relazione tra Dean e Bast, iniziata quando entrambi erano studenti alla UCLA. I due diventarono coinquilini, poi amici inseparabili e infine amanti, in un’epoca – quella degli anni ’50 – in cui vivere apertamente la propria omosessualità significava rischiare la carriera e l’emarginazione sociale. Bast, che nel 2006 ha raccontato la loro storia nel suo libro, sperava che un giorno avrebbero potuto vivere insieme alla luce del sole. Ma la morte improvvisa di Dean, a soli 24 anni in un incidente d’auto nel 1955, spense ogni possibilità.
Il regista Guy Guido ha voluto allontanarsi dal classico biopic agiografico per raccontare una storia “tenera e a tratti tragica”. Una storia centrata sulla lotta di Bast con la propria identità e sul prezzo dell’essere “veramente visti” in un’America ancora profondamente conservatrice. Flynn ha definito la sceneggiatura “un tentativo autentico di comprendere chi fosse davvero James Dean — non solo l’icona, ma l’uomo”. Ha elogiato il film per aver evitato il sensazionalismo e per aver dato voce alla pressione che Hollywood esercitava sulle persone LGBTQ+, costrette a recitare anche nella vita privata.
Il casting per il ruolo di William Bast e della madre, figura centrale nella sua vita, è ancora in corso, guidato da Kerry Barden e Paul Schnee. Il progetto è in fase di sviluppo e il regista è attualmente in trattativa con diversi produttori per portare sullo schermo questa storia delicata e potente. Willie and Jimmy Dean promette di restituire al pubblico un James Dean più vero, più umano, lontano dalla leggenda patinata. Vicino a chi, come lui, ha vissuto nell’ombra per paura di essere se stesso. Un film che non solo racconta un amore nascosto, ma illumina una parte di storia che per troppo tempo è rimasta invisibile.
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