Personaggi e interviste
Raz Degan: vi racconto qualcosa di me… anche se sarebbero “fatti miei”
Non lo si vedeva da tempo in tv, ora è pronto a tornare da protagonista. Da do,ani lo rivedremo in prima serata su Rai1 nelle nuove puntate di “Un passo dal cielo”, dove veste i panni del ricercatore Stephen Anderssen,
Ospite di Francesca Fialdini a Da noi a ruota libera, l’ex modello Raz Degan ha parlato della sua nuova avventura televisiva, ripercorrendo le tappe più importanti della sua carriera, svelando cosa ha fatto negli ultimi anni lontano dal piccolo schermo. Che per alcuni è davvero una condizione assolutamente insostenibile.
Un nuovo personaggio che porterà mistero e scompiglio
Degan è fra le maggiori novità dell’ottava stagione di Un passo dal cielo. Nelle nuove puntate dell’amata fiction targata Rai, interpreterà il ricercatore Stephen Anderssen, un uomo misterioso impegnato nella salvaguardia dei ghiacciai e della natura, dal passato difficile. A San Vito di Cadore arriva per guidare una squadra di scienziati, la Origin GeoEngineering, portando portare scompiglio e mistero nella fiction. Del personaggio l’attore dice: «È enigmatico e si svelerà puntata dopo puntata, porterà scompiglio e si unirà alle storie investigative e familiari degli altri personaggi».
Il primo provino senza un dollaro in tasca
Raz Degan nasce il 25 agosto 1968 a Sde Nehemia, Israele. Dopo il servizio militare Raz decide di girare il mondo visitando Thailandia, Francia, Malesia e Stati Uniti. Arrivato a New York nel 1994, decide di tentare la carta di un provino per uno spot pubblicitario, non avendo praticamente un dollaro in tasca. Lo spot è quello dell’amaro Jägermeister, dove recita la celebra frase «Sono fatti miei»: una semplice battuta che però gli apre le porte del successo.
Con Le ragazze di Piazza di Spagna diventa famoso in Italia
Da quel momento la sua carriera è un volo ascendente: appare sulle copertine delle riviste più famose (Vogue, Elle, Cosmopolitan, fra le tante) e gira altri famosi spot per Polaroid e Pino Silvestre. Negli stessi anni esordisce anche come attore recitando con piccoli ruoli in film come Prêt-à-Porter (1994), Squillo (1996), Titus (1999), Alexander (2004) e la miniserie su Rai Le ragazze di piazza di Spagna (2001). È proprio partecipando a quest’ultima serie – di grande successo – che diventa famoso nel nostro paese.
Modello e attore
Gli anni 2000 rappresentano per lui una svolta in carriera. Diventato famoso come modello, Raz recita in alcune pellicole nazionali e, soprattutto, si fidanza con Paola Barale. Nel 2001 recita in Giravolte e nel 2007 è nel cast di Centochiodi come protagonista mentre nel 2008 è sul set di Albakiara – il film. Alla carriera di attore Raz affianca quella di regista, girando con la fidanzata Paola Barale Film privato, un docufilm che viene trasmesso su Italia 1 e poi The Last Shaman trasmesso da Sky Atlantic.
Il reality? L’ho fatto per soldi
Non immune al richiamo dei reality, nel 2017 partecipa come concorrente a L’isola dei famosi, edizione che vince grazie al pubblico, che lo vota in massa. Tornato in Italia, intervistato dal Corriere, l’attore ammise di avere accettato di partecipare al programma per ragioni squisitamente economiche: «L’ho fatto per soldi, mia madre era malata», rivelò, parlando del motivo reale dietro alla partecipazione. Con il cachet guadagnato all’Isola l’attore pagò le cure della madre Adina, anche se la natura del problema di salute della donna non venne mai alla luce.
Scambio al vetriolo fra lui e Alfonso Signorini
A proposito di reality… nel 2021 sarebbe dovuto entrare nella Casa del Grande Fratello vip ma la sua partecipazione si trasformò in un caso. Su Instagram l’attore israeliano smentì parlando di tv spazzatura: «Girano articoli che dovrei entrare in una casa piena di spazzatura, che neanche il più grosso camion dello spurgo riuscirebbe a pulire o scrostare É solo fake news… passiamo avanti». All’epoca si parlò addirittura di un cachet da 500mila euro per poche settimane di partecipazione. Fu Alfonso Signorini a svelare il retroscena legato alla trattativa: «Penso – ha spiegato – che la vera spazzatura sia volere parecchie centinaia di migliaia di euro per un solo mese di permanenza nella Casa del Grande Fratello, come ha chiesto poche settimane fa il “signor” Degan a Mediaset».
