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Televisione

«Da 140 a 80 chili, ma nei film mi volevano ciccione. La palestra? È inutile»: Fabrizio Bracconeri sale in cattedra… e la Balivo s’infuria

Fabrizio Bracconeri, noto volto degli anni ’80, svela la sua straordinaria trasformazione fisica da 140 a 80 chili. L’attore racconta di come nei film venisse spesso scelto per ruoli “da ciccione” e confessa di aver trovato la palestra «inutile» per dimagrire, scatenando la reazione furiosa della conduttrice Caterina Balivo. Scopriamo i dettagli della sua testimonianza e della discussione che ne è seguita.

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    Fabrizio Bracconeri, celebre per il ruolo del ragazzo impacciato e giocherellone nei cult anni ’80 come Acqua e sapone e I ragazzi della 3ª C, ha raccontato in una recente intervista la sua incredibile perdita di peso. Da un massimo di 140 chili, l’attore è arrivato a pesare 80 chili, cambiando radicalmente il suo aspetto.

    «Bisogna avere coraggio per dimagrire», ha detto durante la trasmissione La Volta Buona. Il motivo che lo ha spinto a questo cambiamento è stato molto personale: «Nei film ero più richiesto per le parti da ciccione che da attore». Questa realtà lo ha convinto a prendere un anno sabbatico e sottoporsi a un intervento che gli ha permesso di perdere ben 60 chili in poco tempo.

    La palestra? «Una perdita di tempo»

    Nonostante il grande successo nel dimagrimento, Bracconeri ha affermato che la palestra non ha avuto alcun ruolo nella sua trasformazione. «Non ho perso un etto in palestra e ho buttato via 600 euro», ha spiegato con tono deciso. Per lui, l’attività fisica è una perdita di tempo, soprattutto per chi ha una vita frenetica: «La palestra è per chi ha tempo, la gente deve andare a lavorare». Questa dichiarazione non è passata inosservata e ha provocato una reazione immediata da parte di Caterina Balivo, conduttrice e sostenitrice di uno stile di vita sano. Balivo si è detta infuriata: «Dici cose sbagliate, non te lo consento», ribattendo con forza alle affermazioni di Bracconeri.

    La polemica con Caterina Balivo: salute e stile di vita

    La discussione tra Fabrizio Bracconeri e Caterina Balivo mette in luce due punti di vista opposti sull’importanza dell’attività fisica per il benessere. Mentre l’attore sottolinea la difficoltà di trovare tempo per allenarsi e afferma di aver dimagrito senza palestra, la conduttrice difende con passione il valore dello sport come elemento fondamentale per la salute e la prevenzione. Questo scontro ha acceso il dibattito anche tra i fan e sui social, con pareri divisi tra chi appoggia la sincerità e il coraggio di Bracconeri e chi invece promuove uno stile di vita più attento all’attività fisica quotidiana.

    La verità sul dimagrimento e la palestra

    La storia di Fabrizio Bracconeri rappresenta una testimonianza autentica di una trasformazione fisica e personale. Tuttavia, il suo giudizio sull’attività fisica come inutile per dimagrire non può essere considerato universale. Dimagrire è un percorso complesso che può variare da persona a persona: interventi medici, dieta, attività fisica e stile di vita sano sono tutti elementi che, combinati, contribuiscono a risultati duraturi e alla salute generale. La polemica con Caterina Balivo rimarca quanto sia importante diffondere messaggi corretti e bilanciati, affinché chi cerca di cambiare possa farlo con consapevolezza e supporto adeguato.

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      La Rai sforbicia i prossimi palinsesti, cade anche Nek che non sarà al fianco di zia Mara

      Il palinsesto Rai per l’autunno 2025 porta importanti cambiamenti: saltano alcune conferme, tra cui la presenza di Nek a “Domenica In” accanto a Mara Venier. Al suo posto ci sarà Gabriele Corsi. Tante le novità tra cui il ritorno di Elisa Isoardi, l’ingresso di Nunzia De Girolamo nel sabato pomeriggio e l’uscita temporanea di Alessandro Cattelan per “Italia’s Got Talent”. Confermati i tagli di alcuni programmi di seconda e terza serata come “Tango” e “Generazione Z”.

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        Una delle novità più rilevanti riguarda Domenica In, storico contenitore della domenica pomeriggio di Rai1, condotto da Mara Venier. Il cantante Nek, il cui vero nome è Filippo Neviani, era stato annunciato come valletto al fianco della celebratissima “zia della tv italiana”, ma l’ingaggio è saltato all’ultimo minuto. Al suo posto sarà Gabriele Corsi ad affiancare Mara Venier. Nek, dunque, non farà parte del cast del contenitore domenicale e pare che la decisione sia stata presa per motivi organizzativi e di palinsesto. Restano comunque incerte le possibilità di un suo futuro ritorno in Rai con altri progetti.

