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Musica

Scommesse all’Ariston 2025: Giorgia la favorita, bocciato Fedez

Il clima sanremese è totalmente entrato nel vivo, alimentato anche dalle prime quotazioni che i bookmaker delle varie piattaforme di scommesse ufficiali cominciano a comunicare sui partecipanti. Tutti concorti a dare Giorgia Todrani come favoritissima per la vittoria.

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    Dopo l’annuncio ufficiale da parte di Carlo Conti delle canzoni che animeranno la prossima kermesse canora, i bookmaker sembrano non avere dubbi: la favorita numero uno è Giorgia, 30 anni dopo il trionfo con Come saprei. Per la cantante quella del 2024 è stata un’annata davvero memorabile: successo unanime per la sua conduzione a X Factor, spot in tv, sua anche la colonna sonora del film Diamanti di Ferzan Ozpeteck. Non contenta, la performer romana si è regalata pure un divertente cameo nella fiction Rai Un posto al sole.

    Una soap iconica, alla quale ha partecipato con entusiasmo

    A proposito di questa sua partecipazione alla soap, dice: «Essere sul set di Un Posto al Sole è come essere immersi in un pezzo della nostra storia e cultura, spero di essere degna di questo luogo e di questa situazione così iconica. Vedo un gruppo di lavoro affiatatissimo, che si diverte. La reazione alla mia comunicazione è stata oddio, ma è iconico, ma è pazzesco. Persone di età diverse e di città diverse, da Milano a Roma, mi hanno fatto capire di essere molto fortunata. Se Un Posto al Sole fosse una delle mie canzoni potrebbe essere un misto tra Girasole e Oro nero, un… Oro Sole».

    Le prime quote

    Tornando alle scommesse sul festival, il successo di Giorgia, in gara con il brano La cura per me si gioca a 5,50 su Planetwin365, in vantaggio di misura su Elodie e la sua Dimenticarsi alle 7, prima rivale a 6 su bet365. Chiude il podio Balorda Nostalgia di Olly, offerta a 6,50 su Snai, mentre irrompe nelle quote con Mille vote ancora Rocco Hunt, fuori dalla top-10 il giorno dell’annuncio degli artisti ma ora tra i favoriti a 7,50 volte la posta.

    Un’occhiara agli outsider

    Tra gli outsider c’è la coppia Irama-Achille Lauro, data a 9, mentre si sale a 15 per Noemi e Francesco Gabbani, già vincitore di Sanremo 2017. Paga invece 21 il bis di Simone Cristicchi, trionfatore nel 2007 con Ti regalerò una rosa, proposto alla stessa quota del calabrese Brunori Sas, Clara e Francesca Michielin.

    Per Fedez una sonora bocciatura

    Raddoppiata invece la quota dell’eventuale successo di Fedez, tra i protagonisti sul palco dell’Ariston con Battito: in meno di venti giorni è salita da 16 a 33. Interessante anche il testa a testa tra l’ex marito di Chiara Ferragni e il suo rivale di “dissing” Tony Effe, un duello offerto però alla pari, con entrambi proposti a 1,85. Su Better viene quotata anche una possibile squalifica, in stile Bugo-Morgan 2020, fissata a 5 volte la posta.

    Ora non resta che puntare, cantare e… sperare!

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      Musica

      Giorgia, la rinascita dopo il silenzio: “Ho pensato di smettere, ora canto meno ma sento di più”

      “Ho pianto davanti al pianoforte e ho pensato di ritirarmi”, confessa Giorgia. Dopo anni di successi, la cantante rivela di aver attraversato una crisi profonda ma di aver trovato una nuova consapevolezza: “Il mio posto è nel passato, ma con lo sguardo al presente. Ora canto meno, ma vivo ogni parola.”

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        Ci sono momenti in cui anche le voci più forti vacillano. Per Giorgia, uno dei simboli della musica italiana, quel momento è arrivato dopo anni di palchi, premi e applausi. “Ho passato un periodo difficile — racconta —. Ho pianto davanti al pianoforte e al computer. Ho buttato via tutto quello che scrivevo, ho pensato di ritirarmi. Non avevo più punti di riferimento. Molti sono morti.”

        Un dolore sommesso, ma reale, che ha spinto l’artista a interrogarsi sul senso stesso della musica. “Negli ultimi anni è cambiato tutto: il modo di fare canzoni, di comunicare, di ascoltare. Io mi sono trovata spaesata, come se fossi rimasta in un’altra epoca.”

        La svolta interiore
        Invece di arrendersi, Giorgia ha scelto di ricominciare da sé. “Ho iniziato a studiare di nuovo, a capire dove fosse la mia voce, non solo quella che si sente ma quella interiore. Ho capito che il mio posto è nel passato, ma con uno sguardo contemporaneo. Non posso e non voglio inseguire le mode.”

        È in questo percorso che la cantante ha trovato un nuovo equilibrio, più maturo, più essenziale. “Ho deciso di cantare meno, non mi interessa più dimostrare quello che so fare. Ora mi interessa dire, trasmettere, raccontare. Voglio che le parole abbiano più spazio delle note.”

        Il coraggio del cambiamento
        Per chi la segue da anni, abituato ai suoi virtuosismi vocali, può sembrare un cambio radicale. Ma per Giorgia è una liberazione. “Ho sempre avuto una voce grande, e a volte me ne sono servita per nascondermi. Adesso ho voglia di essere più nuda, più vera.”

        Il suo nuovo progetto, che nasce proprio da questa fase di introspezione, promette di essere il più personale di sempre: meno effetti, più sostanza. Una musica che guarda indietro per ritrovare se stessa, come un cerchio che si chiude solo per aprirsi di nuovo.

