Musica
Oasis: polverizzati in un giorno tutti i biglietti, quasi un milione e mezzo di tagliandi
Una montagna di biglietti polverizzati online in un solo giorno, con prezzi alle stelle causa i meccanismi di “Dynamic pricing” e “secondary ticketing”. Chi è senza biglietto deve raccomandarsi a qualche santo o sperare in nuove date…

Non avevamo dubbi… com’era prevedibile i biglietti per la reunion degli Oasis sono già tutti sold out, esauritisi in meno di una giornata. E pensare che, a livello totale, si trattava di oltre 1,4 milioni di ingressi!
Prezzo dinamico, fregatura garantita
Milioni di fan in tutto il mondo hanno provato ad accaparrarsi in rete gli ambiti tagliandi, lottando contro mille ostacoli: prima le lunghe code virtuali, mentre il sito andava in crash a causa di troppi accessi simultanei). Nulla in confronto al “dynamic pricing”, ovvero l’infernale marchingegno che fa salire i prezzi in base alle richieste. Per il quale molti utenti al momento dell’acquisto si sono ritrovati a dover spendere più soldi di quanti ne avevano preventivati: basti pensare che i posti in piedi di Wembley, sono passati dalle 151 sterline iniziali alle oltre 400! Va bene che la domanda comanda sull’offerta – è una regola base dell’economia – ma così non vale! Senza parlare dell’altra piaga, il secondary ticketing, ossia le rivendite su canali non ufficiali a prezzi ulteriormente maggiorati…
Prezzi alle stelle
Mentre milioni di fan erano in coda in attesa dell’ambito acquisto, i bagarini cominciavano a pubblicare online offerte sui siti non ufficiali, rimettendo in vendita biglietti che originariamente costavano 200 sterline anche a 7000 sterline!
I fratelli condannano il bagarinaggio online
“Abbiamo notato che alcune persone hanno tentato di vendere biglietti sul mercato secondario. Vi invitiamo a notare che i biglietti possono essere rivenduti solo tramite Ticketmaster e Twickets, al valore nominale. I biglietti venduti in violazione dei termini e delle condizioni saranno annullati dai promoter”, avevano scritto già venerdì sera, dopo l’apertura delle prevendite, Noel e Liam Gallagher sui canali ufficiali della band, invitando i fan a desistere dall’acquistare tagliandi sui siti di secondary ticketing.
Non resta che sperare in ulteriori date aggiuntive
Comunque sia… in serata è arrivata la comunicazione ufficiale di tutto esaurito, tramite un post della band: “Le date degli Oasis nel 2025 nel Regno Unito e in Irlanda sono ora sold out”. I fan meno fortunati possono solo pregare l’annuncio di nuove date e, nel frattempo, per ingraziarsi la buona sorte… offrire in pegno qualche “fioretto”
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Musica
Taylor Swift e Travis Kelce, è ufficiale: l’amore da fiaba diventa un fidanzamento
Lui, campione di football dei Kansas City Chiefs, si inginocchia con l’anello; lei condivide le immagini e scrive: «La vostra insegnante di inglese e il professore di ginnastica si sposeranno». In dodici minuti oltre un milione di visualizzazioni.

Taylor Swift e Travis Kelce non si nascondono più: il loro amore è pronto a fare il grande passo. La cantante americana più seguita e discussa del pianeta e il campione della NFL hanno ufficializzato il fidanzamento con un post su Instagram che ha mandato in tilt i social.
Nelle immagini pubblicate da Taylor, lui è inginocchiato con l’anello in mano, lo sguardo emozionato e la posa da manuale della proposta perfetta. Accanto, la popstar commenta con ironia: «La vostra insegnante di inglese e il professore di ginnastica si sposeranno». Una frase semplice, ma sufficiente a mandare in visibilio milioni di fan.
Il post, in appena dodici minuti, ha raccolto oltre un milione e trecentomila visualizzazioni e una pioggia di commenti. C’è chi si congratula con la cantante, chi ricorda i due anni d’amore vissuti sotto i riflettori e chi, con un pizzico di sarcasmo, già immagina l’album che nascerà da questa nuova fase della vita sentimentale di Taylor.
La storia tra Swift e Kelce è cominciata due anni fa, quasi per caso, quando lui aveva provato a consegnarle un braccialetto con il suo numero di telefono durante un concerto. Da lì, un avvicinamento graduale, le prime uscite insieme, fino alle foto negli stadi americani che hanno ufficializzato la relazione. Taylor è stata vista più volte sugli spalti a sostenere i Kansas City Chiefs, diventando una presenza fissa nelle tribune vip, mentre Travis ha imparato a destreggiarsi tra palchi musicali e passerelle mondane.
La loro è diventata una delle coppie simbolo della cultura pop contemporanea: lei regina indiscussa della musica, lui star dello sport americano. Una combinazione che ha acceso i media internazionali, tra gossip e business: secondo alcune stime, la sola presenza di Taylor sugli spalti avrebbe incrementato audience televisiva e merchandising della NFL.
Ora l’annuncio del fidanzamento segna l’inizio di un nuovo capitolo, con tanto di anello e foto da manuale. Resta da vedere quando e dove si terrà il matrimonio, ma una cosa è certa: qualunque location sceglieranno, sarà l’evento mondano dell’anno.
Taylor, che ha sempre trasformato la sua vita privata in materia prima per le sue canzoni, potrebbe persino regalare al pubblico un nuovo album ispirato a questa storia d’amore. Intanto i fan si godono l’ennesima dimostrazione che, quando la musica incontra lo sport, l’effetto è sempre esplosivo.
Musica
Piero Pelù, il “Rumore dentro” diventa cinema
Non un’autocelebrazione, ma un viaggio intimo tra musica, ferite personali e nuove rinascite, nato dall’acufene che ha cambiato per sempre la sua vita.

Alla 81ª Mostra del Cinema di Venezia, fuori concorso, debutta Rumore dentro, il documentario che Francesco Fei ha dedicato a Piero Pelù. Un ritratto sorprendente, che si distacca dalla classica celebrazione di carriera per diventare piuttosto un percorso fisico e spirituale. Tutto nasce dall’“incidente acustico” che tre anni fa ha provocato al cantante un acufene cronico, una condizione che lo accompagna ogni giorno. «Il rumore che sento è costante, non va mai via», ha spiegato Pelù in un’intervista al Corriere della Sera. «Ho dovuto imparare ad adattarmi, come fa l’acqua, come fa la musica».
Da quell’episodio, che lo costringe oggi a salire sul palco con doppi auricolari e cuffie protettive, è partito un viaggio che nel film si traduce in un road movie tra la Camargue e i deserti del Marocco, intrecciando ricordi, riflessioni e incontri. Una tappa fondamentale è quella con Santa Sara, figura venerata dalle comunità nomadi: «Non sono un pellegrino, resto laico. Ma sentivo l’urgenza di raccontare un mondo marginale, che ho sempre sentito vicino».
Non manca un passaggio obbligato con i Litfiba, evocati in un pranzo “simbolico” nella sua casa. Nessun ritorno all’orizzonte, ma la consapevolezza di un legame che resta parte integrante della sua storia musicale.
Il documentario si ferma poco prima di un evento centrale per Pelù: il concerto SOS Palestina del 18 settembre a Firenze, organizzato a sostegno di Medici Senza Frontiere. L’artista ha chiarito la sua posizione: «Non è contro Israele né uno spazio per slogan antisemiti. È un invito a guardare oltre le versioni ufficiali, a dare voce a chi non ce l’ha». Ha condannato l’attacco di Hamas del 7 ottobre, ma ha sottolineato come la storia non possa essere ridotta a quell’episodio: «No al terrorismo, anche quello di Stato, che sia la strage di Bologna o le azioni del governo Netanyahu».
Pelù si è espresso anche sulla possibilità di tornare a suonare in Russia: «Non mi sento né come Pupo né come Al Bano. Non andrei a Mosca, ma nemmeno in Ucraina finché non avrò chiarezza su cosa sia accaduto davvero alla popolazione russofona del Donbass».
Dentro Rumore dentro c’è però anche spazio per la dimensione più intima: il rapporto con il nipotino Leo, che lo chiama affettuosamente “nonno Pasqua”. Un ruolo che Pelù vive come una missione: «Cerco di lasciare un segno alla nuova generazione, così come fece mio nonno con me. Se oggi mi definisco pacifista, è anche grazie al suo esempio».
Un film che racconta dunque non solo l’artista, ma soprattutto l’uomo: vulnerabile, combattivo e pronto a trasformare il dolore in nuova energia creativa.
Musica
Con 550 sterline a notte ti puoi sentire come George Michael
La lussuosa casa della star, prematuramente scomparsa, si trova a Goring-on-Thames nell’Oxfordshire. Recentemente è stata resa disponibile per tutti i turisti su AirBnB alla cifra di 550 sterline a notte. Nel frattempo l’ex compagno negli Wham! persa di farlo rivivere digitalmente.

Se sei un fan dell’artista scomparso il giorno di Natale del 2016, da oggi potrai concederti l’emozione di una vacanza (lunga o breve sta alle dimensioni del tuo portafoglio) nella casa dell’indimenticabile cantante.
Dormendo dove ha dormito lui
La lussuosa casa della star, prematuramente scomparsa a Natale del 2016, si trova a Goring-on-Thames nell’Oxfordshire. Disponibile per tutti i turisti su AirBnB alla modica cifra di 550 sterline a notte. Come si legge sul quotidiano The Sun, la proprietà, che risale al XVI secolo, è composta da una camera da letto ed è collegata alla casa principale. Nella tenuta ci sono degli splendidi giardini e una piscina e si trova vicino a una chiesa del X secolo. Una fonte vicina alla faniglia della popostar ha affermato che: “È stato molto apprezzato dai fan del cantante che sono grati dell’opportunità di vivere in prima persona la casa di George”.
Un’operazione simile a quella di Abba Voyage
Nel frattempo stanno girando voci su un ritorno di George Michael sul palco in versione ologramma. La società Nobby’s Hobbies Holdings, che gestisce l’eredità di Michael, ha dichiarato che “L’attività del gruppo si amplierà nei prossimi tre anni per includere esibizioni pubbliche dal vivo”.
Michael virtuale sul palco con l’ex compagno Andrew?
Il compagno di band degli Wham!, Andrew Ridgeley, lo scorso anno confidò che gli sarebbe piaciuto rivedere il gruppo sul palco in uno spettacolo in stile Abba Voyage, ma questo avrebbe sollevato questioni di genere etico: “Il mio pensiero sarebbe: ‘Fantastico!’ Avere gli Wham! al loro massimo splendore, suonare dal vivo. Certo, esistono questioni etiche. Quella decisione sarebbe da prendere da me e da chi gestisce l’eredità di George, se mai si dovesse realizzare. Io non posso parlare per loro, non so come si sentirebbero al riguardo. Ma penso che si potrebbe fare, e penso che potrebbe essere fatto eccezionalmente bene. Pagherei per vederlo!”.
-
Gossip1 anno fa
Elisabetta Canalis, che Sex bomb! è suo il primo topless del 2024 (GALLERY SENZA CENSURA!)
-
Sex and La City1 anno fa
Dick Rating: che voto mi dai se te lo posto?
-
Cronaca Nera1 anno fa
Bossetti è innocente? Ecco tutti i lati deboli dell’accusa
-
Speciale Grande Fratello11 mesi fa
Helena Prestes, chi è la concorrente vip del Grande Fratello? Età, carriera, vita privata e curiosità
-
Speciale Olimpiadi 20241 anno fa
Fact checking su Imane Khelif, la pugile al centro delle polemiche. Davvero è trans?
-
Speciale Grande Fratello11 mesi fa
Shaila del Grande Fratello: balzi da “Gatta” nei programmi Mediaset
-
Gossip1 anno fa
La De Filippi beccata con lui: la strana coppia a cavallo si rilassa in vacanza
-
Gossip1 anno fa
È crisi tra Stefano Rosso e Francesca Chillemi? Colpa di Can?