        Tagli e conferme nei programmi di seconda e terza serata

        Il nuovo palinsesto autunnale conferma i tagli a diversi programmi serali. Tra questi spiccano Tango di Luisella Costamagna e Generazione Z di Monica Setta, entrambi cancellati per motivi di ascolti e di spending review. Nonostante Sabato in diretta con Emma D’Aquino abbia ottenuto ascolti medi discreti (tra il 12% e il 15%), anche questo programma non sarà riconfermato.

        Ritorni e nuovi arrivi nel daytime Rai

        Il sabato pomeriggio di Rai1 vedrà l’arrivo di Nunzia De Girolamo con il programma Ciao Maschio, mentre Elisa Isoardi torna con un nuovo format intitolato Bar Centrale. Confermato anche Da noi… a Ruota libera con Francesca Fialdini nella tradizionale collocazione domenicale dopo Mara Venier. Nel programma I Fatti Vostri su Rai2, Flavio Montrucchio affiancherà Anna Falchi, mentre Alessandro Cattelan lascerà temporaneamente la Rai per dedicarsi a Italia’s Got Talent.

        Fiction e programmi di punta confermati

        Tra le fiction di punta si conferma la quinta stagione di Morgane detective geniale, mentre debutta su Rai1 La Preside con Luisa Ranieri e C’è ancora domani con Paola Cortellesi. Torna anche “Ulisse” curata da Rai Cultura. Antonella Clerici resta protagonista del venerdì sera con “The Voice Senior”, mentre “The Voice Kids” passerà al sabato sera, con una nuova sfida diretta contro Maria De Filippi su Canale5.

        Altre novità dal palinsesto Rai

        Su Rai2 torna il Processo del Lunedì con Paola Ferrari e Marco Mazzocchi, mentre RaiCinema presenta la raccolta di cortometraggi restaurati di Stanlio e Ollio. Su RaiKids arriva Goldrake, amatissimo cult per ragazzi. Tra i documentari segnaliamo i tributi a Camilleri, Rino Gaetano e Antonello Falqui, oltre a produzioni dedicate a eventi storici come l’attacco all’aeroporto di Fiumicino nel 1985.

        Un autunno Rai di cambiamenti e nuove sfide

        Il palinsesto Rai per l’autunno 2025 mostra un mix di innovazioni, conferme e tagli in una stagione che punta a rinnovare l’offerta televisiva pur mantenendo i volti storici più amati. L’assenza di Nek da Domenica In è una delle sorprese più clamorose, ma tanti altri volti e format proveranno a conquistare il pubblico.

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          “Alessia Merz? Non sapeva ballare”: Cristina Quaranta svela retroscena velenosi da velina pentita

          Cristina Quaranta non le manda a dire: “Quando ho saputo che la mia partner sarebbe stata la Merz, ho pensato che non sapesse ballare. E infatti…”. Tra frecciate, soprannomi imbarazzanti e battute in diretta, la reunion tra le due ex veline si trasforma in un piccolo processo in salsa vintage

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          “Alessia Merz? Non sapeva ballare”: Cristina Quaranta svela retroscena velenosi da velina pentita

            Trent’anni fa ballavano fianco a fianco sul bancone più famoso d’Italia. Una era la mora verace, l’altra la bionda timida dagli occhi grandi. Oggi, Alessia Merz e Cristina Quaranta si ritrovano – senza paillettes né sigle da interpretare – nel salotto di La Volta Buona, il talk pomeridiano di Rai1 condotto da Caterina Balivo. E in studio, tra una risata e una frecciatina, riaffiorano le verità mai dette (o forse solo sussurrate nei camerini) del loro anno da veline a Striscia la notizia, stagione 1995/96.

            A rompere gli indugi è Cristina Quaranta, 52 anni portati con verve e zero peli sulla lingua. “Quando ho saputo che Alessia sarebbe stata la mia compagna, ho pensato: ‘È molto bella, ma non sa ballare’. Con lei in coppia sono stata penalizzata. Il coreografo mi diceva: accenna solo, non esagerare”. Parole che oggi vengono dette con il sorriso, ma che all’epoca – c’è da crederlo – qualche tensione dietro le quinte devono averla generata.

            Alessia Merz, oggi cinquantenne, replica con autoironia. Quando Cristina, vestita con un abito fantasia, prende la parola, lei scherza: “S’è vestita come il divano”. Il ghiaccio è rotto, ma le confessioni non si fermano. La Quaranta racconta che all’inizio Alessia era molto chiusa, quasi intimidita dal contesto televisivo: “Veniva dalle montagne, parlava poco. Sono stata io a spronarla, a tirar fuori la tigre che è in lei. E ci sono riuscita, oggi è una donna tosta. La stimo molto”.

