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Personaggi e interviste

Barbara De Rossi e il malore prima della diretta: “Ho avuto paura di morire, ma ora sto bene”

Non sapeva cosa potesse avere e solo dopo vari esami, Tac e risonanza ha scoperto che era stata una labirintite fulminante.

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    Barbara De Rossi nei giorni scorsi ha vissuto una brutta avventura. Si è trattato di un malore improvviso che l’ha costretta al ricovero. L’attrice, nota per la sua carriera nel cinema e in televisione con ruoli iconici in fiction come La Piovra e Storia di una Capinera, ha raccontato cosa è successo. Tutto è accaduto in collegamento con Monica Setta durante la registrazione della puntata di Storie di donne al bivio weekend, in onda sabato alle ore 15 su Rai2. “Stavo per andare in onda, avevo appena finito il trucco, quando mi sono sentita mancare e ho cominciato a vomitare. Mi girava tutto e non riuscivo a stare in piedi. Il giorno dopo mi hanno ricoverata al Gemelli e ho vissuto attimi di vera paura“. Il timore per la sua salute è stato grande, come ha spiegato lei stessa. “Ho temuto di morire, perché non sapevo cosa potessi avere. Solo dopo vari esami, fra cui la Tac e la risonanza, ho scoperto che era stata una labirintite fulminante“. Una diagnosi che ha portato sollievo ma che non ha cancellato la paura vissuta in quei momenti di incertezza.

    Nata a Roma, ma cresciuta a Rimini, ormai da anni l’attrice vive in Valdarno e proprio a Montevarchi si è sposata nel dicembre del 2023 con l’imprenditore Simone Fratini. «Non mi era mai successo ed è stato terribile – ha concluso la De Rossi, ora ripresasi perfettamente dal problema fisico. «Adesso sono tornata a casa in Toscana e la brutta avventura è solo un ricordo».

    Barbara De Rossi, attrice e conduttrice

    De Rossi ha debuttato nel mondo del cinema alla fine degli anni Settanta e nei tanti anni di carriera ha preso parte a film, serie televisive e spettacoli teatrali di grandissimo successo. Tra i tantissimi titoli ricordiamo ad esempio Così come sei, Caramelle da uno sconosciuto, Nel giardino delle rose, Il pranzo della domenica, Matrimonio alle Bahamas, Un ciclone in famiglia e Fratelli Benvenuti. E’ stata anche conduttrice televisiva, e nel 2010 ha partecipato come concorrente allo show Ballando con le stelle classificandosi al terzo posto. Negli ultimi anni, Barbara De Rossi si è vista spesso anche come ospite e opinionista in diversi programmi Rai come La vita in diretta.

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      Michelle Hunziker conquista anche la Germania: nuovo show in diretta su RTL mentre l’Italia aspetta

      Michelle Hunziker continua a macinare successi fuori dall’Italia. La showgirl svizzera sarà al timone di un nuovo programma in diretta il sabato sera su RTL, una delle principali tv commerciali tedesche. Un ritorno forte in un mercato che da anni la considera una star.

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        Mentre in Italia si parla di lei soprattutto in prospettiva, Michelle Hunziker guarda oltreconfine e fa centro ancora una volta. In attesa di capire quali saranno i suoi prossimi impegni televisivi nel Belpaese, la conduttrice svizzera spopola in Germania, dove sta per tornare protagonista del prime time con un nuovo progetto di peso.

        Per Hunziker è infatti in arrivo un importante impegno professionale su RTL, storica emittente commerciale tedesca. Lo show andrà in onda in diretta il sabato sera, una delle fasce più ambite e competitive della tv europea, confermando il ruolo centrale che Michelle continua ad avere nel panorama televisivo tedesco.

        Il nuovo show del sabato sera
        Il programma si intitola Denn sie wissen nich was passiert, tradotto in italiano come “Perché non sanno cosa sta succedendo”. Un titolo che già racconta lo spirito dello show, basato sull’imprevedibilità e sul ritmo serrato. La diretta del sabato sera è una vera prova di forza per qualsiasi conduttore, ma Hunziker arriva a questo appuntamento con un curriculum internazionale che parla da solo.

        Una star europea, non solo italiana
        In Germania Michelle Hunziker non è una novità, ma una presenza consolidata. Da anni il pubblico tedesco la considera una conduttrice di casa, capace di muoversi con naturalezza tra leggerezza, ironia e grande professionalità. Un riconoscimento che va oltre il semplice successo occasionale e che la colloca tra i volti più affidabili del prime time.

        L’Italia resta in attesa
        Nel frattempo, in Italia il suo nome continua a circolare tra ipotesi e possibili ritorni. Per ora, però, la scena è tutta tedesca. Hunziker sembra aver scelto di non restare ferma, puntando su un mercato che le offre spazio, continuità e centralità. Una strategia che, numeri alla mano, si sta rivelando vincente.

        Un percorso che non conosce confini
        Il nuovo show su RTL è l’ennesima dimostrazione di come Michelle Hunziker abbia costruito una carriera capace di superare i confini nazionali. Mentre il pubblico italiano osserva e aspetta, lei è già in diretta, sotto i riflettori del sabato sera tedesco, confermando che il suo nome continua a funzionare, ovunque.

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          Christian Bale costruisce un villaggio da 22 milioni per tenere uniti i fratelli in affido: il suo progetto nel deserto della California

          Per Christian Bale non esiste ingiustizia più grande che vedere bambini divisi dal sistema di affido. Così, a Palmdale, nel cuore della California, sta nascendo un villaggio da 22 milioni di dollari progettato per tenerli insieme e offrirgli una nuova possibilità di vita, sotto lo stesso tetto.

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            Christian Bale, uno che potrebbe limitarsi a godersi i frutti dei suoi film milionari, ha deciso invece di investire tempo, denaro e visione in qualcosa di molto più concreto di un nuovo set hollywoodiano. A Palmdale, in California, l’attore sta costruendo Together California: un villaggio pensato per ospitare bambini in affido senza separarli da fratelli e sorelle. Un progetto dal valore complessivo di 22 milioni di dollari che, giorno dopo giorno, prende forma nell’assolato paesaggio del deserto.

            Bale conosce bene il sistema di affido degli Stati Uniti e ne ha più volte denunciato le fragilità, soprattutto quando costringe i minori a crescere lontani dai propri familiari. Per lui non è una statistica: è una ferita aperta. «Non c’è nulla di più doloroso per un bambino che essere separato da chi ama», ha ripetuto negli anni. Ed è proprio da questa convinzione che è nato il villaggio: un luogo sicuro dove i legami non si spezzano.

            Il progetto prevede abitazioni accoglienti, spazi verdi, centri educativi e un team di operatori specializzati. Un modello nuovo, pensato per ridurre i traumi e dare continuità affettiva ai piccoli ospiti. Quando sarà completato, Together California offrirà un ambiente stabile a decine di minori che oggi vivono in condizioni difficili o rischiano la separazione forzata.

            Bale segue personalmente ogni fase dei lavori, lontano dai riflettori, com’è nel suo stile. Nessuna conferenza stampa, nessun tappeto rosso: solo il rumore dei cantieri e un obiettivo chiaro. Perché per lui questo non è un progetto benefico da aggiungere al curriculum, ma una battaglia che tocca il cuore della sua idea di giustizia sociale.

            Nella città di Palmdale, questo villaggio è già considerato un piccolo miracolo che cresce giorno dopo giorno. Per i bambini che lo abiteranno, potrebbe diventare il luogo dove ricominciare, senza dover rinunciare alla cosa più preziosa che hanno: la propria famiglia.

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              Giorgio Panariello, tra ferite e risate: dall’infanzia segreta al fratello perduto, al sogno di Sanremo con Conti e Pieraccioni

              Panariello racconta la sua infanzia segnata dagli abbandoni, il senso di colpa per il fratello morto assiderato, le spese folli degli inizi e il flop di Sanremo 2006. Ma oggi, tra tournée e nuovi progetti, ritrova l’ottimismo di sempre: “Forse ho pagato lo scotto di essere un comico, in Italia chi fa cabaret resta fuori da certi giri”.

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                La storia di Giorgio Panariello è una traiettoria fatta di scarti emotivi, scoperte improvvise e di un talento nato quasi per autodifesa. Il comico toscano, oggi in tournée con E se domani…, ha ripercorso le ombre della sua vita con una sincerità rara: un’infanzia che molti definirebbero difficile, lui la chiama semplicemente “singolare”.

                L’infanzia segreta e la verità scoperta per caso
                Fino a undici anni era convinto che i suoi fossero due genitori un po’ più anziani del normale. La realtà gli arrivò addosso tutta insieme: «La signora che compariva a Natale era mamma». Era stata lei, a soli 17 anni, ad abbandonarlo all’Ospedalino degli Innocenti di Firenze. A salvarlo fu la nonna, che lo portò a casa imponendosi su un marito contrario. Quelli che credeva fratelli erano zii, e da qualche parte c’era anche un fratello vero, Franco.

                Franco, la droga e un dolore che non passa
                Quando Panariello lo conobbe, gli volle bene subito. Ma la vita di Franco prese la strada peggiore: la dipendenza, la strada, un tentativo di disintossicazione e poi il destino tragico del 2011, quando fu abbandonato per strada e morì assiderato. Il comico non nasconde il tormento: «Mi sentivo in colpa, lo aiutavo dandogli soldi sapendo che fine avrebbero fatto». Una frattura che ancora oggi trattiene negli occhi.

                Il successo, le spese folli e il Sanremo che brucia
                Panariello non nega di essere stato un esteta dalla mano larga: «Se guadagno cinque, tre li spendo e due li tengo». E il palco, fin da ragazzo, era il suo modo per farsi vedere: firmava quaderni per “allenare” gli autografi. Poi è arrivato Sanremo 2006, un tasto dolente: «Ho sbagliato approccio. L’embargo dei discografici ha fatto il resto».

                Il futuro tra amici, teatro e un’idea di Festival
                Eppure, nonostante tutto, Panariello resta ottimista. Il pranzo con Conti e Pieraccioni è già fissato: se nascerà un’idea, il Festival 2026 potrebbe diventare una sorpresa. «Forse ho pagato lo scotto di essere un comico: in Italia chi fa cabaret è escluso da certi giri». Ma lui, al pubblico, chiede solo una cosa: continuare a essere visto per quello che è, un uomo che ha imparato a sorridere anche quando la vita non glielo rendeva facile.

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