Un sex symbol non patinato che continua a piacere
Più di recente l’abbiamo visto apparire in un episodio della fiction Le indagini di Lolita Lobosco. Insomma, quel suo look un po’ trasandato e informale continua a piacere parecchio. Ancora oggi è considerato un sex symbol, una personalità che però ha saputo far viaggiare su due binari paralleli il valore aggiunto estetico e il peso del talento. “La bellezza ha inciso? E’ stata una chiave, ma non è tutto per restare in determinati ambienti; devi avere qualcosa da offrire. Io ho lavorato molto su di me e questo mi fa riflettere, ho lavorato sulla mia esistenza”.
Raz e l’universo femminile
L’attenzione sulla sua vita privata è sempre stata alta, anche se le storie importanti dell’attore si contano sulle dita di una mano. Dal 2002 al 2015 Raz è stato legato a Paola Barale, una relazione piuttosto travagliata, fatta di grande passione e profonde crisi – come quella vissuta nel 2008 quando si allontanarono per un tradimento – terminata con l’annuncio fatto dalla Barale il 29 maggio 2015 sulla fine della loro storia. Dal 2017 è legato all’italoamericana Cindy Stuart, conosciuta dopo la partecipazione all’Isola dei famosi, durante un viaggio a Bali.
Ai tempi della Degan-mania
Gli anni del suo grande successo – quelli tra il 1995 e il 2005 – sono stati molto impegnativi per Raz, trovatosi a gestire un’inattesa popolarità. Nel 2023 sulle pagine del Corriere racconta: «Panico totale. In aereo viaggiavo spesso nella cabina di pilotaggio, soprattutto quando c’erano le fan. Spesso la polizia mi tirava fuori dal caos facendomi saltare file e dogana. Non ho mai amato l’invasione della privacy. Un conto è se sei al ristorante, nei festival. Ma a casa tua? In Puglia l’invasione è stata totale. Mi sono trovato con le foto del mio trullo su un giornale di gossip il giorno dell’inaugurazione. Qualcuno in paese aveva parlato».
L’amore travolgente con Paola Barale
Dal 2002 al 2015 Raz Degan e Paola Barale hanno vissuto una travolgente storia d’amore. La passione e l’amore comune per i viaggi e la vita nomade si alternò a periodi di distacco e crisi fino all’addio definitivo. Mentre Paola Barale ricorda con delusione la loro relazione, Raz non ha mai rinnegato il passato e al Corriere, due anni fa, confessò: «In tutte le cose, filtro sempre il negativo e valorizzo il positivo: perché devo scriverlo nella mia mente come un fallimento? Grazie a quell’esperienza sono chi sono oggi. Su di noi hanno scritto tante stupidaggini, ma anche tante cose belle. Abbiamo vissuto momenti magici e… sono fatti nostri! Non è stato il gossip il punto di rottura: faceva parte del pacchetto. Il nostro amore è durato dal 2002 al 2015».
Quel flirt con la Smutniak
La lunga relazione con la Barale visse un momento di profonda crisi nel 2008, quando Raz fu pizzicato dai paparazzi in compagnia della collega Kasia Smutniak in atteggiamenti inequivocabili, durante una pausa dalle riprese del film Barbarossa. Le riviste di gossip naturalmente ci andarono a nozze, pubblicando numerose foto della passione fra i due attori lontano dal set. Una vicenda che tenne banco sulle cronache rosa per diverso tempo, visto che Raz era fidanzato con Paola Barale mentre Kasia era sposata con Pietro Taricone.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Personaggi e interviste
Pandorogate, la sentenza attesa a gennaio 2026: dopo l’arringa della difesa Chiara Ferragni aspetta il verdetto
Nel procedimento sul cosiddetto Pandorogate la Procura di Milano ha chiesto un anno e otto mesi per Chiara Ferragni. Il giudice ha riconosciuto la Casa del Consumatore come parte civile, confermando il diritto dei consumatori a chiedere un risarcimento. Al centro del processo le campagne legate al Pandoro Balocco “Pink Christmas” e alle uova Dolci Preziosi, il confine tra marketing solidale e truffa e il ruolo degli influencer nella fiducia del pubblico.
