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Personaggi e interviste

Madalina Ghenea perseguitata per anni: stalking, minacce e hackeraggio. Ora la stalker è a processo

L’attrice e modella, costretta a cambiare vita dopo anni di molestie e intimidazioni, affronta in aula la donna accusata di averla tormentata. Un incubo tra commenti d’odio, furti e intrusioni informatiche.

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    Madalina Ghenea, attrice e modella romena, ha incontrato il volto della donna accusata di averla perseguitata per anni, costringendola a vivere in un costante stato di paura e ansia. Ionela Bursuc, connazionale di 45 anni residente a Limbiate, è finita sotto accusa per stalking aggravato dall’uso di strumenti informatici. Un processo che ha preso il via il 17 dicembre davanti ai pm di Milano e che rappresenta per Ghenea la speranza di chiudere definitivamente un capitolo drammatico della sua vita.

    Non solo insulti online

    Le molestie, iniziate anni fa, hanno avuto ripercussioni gravissime non solo sulla vita privata, ma anche sulla carriera dell’attrice. Secondo il pm, la donna avrebbe inviato continui messaggi di odio sui social, commentando con offese e minacce i profili di Ghenea. E’ arrivata persino a contattare registi e colleghi come Paolo Sorrentino e Ridley Scott, con i quali l’attrice ha lavorato. Tra i commenti più crudeli, frasi come “Quanto te la tiri, ricordati che devi morire” accompagnate da immagini inquietanti, e insulti mirati al suo aspetto fisico. Ma non solo insulti online. L’incubo per Ghenea si è esteso a episodi ben più gravi. L’attrice è stata vittima di un furto all’aeroporto di Fiumicino, dove le è stato sottratto un trolley contenente gioielli per un valore di un milione di euro, destinati a un evento di lavoro a Riad.

    Appuntamento al 28 gennaio

    Poco dopo, il suo profilo iCloud è stato hackerato, mentre nella sua abitazione di Milano si è registrata un’intrusione senza furti. Episodi che inizialmente sembravano scollegati, ma che per Ghenea rappresentano tasselli di un disegno più ampio orchestrato per colpirla. Davanti al giudice, la donna accusata si è difesa sostenendo di aver subito il furto di uno zaino contenente le password dei suoi account, ma questa versione non ha convinto. Ghenea, uscita dall’aula, ha commentato con amarezza l’incontro con la sua presunta stalker. “Non mi ha nemmeno guardato in faccia. Se fosse innocente avrebbe detto qualcosa o si sarebbe scusata”.

    Minacce di morte sui social per Madalina Ghenea

    L’attrice, che in passato ha co-condotto il Festival di Sanremo, ha dichiarato di voler utilizzare questa dolorosa esperienza per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli delle molestie online. “Ricevere minacce anche di morte sui social è come se qualcuno entrasse ogni giorno a casa tua dicendoti che devi morire. Non è normale vivere così”. L’udienza è stata aggiornata al 28 gennaio, quando il giudice deciderà se rinviare a processo la donna accusata di stalking. Intanto, Madalina Ghenea ha ribadito la sua intenzione di devolvere in beneficenza qualsiasi eventuale risarcimento: un gesto di forza e speranza dopo anni di sofferenza.

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      Elisabetta Gregoraci smentisce ogni coinvolgimento nel caso del padre: «Totalmente estranea ai fatti».

      Il legale Lorenzo Pellegrini chiarisce che Elisabetta Gregoraci è «assolutamente estranea» alle vicende giudiziarie che coinvolgono il padre, respinge ogni accusa e denuncia «insulti e minacce» sui social. La showgirl diffida chi diffonde informazioni false e annuncia azioni legali: «Costretta a vivere nella paura».

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        Elisabetta Gregoraci prende le distanze, con decisione, dalle vicende giudiziarie che riguardano il padre Mario Gregoraci. A parlare è il suo avvocato, Lorenzo Pellegrini, che con una nota sottolinea come la conduttrice sia «totalmente estranea ai fatti oggetto di denuncia e di accertamento giudiziario». Nel mirino delle precisazioni ci sono le informazioni circolate online in merito all’ex compagna dell’uomo, Rosita Gentile, che ha denunciato Mario Gregoraci per maltrattamenti. Secondo alcune ricostruzioni circolate sui social, la showgirl avrebbe avuto comportamenti offensivi o discriminatori nei confronti della donna. Una ricostruzione che il legale definisce priva di fondamento.

        Smentita e diffida
        Nella nota, l’avvocato Pellegrini ribadisce che Elisabetta Gregoraci «non avrebbe mai offeso né emarginato» Rosita Gentile e che eventuali riferimenti al suo coinvolgimento sono «destituiti di ogni realtà fattuale». La posizione è chiara: la conduttrice non è parte del procedimento e non ha alcun ruolo nei fatti contestati all’uomo. Al contrario, tramite i suoi difensori, Gregoraci ha diffidato chiunque continui a diffondere contenuti ritenuti falsi o diffamatori. Nelle stesse ore, la showgirl ha informato anche Rosita Gentile della volontà di «agire nelle sedi giudiziarie per la propria tutela».

