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Personaggi e interviste

Gene Gnocchi fa 70 e si racconta: figli, ex moglie, spettacolo e quella suocera che non credeva in lui

A caratterizzare Gene Gnocchi, al secolo Eugenio Ghiozzi, sono soprattutto l’umorismo surreale, la erre moscia e l’inclinazione alla schiettezza, virtù alla quale ci appelliamo affinché voglia concederci un’intervista senza filtri. Come comico, vanta una carriera quarantennale, durante la quale ha trovato anche il tempo di diventare padre e marito, in entrambi i casi più volte.

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    A caratterizzare Gene Gnocchi, al secolo Eugenio Ghiozzi, sono soprattutto l’umorismo surreale, la erre moscia e l’inclinazione alla schiettezza. Comico da quarant’anni, nel corso della sua carriera ha trovato anche il tempo di diventare padre e marito, in entrambi i casi più volte.

    Ha cinque figli, tre dei quali, Ercole, Silvia e Marcello, avuti con Gianna Cassani, sua prima consorte. Irene e Livia sono invece nate dall’amore con la seconda, nonché attuale, moglie Federica Baroncini. Di Livia è diventato padre all’età inconsueta di 61 anni e si diverte a smentire chi gli chiede se sia suo nonno. “No, sono il padre” risponde, aspettando di cogliere lo sbigottimento nell’interlocutore.

    Tutte le domeniche lo vediamo a Citofonare Rai 2, dove si diletta a beffeggiare le padrone di casa Paola Perego e Simona Ventura, che stanno volentieri al gioco. È da qui che comincia la sua chiacchierata, proprio nell’anno in cui compie 70 anni.

    Si dice che le sorti di Antonella Elia nel programma siano in bilico, perché avrebbe litigato con un membro della produzione. Gene Gnocchi, però, smentisce: “Che io sappia, Antonella è a tutt’oggi nel cast. Non è una questione della quale mi sono interessato, ma credo che le voci su un suo allontanamento abbiano ben poco di fondato”.

    Il prossimo 1° marzo festeggia il traguardo con uno spettacolo dal titolo Una crepa nel crepuscolo, che ha il sapore di un bilancio di vita. “Calco le scene da 40 anni e questo spettacolo è un po’ un rendiconto della mia carriera, ovviamente in chiave satirica. Mi lascio andare a confessioni che non ho mai fatto, su personaggi non solo dello spettacolo, ma della società in generale. Ce n’è per tutti, dal generale Vannacci ad Alberto Angela”.

    La nuova paternità a 61 anni è stata una scelta insolita, ma che non rimpiange. “Ho conosciuto una donna che amo, più giovane di me, e abbiamo messo su famiglia. Di curioso, sì, c’è l’età, ma sono contento delle mie scelte. Irene e Livia sono due ragazzine magnifiche, a significare che ho fatto bene”.

    Con la sua ex moglie, dopo un periodo burrascoso, oggi i rapporti sono sereni. “Subito dopo la separazione i rapporti non sono stati idilliaci. Poi, pian piano, le incomprensioni si sono appianate. Del resto, condividiamo tre figli. Nel loro interesse, oggi abbiamo un dialogo sereno e civile”.

    Non tutti, all’inizio, avevano creduto nel suo successo. A partire dalla sua prima suocera, che lo prendeva in giro ogni volta che usciva di casa per esibirsi. “Dove vai a fare il coglione, stasera?” gli chiedeva con sarcasmo. Quando però le cose hanno iniziato a girare nel verso giusto, si è dovuta ricredere. Durante uno spettacolo a Fidenza, si è perfino prestata a fare da valletta. “Si chiamava Maria Luisa Prati, ed io, che in quel periodo conducevo Scherzi a Parte con Pamela Prati, al pubblico presentai mia suocera così: ‘Sono passato da Pamela Prati a Maria Luisa Prati’. Venne giù il teatro, dalle risate”.

    Nel mondo dello spettacolo ha pochi amici veri. “Oltre che con Simona e Paola, ho una bella sintonia con Gerry Scotti e Tullio Solenghi”.

    Sui social, invece, qualche attacco non manca. “Sui giornali no, magari sui social, dove ho letto commenti come: ‘Ritirati, vecchio deficiente’. In generale, accolgo la critica, tuttavia è necessario che venga argomentata. Sennò è solo cattiveria gratuita”.

    I figli, di certo, non lo trattano con troppa riverenza. “Mi prendono molto per il culo e la cosa mi diverte. Sono venuti a vedermi a teatro, mi ha entusiasmato saperli in platea. Sono i miei critici più spietati, eppure lo spettacolo gli è piaciuto tanto”.

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      Personaggi e interviste

      Antonella Clerici prepara “La Cena di Natale”: su Rai1 torna la festa in diretta tra ricette, ospiti e atmosfera delle grandi occasioni

      “La Cena di Natale” torna nel prime time del servizio pubblico: un mix di cucina, spettacolo e tradizioni che Antonella Clerici guiderà in una nuova edizione live dagli studi milanesi. Il format, confermato dopo il successo dell’anno scorso, è già in lavorazione e promette un clima caldo, familiare e scintillante a pochi giorni dal 25 dicembre.

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        Il Natale in Rai ha un suo rituale preciso, fatto di luci morbide, buon cibo, ospiti importanti e quell’aria di festa che solo Antonella Clerici riesce a ricreare sul piccolo schermo. E anche quest’anno il pubblico può tirare un sospiro di sollievo: La Cena di Natale torna su Rai1, in diretta da Milano, il prossimo 23 dicembre. Una serata-evento che per il secondo anno consecutivo riporta la conduttrice in prime time con uno show costruito come una grande tavola imbandita.

        La formula è chiara: una cena televisiva che mescola ricette della tradizione, racconti, performance musicali, volti noti che passano a fare gli auguri e ingredienti che profumano di festa. Il tutto con la conduzione di Antonella, che è da sempre la padrona di casa ideale quando si parla di convivialità e celebrazioni familiari.

        Un ritorno atteso dopo il successo dello scorso anno
        La decisione di riportare in onda lo show è arrivata dopo gli ottimi riscontri della scorsa edizione. La Rai ha scelto di confermare il format mantenendo l’impianto originale: una festa condivisa con il pubblico, costruita come una lunga vigilia anticipata, dove la cucina diventa pretesto per raccontare storie, emozioni e atmosfere che precedono il grande giorno.

        Gli studi milanesi sono già al lavoro. Luci, allestimenti, scenografie natalizie e una lunga lista di ospiti in definizione: La Cena di Natale è, di fatto, uno dei primi veri appuntamenti festivi della Rai, quello che apre la settimana che porta al 25 dicembre.

        L’atmosfera Clerici: calore, spontaneità, Natale vero
        Il tratto distintivo sarà ancora una volta Antonella Clerici: sorriso caldo, tono diretto, modo unico di trasformare una cena in un racconto. Non è un caso che da anni sia uno dei volti più identificati con la cucina e con il Natale televisivo italiano. La sua capacità di rendere tutto familiare è ciò che, a dicembre, il pubblico cerca più che mai.

        Aspettando il 25 dicembre
        Il 23 dicembre è una data strategica: arriva quando l’Italia è già nel pieno dell’atmosfera natalizia, ma prima del bombardamento di speciali, concerti e film delle feste. È la vigilia della vigilia, quel momento in cui si apparecchia, si cucina, si aspetta. E la Rai, con questo appuntamento, prova a entrare proprio lì: nell’attesa, nello scintillio, nell’idea di stare insieme.

        Un ritorno che conferma il legame profondo tra Antonella Clerici e il pubblico delle feste. La tavola è pronta: mancano solo gli ospiti.

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          Personaggi e interviste

          Victoria Cabello: “Presi a calci Eminem. Richard Gere mi baciò in bocca, ma aveva appena vomitato. Mtv è morta con YouTube”

          Paramount Global ha annunciato la chiusura dei canali Mtv entro il 31 dicembre 2025. Victoria Cabello, volto simbolo della rete, ripercorre la storia del canale che ha segnato una generazione: «Era inevitabile. Quando sono arrivati YouTube e i social, ho capito che Mtv era morta».

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            «Sì, Mtv chiude. E la notizia mi ha fatto tenerezza». Victoria Cabello, volto storico della rete che ha cambiato la televisione musicale, ha commentato con ironia la fine di un’epoca. Dopo 44 anni di trasmissioni, Paramount Global spegnerà i canali Mtv entro il 31 dicembre 2025. «Era inevitabile – racconta –. Anzi, il fatto che sia stata in vita finora è incredibile. Il mondo va veloce. Quando sono arrivati YouTube e i social ho capito che Mtv era morta».