La sentenza è attesa per gennaio 2026. Nel Tribunale di Milano il cosiddetto Pandorogate è arrivato al suo passaggio decisivo: l’udienza dedicata all’arringa della difesa di Chiara Ferragni, che si è svolta a porte chiuse ma sotto i riflettori dell’opinione pubblica. L’influencer è imputata in rito abbreviato per truffa aggravata, con una richiesta della Procura di un anno e otto mesi di reclusione, già ridotti proprio grazie al rito scelto. Ora il procedimento entra nella fase conclusiva, in cui il giudice dovrà tirare le fila di un caso che va oltre i singoli panettoni griffati.
Un processo simbolo per l’influencer economy
Quella che si è chiusa nell’aula meneghina non è stata una semplice udienza tecnica, ma un passaggio simbolico per l’ecosistema dell’influencer marketing. Il Pandorogate è diventato il paradigma di una domanda destinata a pesare anche in futuro: fino a che punto un’operazione commerciale che richiama la beneficenza può giocare sulle emozioni dei consumatori senza oltrepassare il confine del messaggio ingannevole? La risposta, stavolta, non arriverà da un algoritmo o da una campagna social, ma da una sentenza penale.
La linea della Procura: consumatori fuorviati e profitti indebiti
Secondo la ricostruzione della Procura di Milano, tra il 2021 e il 2022 milioni di consumatori sarebbero stati indotti a credere che l’acquisto diretto del Pandoro Balocco “Pink Christmas” e delle uova Dolci Preziosi fosse legato in modo immediato e proporzionale alla beneficenza. Il meccanismo comunicativo – sostengono i pm, anche sulla base degli accertamenti della Guardia di Finanza – avrebbe creato l’idea che più si comprava, più si donava. In realtà, secondo l’accusa, né il prezzo – raddoppiato rispetto al prodotto standard – né il numero delle vendite avrebbero inciso sull’entità effettiva delle donazioni. Il cuore del processo, quindi, non è solo economico: riguarda la fiducia. Cosa è stato fatto capire al pubblico? E quanto questo coincideva con la realtà dei contratti e dei bonifici?
Dentro le mail interne: il nodo delle risposte “non troppo precise”
A rendere più delicato il quadro ci sono le mail interne richiamate nelle carte dell’accusa. In quei messaggi, secondo quanto riportato, si farebbe riferimento alla necessità di evitare risposte troppo dettagliate a chi chiedeva che quota del prezzo del pandoro o delle uova finisse in beneficenza. Per i pm questo tassello concorre a delineare un modello di comunicazione “fuorviante”, strutturato per non chiarire fino in fondo il rapporto tra prodotto acquistato e donazione finale. Da qui la contestazione di presunti profitti indebiti, quantificati in circa 2,2 milioni di euro. Per la difesa, invece, quelle email sarebbero parte di un contesto più ampio, fatto di scambi e aggiustamenti di comunicazione che non possono essere letti automaticamente come la prova di un disegno preordinato di inganno.
La strategia difensiva di Ferragni: buona fede e beneficenza reale
In aula gli avvocati di Chiara Ferragni hanno ribadito il punto chiave della loro linea: la buona fede. La tesi è che non ci sia mai stata la volontà di raggirare chi comprava il pandoro o le uova, ma la scelta di legare operazioni commerciali a una componente solidale reale, forse comunicata in modo non perfetto ma non costruita per trarre in inganno. La difesa insiste sul fatto che le donazioni siano comunque arrivate, che il legame con la beneficenza non fosse fittizio e che eventuali criticità sul piano della trasparenza vadano lette come errori di comunicazione, non come reato penale.
In questo quadro viene ricordato anche il gesto successivo dell’influencer, che ha donato complessivamente 3,4 milioni di euro. Per la Procura è un elemento neutro rispetto alla responsabilità: il diritto penale, spiegano i magistrati, valuta i comportamenti al momento dei fatti, non le iniziative riparatorie successive. Per la difesa, però, è un segnale del rapporto reale tra Ferragni, i temi sociali e il mondo della beneficenza, che andrebbe considerato nel giudizio complessivo sulla sua condotta.
Consumatori al centro: la Casa del Consumatore resta parte civile
Sul fronte dei consumatori è arrivato un passaggio importante. Il giudice ha respinto la richiesta della difesa di escludere la Casa del Consumatore come parte civile, riconoscendole il diritto di restare nel processo e di chiedere un eventuale risarcimento. È un tassello che pesa, perché certifica che la vicenda non riguarda soltanto la reputazione di Chiara Ferragni o i rapporti tra marchi e influencer, ma anche un presunto danno collettivo subito da chi ha comprato quei prodotti convinto di contribuire direttamente a una causa benefica.
La presenza dell’associazione in aula rende ancora più chiaro il terreno su cui si gioca il Pandorogate: la tutela di chi acquista, la trasparenza delle campagne solidali, la possibilità per le organizzazioni dei consumatori di intervenire quando percepiscono una frattura tra messaggio pubblicitario e realtà dei fatti.
Verso la sentenza: gennaio 2026 come data chiave
Lo scenario temporale è delineato. Dopo l’arringa della difesa, il fascicolo si avvia verso la sentenza, attesa per gennaio 2026. In quella data il giudice dovrà sciogliere il nodo principale: le campagne legate al Pandoro Balocco “Pink Christmas” e alle uova Dolci Preziosi sono state soltanto operazioni di marketing mal calibrate o hanno superato il limite, trasformandosi in un raggiro ai danni dei consumatori?
La risposta avrà conseguenze immediate per Chiara Ferragni, ma anche un effetto domino sul mondo dei brand personali, delle collaborazioni commerciali e delle iniziative “charity” lanciate online. Perché questo processo, al di là dei nomi coinvolti, mette a fuoco un punto cruciale: quanto vale la parola di chi parla ai consumatori non solo come testimonial, ma come “amica” e punto di riferimento quotidiano sui social.
In un ecosistema in cui la reputazione è moneta, il verdetto sul Pandorogate sarà più di una sentenza penale. Sarà uno spartiacque tra il prima e il dopo nella relazione tra influencer, aziende e pubblico. E, nel rumore del web, il fatto che a decidere sia un giudice – e non una strategia di comunicazione – resta il dato più significativo.
Personaggi e interviste
Antonella Clerici prepara “La Cena di Natale”: su Rai1 torna la festa in diretta tra ricette, ospiti e atmosfera delle grandi occasioni
“La Cena di Natale” torna nel prime time del servizio pubblico: un mix di cucina, spettacolo e tradizioni che Antonella Clerici guiderà in una nuova edizione live dagli studi milanesi. Il format, confermato dopo il successo dell’anno scorso, è già in lavorazione e promette un clima caldo, familiare e scintillante a pochi giorni dal 25 dicembre.
Il Natale in Rai ha un suo rituale preciso, fatto di luci morbide, buon cibo, ospiti importanti e quell’aria di festa che solo Antonella Clerici riesce a ricreare sul piccolo schermo. E anche quest’anno il pubblico può tirare un sospiro di sollievo: La Cena di Natale torna su Rai1, in diretta da Milano, il prossimo 23 dicembre. Una serata-evento che per il secondo anno consecutivo riporta la conduttrice in prime time con uno show costruito come una grande tavola imbandita.
La formula è chiara: una cena televisiva che mescola ricette della tradizione, racconti, performance musicali, volti noti che passano a fare gli auguri e ingredienti che profumano di festa. Il tutto con la conduzione di Antonella, che è da sempre la padrona di casa ideale quando si parla di convivialità e celebrazioni familiari.
Un ritorno atteso dopo il successo dello scorso anno
La decisione di riportare in onda lo show è arrivata dopo gli ottimi riscontri della scorsa edizione. La Rai ha scelto di confermare il format mantenendo l’impianto originale: una festa condivisa con il pubblico, costruita come una lunga vigilia anticipata, dove la cucina diventa pretesto per raccontare storie, emozioni e atmosfere che precedono il grande giorno.
Gli studi milanesi sono già al lavoro. Luci, allestimenti, scenografie natalizie e una lunga lista di ospiti in definizione: La Cena di Natale è, di fatto, uno dei primi veri appuntamenti festivi della Rai, quello che apre la settimana che porta al 25 dicembre.
L’atmosfera Clerici: calore, spontaneità, Natale vero
Il tratto distintivo sarà ancora una volta Antonella Clerici: sorriso caldo, tono diretto, modo unico di trasformare una cena in un racconto. Non è un caso che da anni sia uno dei volti più identificati con la cucina e con il Natale televisivo italiano. La sua capacità di rendere tutto familiare è ciò che, a dicembre, il pubblico cerca più che mai.