            A proposito di animali feroci: il soprannome con cui Antonio Ricci, il patron di Striscia, aveva battezzato la Merz era tutt’altro che feroce. “La chiamava Pinocchio”, rivela Cristina. “Per la rigidità nei movimenti, per il fatto che sembrava legnosa nei balletti”. Un nomignolo che oggi strappa sorrisi, ma che dà il senso di quanto – anche in un mondo fatto di lustrini – la selezione fosse tutt’altro che tenera.

            E infatti Cristina Quaranta non nasconde il proprio rammarico: “Quando è finita l’edizione, io sono rimasta. E con l’arrivo di Miriana Trevisan, che sa ballare bene, mi sono scatenata. Finalmente potevo esprimermi”. Nessuna rivalità, ci tengono a precisare entrambe. Solo due caratteri diversi, due percorsi incrociati in una stagione che ha fatto epoca. E che ancora oggi fa parlare.

            A ben vedere, il duo Merz-Quaranta è stato un caso raro nella storia delle veline: non solo per la loro notorietà fuori dal programma (entrambe hanno poi avuto carriere televisive e familiari durature), ma anche per quell’alchimia fatta di punzecchiature e affetto che continua a funzionare, anche senza tacchi e lustrini.

            “La rivalità non c’è mai stata, nonostante tutto”, dice Cristina con un mezzo sorriso. “E poi, diciamolo: a Striscia la velina mora ha sempre avuto vita più dura…”

            Chissà se Antonio Ricci, davanti alla tv, avrà sorriso pure lui. Magari pensando a quanto, anche 30 anni dopo, le sue creature continuano a far discutere. O ballare. Magari con qualche accenno.

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              L’isola dei flop: Gentili resta a galla, il reality no

              Terza puntata in caduta libera: solo il 14,9% di share per L’Isola dei famosi, battuta persino dal film Un amore a 5 stelle. Reality stanco, cast evaporato, format vecchio. E i vertici Mediaset ora tremano: rischio chiusura anticipata?

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                Avvisate Pier Silvio Berlusconi: l’Isola dei famosi si sta inabissando. E stavolta nemmeno Veronica Gentili, puntuale e garbata padrona di casa, può salvarla dal naufragio. I numeri parlano chiaro: 14,9% di share e 1,7 milioni di spettatori, sconfitti dalla rassicurante leggerezza di Un amore a 5 stelle su Rai1. Un film del 2002 con Jennifer Lopez ha avuto più mordente di una dozzina di naufraghi smunti e svogliati.

                Non è colpa della conduttrice, che fa del suo meglio e ha raccolto consensi per stile e professionalità. Ma lo show, così com’è, sembra uscito da un’altra era televisiva, dove bastavano sabbia, zanzare e fame per tenere incollato il pubblico. Oggi no. Oggi il pubblico vuole storie, scontri, strategie, verità. E invece L’Isola offre solo l’ennesima minestra riscaldata, senza neppure il gusto della polemica ben condita.

                Tre sono le ancore che stanno trascinando il reality a fondo. La prima: l’overdose di reality. Dopo sei mesi di Grande Fratello e il naufragio di The Couple, Canale 5 continua a proporre lo stesso impasto di liti, confessionali e nomination. Ma anche il pubblico più fedele, alla lunga, si stanca. Soprattutto se le dinamiche sono sempre le stesse, riproposte senza variazioni degne di nota.

                Il secondo problema, ancor più grave: i ritiri a raffica. In due settimane hanno abbandonato Leonardo Brum, Angelo Famao, Nunzio Stancampiano, Samuele “Spadino” Bragelli e Camila Giorgi. Senza contare Antonella Mosetti, che medita la fuga ogni giorno. Il risultato? Un cast che cambia in continuazione, senza che il pubblico faccia in tempo ad affezionarsi a qualcuno. E senza personaggi forti, nessun reality sta in piedi, neanche su un’isola deserta.

                La terza falla è strutturale: il format è vecchio. L’Isola vive in un presente digitale ma si comporta come se fossimo ancora nel 2005. Le puntate in diretta sono rare, i daytime fiacchi, le clip registrate e montate come fossero spot. Nessuna spontaneità, nessuna vera narrazione. In un’epoca in cui tutto si consuma sui social, il programma non dialoga con il web, non genera meme, non crea fandom. E senza community attive, ogni naufrago resta solo.

                Veronica Gentili ha provato a fare la differenza: tono giusto, equilibrio, nessun passo falso. Ma quando lo scenario è piatto, nemmeno una conduttrice capace può raddrizzare la barca. La verità è che L’Isola dei famosi, per come la conosciamo, è arrivata al capolinea. E mentre Mediaset si interroga sul da farsi, il pubblico ha già fatto la sua scelta: ha cambiato canale.

                Ora resta solo da capire se si potrà salvare qualcosa, o se ci troviamo davanti al prossimo caso The Couple, chiuso anzitempo per ascolti da brivido. Un altro segnale per Pier Silvio, che dopo aver blindato la rivoluzione del palinsesto, si ritrova con una creatura stanca, senza mordente e, peggio ancora, senza pubblico.

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