        Minacce social e “clima d’odio”
        Nella comunicazione diffusa dal legale emerge un altro elemento: la pressione mediatica. La showgirl starebbe affrontando — sempre secondo la nota — un’ondata di insulti e minacce via social, alimentata da ricostruzioni improprie. «Si sta formando nei suoi confronti un clima d’odio che la costringe a vivere nella paura», evidenzia l’avvocato. Un passaggio che richiama, ancora una volta, il tema della responsabilità nell’informazione online e del confine tra cronaca e speculazione.

        La vicenda giudiziaria che coinvolge il padre segue il suo corso; per Elisabetta Gregoraci, l’obiettivo dichiarato è evitare sovrapposizioni e tutelare il proprio nome. In attesa degli sviluppi, la linea è ferma: nessun coinvolgimento, difesa legale e richiesta di rispetto.

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          Fiorello racconta la caduta in bici: “Volevo fare il figo, sono atterrato di faccia”

          “Mi sono svegliato alle quattro e mezza e ho deciso di pedalare. Il cancello si avvicinava, ho cercato il telecomando senza fermarmi e… boom”, ha raccontato ridendo. Tre operai lo hanno soccorso: “Mi hanno detto che mi ero proprio rovinato”.

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            Rosario Fiorello, anche quando si fa male, riesce a far ridere tutti. Al Festival dello Spettacolo di Milano ha raccontato con la solita ironia la disavventura in bici che lo ha costretto, qualche tempo fa, a comparire in diretta con qualche cerotto sul volto.

            «Mi sveglio alle quattro e mezza e dico: “Adesso vado in bici”. A Roma è una delle cose più belle che si possano fare. È come vivere La grande bellezza: la gente dorme, i cinghiali dormono», ha esordito lo showman, scatenando le risate del pubblico.

            Poi il racconto diventa una piccola commedia. «C’è una lunga discesa che porta al secondo cancello, che si apre con un telecomando. Non mi sono voluto fermare per prenderlo, volevo fare il figo e prenderlo mentre pedalavo. Ma il cancello si avvicinava sempre di più e mi sono accorto che era troppo tardi. Ho detto “freno”, ma… sono atterrato di faccia!».

            Fiorello, fedele al suo stile autoironico, ha precisato: «Non posso dirvi dove abito, sennò vengono i ladri», alludendo al furto subito lo scorso agosto.

            Dopo la caduta, tre operai che lavoravano vicino al suo palazzo sono accorsi in suo aiuto. «Mi hanno tirato su, io non sentivo niente. Ho chiesto: “Che mi sono fatto?” e loro, invece di rassicurarmi, mi hanno detto: “Ti sei proprio rovinato!”».

            Lo showman ha mostrato anche la foto del suo volto subito dopo l’incidente: qualche cerotto su naso e labbro, ma nulla di grave. «Ora non si vede più niente, ma se aveste visto come ero conciato…», ha scherzato.

            Il racconto si è chiuso con il sorriso di sempre e un messaggio implicito: anche dopo una caduta, Fiorello resta in piedi. E, tra un cerotto e una battuta, riesce sempre a trasformare ogni scivolone in uno spettacolo.

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              Roberto Bolle laureato honoris causa: “La danza è il mio linguaggio universale”

              Il riconoscimento premia l’impegno di Bolle nel trasformare la danza in un linguaggio capace di unire arte, emozione e società. “Un’arte che parla a tutti e che insegna la bellezza come forma di cultura condivisa”, ha detto il ballerino.

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                L’Università di Firenze ha conferito a Roberto Bolle la laurea magistrale honoris causa in “Pratiche, linguaggi e culture della comunicazione”, riconoscendogli un ruolo unico nella diffusione della cultura attraverso il corpo e il movimento.

                Nella motivazione ufficiale si legge che l’onorificenza premia “l’impegno appassionato nell’esaltare la capacità comunicativa della danza”, un’arte che Bolle ha saputo portare fuori dai teatri e dentro la vita delle persone. L’étoile, che da anni incanta il pubblico internazionale, viene celebrato come “interprete di una concezione dell’arte come veicolo di cultura, emozioni e socialità”, capace di contribuire “al processo di crescita culturale e artistica del nostro Paese”.

                Durante la cerimonia, tenutasi nell’Aula Magna dell’Ateneo, Bolle ha ringraziato con emozione: «Ricevere questo riconoscimento è un onore immenso. Ho sempre creduto che la danza fosse un linguaggio universale, capace di comunicare senza bisogno di parole. È un ponte tra culture, generazioni e sensibilità diverse».

                Nel suo discorso, l’artista ha ricordato il valore della disciplina e della dedizione che la danza richiede, ma anche la libertà che regala a chi la vive con autenticità. «Ho avuto la fortuna di trasformare la mia passione in una missione culturale. Credo che l’arte debba essere condivisa, accessibile, capace di ispirare e di unire».

                Con progetti come Roberto Bolle and Friends e Danza con me, il ballerino ha saputo avvicinare il grande pubblico alla danza classica, rompendo le barriere di un’arte spesso percepita come elitaria.

                Oggi, a 49 anni, Bolle non è solo un simbolo di eccellenza artistica, ma anche un ambasciatore culturale che continua a portare l’Italia sul palcoscenico del mondo. E questa laurea, più che un punto d’arrivo, sembra una nuova tappa nel suo viaggio tra arte, bellezza e comunicazione.

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