Aspettando il 25 dicembre
Il 23 dicembre è una data strategica: arriva quando l’Italia è già nel pieno dell’atmosfera natalizia, ma prima del bombardamento di speciali, concerti e film delle feste. È la vigilia della vigilia, quel momento in cui si apparecchia, si cucina, si aspetta. E la Rai, con questo appuntamento, prova a entrare proprio lì: nell’attesa, nello scintillio, nell’idea di stare insieme.
Un ritorno che conferma il legame profondo tra Antonella Clerici e il pubblico delle feste. La tavola è pronta: mancano solo gli ospiti.
Personaggi e interviste
Victoria Cabello: “Presi a calci Eminem. Richard Gere mi baciò in bocca, ma aveva appena vomitato. Mtv è morta con YouTube”
Paramount Global ha annunciato la chiusura dei canali Mtv entro il 31 dicembre 2025. Victoria Cabello, volto simbolo della rete, ripercorre la storia del canale che ha segnato una generazione: «Era inevitabile. Quando sono arrivati YouTube e i social, ho capito che Mtv era morta».
«Sì, Mtv chiude. E la notizia mi ha fatto tenerezza». Victoria Cabello, volto storico della rete che ha cambiato la televisione musicale, ha commentato con ironia la fine di un’epoca. Dopo 44 anni di trasmissioni, Paramount Global spegnerà i canali Mtv entro il 31 dicembre 2025. «Era inevitabile – racconta –. Anzi, il fatto che sia stata in vita finora è incredibile. Il mondo va veloce. Quando sono arrivati YouTube e i social ho capito che Mtv era morta».
Dalla tv alla leggenda
«Mtv ha dettato dei canoni – spiega –: la velocità, il montaggio, il modo non ossequioso di fare interviste. Le generaliste hanno copiato tutto. In fondo, Mtv non è morta: vive nello spirito di YouTube, anche se i più giovani non lo sanno».
Gli incontri più assurdi
E di momenti assurdi, nella sua carriera, ne ha collezionati parecchi. «Quando ho intervistato Eminem per Mtv Uk non sapevo chi fosse. Ci siamo improvvisati e alla fine ci siamo presi a calci». Poi ricorda Richard Gere: «L’ho intervistato a Venezia e gli ho chiesto di prendermi in braccio come in Ufficiale e gentiluomo. Mi ha detto di no, ma mi ha baciato in bocca. Ero felicissima, finché la sua agente non mi ha detto che aveva appena finito di vomitare».
Le dive e i miti
La Cabello racconta anche gli incontri con le grandi dive: «Patty Pravo si immergeva la faccia nel ghiaccio prima di andare in onda, Moira Orfei si truccava alle cinque del mattino per farsi trovare perfetta dal marito». E poi l’indimenticabile Milva: «Le avevamo chiesto di cantare “Applausi per Milva” sulla base di Fabri Fibra. Dopo aver ascoltato il cd, ci chiamò dicendo: “Ci dev’essere stato un errore, nel disco c’è uno che parla”».
Oggi Victoria guarda avanti: «Mi hanno chiesto tante volte di rifare Victor Victoria, ma per ora non sono in vena di tv». E chissà se lo spirito libero di Mtv, quello che ha fatto crescere una generazione, tornerà mai davvero sullo schermo.
-
Gossip2 anni faElisabetta Canalis, che Sex bomb! è suo il primo topless del 2024 (GALLERY SENZA CENSURA!)
-
Sex and La City2 anni faDick Rating: che voto mi dai se te lo posto?
-
Cronaca Nera1 anno faBossetti è innocente? Ecco tutti i lati deboli dell’accusa
-
Speciale Grande Fratello1 anno faHelena Prestes, chi è la concorrente vip del Grande Fratello? Età, carriera, vita privata e curiosità
-
Gossip1 anno faLa De Filippi beccata con lui: la strana coppia a cavallo si rilassa in vacanza
-
Speciale Olimpiadi 20241 anno faFact checking su Imane Khelif, la pugile al centro delle polemiche. Davvero è trans?
-
Video11 mesi faVideo scandalo a Temptation Island Spagna: lei fa sesso con un tentatore, lui impazzisce in diretta
-
Speciale Grande Fratello1 anno faShaila del Grande Fratello: balzi da “Gatta” nei programmi Mediaset
