Connect with us

Personaggi e interviste

Vendere la propria Tesla per boicottare Musk? L’ha fatto la cantante Sheryl Crow… e non è l’unica

La celebre cantante americana Sheryl Crow ha venduto la sua Tesla e ha donato il ricavato come segno di protesta contro Elon Musk. La decisione nasce dal suo disaccordo con le posizioni del miliardario e dal suo sostegno ai media indipendenti. Scopri di più su questa vicenda e sulle motivazioni dell’artista.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Una vera e propria icona della musica rock e pop, ha deciso di separarsi dalla sua auto Tesla in un gesto che va oltre una semplice vendita. La cantante, 63 anni, ha dichiarato apertamente il motivo della sua scelta: una protesta contro Elon Musk e le sue politiche. Il ricavato della vendita è stato interamente donato alla National Public Radio (NPR), un ente mediatico pubblico che, secondo Crow, è stato minacciato dal magnate.

    La decisione dell’artista è stata resa pubblica attraverso un video condiviso sul suo profilo Instagram, nel quale ha salutato la sua Tesla e ha spiegato le ragioni dietro questa mossa simbolica.

    Difendere i media indipendenti

    Nel suo messaggio, Crow ha ribadito l’importanza di schierarsi a favore della verità e dell’informazione indipendente. Secondo la cantante, Elon Musk rappresenta una minaccia per i media pubblici, avendo più volte attaccato la National Public Radio, arrivando perfino a etichettarla come “media statale”.

    Sheryl Crow ha sottolineato come sia fondamentale scegliere con attenzione da chi acquistare e quali aziende sostenere. Ha espresso rammarico per aver dovuto separarsi dalla Tesla, ma ha ritenuto che la sua posizione fosse più importante di qualsiasi bene materiale.

    Musk e le sue controversie con i media

    Non è la prima volta che Elon Musk finisce al centro di polemiche legate al mondo dell’informazione. Il fondatore di Tesla e SpaceX ha più volte espresso opinioni critiche nei confronti di testate giornalistiche e piattaforme mediatiche, sostenendo che molte di esse diffondano notizie distorte o pilotate.

    La National Public Radio, in particolare, è stata oggetto di attacchi da parte del miliardario, che l’ha accusata di essere influenzata dal governo statunitense. Tali dichiarazioni hanno suscitato reazioni da parte di diverse personalità pubbliche, tra cui Sheryl Crow, che ha deciso di prendere posizione in modo concreto.

    Tesla e la questione etica: sempre più personalità si dissociano?

    Il caso di Sheryl Crow non è isolato. Negli ultimi mesi, numerose celebrità e personaggi influenti hanno espresso perplessità nei confronti della gestione Musk e delle sue aziende. Alcuni ex sostenitori della Tesla hanno scelto di vendere le loro auto o di boicottare il marchio, preferendo aziende concorrenti che, a loro avviso, rispecchiano meglio i loro valori.

    Nonostante ciò, Tesla continua a essere un punto di riferimento nel settore delle auto elettriche, con una forte presenza sul mercato e una base di clienti fedeli. Tuttavia, episodi come quello di Crow potrebbero influenzare l’opinione pubblica e spingere altri consumatori a riflettere sulle loro scelte di acquisto.

    Un gesto simbolico con un forte messaggio

    La decisione di Sheryl Crow di vendere la sua Tesla e donare il ricavato alla National Public Radio rappresenta un gesto simbolico ma potente. Con questa scelta, l’artista ha voluto ribadire il suo impegno a favore dell’informazione indipendente e contro le influenze che, a suo parere, minacciano la libertà dei media.

    Resta da vedere se altre celebrità seguiranno il suo esempio o se la sua protesta rimarrà un caso isolato. Nel frattempo, il dibattito sull’impatto delle scelte imprenditoriali e politiche di Elon Musk continua ad accendere il confronto tra sostenitori e detrattori del magnate.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Personaggi e interviste

      Victoria Cabello: “Presi a calci Eminem. Richard Gere mi baciò in bocca, ma aveva appena vomitato. Mtv è morta con YouTube”

      Paramount Global ha annunciato la chiusura dei canali Mtv entro il 31 dicembre 2025. Victoria Cabello, volto simbolo della rete, ripercorre la storia del canale che ha segnato una generazione: «Era inevitabile. Quando sono arrivati YouTube e i social, ho capito che Mtv era morta».