        “Le parole oggi sono il mio centro — dice —. Mi servono per capire chi sono. Non ho più bisogno di cantare per forza, ma di ascoltare quello che mi resta dentro.”

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          Musica

          Marco Mengoni accende i rumor su Sanremo: “Una vita intensa, ora aspetto la seconda”. E sul ritorno al Festival come ospite…

          Sedici anni di carriera, un trionfo all’Ariston nel 2023 e ora un nuovo capitolo alle porte. Mengoni racconta il suo momento artistico, parla di “vite che cambiano” e non smorza i sospetti su un possibile ritorno a Sanremo: “Perché no?”. Tra attesa, strategie e quell’aura da eterno perfezionista, il pubblico già sogna un bis.

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            Marco Mengoni gioca a nascondino con le aspettative, come solo lui sa fare. A pochi mesi dal Festival di Sanremo targato Carlo Conti, l’artista rimette in circolo un’idea che i fan accarezzavano da tempo: rivederlo sul palco dell’Ariston. E basta una frase, pronunciata con la sua solita calma disarmante, per far riesplodere i rumor. “Quante vite in sedici anni di carriera? Una, ma molto intensa. E quindi adesso aspetto la seconda”, racconta, lasciando intendere che qualcosa bolle in pentola.

            Il riferimento al Festival è stato inevitabile. Mengoni, che nel 2023 ha conquistato il pubblico con Due vite, non dice mai troppo, ma nemmeno troppo poco. “Tornare a Sanremo? Perché no?! Dipende sempre dal progetto. Sono quello dell’ultimo momento, quindi non lo so… ma mai dire mai”. Un non-no che assomiglia parecchio a un sì, soprattutto considerando l’affetto smisurato che lega il cantante al palco che più di una volta ha segnato la sua carriera.

            La sensazione è quella di un artista in piena metamorfosi. Mengoni parla del suo percorso come di un ciclo che si è chiuso e di un altro che sta iniziando: una seconda vita, appunto. Una ricerca continua, che passa per la musica ma anche per il modo di raccontarsi, di stare sul palco, di dare un senso nuovo a un repertorio già iconico.

            Carlo Conti, da parte sua, non ha mai nascosto la stima per Mengoni e sicuramente non gli dispiacerebbe averlo come ospite o presenza speciale. E il pubblico sarebbe già lì ad accoglierlo, forte del ricordo dell’esibizione perfetta che lo ha reso uno dei protagonisti assoluti dell’ultimo decennio sanremese.

            Per ora, nessun contratto, nessuna conferma, nessuna indiscrezione concreta. Solo una frase che vale più di un indizio: “Non so cosa succederà”. Ed è esattamente quando Mengoni non sa cosa succederà che succede qualcosa.

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              Jalisse fuori da Sanremo per la 29esima volta: la «maledizione» continua e il duo ironizza sui social tra palloncini e spaghetti aglio e olio

              Alessandra Drusian e Fabio Ricci non superano la selezione per la 29esima volta consecutiva. La reazione? Un video ironico in cui gonfiano palloncini con il numero “29” stampato sopra e commentano la lista del Tg1 con autoironia. “La saga continua!”, scherza Alessandra, mentre Fabio propone gli spaghetti aglio e olio per consolarsi.

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                È ormai un rito: Carlo Conti annuncia i Big e l’Italia intera controlla automaticamente se i Jalisse ce l’hanno fatta. La risposta, anche per il 2026, è un’altra volta “no”. Per la ventinovesima volta consecutiva, Alessandra Drusian e Fabio Ricci restano fuori dal Festival che nel 1997 li incoronò con Fiumi di Parole. Un’assenza diventata talmente ricorrente da sembrare una tradizione parallela della kermesse.

                La lista dei 30 nomi letta in diretta al Tg1 scorre veloce, ricca di debutti, grandi ritorni e sorprese. Ma dei Jalisse neanche l’ombra. E loro, invece di prendersela, scelgono ancora una volta la strada dell’ironia.

                Il video della (ennesima) esclusione
                Seduti sul divano, con il Tg in sottofondo, i due aspettano l’elenco di Conti come fosse un esame. Alessandra, forse per scaricare la tensione, soffia dentro palloncini colorati. Fabio segue la diretta con occhi concentrati, sperando forse in un miracolo dell’ultimo secondo.

                Quando l’elenco arriva al termine e la conferma dell’assenza è evidente, i Jalisse alzano due palloncini già gonfiati con il numero “29”: un gesto che vale più di mille parole. «E la saga continua!», esclama Alessandra, trasformando l’ennesima delusione in una gag da social. Loro, almeno, il senso dell’umorismo non l’hanno perso.

                L’ironia che salva tutto
                Fabio prova a sdrammatizzare: «Annamose a fa’ due spaghetti aglio e olio», ormai signature phrase delle loro esclusioni dal Festival. Ma neanche il comfort food lo salva: Alessandra lo blocca subito, ricordandogli che «ho i panni da stendere, Fa’». Il ritorno alla quotidianità, tra palloncini e bucato, è il finale perfetto.

                Un siparietto che conferma quello che i fan amano di loro: una tenacia infinita e una leggerezza rara.

                Verso il “cifra tonda”?
                Alessandra scherza: «Dai che arriviamo cifra tonda il prossimo anno». E chissà: dopo 29 no consecutivi, il trentesimo potrebbe diventare un evento più commentato della lista dei Big stessa.

                La “maledizione Jalisse” continua. Ma almeno loro l’hanno trasformata in una saga pop tutta da seguire.

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