            Dalla tv alla leggenda

            «Mtv ha dettato dei canoni – spiega –: la velocità, il montaggio, il modo non ossequioso di fare interviste. Le generaliste hanno copiato tutto. In fondo, Mtv non è morta: vive nello spirito di YouTube, anche se i più giovani non lo sanno».

            Gli incontri più assurdi

            E di momenti assurdi, nella sua carriera, ne ha collezionati parecchi. «Quando ho intervistato Eminem per Mtv Uk non sapevo chi fosse. Ci siamo improvvisati e alla fine ci siamo presi a calci». Poi ricorda Richard Gere: «L’ho intervistato a Venezia e gli ho chiesto di prendermi in braccio come in Ufficiale e gentiluomo. Mi ha detto di no, ma mi ha baciato in bocca. Ero felicissima, finché la sua agente non mi ha detto che aveva appena finito di vomitare».

            Le dive e i miti

            La Cabello racconta anche gli incontri con le grandi dive: «Patty Pravo si immergeva la faccia nel ghiaccio prima di andare in onda, Moira Orfei si truccava alle cinque del mattino per farsi trovare perfetta dal marito». E poi l’indimenticabile Milva: «Le avevamo chiesto di cantare “Applausi per Milva” sulla base di Fabri Fibra. Dopo aver ascoltato il cd, ci chiamò dicendo: “Ci dev’essere stato un errore, nel disco c’è uno che parla”».

            Oggi Victoria guarda avanti: «Mi hanno chiesto tante volte di rifare Victor Victoria, ma per ora non sono in vena di tv». E chissà se lo spirito libero di Mtv, quello che ha fatto crescere una generazione, tornerà mai davvero sullo schermo.

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              Personaggi e interviste

              Annalisa e la femminilità che cambia: dalle felpe “scaciate” alla donna di oggi che sa mostrarsi senza paura

              Annalisa rivela che per anni ha nascosto il suo lato femminile dietro pantaloni larghi e maglie oversize, convinta di non averne bisogno. Solo col tempo ha imparato a riconoscere ciò che la bloccava, valorizzare i suoi punti di forza e sentirsi finalmente a proprio agio nel corpo e nello sguardo che offre al pubblico.

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                Annalisa oggi sembra sicura, elegante, perfettamente consapevole della propria immagine. Ma la verità, come spesso accade, è molto più sfaccettata. «Sono ancora un po’ complessata», ha confidato, spiegando come da ragazza vivesse la femminilità quasi come un territorio proibito. Era quella che si vestiva “scaciata”, con pantaloni larghi e felpe oversize, più simile ai suoi amici musicisti che alle coetanee attente al look.

                Frequentava già il mondo della musica, provava sale prove, palchi improvvisati, serate tra strumenti e voci. In quell’ambiente maschile, racconta, si era convinta di una cosa: che la femminilità fosse un accessorio inutile. «Mi proteggevo dicendo a me stessa che non ne avevo bisogno», ammette. Una corazza morbida, creata per non dover affrontare lo specchio.

                Il confronto con se stessa
                Col tempo però la corazza si è rivelata per ciò che era: un modo per non guardare le proprie insicurezze. «Facevo fatica a piacermi», racconta senza girarci intorno. È un’ammissione che molti fan non si aspettano da lei, abituati alla versione scintillante vista sul palco. E invece, dietro quei capelli fiammeggianti e gli outfit impeccabili, c’era una ragazza che faticava a trovare un equilibrio tra ciò che era e ciò che credeva di dover essere.

                Il cambiamento è arrivato quando ha deciso di mettersi in discussione, senza paura. Ha iniziato a studiarsi, a capire come funziona davvero il rapporto con la propria immagine: cosa la valorizza, cosa invece la mette a disagio, quali parti mostrarsi e quali proteggere.

                La nuova Annalisa
                Il risultato è la donna che vediamo oggi. Non una versione finta o costruita, ma una sintesi più libera tra ciò che sente dentro e ciò che mostra fuori. «Ora mostro i punti di forza e nascondo gli aspetti che ancora mi bloccano», dice. È un equilibrio sottile, fatto di ascolto e di pazienza, che le ha permesso di sentirsi finalmente al centro del suo racconto.

                E forse è proprio questa tensione tra fragilità e sicurezza a renderla così potente quando canta: quella femminilità che un tempo teneva a distanza, oggi è diventata una parte autentica del suo modo di stare sul palco. Non un costume da indossare, ma un linguaggio nuovo per raccontarsi.

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