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        «Sì, Mtv chiude. E la notizia mi ha fatto tenerezza». Victoria Cabello, volto storico della rete che ha cambiato la televisione musicale, ha commentato con ironia la fine di un’epoca. Dopo 44 anni di trasmissioni, Paramount Global spegnerà i canali Mtv entro il 31 dicembre 2025. «Era inevitabile – racconta –. Anzi, il fatto che sia stata in vita finora è incredibile. Il mondo va veloce. Quando sono arrivati YouTube e i social ho capito che Mtv era morta».

        Dalla tv alla leggenda

        «Mtv ha dettato dei canoni – spiega –: la velocità, il montaggio, il modo non ossequioso di fare interviste. Le generaliste hanno copiato tutto. In fondo, Mtv non è morta: vive nello spirito di YouTube, anche se i più giovani non lo sanno».

        Gli incontri più assurdi

        E di momenti assurdi, nella sua carriera, ne ha collezionati parecchi. «Quando ho intervistato Eminem per Mtv Uk non sapevo chi fosse. Ci siamo improvvisati e alla fine ci siamo presi a calci». Poi ricorda Richard Gere: «L’ho intervistato a Venezia e gli ho chiesto di prendermi in braccio come in Ufficiale e gentiluomo. Mi ha detto di no, ma mi ha baciato in bocca. Ero felicissima, finché la sua agente non mi ha detto che aveva appena finito di vomitare».

        Le dive e i miti

        La Cabello racconta anche gli incontri con le grandi dive: «Patty Pravo si immergeva la faccia nel ghiaccio prima di andare in onda, Moira Orfei si truccava alle cinque del mattino per farsi trovare perfetta dal marito». E poi l’indimenticabile Milva: «Le avevamo chiesto di cantare “Applausi per Milva” sulla base di Fabri Fibra. Dopo aver ascoltato il cd, ci chiamò dicendo: “Ci dev’essere stato un errore, nel disco c’è uno che parla”».

        Oggi Victoria guarda avanti: «Mi hanno chiesto tante volte di rifare Victor Victoria, ma per ora non sono in vena di tv». E chissà se lo spirito libero di Mtv, quello che ha fatto crescere una generazione, tornerà mai davvero sullo schermo.

          Continua a leggere

          Personaggi e interviste

          Barbara D’Urso e Selvaggia Lucarelli: l’amicizia esplosa per un uomo e quei rancori che ancora oggi incendiano “Ballando con le Stelle”

          Secondo le ricostruzioni, tutto risalirebbe alla storia di Selvaggia con il pubblicitario Vicky Gitto. Nel 2007 inizia la relazione, tra alti e bassi, fino al 2012. Proprio in quegli anni Barbara D’Urso — amica e confidente — avrebbe iniziato a vedersi con lui, scatenando la fine silenziosa di un rapporto che sembrava indistruttibile. Vecchi nodi che riaffiorano oggi nelle frecciate velenose in diretta tv.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Lo scontro feroce tra Barbara D’Urso e Selvaggia Lucarelli a Ballando con le Stelle non nasce certo da un paio di voti bassi o da un giudizio troppo severo. Le tensioni tra le due affondano in un passato che per anni è rimasto sottotraccia. Un passato fatto di amicizia, confidenze, complicità e – come spesso accade nelle migliori storie di rotture – di un uomo.

            La ricostruzione arriva dalle cronache dell’epoca. È il 2007 quando Selvaggia Lucarelli si lega al pubblicitario milanese Vicky Gitto. Una relazione turbolenta, “fatta di alti e bassi”, che si protrarrà fino al 2012. Nel mezzo, un dettaglio che oggi torna alla ribalta: mentre Selvaggia cercava di far funzionare quel rapporto complicato, accanto a Gitto avrebbe iniziato a comparire proprio la sua amica Barbara D’Urso. I due vennero fotografati più volte a cena insieme, in serate milanesi che scatenarono subito chiacchiere e sospetti.

            A raccontarlo furono le riviste di allora, con un dettaglio che pesa come un macigno: Selvaggia, sofferente per la storia, si sarebbe rivolta proprio a Barbara in cerca di conforto e consigli. Pare che la D’Urso – secondo le ricostruzioni – la invitasse a “lasciarlo perdere”, mentre nel frattempo si lasciava fotografare con lui. L’amicizia, da quel momento, non fu più la stessa.

            Ed è un peccato, perché all’inizio Barbara e Selvaggia erano davvero legatissime. Posavano insieme, sorridenti, complici, come mostra una foto dell’epoca che oggi sembra appartenere a un’altra vita. E non solo: fu proprio la D’Urso a battezzare la carriera televisiva di Selvaggia. Nel 2006, quando Lucarelli partecipò alla Fattoria, Barbara la volle poi come opinionista a Pomeriggio Cinque dal 2008 al 2011. Le stimava, la cercava, la valorizzava. E Selvaggia ricambiava: «Barbara D’Urso è una professionista preparata, simpatica e con cui si lavora bene», disse in un’intervista video.

            Poi il gelo. Poi il silenzio. Poi la distanza.
            E oggi, a distanza di anni, quelle vecchie crepe sembrano riemergere in diretta tv, sotto forma di battute taglienti, sguardi di ghiaccio, tensioni palpabili.

            È solo spettacolo? Forse.
            È solo televisione? Chissà.
            Di certo, tra D’Urso e Lucarelli, la coreografia più interessante non è quella in pista. È quella di un’amicizia irrisolta che continua a ballare da sola.

              Continua a leggere

              Personaggi e interviste

              Patrizia Mirigliani replica a Martina Colombari: “Che dispiacere le tue parole su Miss Italia”. E la polemica dopo Belve diventa un caso social

              Le dichiarazioni di Martina Colombari a Belve riaccendono il dibattito sul valore di Miss Italia. L’attrice ammette che il concorso “non vale più come un tempo”, ma Patrizia Mirigliani non ci sta: in una story ricorda il ruolo di presidente di giuria ricoperto da Colombari nella scorsa edizione e il suo entusiasmo di allora. E sui social la discussione si accende.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Lo scontro è servito. Bastano poche parole pronunciate a Belve da Martina Colombari perché Miss Italia torni al centro del dibattito. Ospite di Francesca Fagnani, l’ex Miss più iconica degli anni Novanta ha ripercorso il suo percorso nel concorso, riconoscendo che il titolo le ha cambiato la vita, ma lasciando cadere una frase che non è passata inosservata: «Era un periodo differente, io sono stata eletta 34 anni fa e aveva un senso. Mi spiace dirlo, ma oggi Miss Italia non ha più lo stesso valore».

                Un giudizio netto, sincero, ma che ha colpito nel vivo Patrizia Mirigliani, patron del concorso, che non ha nascosto la delusione. Poche ore dopo l’intervista, infatti, su Instagram è comparsa una story in cui si legge: «Cara Martina, che dispiacere le tue parole di ieri sera a Belve». Una frase che segna l’inizio di una replica misurata ma chiarissima.

                Il nodo che riapre il caso: la presidenza di giuria
                Mirigliani ricorda infatti che Colombari, solo dodici mesi fa, era stata proprio la presidente di giuria di Miss Italia. «Solamente un anno fa eri presidente di giuria di una Miss Italia che per te non ha più senso», scrive allegando un video dell’edizione precedente. E il contrasto è evidente: nelle immagini, Martina appare sorridente e coinvolta, mentre dichiara con entusiasmo: «Sono felice di tornare a Miss Italia perché l’ho sempre portata nel cuore».

                Un frammento che, riletto oggi, diventa benzina sulla discussione. Perché se da un lato Colombari rivendica la propria sincerità e una lettura più attuale del concorso, dall’altro Mirigliani difende la storia del format e non accetta che una figura così legata all’immaginario di Miss Italia ne prenda le distanze così apertamente.

                Una frattura che nasce da due visioni diverse
                Il confronto tra le due è lo specchio di un cambio generazionale che investe i concorsi di bellezza: cambiano linguaggi, sensibilità, aspettative. Martina parla da donna che ha visto evolversi il mondo dello spettacolo e sostiene che oggi quel tipo di competizione abbia perso il valore culturale che aveva trent’anni fa. Mirigliani, invece, difende un marchio storico che prova da anni a rinnovarsi tra inclusione, regolamenti aggiornati e format più contemporanei.

                La discussione diventa social
                Il risultato è una polemica che rimbalza immediatamente online. Tra fan di Colombari che applaudono la sua franchezza e sostenitori di Mirigliani che parlano di mancanza di coerenza, una cosa è certa: Miss Italia, nel bene e nel male, continua a far discutere. Anche questo, forse, è un segno del suo peso culturale.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù